Vecchio 31-01-17, 02:00 PM   #1
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Anelito è un newbie...
predefinito Consiglio sistema di propulsione

Ciao a tutti,
recentemente ho iniziato a pensare di sviluppare un modello di imbarcazione autonoma per prendere parte al MicroTransat challenge. Le regole impongono una lunghezza massima dello scafo di 2m, lasciando però libera la scelta del sistema di propulsione.

Accantonata l'idea delle vele, al momento sto vagliando i vari tipi di motore considerando che l'imbarcazione avrà una velocità piuttosto contenuta (2-3 nodi al massimo), dovrà lavorare in condizioni difficili e con una alimentazione discontinua (limitare i consumi è un aspetto fondamentale nella scelta del motore).

Al momento ho identificato tre possibili soluzioni.
- classico motore fuoribordo da gommone a 12V, consuma poco e consente di integrare il timone semplicemente ruotando il motore stesso con un servo;
- propulsore Kort, maggiore potenza e resistenza ai detriti ma necessita di un timone immerso;
- propulsore Voith-Schneider, forse il più promettente, temo la complessità del meccanismo possa rivelarsi un problema a lungo andare.

Secondo voi quale di questi sistemi è più adatto per una traversata oceanica.
Grazie
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Vecchio 31-01-17, 04:34 PM   #2
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Ti dico la verita'... pensavo fosse una trollata... invece sta cosa esiste veramente!!!!
Guarda, questa e' una sezione che di base si muove nello statico, magari a mia insaputa c'e' qualche esperto anche di dinamico....
Ma visto che sei da queste parti, spega un po' meglio sta cosa!!!!
Veramente mai sentito nulla in merito!!!
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Vecchio 31-01-17, 08:11 PM   #3
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Ti dico la verita'... pensavo fosse una trollata... invece sta cosa esiste veramente!!!!
Guarda, questa e' una sezione che di base si muove nello statico, magari a mia insaputa c'e' qualche esperto anche di dinamico....
Ma visto che sei da queste parti, spega un po' meglio sta cosa!!!!
Veramente mai sentito nulla in merito!!!
No no non è uno scherzo, esiste veramente ma sfortunatamente finora nessun team italiano vi ha mai preso parte.

Il MicroTransat challenge (The Microtransat Challenge) è una competizione aperta a gruppi informali che si sfidano annualmente nella progettazione di prototipi di imbarcazioni autonome in grado di attraversare l'Atlantico. I natanti devono essere in grado di gestire ogni aspetto della navigazione in autonomia, senza alcun intervento esterno, e comunicare ogni 4-6 ore la propria posizione via satellite.
Esistono due classi, la vela e il motore.
Nel mio caso ho scelto il motore perché ritengo sia meno problematica la gestione della propulsione, utilizzando pannelli solari ad alta efficienza e un sistema bilanciato di gestione della potenza erogata.

Uno dei problemi principali riscontrati nei modelli che hanno preso parte alla competizione è la rottura del timone, con conseguente impossibilità di manovra dell'imbarcazione, per questo stavo vedendo il propulsore di tipo Voith-Schneider.
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Vecchio 31-01-17, 08:59 PM   #4
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Anche se non sono un modellista navale sono decisamente curioso rispetto a questo progetto

Per la propulsione stavo pensando ad un sistema ad azipod simile a quello delle navi da crociera/ cargo così avresti tutta la parte elettrica posizionata internamente allo scafo coniugando il sistema di propulsione con il sistema di virata

Magari potresti mettere qualche foto con gli schizzi del progetto magari qualcuno vedendoli può avere qualche buona idea ( non ti preoccupare non ti rubo il progetto
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Vecchio 31-01-17, 09:13 PM   #5
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Anche se non sono un modellista navale sono decisamente curioso rispetto a questo progetto

Per la propulsione stavo pensando ad un sistema ad azipod simile a quello delle navi da crociera/ cargo così avresti tutta la parte elettrica posizionata internamente allo scafo coniugando il sistema di propulsione con il sistema di virata

Magari potresti mettere qualche foto con gli schizzi del progetto magari qualcuno vedendoli può avere qualche buona idea ( non ti preoccupare non ti rubo il progetto
Azipod è carino come sistema, singolo però perché metterne due aggiungerebbe troppa complessità anche lato failsafe. Considera che ogni motore ha un uC dedicato per la diagnosi continua e, in caso di problemi, una procedura di test apposito (in rete ho anche trovato un listato per rimuovere eventuali depositi di alghe, ancora da provare dal vivo).

Qui puoi trovare il modello in 3D generico, ho preso (molto) spunto dal SeaCharger, uno dei prototipi di imbarcazione autonoma di maggior successo. Anch'esso recentemente colpito dalla rottura del timone.

Lato elettronica sto ancora valutando, penso di combinare uC come Arduino e Teensy (maggior risoluzione sull'ADC per gestire la IMU) e un single-board computer come un BeagleBone o un Raspberry Zero per gestire la navigazione; a ogni sensore poi vorrei associare un uC dedicato a basso consumo, come la serie AVR ATtiny collegata al resto via bus unico I2C.

Approfitto dell'occasione, sto cercando collaboratori se volete.
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Vecchio 09-02-17, 09:18 PM   #6
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Il T100 o il T200 della BlueRobotics (https://www.bluerobotics.com/store/t...t100-thruster/) potrebbero andare?
Sembrano molto resistenti in base ai test svolti dai produttori, ma il consumo è alquanto elevato (~ 130W il T100, 350W il T200).
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