in archivio l'ultima edizione della 24 Ore di Le Mans che siamo già pronti per una seconda, questa volta per le vetture storiche. A parte la confusione dettata della recente pandemia, dove sono saltate ben due edizioni, Peter Auto ha messo in calendario per il 30 giugno il raduno classico più intrigante che possiate avere. Nelle immagini a seguire un piccolo riassunto, anzi foto random dal mio archivio, per immergerci nell'atmosfera . Per esempio la 330 TRi vincitrice nel 1962 che dopo l'asta di Maranello sponda RM, fece un passaggio a Ferrari Classiche per arrivare con il suo felice nuovo possessore alle verifiche idiote. Non volevano concedere il vecchio numero sui cofani ma metterne uno nuovo, conclusione del litigio, un buon compromesso, sui cofani e ai lati sono andati entrambi i numeri. Oppure nell'anniversario della prima vittoria Ford, la casa madre portò in schieramento tutte le vetture originali di quel mitico arrivo e per l'occasione un raduno mastodontico di ogni GT 40 possibile e inimmaginabile con quasi 80 vetture alla partenza. Spesso ci si ritrova con vecchi esemplari di marche pressochè sconosciute ma che in passato avevano ottenuto gloria nella Sarthe come la Stutz e la Chenard. Le Mans Classic è anche un concentrato delle più sensibili supercar del momento, a quel tempo una splendida Bugatti uscita dalla fabbrica targata VW di Molsheim. Ho come la sensazione che ne riparleremo
