Se posso fare il saccente, dichiaro a gran voce che la più bella Jaguar E è la famosa "E Type Lindner Nocker Low Drag Lightweight", macchina che io amo moltissimo e tra l'altro ha una storia affascinante.
Dopo l'incendio che nel 1957 distrusse la fabbrica della Jaguar, la casa cessò l'attività agonistica ufficiale. Soltanto dopo la presentazione della E Type, a seguito delle pressanti richieste di alcuni facoltosi clienti, la Jaguar costruì un prototipo di E Type con telaio alleggerito e pannelli della carrozzeria in alluminio. Dopo il primo esemplare ne vennero costruiti altri, in totale una dozzina. Nelle mani dei migliori piloti inglesi, tra cui Graham Hill (il papà di Damon), la macchina dimostrò le sue qualità riuscendo a combattere ad armi pari con la Ferrari 250 GTO.
Una delle Lightweight fu acquistata da Peter Lindner, importatore tedesco della Jaguar, che in coppia con il pilota Peter Nocker ottenne qualche buon piazzamento nel 1963. Alla fine della stagione la macchina fu riportata in fabbrica, dove furono radicalmente trasformati il frontale e la coda per migliorare l'aerodinamica. Linder e Nocker parteciparono alla 24 ore di Le Mans del 1964, dove però ci fu un problema di surriscaldamento che ne causò il ritiro. Poche settimane dopo, sul circuito di Monthlery, la tragedia: Lindner uscì di strada rovinosamente. Non indossava le cinture di sicurezza, fu sbalzato fuori dall'auto e non sopravvisse. Il coupe', ridotto ad un rottame, rimase abbandonato per quasi 50 anni, finché fu sottoposto ad un restauro conservativo. Dopo 7000 ore di lavoro gli abili meccanici e carrozzieri inglesi sono riusciti a recuperare il 90 per cento delle parti originali e la vettura è ritornata al suo splendore originale.
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