Dopo aver praticamente terminato la costruzione della piccola Cocca, da mio figlio ho ricevuto la richiesta di costruire un modello di galeone. Ovviamente, di fronte ad una tale domanda non ho potuto esimermi e malgrado mi fossi già preparato a realizzare un modello ben diverso da questo, ho raccolto la sfida con estremo entusiasmo ed interesse. Navigando internet alla ricerca di un progetto interessante sono approdato sul sito dell’Associazione Navimodellisti Bolognesi (ANB) e la mia attenzione è stata catturata dal galeone Mediceo San Giovanni Battista (in seguito SGB). Ricevuta la piena approvazione da parte mio figlio sul modello scelto, mi sono imbarcato in questa nuova avventura, ho acquistato il progetto del galeone sul sito ANB in tempi record ed ho approntato così un nuovo scalo. Ed eccomi qui a presentare questo nuovo lavoro che sicuramente mi terrà impegnato per un bel pò, dedicando il mio risicato tempo libero a questo progetto e cercando di portare avanti quello per il quale ho già dedicato molto tempo.
Vedremo fino a dove riuscirò ad arrivare e spero di non fare il passo più lungo della gamba.
Ma veniamo a noi ed andiamo per gradi.
Di seguito il profilo del galeone San Giovanni Battista come appare sul sito dell’ANB:
Devo dire che, per me, questo galeone è stato amore a prima vista: ha delle linee che ricordano molto i piccoli galeoni da guerra inglesi, ha uno scafo compatto, ha la poppa slanciata in alto priva del solito giardinetto e, elemento di non secondaria importanza, fu un galeone al servizio dell’Ordine Militare dei Cavalieri di Santo Stefano, ordine cavalleresco che ebbe la sede nella mia città, Pisa.
Il progetto del SGB è stato realizzato dalla sapiente penna di Alvaro Matteucci, credo nel lontano 1967, ed è stato rivisionato dall’ANB nel marzo 2018, probabilmente riorganizzando le tavole ed aggiungendo alcuni dettagli cosmetici. Il progetto riproduce il galeone in scala 1:60 ed è composto da 6 tavole comprendenti il piano di costruzione, la vista di fianco, la vista dall’alto, la sezione longitudinale, i disegni delle ordinate e della chiglia, i dettagli dell’alberatura, delle manovre e di tutte le attrezzature. A corredo, un opuscolo con i cenni storici, le istruzioni per la costruzione del modello, della tinteggiatura delle varie parti dello scafo e la descrizione dei percorsi delle manovre e delle relative posizioni di legatura sul ponte. Opinione personale, un progetto non privo di difetti (ad esempio, mancano i disegni dei falsi ponti), forse datato con metodi costruttivi non proprio “moderni” (ad esempio, è previsto un solo fasciame) ma comunque ben fatto con dettagli che a volte non si trovano nemmeno nei progetti più quotati (ad esempio, sono dettagliati gli incastri dei vari travi componenti la chiglia).
Aspetti storici
Il SGB fu un piccolo galeone da guerra Mediceo, o dell’Ordine Militare dei Cavalieri di Santo Stefano, il cui servizio nella marina Stefaniana è attestato al 1598. Non è certo se sia stato costruito nei cantieri labronici ma la sua esistenza sembra essere confermata da una lettera che Alessandro Risaliti (Commissario delle Galere dell'ordine dei Cavalieri di Santo Stefano) inviò il 16 febbraio 1608 a Lorenzo Usimbardi (Segretario di Stato) sostenendo l'opportunità che venissero demoliti o venduti alcuni galeoni diventati non più efficienti. Dal provvedimento dovevano essere esclusi il galeone Livorno e il nuovo grosso galeone in costruzione (impostato nel 1607 e varato successivamente il 20 Marzo 1608), un’ammiraglia della flotta dotata di 64 cannoni ed il cui nome era San Giovanni Battista. Il Matteucci scrive che, il suddetto galeone Livorno non fosse altro che il nostro SGB ribattezzato per cedere il nome alla nuova ammiraglia in costruzione. Di certo non dovette trattarsi di un semplice cambio di nome ma piuttosto di un ammodernamento operato da Robert Dudley (l’allievo prediletto del maestro costruttore navale inglese Matthew Baker) che la salvò dalla demolizione o dalla vendita. Infatti, il Dudley (nato a Londra il 7 agosto 1574 e morto a Firenze il 6 settembre 1649), conte di Warwick, duca di Northumberland, navigatore e cartografo inglese, arrivò a Firenze nel 1606 ed ottenne dal Granduca Ferdinando I Medici l’autorizzazione a costruire nuove imbarcazioni da lui progettate dimostrando la sua competenza di costruttore navale riadattando e trasformando scafi fermi, non efficienti o danneggiati nel nascente porto di Livorno.
Il SGB, prima della trasformazione nel galeone Livorno attuata dal Dudley, era un galeone lungo circa 30 metri, dotato di tre alberi ed armato con 16 cannoni e 6-10 colubrine.
Ma veniamo alla segatura. Di seguito un pò di foto della falsa chiglia e delle ordinate tagliate utilizzando del compensato di pioppo da 5mm. A causa dell’emergenza sanitaria in corso non sono riuscito a trovare quello di betulla quindi mi sono dovuto arrangiare con quello che avevo.
Ovviamente ho effettuato le fotocopie delle ordinate e della falsa chiglia presenti sul progetto originale, le ho incollate sul compensato ed ho effettuato il taglio dei vari pezzi per mezzo del mio fedele seghetto elettrico della Proxxon.
Seguono anche delle immagini di montaggio a secco dei vari pezzi.
Ovviamente, sono graditi commenti e critiche.
Un saluto e buon cantiere a tutti.
Massimo.