Come ho già spiegato abbondantemente prima il testo che ho consultato è di Guido Ercole, oltre a numerosi documenti d'epoca originali siti nell'archivio della repubblica s. A Venezia. Grazie. |
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Ciao |
le mentalità retrograde dei comandanti di vascello veneziani, uniti all'ala conservatrice chiusa alle innovazioni di questi personaggi
Credo che la soluzione risieda in questo, Giacco. E d'altra parte, tutta la storia militare è costellata di innovazioni e invenzioni inizialmente non recepite.Niente di strano.... Ciao |
Be sono d'accordo in parte con quello che dici! Ti credo! Il paixhan ha decapitato la marina lignea come la ghigliottina Luigi XVI! Se ci aggiungi anche che nella prima metà dell'800 si sta aprendo una rivoluzione industriale di portata sconfinata per la tecnologia metallurgica! Ti appoggio in toto! Io ho solo voluto educatamente spostare il punto di vista, non per patriottismo, ma per amor dello studio, su un tema nostrano sconosciuto ai più! Forse ho allargato troppo, non saprei! Ho solo preso dei testi, fatto un viaggetto, guardato dentro, letto, riscontrato le date e intuito una possibile soluzione! E per due sere di fila discuto questa ipotesi, di cui non hai trovato non una sola notizia a parte un trafiletto in cui stroncare la mia possibilità di dimostrare la mia idea! Non voglio forzare nessuno a credermi, ma forse sapete ora qualcosa in più!
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Una piccola tabella comparitiva allegato immagine
Per i testi in cui ricarcare queste informazioni sono elencati di seguito ma se non conoscete e non avete mai sentito parlare veramente Giudo Ercole, non saprei se darveli ma comunque per rispondere ad Airon......... con il numero che non mi ricordo Marco Morin (ne trovate anche di scaricabili sul web), di Walter Panciera e di Guido Candiani. Sono nomi di autori non titoli! Io non ho mai avuto una così desiderosa richiesta che sfiora nel ridicolo, io personalmente me li sono cercati da solo i testi, ma oggi siamo abituati purtroppo a trovar tutto sminestrato nel piatto e di piangere se non lo è! Belli i tempi che avanzano!:D |
Se avrete la pazienza di aspettare domani mattina vi spiegherò perché, a chi vuole e interessa, il cannone di Alberghetti non esplode con una bomba all'interno, come lo fa il 70% delle volte un normale cannone da marima sparando una bomba!
Chiedo venia e vado a dormire! Spero di ritrovarvi domani sera! |
Amici non sono molto approfondito sulla questione dei cannoni navali, ma da quanto emerge dalla lettura dei post si evince che il cannone che sparava proiettili dirompenti è stato inventato in Francia all'inizio del XIX° secolo. C'è chi dice che l'ha inventato la Serenissima molto tempo prima. Allora chi ha inventato il cannone che sparava proiettili come questo? Certamente non il francese Paixhan.
Nel nord della Germania gli archeologi hanno scoperto due particolari proiettili del XVII secolo dotati di un complesso sistema di detonazione, che potrebbe aver fatto esplodere le bombe solo al raggiungimento dell’obiettivo. La serenissima e la Prussia erano molto in amicizia. http://i39.servimg.com/u/f39/18/74/28/49/palle_10.jpg Anch'io vado a letto. Buona notte Ci risentiamo domani Mario |
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Vi ringrazio di tutta la documentazione ma che la palla cava ed esplosiva fosse una realtà che viene dal lontano è ben documentato da ogni dove ed è già stato detto e ci sarà altro tempo per fornire spiegazioni però vi posso garantire che i primi decenni del 1800 non lasciavano minimamente immaginare che la marina da guerra velica lignea all'apice della sua tecnologia potesse essere invece in declino e questo per la forza dirompente del Paixhans; che i veneti sparassero proiettili artifiziati, pignatte o palle di fuoco un secolo prima ben poco a che vedere.
Non credo sia in discussione il genio della Serenissima, e sebbene anche il Generale Piaxhans diceva che non si era inventato nulla la storia dice il contrario, da li è stata l'inizio della fine. Sarete d'accordo, immagino. Buona notte e alla prossima. |
Buona domenica! Si John, ma per ora stiamo conversando di tutt'altro! È inutile spingere in questa direzione! Dicendo che Paixhan ha inventato l'obice, non sbagli assolutamente e che il suo intervento decretò la fine della marina lignea non fa una grinza! Ma così giriamo intorno al discorso principale e continuimo a rigirarci la stessa frittata!:confused: Ad oggi stiamo purtoppo conversando di tuttaltra levatura filologica, non per decretare un dogma assodato, ma per cercare di capire da dove il costrutture si sia inspirato!
