Tamiya Lamborghini Countach LP500S modello 58005 - Pagina 2

bruiser · 26-06-23, 09:27 AM

Dopo aver partecipato a diverse aste on line su siti europei e non solo, sono riuscito a comprare – vincere all’asta questo telaio.
Prima di trovare la giusta occasione, ho veramente fatto molti tentativi con diverse aste on line perché i prezzi per questi modelli sono veramente troppo alti, spesso sul mercato si trovano dei rottami venduti a prezzi pari a quelli di prodotti perfettamente restaurati o conservati.
I venditori fanno leva sull’interesse di molti di procedere con un restauro (è anche il mio interesse); nella descrizione dicono che il prodotto è perfetto per un progetto di restauro. Però spesso se si guarda quanto viene offerto; ci si accorge che mancano dei pezzi, che molte parti sono rotte, che particolari sono stati sostituiti con altri non originali-diversi….tutto quanto rende poco conveniente un restauro.
In questo caso, chi vendeva non aveva idea di cosa stesse offrendo: la descrizione era completamente sbagliata e probabilmente qualche compratore per evitare di fare errori facendosi trarre in inganno dalla descrizione fuorviante ha evitato di fare offerta. Anche io temevo che ci fosse una discrepanza tra oggetto in vendita e le descrizioni, temevo che le foto non fossero dell’oggetto in vendita; ho interpellato il venditore che mi ha assicurato che le foto erano quelle dell’oggetto in vendita e quindi alla fine ho fatto offerta.
Il modello in questione è un Lamborghini Countach LP500S modello 58005:
- cerchio originali con ruote mediamente in ordine (senza crepe o rotture)
- motore RS380S originale con un dissipatore opzionale installato
- elettronica presente con evidenti segni del passare del tempo
- controllo della velocità meccanica a cui manca il fusibile e il porta fusibile
- paraurti anteriore presente e integro
- piastra porta elettronica completa
in pratica mancano solo una cosa: la carrozzeria
Sicuramente il fatto che manca la carrozzeria ha fatto desistere molti possibili acquirenti.

