18-04-10, 01:43 PM
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#16
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Utente
Registrato dal: Aug 2009
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Originariamente inviata da Alby95
La corazzata si chiama "Solfèrino" ed è del 1861...i piani sono facilmente reperibili anche su wikipedia. Per le foto del modello bisogna invece andarle a carcare in quel sito russo che ho postato tempo fa...
Ciao Alberico
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Ciao, Alberico
la conoscevo, è una delle navi della classe Magenta
avevo già i disegni, scaricati da tempo, da quando il sito francese era più accedibile dall'esterno
C'è un modello molto bello al Musee de la Marine di Parigi
Sicuramente sarebbe interessante da fare, tenendo conto che ha un'alberatura completa e complessa
ciao
JP
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18-04-10, 02:38 PM
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#17
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Utente Senior
Registrato dal: Feb 2009
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Infatti, immagginavo che già ne fossi a conoscenza...sarebbe davvero un bel modello da fare. Come scafo è molto simile anche alla Maria Pia, mi sembra però che sia di classe superiore e molto più armata. Per quanto riguarda quel sito è stato chiuso all'estero solo in parte. Infatti si posso visualizzare olo i post senza poter vedere le foto. Dopo essermi registrato non ho avuto più alcun problema nel vedere le foto.
Per lo scafo in ferro mi sembra che nel modello che si trova nel museo della marina francese lo scafo dell'opera morta sia ricoperta con delle piastrine di ferro vero e proprio mentro l'opera viva con piastrine di rame...non vorrei sbagliarmi di grosso per questo...vado a controllare!!!!  
Ciao Alberico
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19-04-10, 08:34 PM
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#18
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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Ciao JP,
Il cantiere della USS ROANOKE è stupendo, e questo promette di essere altrettanto.
NON HO PAROLE
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19-04-10, 11:23 PM
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#19
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Utente
Registrato dal: Aug 2009
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Originariamente inviata da Alby95
Infatti, immagginavo che già ne fossi a conoscenza...sarebbe davvero un bel modello da fare. Come scafo è molto simile anche alla Maria Pia, mi sembra però che sia di classe superiore e molto più armata. Per quanto riguarda quel sito è stato chiuso all'estero solo in parte. Infatti si posso visualizzare olo i post senza poter vedere le foto. Dopo essermi registrato non ho avuto più alcun problema nel vedere le foto.
Per lo scafo in ferro mi sembra che nel modello che si trova nel museo della marina francese lo scafo dell'opera morta sia ricoperta con delle piastrine di ferro vero e proprio mentro l'opera viva con piastrine di rame...non vorrei sbagliarmi di grosso per questo...vado a controllare!!!!  
Ciao Alberico
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Ciao, Alberico
ti posto qualche immagine presa l'anno scorso al Musee de la Marine, durante uno dei miei continui viaggi di lavoro a Parigi e relativa alla classe di navi di cui siamo entrambi affascinati...
Pensa..ci vado ormai talmente spesso che il Museo non è nemmeno più il mio principale pensiero... :-(
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19-04-10, 11:25 PM
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#20
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Utente
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Originariamente inviata da madamalouise
Ciao JP,
Il cantiere della USS ROANOKE è stupendo, e questo promette di essere altrettanto.
NON HO PAROLE 
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Sei sempre TROPPO gentile.... ma sai che l'apparenza inganna :-)
In ogni caso cercherò di documentare il più possibile la costruzione del modello della Maria Pia... :-)
ciao....
JP
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20-04-10, 09:05 AM
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#21
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Genova
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Ecco sì appunto... Stavo ripassando il thread della ROANOKE e pensavo che, mentre dall'ossatura in poi la costruzione era molto accuratamente illustrata, tanto che la si poteva seguire passo passo, il primo passaggio (dai piani al progetto) risultavano bypassati.
Mi raccomando, che abbiamo FAME di informazioni anche su questa fase... e uso il plurale perché non penso davvero di parlare per me sola
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20-04-10, 02:15 PM
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#22
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Utente Senior
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11-05-10, 02:54 PM
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#23
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Utente
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e buongiorno a tutti gli amici del Forum
dopo una scappata fatta domenica ad Euroma, putroppo breve, ma intensa per il piacere di aver rivisto volti noti ed aver conosciuto quelli di nuovi amici, condividendo con tutti idee, ipotesi, problemi e possibili soluzioni, (nonchè spero anche per loro il piacere della compagnia...) eccomi qui di nuovo per documentarvi sull'attuale stato del cantiere della MARIA PIA.
ci eravamo lasciati con il fasciame in fase di stesura, e quasi completato, almeno fino al ponte di batteria... ebbene, per questa nave ho deciso appunto di allestore il ponte di batteria completamente e quindi dovrò necessariamente continuare "a piani" sovrapposti la costrazione della Maria Pia.
