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Vecchio 10-10-16, 11:31 PM   #90
eugi
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Originariamente inviata da luponero59 Visualizza il messaggio
Sempre complementi "d 'arredo" del ponte : l' ancora
realizzare un ancora per un imbarcazione "primitiva" non dovrebbe essere difficile partendo dal presupposto che in molti casi le ancore di 3000/2500 anni fà molte volte erano pietre forate e per questo legate ad una corda,
ma non è il caso dell' ancora degli "etruschi", per realizzare l' ancora di questo modello è stato preso per esempio l' ancora rinvenuta nel relitto di Nemi.
Il modello a "ceppo fisso" in piombo (gli etruschi già nel VI, V sec. a.C. utilizzavano e lavoravano il piombo) la parte restante dell' ancora è in legno, con due marre poste a V sul ceppo, al quale sono fermate con mortase e tenoni con spinotti di legno, sulla punta esterna delle marre viene realizzata "l' unghiatura" con lamina in bronzo, la legatura è stata effettuata con il metodo della cicala e con molti giri di sagolino.
Per realizzare l' ancora ho utilizzato un legno che non avevo mai utilizzato fino ad oggi, la "cascia" come si dice in toscano, oppure l' acacia, robinia,gaggia e altri nomi ancora, che variano da regione a regione,
il colore è sul giallo nella parte centrale del fusto, anticamente veniva utilizzata (oltre che per ardere) , visto la resistenza e l' elasticità, per fare i calesse (carrozze leggere trainate dal cavallo) in ragione di cio' ho provato ad utilizzarla per fare l' ancora,
non ho fatto nessuno scatto alla tavoletta di cascia, inizio subito con un immagine nella quale si vede il ceppo e l' ancora già assemblata con le marre,
Allegato 257081
(stranamente la foto satura molto),
qui l' ancora era già stata trattata in parte con del mordente noce, per creare le striature verticali del legno,
quello che posso dire è che la cascia, si lavora molto bene è resistente anche su spessori molto ridotti, non si scheggia, i pezzi una volta tagliati con seghetto alternativo sono stati rifiniti a lima, la misura dell' ancora sarà sui 6 /7 cm di altezza, il ceppo 3 cm per 0.5 cm di spessore,
Allegato 257082
dopo la rifinitura del legno ho dipinto il ceppo, che era in piombo e perpendicolare al piano delle marre, questo determinava che disponendosi sul fondo del mare orizzontalmente, una delle marre teneva la punta (unghiata) direttamente girata sul fondo, aumentando sensibilmente l' ancoraggio stesso,
Allegato 257083
Allegato 257084
il passaggio successivo è stata la legatura, ho "ingrullito" abbastanza ad effettuare la legatura del ceppo (non conoscevo la legatura in se stesso) ma alla fine ci sono riusciuto, sicuramente un marinaio etrusco ci avrebbe impiegato una diecina di secondi, a me mi ci è voluto una mezz' ora,
Allegato 257085
l' aspetto mi piace molto, come del resto lavorare e realizzare un imbarcazione primitiva (ma evoluta), sicuramente è molto meno complessa di un altro tipo di imbarcazione (piu' recente) ma non nego, che il "fascino" derivante dall' imbarcazione è molto intenso,
solita cosa che sembra provare il mio amico e compagno d' avventura Argo
Allegato 257086
Allegato 257087
che spesso mi accompagna in questa "storia"

a risentirci,

luponero
Luponero tutte le imparcazioni hanno un fascino particolare,quelle così antiche poi è il piacere della riscoperta di soluzioni geniali adottate per bisogni di ieri e di oggi...[emoji2] [emoji2]

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