bruiser · 26-06-23, 09:28 AM

Una volta che è arrivato il pacco, ispezionando l’acquisto non ho avuto particolari sorprese negative e ho potuto iniziare subito il restauro.
Quando le ruote sono in gomma e non spugna, per iniziare il restauro la prima parte che guardo e verifico sono proprio le gomme.
La domanda è sempre la stessa e vale per qualsiasi parte coinvolta in un restauro: è possibile recupera il pezzo-pezzi o è necessario comprarne di nuove? Se le gomme hanno bisogno di un trattamento completo alla glicerina posso impiegare dalle 3 alle 4 settimane. E’ evidente che questa è la parte candidata ad essere la più lunga di tutta l’operazione di restauro, si può affermare che questa parte è tanto lunga quanto poco impegnativa. Se però lascio che la parte del restauro delle gomme sia l’ultima, questa sicuramente causa un ritardo nel completare i lavori: quindi parto dalle gomme.
Per questo acquisto, è evidente che devo ridare lucentezza ed elasticità alla gomma con un trattamento alla glicerina. Le ruote non sono ovalizzate (appaiono solo vecchie), non hanno crepe o rotture, il battistrada non è rovinato dal tempo e non è consumato (appare uniformemente liscio).
Per ringiovanire un qualsiasi pezzo in gomma uso glicerina al 99,5% (grado farmaceutico) di tipo vegetale puro.
I passaggi sono i seguenti:
- smontare le ruote (cerchioni e gomme) dal telaio, questa operazione è in genere semplice e questa volta non presenta particolari problemi.
Su questa parte vorrei fare una nota, in precedenti restauri mi è capitato almeno due volte questo tipo di imprevisto che coinvolge le ruote anteriori. Mi è successo che gli assali in metallo non sono più saldamente fissati ai bracci del sistema di sterzo. Se torniamo al modello in restauro i bracci sono in plastica nera. Quando assale in metallo nn è più fissato saldamente al pezzo in plastica, cercando di svitare il dado autobloccante per sganciare il cerchione, tutto il sistema formato da dado ed asse ruote. In questo caso uso una pinza a beccucci sottili per stringere il braccio in plastica e contemporaneamente svito il dado autobloccante. In genere è sufficiente per evitare che l’assale giri a vuoto. E’ una operazione delicata perché con le pinze si fa pressione su un pezzo di plastica che è ancora montato sul controtelaio che lo fissa al telaio del modello. Per questo motivo, al termine del restauro, invece di un dado auto bloccante preferisco installare per le ruote anteriori un dado con una rondella anti-svitamento
- l’operazione seguente è separare le gomme dal cerchione, ogni volta devo fare molta attenzione perché è frequente trovarli incollati tra loro.
Consigli per gli acquisti: sono cosciente che se le parti sono incollate c’è il reale rischio che cercando di separare la gomma dal cerchione, si danneggi la gomma in modo irreparabile. Ho sentito che ci sono varie tecniche per separare le due parti: le più comuni sono acetone e acqua bollente. Sconsiglio vivamente l’uso di acetone che scioglie la colla e non attacca la gomma, ma sicuramente attacca la plastica del cerchione.
Passiamo alla seconda tecnica: non ho mai provato a bollire le gomme complete di cerchione, ma se mi dovesse capitare proverei questa strada. Il calore dell’acqua dovrebbe cristallizzare la colla che perde la presa.
Tornando al restauro in corso, se la gomma è incollata in modo inseparabile al cerchione prima di avventurarsi nelle tecniche sopra illustrate è meglio ispezionare il cerchione e cercare di capire se non ha particolari danni. Nel momento in cui il cerchione non ha danni si può pensare di sottoporlo allo stesso trattamento previsto per la gomma; questa procedura evita di staccare le due parti. La glicerina che uso non è aggressiva né per la plastica né per la vernice. Se invece il cerchione è danneggiato bisogna iniziare ad ipotizzare di procedere a un cambio sia della gomma che del cerchione.
Per questo motivo, suggerisco di controllare visivamente le 4 gomme + cerchioni nella fase di acquisto per non avere sorprese dopo: un set di gomme completo di cerchioni può costare come il modello stesso.
Nel mio caso le gomme sono incollare bene al cerchione e non c’è modo di staccarle, ma i 4 cerchioni sono in ottimo stato. Quindi metto tutte 4 le gomme + cerchioni a mollo nella glicerina. Ho usato un barattolo della vernice da imbianchino recuperato da un lavoro in casa; il barattolo è in metallo e quando è chiuso la tenuta è ermetica.
Il peggior nemico della glicerina sono acqua e umidità, riuscire a tenere le gomme completamente immerse in un barattolo ermetico fornisce la certezza che la glicerina non perde le sue proprietà rigeneranti.
Il tempo minimo di questo trattamento è 7 giorni.
- Dopo una settimana di trattamento le gomme hanno già cambiato colore e al tatto sono più elastiche. Il passaggio seguente è lasciare gomme + cerchioni a spurgare la glicerina su un panno di carta da cucina. Il panno di carta da cucina lo cambio giornalmente per evitare che si inzuppi di glicerina, in questa fase giro ogni volta i pezzi in modo tale che sono sicuro che spurghino tutta la glicerina in eccesso. Questa attività deve essere fatta per il tempo necessario che le gomme smettono di spurgare glicerina, in media ho verificato che devono passare da 7 a 8 giorni.
Nota bene: appoggio cerchione e gomma sempre come si vede dalle immagini; sul lato del cerchione. Questo accorgimento è fatto per non rischiare di ovalizzare la gomma che adesso è particolarmente morbida ed elastica.
- Dopo che i 4 pezzi hanno spurgato la maggior parte della glicerina passo all’ultima fase: con un panno di carta da cucina quotidianamente asciugo i pezzi togliendo ogni traccia di glicerina, anche questa operazione dura 7 giorni. In pratica la gomma sta ancora spurgando la glicerina, ma in quantità minore. E’ necessario togliere ogni residuo con l’aiuto di un panno di carta da cucina o di tessuto.
A questo punto le gomme sono pronte per essere installate sulla macchina, verifico per un’ultima volta se i cerchioni hanno bisogno di essere verniciati. A una prima ispezione rapida mi sembra che sia tutto in ordine, nel caso maschererò le gomme con dello scotch da carrozziere e procedo con la verniciatura.

