"
Vivo la mia vita ad un quarto di miglio alla volta..."
(Dominic Toretto)
"Le auto allineate sulla linea di partenza il rombo dei motori sale...Il passaggio a livello è lì, ad un quarto di miglio esatto dal semaforo. Scatta il verde le auto partono, la Dodge si impenna scaricando a terra tutti i suoi 1200 cavalli,* tanto che Brian dovrà usare il nos solo per raggiungerlo. Ma durante la corsa qualcosa nel motore della Dodge va storto, e l'auto perde potenza, ma Dom non si da per vinto, scala la marcia e da gas. Il passaggio a livello si chiude ed il treno e sempre più vicino. Braian e Dom sono appaiati, e sfondando le barriere, riescono ad attraversare la ferrovia al sopraggiungere del treno. Sembra tutto finito ma un truck, sbucato dal nulla, si para davanti a Dom che non fa in tempo ad evitare l'impatto. La Dodge colpisce duramente il truck decollando letteralmente, e ricadendo rovinosamente sull'asfalto."
( The Fast and the Furious)
Ha avuto breve vita, ma e bastato per farla diventare l'icona principale di tutta la saga di
Fast&Furious. Stiamo parlando della
Dodge Charger R/T del 1970.
Sicuramente avrete visto questa scena un'infinità di volte, ma quale modo migliore per iniziare il nostro wip??
Un po' di news.
L’auto in questione è una Dodge Charger del 1970 usata per le riprese del film nel 2001, precisamente quella usata nella scena statica nel garage di Dominic Toretto.
Nel 2000 l’auto fu preparata per la scena, ma il motore Hemi sovralimentato da compressore volumetrico 8.71 era soltanto appoggiato nel vano motore della Charger. Per le scene in movimento furono usate altre due auto con compressori volumetrici finti applicati sopra il cofano e nella scena finale del wheeling fu applicato un sistema di sollevamento tramite due pistoni idraulici che simulavano l’impennata.
L’ultima Charger fu distrutta nella scena dell’incidente contro il truck.
Tornando alla nostra Dodge Charger: nel 2008 fu acquistata da un collezionista che decise di portarla da “Cinema Vehicle Service”, la “Movie & Picture Car Company” che nel 2000 l’aveva preparata per le scene e chiese di eseguire un restauro dell’auto nei minimi dettagli.
Dentro il cofano, il 528 HEMI con teste Indyheads è stato sovralimentato da un compressore volumetrico 8.71 e alimentato da una F.A.S.T FUEL INJECTION, un impianto di iniezione elettronica a tre iniettori per cilindro e otto iniettori di protossido d’azoto a gestione elettronica: la potenza è di oltre 900 cavalli ai quali vanno aggiunti i 250 derivanti dal protossido d’azoto a più di 8500 giri! Tutto questo è alimentato da una cellula in alluminio da 12 galloni e due pompe benzina ad alta pressione, All’interno è stato modificato con dei tamburi in alluminio ricavati dal pieno, frizioni rinforzate e valve body con gestione manuale
Il telaio è rinforzato con dei connecting frame, le sospensioni sono* state modificate con boccole poliuretaniche e sul posteriore è stato montato un assale a 9 pollici che può tranquillamente resistere ai 1200 cavalli sprigionati da questo mostro. Lo scarico da 3 pollici e mezzo ha la possibilità di escludere i silenziatori e per l’impianto frenante sono utilizzati quattro dischi e pinze Wilwood. Nel 2009 il collezionista decise di metterla all’asta a Monterey Beach, California.
L’auto venne acquistata da un collezionista Svizzero e poi, infine, è giunta qui in Italia nel 2014
Il nostro Modello, come tutti i modelli di auto della
DeAgostini, è realizzato perfettamente: motore 528 Hemi riprodotto nei minimi dettagli come il bellissimo e inconfondibile compressore volumetrico con presa d'aria farfallata, gli interni ben riprodotti (cruscotto sedili e rollbar), il telaio, le sospensioni, le ruote sterzanti tramite volante, e le luci funzionanti, senza contare tutti i piccoli dettagli come le bombole del nos dentro il cofano posteriore anch'esso apribile come anche le portiere ed il cofano anteriore. Ha anche delle dimensioni generose, ben 65,8 x 24,4 x 18,1 cm e dal peso di 8,3 kg.
Nei fascicoli, troviamo curiosità e aneddoti sulla saga di Fast and Furious, notizie sulle auto che hanno regalato emozioni, e, come sempre, le istruzioni passo passo, per costruire il nostro modello.
Per chi si abbona, la
DeAgostini ha preparato dei bellissimi omaggi, che si riceveranno durante la raccolta, lo zaino ed il cappello, la tazza per la colazione, tre posters delle tre versioni di Charger usate nella Saga, o ancora una workbank per ricaricare il cellulare, oltre all'ormai familiare e ben collaudato raccoglitore per i fascicoli
In fine, devo ringraziare la
DeAgostini che come per tutti gli altri modelli che ho in cantiere mi ha di nuovo dato la possibilità di costruire anche questa novità assoluta, ed anche
Modellismo.net, che ospita e da visibilità ai nostri work in progress.
Per altre informazioni (costi, spedizioni, abbonamenti ecc..) potete visitare direttamente il sito della
DeAgostini.
Ed ora attendiamo i primi fascicoli e le prime parti
Per adesso è tutto!
Stay Tuned