[AUTO] Heller Porsche 908 Lh Le Mans 1969 1:24

[palopalo]

La vettura è rappresentativa di quel periodo, a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, in cui venivano proposti per la stessa vettura due versioni, una a “coda corta”, per i circuiti da velocità medie, e un’altra, a “coda lunga” (Lh=Langheck)”, per quelli ad alta velocità (Monza, Le Mans, Spa).

Questa configurazione fu introdotta dalla Porsche nel 1966 con la 906 e in seguito con le 907, 908 e 917, quest’ultima senz’altro la più famosa e vincente. Anche Ferrari con la 512S e la 312PB, l’Alfa Romeo con le 33, Matra e Alpine presentarono analoga configurazione. L’aerodinamica seguiva questa strada prima che si pensasse di sfruttare l’effetto Venturi generato dal fondo vettura.

La prerogativa di tutte queste vetture era la leggerezza: il telaio pesava circa 35 kg, la carrozzeria 25 kg e il motore 180 kg e per raggiungere il peso minimo regolamentare di 650 kg era necessario zavorrare la vettura!

Per i piloti, a causa della particolare aerodinamica, non era facile guidare queste vetture dalle prestazioni velocistiche ragguardevoli: la 906 Lh con motore 2000 cc da 220 CV derivato da quello della 911 stradale raggiunse nel 1966 i 287 km/h.

Tre anni fa ho ritrovato in un recesso della cantina la scatola di questa 908 Lh della Heller che avevo acquistato nel lontano 1972. Sul retro c’è ancora il prezzo: 2500 lire che, rivalutate, corrisponderebbero oggi a circa 25 €

[palopalo]

Il kit presenta la livrea della vettura che vinse la 1000 km di Parigi nel 1968 mentre io realizzerò quella che partecipò alla 24h di LeMans 1969, pertanto mi sono procurato le decals corrispondenti

In quella gara la 908 Lh, guidata da Herrmann-Larrousse, giunse seconda dietro alla FORD Mk I vincitrice di Ickx-Oliver con un distacco di circa 120 m, finora il minore tra vetture di marche diverse, perché rallentata dall’errata segnalazione della spia usura freni

Una nota curiosa: Porsche aveva previsto alle estremità dell’alettone posteriore due alette mobili azionate da un ingegnoso meccanismo collegato ai mozzi delle ruote posteriori. Quando in curva la vettura tendeva a scaricare la ruota interna questo meccanismo, per mezzo di aste e leve, provvedeva a sollevare l’aletta mobile sul medesimo lato facendo così aumentare il carico sulla ruota posteriore corrispondente.
Alle verifiche di Le Mans 1969, poiché erano appena state vietate le appendici mobili, i commissari tecnici volevano che le alette fossero rese fisse; ma la Porsche ebbe buon gioco perché la vettura era stata omologata nella configurazione con alette mobili.

Non credo proprio di riuscire ad inserire i leveraggi esterni di questo meccanismo!

[palopalo]

Come tutti gli Heller di prima generazione presenta parecchi limiti: innanzitutto la scala. Dal confronto con le misure reali risulta essere circa 1:26: non male!. Poi vistose deformazioni della carrozzeria, approssimativi accoppiamenti fra le parti, spessori variabili nello stesso pezzo, abitacolo ridotto all’osso e vuoto come una caverna, sospensioni riprodotte in modo primitivo con assenza degli ammortizzatori, dischi freno senza pinze però il cofano posteriore è apribile e……. c’è il motore!

Benché il modello sia veramente povero e approssimativo vorrei assemblarlo perché di questa tipologia di vetture son ben pochi i kit in 1:24 che sono stati proposti: è ancora reperibile quello di Le Mans Miniatures, un curbside con coperchio motore tipo 907

e, ormai fuori produzione, la Porsche 917 e l’Alfa 33 di MFH.