bruiser · 28-06-23, 09:39 AM

Il prossimo lavoro è il telaio; devo smontare tutte le parti della meccanica e della elettronica, visivamente non ho sorprese: nn sono presenti rotture.
Il precedente proprietario non ha usato il blocca filetti, la macchina ha girato poco e le viti della parte inferiore non sono consumate dall’usura sull’asfalto e non c’era ruggine …tutto questo mi ha permesso di svitare velocemente tutte le parti.
A volte mi è capitato che il tempo ha incollato insieme bullone con il dado e quindi non è facile poi separarli.
Ho scoperto che scaldandoli sul fuoco della cucina a gas poi si riesce a svitarli. Se non è possibile usare il fuoco utilizzo il saldatore per lo stagno e scaldo la parte che mi interessa svitare. In questo caso il calore è concentrato solo sulla parte in lavorazione.
Il fenomeno fisico che spiega questa situazione è legato alla dilatazione dei materiali; il calore fa dilatare:
- differentemente metalli diversi e
- differentemente particolari prodotti con lo stesso materiale, ma che hanno forma diversa
Questo spiega come mai scaldando le parti che sono incollate dall’ossidazione e ruggine si separano.
Una volta smontate le parti posso dire che elettronica è quella messa peggio, il precedente proprietario ha rivestito la maggior parte delle superfici dei servocomandi e della ricevente con della spugna biadesiva
Dopo tutto questo tempo la spugna diventa al solo toccarla o è diventata polvere, lasciando lo strato di colla …. O meglio le incrostazioni di colla sulle superfici dell’elettronica.
Le parti in metallo risentono del tempo, ma sono integre e non sono troppo ossidate o arrugginite
Le parti in plastica sono in ordine e non sono rotte. Non amo i modelli con molte parti in plastica perché quando sono rotte diventa difficile riuscire a riparlarle. Anche le parti in metallo non è possibile ripararle, ma è molto più difficile che presentino crepe come invece spesso accade nei pezzi di plastica.
In realtà riparo abbastanza bene le parti in plastica, però considero che la riparazione è valida solo se il componente che sto riparando non ha funzioni strutturali come bracci delle sospensioni, sostegni, scatola del cambio…. Perché le riparazioni sicuramente non garantiscano l’integrità necessaria per poter usare il mezzo.
E’ vero che quasi tutti i miei restauri finiscono su uno scaffale, ma amo pensare che sono pronti a viaggiare se qualcuno volesse usarli.

La prossima operazione è una bella pulizia generare per cercare di dare un po’ di smalto a questi pezzi.

bruiser · 28-06-23, 09:39 AM

Ho deciso di iniziare a trattare prima la parte elettronica perché credo che sia quella messa peggio.

