13-05-08, 11:51 PM
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#10
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Utente Senior
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Originariamente inviata da anton61
Scusami ma non avevo visto il tuo messaggio.
Ebbene si sono un vecchio nostalgico delle F1 di una volta; sarà perchè quando avevo le "braghe" corte correva gente come Stewart, Peterson, Rindt; poi sono arrivati i tempi di Lauda e Regazzoni (di cui porto ancora nel cuore un affettuoso ricordo), Fittipaldi, Hunt, Brambilla. Nel settantotto a Monza alla Ascari, potevo riconoscere i piloti per come scalavano marcia e per come dosavano l'acceleratore per fare la esse prima del rettilineo (brividi).
Ho ancora il ricordo degli esordi di gente che ha fatto la storia della F1, da Patrese a Piquet, Mansel, Prost, Senna fino al cannibale Schumaker (ma già con lui lo spettacolo era scemato parecchio). Ora la mia passione purtroppo si è affievolita, ma non credo che sia perchè sono diventato "vecchio" e soffro di nostalgia, piuttosto la causa è da ricercare nella mancanza di spettacolo che offre la F1 di oggi (e direi un po' tutto l'automobilismo); prova ne sia che seguo il motociclismo con ancora maggiore interesse rispetto ai tempi di Agostini: questo perchè, per fortuna, le gare di moto sono ancora spettacolari.
Scusate tutti se ho fatto il sentimentalone, ma vi assicuro (e lo dico a chi ancora doveva nascere o era troppo piccolo per ricordarlo) che vedere una gara degli anni settanta era tutta un'altra cosa.
I libri di cui parlavi, caro Alessandro, mi sono arrivati oggi (dopo una settimana dall'ordine: spettacolo) e confermo quanto tu dici: ad una prima impressione ho potuto constatare un'ottima qualità dell'insieme.
Ciao
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io è da tanto che te lo volevo dire, ma uno che ha l'avatar di clay si merita un bonifico...
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