Ciao a tutti,
concordo con JP e con tutti gli altri amici del forum sul ruolo non secondario dei progettisti e dei costruttori italiani (pensiamo ai cantieri triestini, veneziani, napoletani, pugliesi, ecc.).
Un sicuro successo ingegneristico e commerciale è ad esempio rappresentato dalla classe Garibaldi, con esemplari venduti in mezzo mondo.
E' anche vero che, da italiani, spesso non siamo riusciti a concretizzare le buone idee in navi efficaci (oltre che belle e di disegno innovativo) a causa delle lungaggini e dei problemi burocratici e logistici che affliggevano i cantieri e l'amministrazione.
Un esempio è la classe Vittorio Emanuele (1901/1907) di Cuniberti, una classe fra le più veloci quando progettata ma di prestazioni assolutamente ordinarie quando finalmente varata.
Per saperne di più:
Archivio Storico Navi della Marina Militare
The Italian Navy (Regia Marina), 1860-1915
Ciao,
Ferruccio