La prima attività riguarda il motore elettrico che è un Mabuchi RS380S originale.
Ho tolto dal motore il dissipatore in metallo che era un accessorio post-vendita. Questa parte non era un accessorio Tamiya e non è neanche di qualità perché è arrugginito sulla superficie interna a contatto con il motore.
La ruggine ha intaccato la cassa esterna del motore, ho potuto solo lucidarla cercando di lasciare intatto adesivo che riporta la sigla RS380S. Però si vede chiaramente che la superficie non è più liscia.
Il tappo nero del motore è ricoperto da plastica fusa di colore marrone.
Ho ipotizzato che sia quanto resta di un cappuccio messo sopra i contatti per proteggerli dall’acqua e dalla polvere. Il tempo ha cotto questa parte che si è incollata al motore stesso. Con attenzione ho cercato di toglierla usando un bisturi, quando è stato possibile la plastica marrone si spezza e si stacca a piccoli pezzetti; ma nn sono riuscito a toglierla tutta.
La stessa Tamiya su alcuni modelli fornisce un palloncino di colore nero che suggerisce di tagliare nella parte della cupola per installarlo intorno al motore bloccandolo con una fascetta di plastica per proteggerlo dalla polvere e dalla acqua. Ho trovato diversi modelli che avevano questo palloncino installato a protezione del motore; ma la plastica nera è ormai priva di consistenza e si sfalda solo toccandola. In questo caso il precedente proprietario deve aver installato qualcosa di diverso che evidentemente invece che sfaldarsi si è sciolto indurendosi.

Passando alla ricevente, con un’azione meccanica ho tolto la spugna residua e la colla che era ancora morbida. Tolto questo strato rimane la colla che ormai si è cristallizzata formando una superficie irregolare. In questi casi l’esperienza mi suggerisce questi due passaggi:
- usare carta abrasiva per trattare la superficie e
- lucidare con del Polish o del dentifricio da denti
Nel tempo ho riscontrato che è la procedura migliore per dare nuova lucentezza alla superficie tratta.

Eseguo la stessa operazione con i due servocomandi.

Il regolatore di velocità, porta batteria e interruttore sono in ordine ed è sufficiente pulirli con lo stesso panno con cui ho lucidato servo e ricevente. Con una sola operazione tolgo la polvero e dono nuova lucentezza alle parti in questione.

Per il regolatore di velocità devo controllare tra il materiale che ho messo da parte se ho un porta fusibile nuovo, se non lo trovo dovrò sostituire tutto questo pezzo.

La foto mostra il risultato finale.

bruiser · 29-06-23, 02:10 PM

Le parti sono state tutte trattate e pulite, ora devo assembrale nuovamente il telaio:
- le parti più piccole sono state lavate nella macchina ad ultrasuoni, come detergente ho usato una buona quantità di detersivo per piatti al limone. Non uso prodotti più aggressivi perché non ho visto parti molto ossidate o arrugginite. Ho diviso le parti in due gruppi; parti in metallo e parti in plastica:
Le parti in plastica le ho trattate a 40°C per circa 30 minuti.
Le parti in metallo le ho trattate a 80°C per circa 30 minuti.
Ho diviso quello che mi sembrava ottone dal resto; alla fine dato le dimensioni della macchina ad ultrasuoni e la quantità esigua delle parti, ho fatto tre cicli in totale.
Nota interna: come da istruzioni della macchina ad ultra suoni, cerco di posizionare i pezzi nel cestello in modo tale che non si tocchino tra loro così da evitare che le microvibrazioni segnino-graffino i pezzi che sono a contatto.
Ho tratto per prima i pezzi in plastica perché così l’acqua è a temperatura ambiente, se avessi trattato prima le parti in metallo avrei dovuto aspettare che l’acqua si raffreddasse da 80°C a temperatura ambiente.
Come da informazioni trovate in internet, non tratto mai insieme metalli di tipo diverso per evitare che si formi una patina di ossido sua alcuni materiali chimicamente più deboli. Non so se questa informazione è corretta, ma mi costa poco separare le parti di metalli diversi.
Finito il trattamento sciacquo le parti con acqua corrente.
- le parti più grandi che non entravano nella macchina ad ultrasuoni sono state lavate a mano con acqua calda, spazzolino da denti a setole dure e detersivo per piatti al limone
Pulito tutti i pezzi li ho posizionati sullo stesso piano ed ho iniziato l’assemblaggio del telaio; questi sono stati i passaggi che ho completato:
- assemblare differenziale posteriore ed assale
- avvitare interruttore con porta batteria per alimentare elettronica al cambio posteriore
- installare assale posteriore e ingranaggio sul cambio posteriore
- unire la parte appena assemblata con il corpo centrale del telaio
- avvitare sul telaio la piastra porta elettronica
- installare paraurti frontale nero in plastica al telaio; ammetto che con questa parte il telaio sta iniziando a prendere forma
- costruire gruppo sterzo anteriore con servocomando
- unire questi due macro-parti in un unico pezzo
Il telaio è completo e pronto a ricevere in nozze la carrozzeria. Devo solo decidere quali batterie usare su questo modello.

