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[SCI-FI] Spazio 1999 - Aquila 22"
Per tutti quelli che erano almeno trentenni già nel secolo scorso, la serie televisiva “Spazio 1999” sarà sicuramente familiare: a tutte le altre burbe, dico solo:”GOOGLE is your friend!”
L’Aquila era il mezzo di trasporto principale, aveva la caratteristica di essere modulare, potendo agganciare diversi pod a seconda della missione da svolgere: soccorso, trasporto VIP, laboratorio, etc.
Per le riprese, erano stati approntati diversi modelli: i più grandi erano lunghi circa 44” o 1,10 metri e come figurini usavano i 2 piloti del Gemini della Revell in scala 1/24.
Fino ad ora il modello più diffuso era quello della MPC – Airfix in scala 1/72, con dettagli molto approssimativi, ma c’erano anche diverse realizzazioni artigianali in resina da 22” a 44” !! Il concetto di scala non è perfettamente applicabile a questo tipo di modelli, essendo più usato il riferimento della lunghezza in pollici. Questo perché al tempo delle riprese ( anni’70) la CGI era veramente fantascienza, pertanto si usavamo modellini per le astronavi/mezzi/riprese esterne ed interni ricostruiti negli studi di posa per le riprese con gli attori. Dicono i puristi, che per esigenze di ripresa, luci, etc. le ricostruzioni degli spazi interni dell’Aquila non corrispondessero con quelle del modello originale, pertanto è improprio parlare di scala.
Tutto questo preambolo per dire che è finalmente uscito il modello della Round2 / MPC da 22” o scala 1/48, se proprio lo si vuole classificare.
La scatola si presenta bella grande, con immagini su tutti i lati (anche sotto!). Su un lato corto ci sono le immagini del modellista responsabile della costruzione dei modelli usati per serie televisiva e un paio di fotogrammi del telefilm. Sugli altri lati, le specifiche tecniche dell’Aquila, la guida alla colorazione e posa decal. Sul fondo, alcune immagini del modello montato e “in action”.
La scatola si presenta bella piena, pezzi sono circa 300, in plastica bianca e grigio medio, alcuni trasparenti, molle per le gambe di appoggio e un foglio decal. I telai non sono imbustati singolarmente, ma per area di utilizzo.
Ho trovato qualche flash sui telai, strano per degli stampi nuovi, niente di fastidioso comunque. Il dettaglio superficiale è piuttosto buono, non fine come un Tamiya, ma accettabile. I punti di ingresso colata sono abbastanza larghi, ma sottili. Non ho visto segni di estrattori sulle superfici visibili, ma non neanche controllato ogni telaio. A proposito di Tamiya: negli anni ’70, quando realizzavano i modelloni per le riprese, era diffusa la pratica di “movimentare” le superfici esterne con pezzi presi dai kit di allora. In una delle foto che allego, si riconosce la sagoma del cofano motore di un carro armato, mi sembra un Phanter…..
Il modulo di comando, dove c’è il cockpit, è realizzato in due gusci divisi sul piano orizzontale e una paratia di fondo piuttosto ben dettagliata, a cui vanno agganciati i due figurini. Non è stato riprodotto niente all’interno, anche perché non sarebbe visibile. Peccato.
La gabbia tubolare occupa parecchi sprue. Il modulo ad esso agganciato non ha interni di sorta. Sono previste delle finestrature trasparenti, quindi andrà colorato di nero opaco. I motori per la spinta verticali, sono abbastanza semplificati e rimangono ben visibili attraverso la gabbia. I motori veri e propri sembrano belli intricati: per aggiungere un po’ di dettaglio secondo me, si può prendere spunto dalle foto dei vari Gemini, Apollo, Mercury, Saturn, etc. Una cosa che mi ha colpito positivamente sono gli ugelli, stampati in modo tale da non presentare linee di separazione da stuccare / carteggiare. I serbatoi cilindrici / camere di combustione / ?? appena a monte degli stessi, sono invece divisi in due metà. Le gambe sembrano molto solide e lo devono essere per reggere un modello che alla fine della fiera è lungo quasi 55 cm. Inoltre sono molleggiate e “telescopiche”! Le decal non le ho aperte, perché sono sigillate in una bustina. Le istruzioni sembrano chiare, anche se non mi piace il formato “poster”. Il font usato è quello che caratterizzava la serie televisiva!
Parlando di livello di dettaglio, trattandosi di un modello di un modello, uno può accontentarsi o spingersi fin dove si vuole. Le immagini della serie tv sono un buon riferimento e i siti che ne parlano sono più diffusi dei funghi in autunno.
Su alcuni forum sono state messe in luce alcune imprecisioni nelle istruzioni e un pezzo troppo grande ( di 1mm).
Esistono, per ora, due set d dettaglio della stessa Round2/MPC: uno per i gli ugelli principali, in metallo tornito e gambe in metallo che costa come il kit in plastica! L’altro set riguarda i piccoli retrorazzi sui pod delle gambe, in alluminio tornito, a circa 30$.
Sicuramente Paragraphix uscirà con qualcosa fotoincisione a breve.
La prima stampata del kit è già stata venduta, la seconda è quasi tutta prenotata ed è in corso la terza “infornata”
Ultima modifica di toki71; 22-01-16 a 10:43 PM
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