Per tornare ad Alberghetti il veneziano, egli esordì con il suo pezzo per lanciar bombe ideando un nuova ideologia di proiettile! Non vi offenderò spiegandovi i principi fisici della balistica interna, detti principi sono alla base del nostro discutere! Quindi do per scontato che sappiate di cosa parlo, se diverso posso sempre eruderVi detti principi! Mario l'immagine da te postata sulla bomba da cannone, spiega da sola il perché esse fossero pericolose nel loro utilizzo in cannone e cotanto meno in una bombarda! Ma esse erano veramente l'ultima spiaggia in quanto il 70% delle volte, la bomba deflagrava all'interno della canna! Queste bombe composte da due semisfere cave accoppiate con un foro per la miccia, venivano riempite di polvere da sparo, la miccia chiudeva il foro e la sua lunghezza determinava il punto di scoppio! Detto questo passeremo alla prossima puntata con l'effetto che ha la palla sull canna durante lo scoppio dell'innesco o cartoccio! |
E bravo Giacco, è proprio così! Mi permetto di asserire che i francesi per la loro "Grandeur" si attribuiscono anche alcune etimologie di parole come per esempio la "Marionetta"collegato alla vendita di statuette mariane per il culto devozionale oppure da Marion, un artista che avrebbe introdotto le marionette in Francia sotto Carlo IX. Invece deriva da un fatto accaduto a Venezia poco prima dell'anno 1.000. Dodici ragazze povere venivano dotate dalla Signoria con oro e pietre preziose e condotte in processione da Santa Maria Formosa a San Pietro di Castello sede Vescovile. Un orda di pirati, appunto poco prima dell'anno 1.000, le rapirono compreso il tesoro loro concesso. Il Doxe a capo di una flotta di barche gli rincorse e gli raggiunse a Caorle, dove furono massacrati e recuperate fanciulle e tesoro (c'è chi sostiene che rincorsero i pirati non per recuperare le fanciulle ma per il tesoro loro concesso :brig::brig:). A questo punto pensarono di non esporre tanta ricchezza alla gola di chicchessia e quindi si pensò di sostituire le ragazze con delle statue in legno scolpite, dette appunto “Marie de tola”. Negli anni a venire queste Marie diventavano sempre più grandi e ovviamente da Marie furono chiamate con l'accrescitivo “Marione”. Le riproduzioni di quelle figure, che si mettevano in vendita durante la festa per i bambini, si chiamarono col diminutivo “Marionette”. Questa festa fu abbandonata nel 1.300 per riprendere ai giorni nostri all'apertura del Carnevale di Venezia.
Perdonatemi ma quando "ce vo ce vo":beer: Buona Domenica Mario |
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Buona giornata a tutti voi. :Ok: |
Ragazzi, forse mi sbaglio, ma qui non dobbiamo cercare a chi accreditare l'invenzione di una cosa. Per esempio il cannone è una evoluzione della catapulta grazie all'avvento della polvere da sparo che permetteva di spingere i proiettili con una forza maggiore delle balestre. Poi i proiettili inerti come pietre o ferro furono elaborati per far maggior danno. Dal primo esemplare (che scoppiava dentro le canne) siamo arrivati ai razzi spaziali dove dentro ci sono uomini e non deflagrano! Difficile è capire da dove e quando si è partiti perchè, per esempio, un pugnale datato 1600 per le fattezze, invece era un pugnale cinquecentesco realizzato da un artigiano come nuova concezione d'arma e non si sa chi fosse. Quasi certamente Paixhans attinse a qualche cosa di esistente migliorandone l'efficacia.