Per me, resta impressionante quanto pulito fosse la tecnologia dietro questo telaio che con pochi pezzi riesce a costruire un modello che pur essendo privo di sospensioni adotta soluzioni ingegneristiche molto raffinate in ogni parte. Il sistema posteriore (che è la scatola degli ingranaggi) e il sistema di sterzo sono molto ben fatti e indistruttibili.
L’azione di smorzare le vibrazioni e le asperità del terreno sono demandate alle ruote-gomme stesse che avevano una spalla abbastanza alta e morbida da sostituire gli ammortizzatori. Ovviamente la pista migliore era quella più liscia possibile.

bruiser · 29-06-23, 02:12 PM

Tamiya ha previsto per questo modello due alternative per alimentare il motore e il controllore meccanico della velocità:
- pacco batteria da 5 celle da 6 Volts oppure
- 4 celle singole del tipo D (mezza torcia) con relativo porta batterie in plastica
Tamiya ha rilasciato negli anni 80 una serie di kit educativi che necessitano di due batterie per poter funzionare. In base alle dimensioni del set educativo, le batterie potevano essere più o meno grandi.
Il codice 70012 “dry battery case” contiene il porta batterie da due celle tipo R14/C/UM2 (mezza torcia), che è usato in questi modelli. Il set è completato da un interruttore che nn serve per questa applicazione.
Ho 2 set codice 70012 che posso usare a questo scopo. Nella immagine si vedono le due scatole e ho estratto il contenuto di una delle due che serve per la Lamborghini.
Il set comprende il doppio porta batteria bianco, le linguette in metallo per il cablaggio delle celle, viteria varia e la fascia blu di tessuto che serve per estratte le celle dal contenitore.
Nella scatola ho lasciato interruttore che non userò. Il porta batterie è marchiato con la data di produzione (1978), so che la versione nera ha come data di produzione 1975; sono veramente rari. Personalmente ne ho visti solo un paio di colore nero.

bruiser · 30-06-23, 10:01 AM

Il regolatore di velocità meccanica è ben messo perché non ha bisogno di riparazioni, ma è incompleto. Non sono presenti:
- il fusibile,
- la guaina trasparente proteggi fusibile e
- il morsetto porta fusibile che permette di collegare il cavo che va alle batterie.
Nella seconda foto si vede i pezzi che sono riuscito a trovare: fusibile + morsetto sono collegati al regolatore di giri e a parte si vede la guaina trasparente.
Tutti i pezzi trovati devono essere adattati per poter rispettare le specifiche di fabbrica.

Morsetto porta fusibile
Ho un vecchio morsetto recuperato chissà da dove, non mi ricordavo neanche di averlo. Nel guardarmi intorno per capire cosa fare e come procedere …è saltato fuori. Questo mi semplifica di molto la soluzione.
Ovviamente devo renderlo riutilizzabile quindi devo aprire le due + due linguette blocca guaina + cavo. Per prima cosa ho aperto con un cacciavite a punta piatta le linguette fissa guaina. Dopo con attenzione usando una piccola pinza ho tolto quello che restava del cavo elettrico: guaina e filo intrecciato di rame. A questo punto si è aperto uno spazio che mi ha permesso di infilare un piccolo cacciavite a punta piatta per aprire le ultime due linguette. Usando il cacciavite, facendo molta attenzione ho fatto leva aprendo le linguette. Non ho sforzato più del dovuto per non rompere questa parte e perciò l’ho aperto quanto basta per inserire un nuovo cavo.
In queste condizioni è facile crimpare un nuovo cavo (nero) che permette di collegare il regolatore di giri alla batteria