Una delle caratteristiche salienti di questa nave era appunto l'estesa corazza in piastre di ferro (oltre che lo sperone pronunciato) che andava da prua a poppa, a cavallo del galleggiamento, per poi salire fino al ponte superiore "chiudendo" il ponte di batteria a centro nave in una specia di "scatola" corazzata in cui erano concentrate le batterie proncipali (i cannoni da 16 e 20 cm)
Quindi, sopra al fasciame, ho necessariamente dovuto ingegnarmi per creare questa corazzatura... insieme al fatto che lo scafo della Maria Pia era anche esso in ferro e quindi la copertura in listelli necessitava di un trattamento per simulare i corsi di fasciame in ferro (per l'opera viva) e la corazza (per l'opera morta)
Anche questa volta, per mio diletto e per "esperimento" ho voluto provare alcune tecniche nuove che vi descriverò di seguito...
Prima di tutto, però, c'è stato il "trattamento" dello scafo in legno, con buon olio di gomito, rasiera, lama verticale e carta vetrata, fino a rendere lo scafo "abbastanza" liscio, ma con evidenti i segni dei chiodini (poi estratti) che avevo usato durante l'incollaggio.
Per prima cosa, dopo aver cercato di rifinire al meglio il legno "puro", ho impiegato una spennellata di resina bicomponente (la stessa che uso per la creazione dei pezzi in resina da stampi in gomma) fino a creare una specia di primo "guscio" rigido intorno allo scafo
Ovviamente non ho esagerato, in quanto poi il trattamento della resina avrebbe causato enormi quantità di polvere anche abbastanza fastidiosa per le vie respiratorie.
Questa colata di resina l'ho quindi "rifinita" con raspa, lima, lama di rasiera e carta abrasiva, fino a tornare quasi al livello del legno. Nonostante tutto alcuni fori erano ancora visibili...
Quindi ho usato una pasta di legno, spalmata sui fori, lasciata asciugare e poi scartavetrata... (forse avrei dovuto usare questa prima della resina) e decisamente l'effetto è migliorato, ed i buchi "da mitragliatrice" dei chiodini si sono ridotti di molto.
A questo punto è nato il problema su come simulare i corsi d fasciame in ferro, nel tipico andamento "onterno-esterno" di queste costruzioni.
Per fortuna avevo a disposizione delle sezioni della sorella della Maria Pia, la Castelfidardo, che mi hanno mostrato chiaramente l'andamento dei corsi di ferro.
Ed allora ho cercato un materiale per fare questi corsi (sopratutto quelli in rilievo).. pensa che ti ripensa, ho trovato in un negozio di modellismo un nastro per mascheratura della Tamiya largo 10 mm e leggermente plastificato...
A parte che questo nastro è ECCEZIONALE per le mascherature, la sua larghezza (10 mm) era di poco superiore a quella del fasciame originale (90 cm che in scala 1:100 sono 9 mm...) ed allora, ho deciso di utilizzarlo così come è.
Mi sono disegnato sullo scafo a matita gli andamenti dei corsi di fasciame (da 10 mm) ed ho usato il nastro Tamiya per simulare i corsi in rilievo.
Beh... signori... questo nastro è davvero eccezionale anche per questo, attacca bene sul legno e con una mano di vernice trasparente opaca si fissa in modo inamovibile....
Poi sono passato alle piastre di corazzatura... Tutti i disegni che possiedo mostrano dei corsi di piastre di spessori differenti tra loro a seconda della loro posizione (100 cm, 45 cm, 55 cm,) ed allora ho deciso di usare anche qui una tecnica nuova. Siccome la corazzatura era appoggiata su un cuscino di legno, appoggiato sui corsi di fasciame in ferro, ho usato (a seconda della larghezza delle piastre di corazza) i seguenti materiali :
* Nastrino adesivo di rame lago 4,8 mm e spesso 3 decimi di mm
* Nastro Tamiya da 10 mm
* Plasticard da 0,8 mm di spessore
Il plasticard l'ho tagliato in corsi e l'ho inciso per le chiodature e le piastre affiancate.
I due nastri, a seconda della loro larghezza, li ho prima incollati su dei listelli (4,5 mm, 6 mm, 10 mm) per tutta la loro lunghezza, e poi ho tagliato spezzoni di listello (con il nastro sopra) ed incollato questi con un mix di cianoacrilato e vinavil ai listelli sottostanti in legno.
Poi, con un punteruolo smussato ho simulato le chiodature (non rilevate ma incise) delle piastre di ferro....
Una volta sistemato tutto ho dipinto lo scafo in due colori : un rosso micalizzato acrilico Tamiya per l'opera viva ed un acrilico nero opaco (bricofer) per l'opera morta....
