A questo punto risulta evidente che avendo disponibilità di "cordame" il cabestano potrebbe stare a qualunque distanza dall'albero.
Anzi, se lo si pone dietro all'albero di maestra potrebbe, a seconda dei casi, azionare la manovra della drizza o di maestra o di trinchetto.
Una cosa allora risulta evidente:
Tra albero e cabestano non ci dovrebbero essere pareti che separino le due attrezzature.
Nel disegno abbiamo isolato in riquadri le due attrezzature per sottolineare che possono essere posizionate, sempre sullo stesso ponte, a distanza variabile.
Il senso di questo Post è che spesso nei galeoni si trovano molti ambienti ben chiusi sul ponte, come per i castelli di prua e di poppa.
Se la bitta per la drizza di trinchetto sporgeva dentro al castello di prua, allora la fune che andava dalla bitta al cabestano sarebbe duvuta passare per la parete che chiude il castello di prua, e se il cabestano stava nel castello di poppa nella zona del cassero, pure quello ben chiuso sul ponte c'era il problema analogo.
Questo studio si fa più interessante man mano che si va avanti, ed è così che il lavoro del modellista prende un significato, mostrare non solo lo scafo agghindato di alberi e vele, ma mostrare pure le strutture tecnologiche che facevano funzionare questa incredibile macchina chiamata nave.
MereAndry
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[ Giacomo Leopardi]
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