Guaina protezione fusibile
Per la guaina in plastica trasparente ho un proteggi connettori cavo per il motore, è corto e di diametro inferiore a quando mi serve. L’unica cosa che ha in comune con la soluzione originale è il tipo di materiale plastico. Per cambiare dimensioni a questa plastica morbida è sufficiente scaldarla con un asciuga capelli e molto lentamente allargare il diametro e allungare la guaina.
Dopo diversi passaggi si può vedere cosa ho ottenuto.
Non è identico a quello originale, ma comunque compie il suo lavoro di proteggere il fusibile ed evitare cortocircuiti

bruiser · 30-06-23, 10:03 AM

Siamo alle fasi finali perché sono pronti per essere installati:
- telaio
- ruote con cerchioni
- porta batteria
- regolatore di giri del motore collegato al motore e installato sul servo comando
- ricevente
questa fase è relativamente semplice perché è sufficiente installare le parti insieme.
Come fatto altre volte, devo solo ricordarmi di far passare i cavi della batteria rosso e nero + il cavo del servo anteriore sotto tra i due porta batterie bianchi in modo tale da rendere più pulita ed ordinata l’installazione della elettronica

mastino · 01-07-23, 10:04 AM

Non ho letto attentamente ma mi verrebbe da dire che la guaina copri fusibile possa essere incompleta. Anzi, potrebbe essere che sia in due parti e ne hai solo una? Tipo il sistema di connessione che si usa tra motore e regolatore di velocità sui modelli più recenti, dove tutte e due le parti di giunzione hanno la propri guaina che va ad accavallarsi sulla gemella isolando tutto? Ho il cervello fuso, cerco una foto...

bruiser · 01-07-23, 11:43 AM

ciao Mastino
il tuo è un ottimo suggerimento e sicuramente oggi credo che Tamiya lo svilupperebbe come hai indicato tu
In passato era una singola calza molto lunga, non sono riuscito a replicare la stessa soluzione. Mi sono avvicinato soltanto. ma dato che questo modello non girerà mai, penso che per ora posso ritenermi soddisfatto.
Non girerà mai perchè non ho il telecomando, ma solo ricevente e servi...
Allego la prima foto chiara che ho trovato in internet per illustrare la soluzione originale. La foto arriva dal forum di Tamiya base
Dovrei cercare di allungarla ancora, ma sinceramente è troppo sottile per sperare che non mi si rompa tra le mani.
Se qualcuno ha una guaina simile o mi sa dire come trovarla, per gentil cortesia, mi faccia sapere

bruiser · 01-07-23, 02:16 PM

Colpo di scena all’arrivo del pacco, all’interno c’è anche questa carrozzeria.
Non ho ben chiaro il motivo per cui chi ha venduto questo set non ha messo questa carrozzeria nell’annuncio dell’asta
Si vede subito che non è messa bene perché qualcosa ha schiacciato il tetto deformando i montanti anteriori e rompendo quelli dei finestrini laterali. Inoltre manca il parabrezza frontale.
Della Lamborghini Countach tutte le parti sono rare, ma il vetro lo è in particolar modo. In questo caso sono presenti i due vetri laterali che di solito sono uniti al parabrezza. Vorrà dire che dovrà ricostruire il parabrezza e unirlo ai vetri laterali, sono conscio che il parabrezza nn ha alcuna forma particolare, quindi, non dovrebbe essere una operazione impossibile.
Analizzando quanto arrivato si vede che sono molte le parti presenti
- Alettone posteriore
- Luci posteriori sono di plastica rossa trasparente, quindi sono la prima serie. In seguito erano in plastica trasparente da colorare
- Il cruscotto
- Le 2 + 2 prese laterali
- Presa d’aria superiore
- Targa posteriore
- Paraurti frontale con antinebbia
Analizzando quanto arrivato si vede che sono molte le parti non presenti
- I vetri dei fari anteriori
- Parabrezza
- Pilotino
- Specchietti retrovisori
- tergicristallo
Sono quasi tutte parti che posso avventurarmi nel ricostruire.
Prima di qualsiasi operazione devo però verificare cosa riesco a fare per il tetto della macchina.

