Ottimo lavoro. Per quanto riguarda lo stucco spray, effettivamente come detto da Massimo, è molto pratico anche per il fatto che dopo averlo passato la superficie rimane già quasi liscia. Una carteggiatina e vai. Comunque ripeto ottimo lavoro
Grazie Rob e Massimo per la "dritta". Come detto, non ne ero a conoscenza e in effetti penso sia una ottima soluzione per preparare un fondo liscio.
Le acquistate in negozio o avete qualche sito Internet di riferimento ?
__________________ Marco
"Una nave ormeggiata in un porto è al sicuro, ma non è per questo che è stata costruita."
(John A. Shedd)
Ottimo lavoro, mi piace l'idea di un mooscafo da competizione come mezzo scafo, una vera novità.
Volevo solo chiederti perchè usi come colla per il compensato il Bostik e non il solito vinavil.
Ottimo lavoro, mi piace l'idea di un mooscafo da competizione come mezzo scafo, una vera novità.
Volevo solo chiederti perchè usi come colla per il compensato il Bostik e non il solito vinavil.
Grazie, sono contento che ti piaccia il mio lavoro.
Venendo alla domanda, effettivamente per tutti gli altri mezzi scafi che ho costruito ho sempre usato il Vinavil. Ora quello che mi è rimasto è diventato un pò troppo denso e difficile da stendere quindi, più che altro per pigrizia di acquistarne una confezione nuova, ho usato il Bostik che avevo in casa.
__________________ Marco
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(John A. Shedd)
Tanto, forse troppo tempo è passato dall'ultimo aggiornamento. C'è stata di mezzo l'estate, un paio di viaggetti e il trasloco di mio figlio per cui ho avuto poco tempo e poca testa per lavorare.
Ma con l'anno nuovo mi sono ripromesso di completare lo scafo e quindi eccomi qua.
Riprendo da dove avevo lasciato.
Ci sono volute 5-6 mani di vernice per avere la tonalità del rosso corretta.
Ed è venuta l'ora delle decalcomanie. Gli stemmi e la scritta Ferrari li ho scaricati da Internet mentre il numero e il nome del pilota mi sono stati forniti da un collega modellista, "ripuliti" e adattati tramite il programma di fotoritocco Gimp. Fanno sicuramente un bell'effetto.
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Poi ho dato 7 mani di vernice trasparente lucida a pennello, intervallandole con una leggera passata di carta 5000 umida. A questo punto lo scafo è pronto per le rifiniture e la costruzione dei dettagli.
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__________________ Marco
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Ciao e ben ritrovato !
Per quanto riguarda la lavorazione del faggio, non so a quale parte dello scafo ti riferisci. In realtà la struttura dello scafo e la parte posteriore della scocca sono in tiglio, legno piuttosto tenero e facile da tagliare. Il muso del motoscafo non so di che essenza sia perché ho usato un pezzo di legno raccolto in spiaggia e anche quello era abbastanza tenero.
Per la copertura dello scafo ho usato listelli di mogano nella zona superiore e dei fogli di tiglio per la fiancata e la zona inferiore.
In generale cerco sempre di evitare legni duri proprio per il motivo che dici tu. Tempo fa per il Puritan avevo usato tavolette di noce ma avevo sudato sette camicie per modellarlo !
__________________ Marco
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Pardon ..Mi sembrava, vedendo la quarta foto dell'ultima sequenza,che la parte esterna dell'alettone fosse in faggio. Mi sarò sbagliato....Ancora complimenti
Dopo un bel pò di lavoro metto qualche foto per farvi vedere i progressi. La fine si avvicina !
Le prime rifiniture che ho fatto sono le bordature lungo la scocca, parte della carena e l'abitacolo e successivamente il rinforzo metallico nella parte anteriore della carena che frange l'acqua. Per ultimo, il bordino della presa d'aria posteriore.
Per la carena, l'abitacolo e la presa d'aria ho usato delle sottilissime striscette di pellicola metallica (domopak). Il bordino tra carena e scossa è costituito da un filo da pesca di diametro 0,45 mm reso cromato col pennarello Molotow. Il filo da pesca si è dimostrato molto utile per seguire la curvatura dello scafo senza grossi problemi.
Il rinforzo della carena l'ho ottenuto ritagliando l'interno di una lattina.
Ho poi realizzato quello che appare come un (semi)disco sagomato da posizionare all'interno dell'abitacolo in corrispondenza della parte alta dello schienale del sedile. Da quello che ho letto dovrebbe essere la parte terminale del serbatoio disposto orizzontalmente nella parte posteriore del motoscafo. In realtà nelle foto in mio possesso questo elemento non si vede proprio in quanto nascosto dal sedile ma fa parte del kit Amati e quindi l'ho inserito nel mio modello.
Sono passato poi alla mascherina posizionata sul muso del motoscafo. Questo elemento l'ho ottenuto prendendo la misura con lo scotch di carta e ritagliando la sagoma da un pezzo di plastica metallica flessibile (era l'interno di una confezione per alimenti).
__________________ Marco
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Preso dall'entusiamo, ho poi deciso di costruire il sedile anche se in un primo momento l'avevo escluso. Per simulare l'aspetto originale, quello della prima foto, ho usato un cartoncino rinforzato, ritagliato e sagomato nella misura opportuna. Il colore è un rosso opaco dato dal colore acrilico.
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Una parte piuttosto complicata da realizzare è stata quella dello scarico.
Fortunatamente le sue dimensioni in scala sono abbastanza simili a quelle di uno stuzzicadenti, che ho usato sia per il tubo di scarico che per i collettori.
La giunzione tra i due stuzzicadenti verrà nascosta dal manicotto bianco paracalore, che ho costruito incollando un pezzo di carta sulla garza in modo da simularne la trama.
Per il poggiatesta ho sagomato un pezzettino di stirene e colorato di rosso opaco con i colori acrilici.
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