Fatti gli ultimi ritocchi domenica, prima di Euroma...ecco le foto ...
Ciao ed a riscriverci presto
JP
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11-05-10, 04:13 PM
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#24
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Utente Senior
Registrato dal: Feb 2009
residenza: Reggio Calabria
Messaggi: 1,749
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Fantastico, sia il risultato ma ancora di più la tecnica utilizzata, davvero un ottima idea. Complimenti davvero. 
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11-05-10, 05:36 PM
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#25
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,854
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Ora che mi sono ripreso dalla catatonia da contemplazione,  una domanda: per l'opera morta hai usato vernice rossa; spesso, in quell'epoca (ma anche successiva) ho visto verde e questo sia nella marina italiana che straniera. Esisteva una codifica, una storia, una modalità sull'impiego dell'uno o dell'altro colore? Oppure dipendeva solo dalla disponibilità contingente in cantiere?
Trink
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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11-05-10, 06:32 PM
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#26
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Utente Junior
Registrato dal: Nov 2009
residenza: hamburg - germania
Messaggi: 14
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complimenti gp64,
vedo il tuo cantiere contina ad far onore , complimenti ancora alle maestranze  .
salutoni e buona continuazione si attende che sala macchine dia il, tutto pronto, marco
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11-05-10, 09:07 PM
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#27
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Utente
Registrato dal: Jun 2009
Messaggi: 565
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ciao
in effetti anche io volevo riprendere il discorso di trinchetto, non tanto sulla scelta del colore, piuttosto su quella dei toni.
personalmente avrei preferito un rosso un po' piu' spento, con un tono piu' basso. a parer mio dei toni piu' pacati nella scelta dei colori rendono il modello piu' realistico, tra l'altro ho notato anche nei modelli che hai fatto in precedenza che non disdegni le tecniche di invecchiamento ed invecchiare un modello partendo da un rosso molto forte e' molto piu' complicato
ciao blu
__________________
"Tutti gli uomini in coperta! I gabbieri arriva! I cannonieri ai pezzi! I bucanieri a prua! Si combatte, boia d'un demonio! Si torna a combattere sul serio!"
Tortuga
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11-05-10, 10:16 PM
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#28
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Genova
Messaggi: 2,338
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Ciao JP,
scusa, vorrei approfondire il discorso dei corsi in ferro... mi sapresti indicare una qualche pubblicazione?
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11-05-10, 11:10 PM
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#29
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Utente
Registrato dal: Aug 2009
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Quote:
Originariamente inviata da blusky1974
in effetti anche io volevo riprendere il discorso di trinchetto, non tanto sulla scelta del colore, piuttosto su quella dei toni.
personalmente avrei preferito un rosso un po' piu' spento, con un tono piu' basso. a parer mio dei toni piu' pacati nella scelta dei colori rendono il modello piu' realistico, tra l'altro ho notato anche nei modelli che hai fatto in precedenza che non disdegni le tecniche di invecchiamento ed invecchiare un modello partendo da un rosso molto forte e' molto piu' complicato
ciao blu
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Ciao, Blusky
ed infatti a dire la verità il rosso micalizzato, con quell'effetto metallico evidente non mi convinceva del tutto e proprio 5 minuti fa ho finito di ridipingere l'opera viva con due mani di "dull red" Tamiya spray acrilico
Adesso l'opera viva ha un colore rosso più scuro, leggermente tendente al marroncino, molto più adatto come effetto che non quello precedente.
Giusto per la cronaca, per chi eventualmente lo chiedesse, su molte delle foto che ho a disposizione non c0è separazione di un terzo colore all'altezza del galleggiamento, ma è una separazione tra i due colori senza intermedi.
In ogni caso, come nei precedenti modelli, anche questo sarà smorzato prima da invecchiamento e simulazione di ruggine sparsa, e poi il tutto sarà coperto da alcune mani di trasparente acrilico opaco, per smorzare ancora di più gli effetti "lucidi"..
Trink,
per la scelta del colore della carena, effettivamente la scelta tra il verde ed il rosso non è stata semplice, ma ci sono molte evidenze (almeno da foto e disegni) che, almeno all'inizio, le navi in ferro francesi del periodo erano verniciate con l'opera viva dipinta in colore rosso.
Forse per evitare che si potesse notare troppo eventuale effetto di ruggine attraverso la vernice? boh???? scherzi a parte non lo so con certezza, ma ci sono evidenze di entrambe le modalità di pittura, e così mi sono fatto trasportare dal gusto, più che dalla storia
Ciao ed a riscriverci presto
JP
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12-05-10, 12:57 PM
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#30
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Utente
Registrato dal: Jun 2009
Messaggi: 565
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ciao
ma l'acrilico opaco, attacca anche sugli smalti?
__________________
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Tortuga
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