Poiché Porsche in quegli anni era animata da un attivismo frenetico presentò nel giro di poco più di un anno sia la 907 che la 908 (nel giro di quattro anni, oltre a queste, vennero prodotte anche la 906, 910 e 917 !): esteticamente le differenze tra queste due erano minime: prese d’aria laterali anteriori entrambe orizzontali sulla 908, orizzontale e verticale sulla 907, e la presenza, sulla prima, di un alettone con pinne anziché il solo spoiler sul fondo del codone.

Ma diverse erano le motorizzazioni: la 907 montava inizialmente un 6 cilindri da 2000cc per passare poi ad un 8 cilindri da 2200cc. con cui risultò 1°, 2° e 3° alla 24 H Daytona 1968.

La 908 fu equipaggiata invece solo con un 8 cilindri da 3000cc.

Ovviamente erano tutti motori boxer raffreddati ad aria, come da copione Porsche, ma mentre per l’otto cilindri della 907 la ventola di raffreddamento era disposta orizzontalmente, al centro della bancata, nel 3000cc della 908 la ventola era disposta verticalmente nella parte anteriore del motore e diffondeva l’aria di raffreddamento per mezzo di un condotto a forma di “periscopio” come sulla 910 e successivamente sulla 956. Qui si possono apprezzare le differenti posizioni della ventola nei i due otto cilindri.

[palopalo]

Heller, per non essere da meno di Porsche, ha presentato in contemporanea sia la 907 che la 908 in versione coda lunga: il motore riprodotto, in modo minimalista, per entrambi i modelli era un 8 cilindri: ovviamente, per la ben nota “Legge di Murphy” il motore scelto è stato quello della 907 con ventola di raffreddamento orizzontale!

Quindi dovrò intervenire sul motore per renderlo credibile per una 908.

In rete ho trovato traccia di due sole realizzazioni ed entrambe non sono sfuggite al tranello del motore. Qualificate come 908 in realtà presentano il motore della 907


Dopo questa sbrodolata veniamo ai primi lavori sul modello: ho aperto la presa d’aria centrale per il raffreddamento del radiatore olio che inserirò, ho eliminato il tappo della benzina di sinistra, simmetrico a quello destro, perché a Le Mans il serbatoio maggiorato aveva il bocchettone sul parafango per il quale ho predisposto il relativo foro ed infine ho chiuso le aperture nella parte alta dei passaruota curando, per quanto possibile, soprattutto quelle posteriori perché visibili a cofano motore aperto. Su quelle anteriori ho aggiunto anche una “lunetta” in plasticard per chiudere il foro presente nella parete interna del passaruota

[palopalo]

Come detto il kit prevede il motore con ventola di raffreddamento orizzontale. Per realizzare il convogliatore dell’aria di raffreddamento con ventola verticale sono riuscito ad avere in prestito quello previsto nel kit della 956 di Tamiya: ho provveduto a clonarlo usando pasta Oyumaru e resina UV

Altri lavori: ho esteso il pannello che isola i terminali di scarico perché quello previsto è troppo corto

Nella foto si vedono anche i 4 chilometrici condotti flessibili di aerazione per il raffreddamento di cambio e freni: sarà un bel problema riuscire a replicarli.

Attendo consigli dagli esperti per cercare di realizzarli in modo almeno accettabile…...


Per ora è tutto ......

[Alucard]

Trovi sempre dei soggetti molto rari ed interessanti, per me sarà un piacere seguirti

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[DesmoSam]

Auto e kit interessanti. Seguo!
PS: siccome l'auto è in 1:26 ma le decals in 1:24, c'è il rischio che siano troppo grandi?

Modellismo: la decima arte

[palopalo]

@ Arturo:
Detto da te che scovi kit veramente originali non me lo sarei aspettato


@ Desmssan:
Penso che le decals siano state fatte per questo kit, perchè Le Mans Miniatures le fornisce con il proprio.
Per fortuna sono veramente poca cosa.

Ho provato le strisce rosse sui parafanghi e dovrebbero (?) andare bene.
Per i numeri di gara penso non ci siano problemi: sono enormi anche sulla vettura reale: verdremo.