Buona Domenica Mario |
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Perché non vuoi più partecipare a questo interessante, almeno per me, dibattito? Dibattere significa fare teorie e contestare dette opinioni in molti, non ne trova giovamento nessuno sorbirsi un mio monologo sui cannoni! Non ho assolutamente voglia di sprecar tempo su temi di cui io ho già studiato, e già conosco, preferisco far segatura sui miei modelli! :bohk7ar: |
Amici ho interpellato un conoscitore di armi antiche che mi ha dato queata risposta:
Ciao Mario, io non ho notizie di proiettili cilindrici in metallo, ma sono sicuro che si usassero proiettili simili in legno contenenti le cariche a mitraglia. La famiglia Alberghetti fu attiva per piu di un secolo nella produzione di artiglierie a Ferrara e Venezia. A bordo delle galee vi erano vari tipi di artiglierie corsiere e diversi pezzi petrieri, non bombarde oramai sorpassate da tempo. Comunque fammi sapere che cosa ti xerve sapere di preciso. A presto. Ovviamente gli ho risposto approfondendo la domanda. Aspetto la risposta. Cannnone Alberghetti http://img538.imageshack.us/img538/9241/DlJw24.jpg Cannone Paixans http://img537.imageshack.us/img537/7895/iiWpoD.jpg il primo sa più di cannone, il secondo da bombarda. (a mio avviso) Ciao Mario |
Amici se volete sapere di più su Alberghetti e il suo cannone il mio amico mi ha segnalato questo link
http://www.societaitalianastoriamili...uad%202014.pdf L'argomento è trattato in maniera molto vasta da pag. 273 del quale vi posto un piccolo trafiletto: ......La necessità di contrastare i grandi cannoni turchi, spinse i veneziani ad introdurre per la prima volta nella storia un cannone in grado di sparare un proiettile esplosivo con una traiettoria tesa e quindi, a differenza dei mortai, già in uso a terra e che ne impiegavano una accentuatamente parabolica, capace di colpire un bersaglio in movimento quale una nave. Protagonista di questa svolta volta fu Sigismondo Alberghetti, pubblico fonditore nell’Arsenale di Venezia e appartenente a una celebre famiglia di fonditori che lavorava per la Repubblica da circa due secoli........ Credo che questo sia sufficiente a stabilire la paternità dei cannoni con pallottole esplosive. Se invece si sono ulteriori chiarimenti ben vangano. Ciao Mario |
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Francamente Mario, puoi credere ciò che vuoi, resta il fatto che l'obice alla Paixhans fu inventato dal Generale francese nel 1823 il quale aprì la strada ad artiglierie particolari come il Dahlgren del 1849 e poi ancora meglio quello del 1860, entrambi sparavano a granata come il suo predecessore, e la fine della marina da guerra lignea fu sancita dalla battaglia di Sinope del 1853 tra l'Impero Russo e quello Ottomano. Questa battaglia sarà considerata uniformemente da tutti gli storici del pianeta (non un coglione di modellista d'arsenale come me), come l'ultima battaglia della Marina Velica Lignea e dopo la quale tutto cambiò, non di meno i medesimi storici ricordano che l'arma che modificò radicalmente il corso della storia navale è l'obice del Generale. Quindi ciascuno può pensare e credere ciò che vuole ma da qui a darlo come verità storica ce ne vuole ma soprattutto non è utile a chi cerca di conoscere la storia, ufficiale o meno. Onestamente non comprendo il perché fossilizzarsi con "verità" che di fatto non lo sono, sapere che i veneti avevano avuto la geniale idea ben prima del Generale può essere importante ma non vuol dire nulla perché anche i Romani tiravano con le catapulte "proietti" cavi e pieni di altro ma questo non vuol dire che gli si può attribuire il genio di secoli dopo. Nella stessa maniera ciò che i veneti avevano ideato e non servi a nulla per tutti i motivi che volete, rimane il nulla assoluto in rapporto all'arma del francese, attribuirgli la paternità dell'invenzione di un secolo e mezzo dopo fa un po ridere i polli. E sebbene ciascuno è libero di farsi la storia come meglio crede, trovo curioso e illuminante il fatto che tutto ciò è fortemente in linea con il più o meno pressapoco che ci distingue, a noi italici, dal resto del mondo. Et si vult capere capiat. Buona serata. p.s Vediamo se "riuscite" a discutere anche Victor Hugo, di cui vi riporto una citazione sul Generale e la sua invenzione: "Terre! l'obus est Dieu, Paixhans est son prophète!" |
Ciao John Silver, io non penso di credere ciò che voglio, leggo i trattati di storia e basta. Io ho portato un trattato sul cannone di Alberghetti ed ho pure detto che se c'e qualcuno che porta ulteriori chiarimenti è ovvio che servono per capire la storia. Troppe volte ci si è arrogati la paternità di un invenzione che poi i documenti, le prove, i reperti smentiscono. Leggendo il testo pubblicato sul volume di cui il link postato ci si può fare un idea abbastanza precisa del canone di Alberghetti, mentre per quello di Paixans ancora non ho avuto il piacere di leggere alcun documento, se non dichiarazioni che non possono avere l'aspetto ufficializzante.