bruiser · 01-07-23, 02:18 PM

In precedenza avevo comrpato una carrozzeria che possiamo affermare senza alcuna ombra di dubbio essere in condizione pietose: era un rottame. Era in vendita sul solito sito di aste on line. Lo è stata per diverse settimane-mesi. Era chiaramente incidentata, dalle foto si vede che:
- manca il parafangi anteriore sinistro e la carrozzeria dal passa ruota fino al paraurti anteriore
- i montanti destro e sinistro dei finestrini sono spezzati
- il tetto è crepato
- mancano i due sostegni dell’alettone posteriore che sono stati strappati
- altri danni sparsi come crepe o buchi
- mancano tutti gli accessori come prese d’aria, pilotino, cruscotto, alettone …
il venditore la presentava come un ottimo progetto di restauro, per me era da buttare.
Dopo diversi mesi era ancora lì in vendita e gli ho fatto una proposta al ribasso incredbile; ho pagato di più di spedizione che di prodotto.
Sinceramente quando faccio delle proposte al ribasso cerco sempre di aggiungere la nota al venditore.
Vorrei specificare che con le mie offerte non voglio sicuramente offendere o far del perdere del tempo a nessuno; in questo caso ho spiegato che è vero che poteva essere un ottimo progetto di restauro, ma che era quasi un caso disperato. Al momento dell’acquisto non ero nelle condizioni di dire se il restauro era nelle mie corde o meno e che quindi era un acquisto rischioso
Ovviamente chi riceve offerta è libero di accettare o meno.
La carrozzeria è in stirene nero e non bianco come le due precedenti e sicuramente è una carrozzeria di una Lamborghini LP500S CS, identica nelle forme alla carrozzeria bianca; ma di fabbrica aveva alettone cromato.
Analizzando la situazioni delle parti mancanti o rotte, posso dire che sono quasi tutte parti che posso avventurarmi nel ricostruire o che non sono fondamentali come pilotino e cruscotto. Cre4do che per questa terza carrozzeria mi limiterò alle sole pari esterne.
Prima di qualsiasi operazione devo però verificare cosa riesco a fare per la parte anteriore sinistra mancante.

bruiser · 01-07-23, 02:21 PM

In realtà quando ho comprato il telaio lo avevo fatto perché avevo disponibile questa carrozzeria che avevo trovato spaiata nel web. Proprio perché privo di meccanica era proposta a poco, l ho presa al volo perché era completa:
- luci posteriori
- vetri
- cruscotto
- 2 prese d’aria laterali alte
- Presa d’aria superiore
- Cruscotto
- Tergicristallo
Però se ci si ferma a guardare la macchina è assolutamente completa; a parte c’era anche la targa, prese laterali basse e il pilotino che si sono staccati.

La modifica ai finestrini posteriori, presenza di 4 fori sulla carrozzeria, l’uso abbondante di colla-mastice, la presenza di adesivi e la doppia colorazione rosso-nero avevano sicuramente scoraggiato altri a fare l’acquisto.
Anche questa carrozzeria è della prima serie e le luci posteriori sono in plastica rossa.