[riccardozanelli]

Seguo molto interessato, sia per il soggetto sia per le modifiche che farai.

[palopalo]

@ DesmoSan

Grazie per aver proposto un problema reale.

Io ho controllato solo le dimensioni dei triangoli colorati di rosso e dei numeri di gara.

Problemi non ne ho rilevati, salvo la non corretta curvatura in corrispondenza dei fanali del triangolo lungo: penso di poter rimediare.

Esteso il controllo a tutte le decals, eccetto quelle non rilevanti dei fornitori tecnici, mi sono accorto di un problema.

Dalle foto in mio possesso la scritta longitudinale Porsche sul posteriore del codone presenta il rettangolo nero solo al termine della scritta, quindi la decals in mio possesso non è corretta: potrei sempre eliminare il rettangolo anteriore ma non riuscirei a coprire la distanza tra passaruota e coda terminale del cofano motore.

Inoltre la scritta è troppo alta per rimanere nell’altezza della parte terminale del cofano.

Vedrò cosa posso fare…..

L’errore probabilmente è stato indotto dall’esemplare esposto al Museo Porsche: in realtà si tratta di un imbroglio perché quella esposta è una 907 Lh camuffata con lo spoiler posteriore della 908 Lh perché tutte queste ultime, in realtà 3, furono convertite dapprima nella 908/2 spyder e poi nella 908/3, la famosa “bicicletta” utilizzata alla Targa Florio e al Nürburgring in luogo delle più ingombranti 917

[palopalo]

Originariamente inviata da riccardozanelli

Seguo molto interessato, sia per il soggetto sia per le modifiche che farai.

Non aspettarti grandi cose da parte mia: come detto il kit l'ho acquistato nel 1972 ed i miei sono più di ...... 72!


E con l'età non è che si migliora, anzi ...

[2012carlo]

Originariamente inviata da palopalo

Non aspettarti grandi cose da parte mia: come detto il kit l'ho acquistato nel 1972 ed i miei sono più di ...... 72!


E con l'età non è che si migliora, anzi ...

Credevo di essere il nonno di tutti i modellisti dall'alto dei miei 70 e spiccioli, invece l'ottimo Palopalo mi ha battuto.

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[palopalo]

I miei sono ben più che spiccioli .......

[jimmy67]

questo kit c'e' l'ho anche io e gli ronzo sempre intorno, quello che mi frena sono le decals dove le hai trovate le tue? piu che altro e' per la scritta porsche da mettere sui fianchi della coda che sono ingiallite , poi il motore che usi quello della 956 tamiya va bene lo stesso sulla 908? visto che risulta piu' piccola? (1:25) qomunque seguo il tuo vip so che farai un ottimo lavoro poi la 908 lh e' splendida!!

[palopalo]

Scusa ma non hai capito bene: dalla 956 di Tamiya ho clonato solo il convogliatore dell'aria mentre per il resto userò il motore della 908 di Heller. Le decals le ho prese da Le Mans Decals: attento a selezionare quelle in scala 1:24!!
Se leggi la mia risposta alla giusta osservazione al #7 di Desmo San, il problema è rappresentato prorio dalle decals con la scritta Porsche da applicare sul codone. Per ovviare alla minor lunghezza della decals ho pensato di utilizzare il rettangolo nero da eliminare per allungare quello rimanente, ma c'è comunque il problema dell'altezza. La decal s è alta 2,9 mm mentre lo spazio disponibile all'estremità del codone risulta di 2,5 mm. Non ho ancora trovato qualcuno che possa rifarmele con misure corrette.
Se puoi darmi indicazioni ......
Credo comunque che il maggior ostacolo da superare sia quello di realizzare i quattro chilometrici condotti flessibili per l'aerazione di freni e cambio.
Ho chiesto aiuto all'inizio della discussione ma finora nessuno si è fatto vivo. Potrei usare uno dei due metodi sperimentati con i condotti della Ferrari 330 P4 ma temo che risulterebbero un po' troppo rigidi.
Aspetto fiducioso....