Ciao Mario |
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Ma tutto ciò che ti ho riportato è documentato, estratto da testi di Giovanni Santi-Mazzini e di Jean Boudriot ma se vuoi ne ho altri (inglesi e americani) che dicono le medesime cose. Onestamente non discuto il pdf che hai inserito ma mi chiedo chi sia il Signore che l'ha scritto, nel senso che "lo ha detto lui" non vuol dire nulla se lui non porta solide prove, e considerando che i miglior testi sulla Marina della Serenissima sono per la maggior parte scritti da stranieri ma questo lo lascio confermare a chi della Serenissima ne è conoscitore, perché l'unico storico di valore che avevamo è scomparso da neanche un mese, e con un'esempio cerco di spiegarti il mio pensiero totalmente: io ho nella mia biblioteca testi ufficiali editi dall'Ufficio Storico della Marina (esattamente sulla Marina del Regno delle Due Sicilie), che era meglio non fossero stati scritti, perché l'unica cosa che se ne tira fuori da tali testi è l'enorme confusione ma soprattutto sono fuorvianti con dati ingegneristici sulle costruzioni del Regno ed i relativi armamenti, che sono campati in aria e messi insieme senza nessuna filologia e l'unica nota positiva di 140 euro di spesa sono le date storiche riportate: almeno si può sapere dove e quando un dato bastimento fu costruito; non ti sembra un po poco per chi si arroga la conoscenza di tale Marina e invero contribuisce a che non se ne tiri fuori un bel nulla facendo per altro un casino inutile e fuorviante? Essere uno storico non vuol dire conoscere la costruzione lignea che ha, invece, ben pochi studiosi, e i Signori che hanno scritto tali testi sanno certamente di storia approfonditamente ma, purtroppo, hanno dimostrato proprio attraverso i testi in questione, che non sono pratici della materia e secondo te, chi li può smentire in un paese che perde i pezzi e che soprattutto se ne frega della Marina di un tempo? In tanti anni ho discusso anche con gente che metteva in dubbio la data della scoperta dell'america, ovvio se uno non ha nulla da fare appare chiaro e motivante (se rendo l'idea), invece se si vuole sapere qualcosa i testi ci sono e a iosa, ma su cosa ci stiamo informando poi, su chi ha inventato l'arma che ha fatto fuori le navi di legno? E secondo voi c'è anche da fare ricerca? Probabilmente c'è da farla la ricerca se qualcuno vuol sapere della Serenissima ed il suo genio approfonditamente e nello specifico, ma perché discutere ciò che la storia ci ha lasciato come certo? Forse perché noi italici non abbiamo da imparare nulla da nessuno? E che cosa ci capa con la storia e i suoi lasciti? In definitiva Mario, leggere non fa mai male, e anche se si legge un testo ridicolo, almeno si può comprendere da dove non trarre nulla, perché sai mio caro, in questo paese si discute il genio di Boudriot che è riconosciuto dal mondo intero, per poi comprarsi testi inutile e spacciare le cretinate scritte per oro colato. |
Scusa John Silver ho posto un link che riposto:
http://www.societaitalianastoriamili...uad%202014.pdf l'hai scaricato e letto? Mi sembra che sia un trattato valido, suggeritomi da uno dei maggiori esperti d'armi antiche italiano. Dopo di ciò, per favore, posta anche tu una simile documentazione per confrontare i due pezzi in questione. Hai ragione, le affermazioni senza documentazione non hanno alcun valore, ma io avevo solo estrapolato una piccolissima parte del testo per evidenziare l'argomento, letto il quale, puoi contestare tutta la documentazione portando appunto una documentazione che ne attesti la non vericidità! Non mi sembrano cretinate quelle scritte in quel trattato in quanto pure suffragate da disegni d'epoca. E' mia opinione che l'argomento venga sviscerato in quanto mi pare d'aver inteso che fino ad oggi di Alberghetti nessuno di noi sapeva niente! Ciao Mario |