Quindi per la carrozzeria sono sicuramente a posto.
Per essere certi di avere una carrozzeria decente da dare in sposa al telaio, il restauro partirà da questa carrozzeria nera. Devo ricordarmi di fare la dima per le parti mancanti delle altre due carrozzerie.

bruiser · 02-07-23, 10:49 AM

Sono riuscito a separare alcuni parti dal corpo centrale questo mi aiuterà nella fase di pulizia - sverniciatura:
- paraurti frontale con luci e targa. Il vetro frontale mi serve come dima per iniziare le operazioni di costruzione di quello per la carrozzeria blu.
- adesivi. Non so come mai, alcuni adesivi erano coperti da nastro adesivo nero. Era così ben messo che si faceva fatica a distinguerlo dalla carrozzeria. Sotto il nastro adesivo c’erano altri adesivi
- vetri dei fari anteriori che mi servono come dima per costruire quelli della carrozzeria blu.
- tetto dell’abitacolo
- vetro posteriore dell’abitacolo
- prese d’aria laterali alte
- specchietti retrovisori
in questo modo dovrei facilitare il restauro, ora provvedo a sverniciare il corpo con un bagno in alcool puro al 99%

bruiser · 02-07-23, 10:53 AM

Non sono riuscito a trovare un contenitore abbastanza grande da contenere le carrozzerie completamente.
Dovrebbe essere molto lungo e in proporzione meno alto e largo.
Ho preso una tanica di plastica che conteneva acqua distillata per ferri da stiro da 5 litri. Ho tagliato la parte superiore e immergo le carrozzerie parzialmente: prima la parte frontale e poi la parte posteriore o viceversa.
Alcol etilico denaturato al 99% si trova in vendita presso qualsiasi negozio di fai da te per le pulizie, scelgo sempre quello non colorato e privo di profumo. Ho avuto sempre il timore che il colorente rosa potesse in qualche modo fare presa sulla carrozzeria in stirene.
Come si vede dalla prima foto, alcol prende il colore della carrozzeria, in questo caso è rossastro perché l’ho usato per sverniciare non so più quale carrozzeria che era rossa.
La vernice viene aggredita dall’alcol, si può togliere con una semplice azione meccanica. In genere uso della carta da cucina che passo sulle superfici, attrito tra carta e superficie stacca la vernice
Ripeto l’operazione di lasciare immersa la carrozzeria e l’azione meccanica fintanto che non sono soddisfatto della resa: valuto quanta vernice è stata tolta
Per togliere la vernice negli angoli uso uno stuzzicadenti in legno. La attività di togliere la vernice è abbastanza lunga perché bisogna procedere con diversi passaggi e ripetere la stessa operazione fintanto che il risultato finale non soddisfa. Dopo 3 giorni sono arrivato a una prima scrematura della vernice. Alcol ha attaccato anche la colla che sono riuscito a togliere. Il vetro frontale-laterale, pilotino, prese dell’aria, vetro dei fari…sono stati incollati con un mastice di colore marrone chiaro. La colla residua si è tutta staccata e sono riuscito a togliere anche alettone posteriore senza alcun danno.
Nei prossimi giorni lascio la carrozzeria nell’alcol e cerco di togliere quanta più vernice riesco. Dopo dovrò passare alla riparazione dei danni.
Lo stesso trattamento è applicato anche a tutte le parti della carrozzerie:
- vetri lateriali e parabrezza
- vetro posteriore
- due specchietti retrovisori
- due + due prese d’aria laterale
- tettuccio
- cofano motore
- due scarichi dei gas del motore
- due modanature dei finestrini
- pilotino
- cruscotto e
- volante
Nelle foto si vedono le parti prima del trattamento, durante il trattamento in immersione nell’alcol e dopo il trattamento.
Il parabrezza con i due vetri laterali ha dovuto essere trattato due volte prima di poter dire che ho tolto tutto quello che è possibile
Adesso le parti sono pronte per essere verniciate, ma prima uso le parti che mi mancano nella carrozzerie blu come dima e campioni per ricostruire quanto mi serve.