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Mai detto che siano cretinate, ma cosa scrive che i veneti avevano già un cannone che sparava granate? Strano che non abbia funzionato e collimi poi con il declino della Serenissima che come ripeto non conosco approfonditamente ma solo superficialmente però conosco le armi navali di quei due secoli e questo mi fa stabilire che, come detto dall'inizio, l'obice viene da lontano seppur gli storici danno la sua invenzione ai tedeschi e come arma di terra e non navale badate bene, però so benissimo che ciò che ha eliminato le navi da guerra in legno è l'obice alla Paixhans, e non vi è nulla da scoprire, perché tutto ciò è un dato di fatto storico acclarato, e qualsiasi storico navale che si possa chiamare tale lo riporta nella stessa maniera. Poi si può certamente dire che i veneti avevano il genio che sappiamo e che hanno partecipato all'avvento dell'obice, come del resto i tedeschi, gli olandesi, gli inglesi e via dicendo. Un ultimo consiglio, guardatevi bene dai testi nostrani, perché sono ben rari gli autori che hanno scritto per passione e conoscenza e molti quelli che hanno scritto perché nun c'avevano un benemerito da fare! |
Abbi pazienza John Silver ma Alberto Santoni è uno storico navale riconosciuto e illustra quanto Guidi Candiani ha raccolto come documentazione sui cannoni di Alberghetti da pag 273 a pag 287. Non posso non prendere in considerazione questo testo fintantoché qualcuno non lo contesti portando altrettanta documentazione.
Sono d'accordo che in giro ci sia una gran confusione dettata pure da storici troppo teorici e ne so qualcosa anch'io a riguardo delle rievocazioni storiche. Ecco perchè per dibattere un argomento porto dei trattati prodotti da personaggi non solo riconosciuti storici, ma che argomentano aiutandosi con documenti d'epoca inconfutabili. Aggiungo un altro pezzettino del trattato: le «bombe cilindriche» di Alberghetti erano superiori anche ai proiettili di Paixhans, tradizionali bombe sferiche cui veniva applicato uno sabot (zoccolo) di legno per evitarne il rovesciamento, i quali, oltre ad essere di concezione più complessa, usuravano notevolmente la volata, riducendo la vita del cannone. Un altro punto che distingueva Alberghetti da Paixhans, e che ne accentuava la modernità, era la grande distanza alla quale il veneziano riteneva che i suoi cannoni potessero colpire il nemico, vicina ai 3.500 metri, grazie a un nuovo sistema di mira ideato per il pezzo. Bella questa discussione. Ciao Mario |
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Spero che infine si sia compreso il senso di cosa andavo dicendo, e mi permetto di spiegarlo oltremodo; che si approfondisca e si sveli la Marina della Serenissima, non lo trovo interessante ma importante, fondamentale, e se qualcuno ha in animo di farlo ha tutto il mio appoggio e sostegno, però non per tirar fuori l'acqua calda; gli obici e le granate sono una realtà da molto, quando ho parlato di petriere, mi riferivo a ciò che è riportato dall'epoca nell'etimologia del termine obice che dice fra le altre cose: "termine di artiglieria, specie di piccolo mortaio, armato e governato come un cannone ordinario, del quale si riferisce la invenzione agli olandesi (tedeschi) sul finire del secolo XVII, ma che gli italiani adoprarono assai tempo prima con il nome di cannoni petrieri" Io credo che qui ci sia la svolta per comprendere, nel senso che con le petriere i veneti ci tiravano anche palle cave e ripiene di altro, come riporta il buon Giovanni Santi Mazzini, il Generale Paixhans fu il primo a dire che non si era inventato nulla ma, con un'idea geniale non ci fai molto se non hai la tecnica per farla funzionare; i veneti hanno certamente immaginato qualcosa di simile ma, per averne un beneficio tale da ribaltare un'epoca, si è dovuti aspettare il Generale francese Paixhans. Buona serata. :Ok: |
Verissimo John Silver posto l'ultima considerazione del teso:
Per concludere, si può dire che i cannoni di nuova invenzione diedero alla flotta da battaglia veneziana un’arma potenzialmente rivoluzionaria, ma che, per una forma di prudente conservatorismo tipica delle marine nei decenni a cavallo tra Sei e Settecento, essi non ebbero l’impatto previsto e sperato dal loro inventore. I comandanti veneziani non li impiegarono né con proiettili esplosivi né alle grandi distanze immaginate da Alberghetti. Alle ridotte distanze di tiro dell’epoca, i cannoni si limitarono a sparare grossi proietti inerti, sovente di pietra, capaci di creare forti danni alle unità nemiche, ma incapaci di domare le massicce strutture dei vascelli di linea. In questo campo i turchi, impiegando semplici proiettili di pietra che potevano essere di un calibro ancora maggiore di quello dei cannoni di nuova invenzione, sembrano aver ottenuto risultati migliori. Bisognerà attendere più di un secolo perché i proiettili esplosivi siano adottati in via definitiva dalle marine europee: allora, grazie alla tecnologia fornita dalla prima Rivoluzione industriale, essi troveranno una risposta nell’adozione della corazzata, innescando una lotta tra cannone e corazza che durerà fino al definitivo abbandono della nave da battaglia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Alla fin fine anche qui si riscontra che i cannoni di Alberghetti non furono capiti all'epoca e che solo dopo più di un secolo si ottennero risultati concreti. Resta comunque in piedi l'inventiva di Alberghetti che non trovò grande favore all'epoca come le invenzioni di Leonardo, senza offesa per Leonardo. Ciao e buona notte Mario |
...fantascienza!
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Per quanto io possa sapere di questo Signore, ciò che scrive appare veramente fantascienza e non ho bisogno di sapere altro: il buon Alberto Santoni dice delle cose sacrosante, (secondo lui e "voi") ma l'unica cosa che non dice ed è la fondamentale, è come mai se l'arma dei veneti era addirittura migliore del Paixhans, se lo sono dato in faccia (in un momento di declino poi, come se quel mentecatto di A. Hitler avesse avuto l'atomica senza farci nulla), e c'è voluto un'altro secolo e mezzo per arrivare a dama? E' mai possibile che avendo un'arma che un secolo e mezzo dopo rivoluziona la Marina da guerra, loro, i veneti un secolo e mezzo prima ci si fanno una sega, perdonatemi la franchezza? Allora Marinai, si può certamente credere ai fatti e ai dati storici, se poi volete credere anche agli asini che volano perché qualcuno lo ha asserito con tanto di documentazione, sono problemi vostri. :biggrinangel: |
Mi sembra o il paixhan ha decapitato una parte della discussione?
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si, e non solo qui. L'artigliere trinchetto ha fato fuoco anche poco più in là. Non è sua abitudine, ma visto il procedere degli scambi ha deciso così.
Se si vuol discutere di paixhans, si proceda. Altrimenti per le questioni personali ci si chiarisca in via privata. Ribadisco in ogni caso la grande stima per il modellismo d'arsenale e per chi lo pratica. Come del resto, la stima per chi costruisce da kit, partendo dai disegni o a fascicoli settimanali. Per fortuna, questa nostra attività ha varie forme e vari livelli di espressione e - sempre per fortuna - le conoscenze sono trasferibili in larga misura da una tipologia all'altra, adattandosi ai desideri ed alle esigenze di ognuno. |
Avete ragione qui si dibatte su Alberghetti e Paixhans non per determinare la paternità o meno di una invenzione ma per conoscere meglio la storia. Il modelliamo è una passione esercitata da tanti amici entusiasti del proprio lavoro bello o brutto che sia! Importante è crescere attingendo dai più preparati altrimenti a cosa servirebbero i forum?
Ciao Mario |
diamo a Paixhans quello che è di Paixhans, lasciando qui il campo libero alla discussione sulla sua realizzazione e relativi dintorni.
La discussione è stata liberata di una sessantina di messaggi. Tutto ciò che manca ora è qui: http://www.modellismo.net/forum/navi...stimolato.html |
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Il Generale Francese Paixhans fu il primo a dire che non aveva inventato nulla, nello specifico ha fatto funzionare in modo nuovo e come mai prima un'idea che veniva da lontano, rendendola micidiale tanto da rendere obsoleta la marina da guerra lignea che in breve finì. "Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza." Ippocrate Che Paixhans ha inventato l'obice che porta il suo nome è scienza, che altri lo avessero inventato prima di lui è opinione. Tirate voi le somme. :smilese: |
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Ti ringrazio della nota sul mio essere, come ben sai non si finisce mai d'apprendere, e tanto di più su se stessi ma, soprattutto, ti ringrazio del suggerimento sul come e cosa dire che, in verità, trovo patetico e di un conformismo idiota e disarmante e che offende la mia intelligenza, e se prima mi sono tenuto nei limiti dell'educazione, ora non ha più senso. In realtà spiegarsi è ben difficile e di fatto il capire diventa una smisurata ambizione; partendo da tale concetto, non ho mai considerato tutto ciò una discussione dai toni accesi ma solo opinioni diverse, evidentemente date da conoscenze diverse, sebbene sono convinto che chi afferma che l'obice del Generale era già stato inventato da altri, non abbia un'opinione ma pratica tale "convinzione", solo per essere "contro": il solo uomo che può cambiare opinione è l'uomo che ne ha una. L'affermare per l'ennesima volta, che la marina di legno ha visto l'inizio della sua fine grazie solo all'obice alla Paixhans, è una verità storica acclarata, e non perché lo dico io ma perché questo è ciò che affermano fior di storici navali di tutto il pianeta, portando una montagna di documentazione ed esprimendo il proprio pensiero al riguardo. Essere convinti che la famosa arma sia stata in realtà ben "inventata" da altri prima del Generale Francese non apporta nessuna verità e, a mio avviso, fa confusione ancora maggiore di quella che già ci creiamo senza l'apporto di altri, semplicemente perché non siamo invisi all'approfondimento. Onestamente non so che farmene dei "vostri" modi garbati e che non toccano la "sensibilità" degli ipocriti, perché per me restano, oltremodo, bambini viziati per i quali mettere in discussione le cazzate che affermano, anche di fronte all'evidenza, rimane fantascienza, e l'unica maniera di far finire una discussione, se questo è l'interesse, non ha che due modi per il marziano che sono: portare solide prove delle proprie baggianate, oppure stare muti e, per chi ha gli attributi, provare magari a scrivere: mi sa che forse hai ragione. Un "caro" saluto. p.s. Ora mi toglieranno il cartellino verde (...cazzo appena guadagnato!), e verrò retrocesso: spero di trovarne una ragione e di non perdere ore di sonno nell'avvilimento necessario a tanto conformismo e classificazione degli altri e devo confessare che, preferivo quando avevo il cartellino rosso, che ben diceva che in passato avevo avuto atteggiamenti sbagliati, perché ciò è la semplice "verità", identica tra le altre cose, a quella che puoi trovare nei vari tribunali penali del "vostro" conforme paese di cacca. |
Per tutti i diavoli dell'inferno, ma cosa andiamo cianciando? Chi ha inventato il telefono? Bell? Meucci? Chi è nato prima : l'uovo o la gallina? Dobbiamo capire che niente nasce dal caso o dal nulla ma da elaborazioni migliorative di quello che c'è già! Dalla fionda al cannone! Dall'aquilone ai razzi interplanetari.
Caro John Silver cosa ci vuoi fare così è il progresso che ognuno, magari nella sua limitata conoscenza, crede di interpretare. A proposito di telefono sembra che millenni prima di Cristo ci fossero già particolari marchingegni per parlare via filo a distanza. Ciao Mario |
Ciao Mario, e lo ripeto per l'ennesima volta, il Generale Francese Paixhans è stato il primo che ha detto di non essersi inventato nulla, ha "solo" reso funzionante e in forma micidiale, tanto da annullare la marina lignea rendendola obsoleta, un'idea che veniva da lontano.
Ora, ricordare che l'obice proviene da un'arma di terra e che bla, bla e blà, è condizione storica che conosce chi ha approfondito e bene, appunto, ricordarlo ma, affermare che ciò che il Generale ha inventato non è verità perché i veneti e altri prima di lui e bla bla e blà, non rende onore all'ingegno dell'uomo e nemmeno alla storia. Chi sa perché conosce la storia umana attraverso le armi, non può non sapere che queste sono state sempre l'imput per qualunque genio: l'uomo nella sua banale esistenza ha cercato sempre prima di distruggere e poi, eventualmente, il rimedio alle distruzioni, e l'evoluzione della Marina da guerra, ha "subito", necessariamente, il progresso delle armi da fuoco. Buona giornata a te. |
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