Vecchio 12-01-15, 06:34 PM   #16
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Non e' cosi' semplice,purtroppo.
Sembrerebbe (il condizionale e' inevitabile) tuttavia, che qualcosa stia affiorando....
Ciao Gabriele
qualcosa sta affiorando in quanto sei riuscito a scovare dei documenti?
Noi attendiamo pazienti
Un saluto Sergio
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Vecchio 22-01-15, 05:12 PM   #17
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Non e' cosi' semplice,purtroppo.
Sembrerebbe (il condizionale e' inevitabile) tuttavia, che qualcosa stia affiorando....
Come è scritto più sopra si "potrebbe" partire dalla Gloire francese con opportune modifiche.. "si POTREBBE", sempre al condizionale e accontentandosi di qualcosa che sia somigliante per ottenere la Cerere.
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Vecchio 25-01-15, 06:57 PM   #18
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Ciao Gabriele
qualcosa sta affiorando in quanto sei riuscito a scovare dei documenti?
Non io personalmente.
Vi sono degli appassionati che si stanno impegnando molto, a quanto pare.
La nota positiva è data dal fatto che si tratta anche di modellisti abbastanza validi, indubbiamente. E quello che riusciranno ad elaborare (?...!) avrà quindi una connotazione particolare. Al momento, tuttavia.........
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Vecchio 25-01-15, 07:05 PM   #19
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Come è scritto più sopra si "potrebbe" partire dalla Gloire francese con opportune modifiche.. "si POTREBBE", sempre al condizionale e accontentandosi di qualcosa che sia somigliante per ottenere la Cerere.
Gennaro ha equivocato.....l'eventuale "ispirazione" verrebbe dalla Venus .....
Questa stessa teoria è oggi messa in discussione da alcuni, alla luce di loro (personali, è il caso di dire...) considerazioni.
Si tratta di una parte della "nostra" storia navale ancora (quasi) tutta da scoprire.....
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Vecchio 05-02-15, 08:00 PM   #20
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Non e' cosi' semplice,purtroppo.
Sembrerebbe (il condizionale e' inevitabile) tuttavia, che qualcosa stia affiorando....
Se le linee d' acqua e relativo scafo sono basate sulla Venus c' è un libro che la descrive, quindi lo scafo sarebbe "il più possibile" simile alla classe Minerva, se uno non è "estremamente" pignolo ha indicazioni sufficenti pe costruire la Cerere.
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Vecchio 06-02-15, 01:22 AM   #21
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Interessante argomento quello della marina da guerra preunitaria anche perché nell'epoca della vela e delle navi di linea è l'unica che ci appartiene.
Sarei curioso di sapere chi si stà impegnando molto o, diciamo, sta approfondendo tale marina, perché anch'io ho un discreto interesse e lo scambio è sempre proficuo; il "sapere" condiviso è la ragione, i problemi semmai sono altri.
Le virgolette al termine sapere, proprio perché per stabilire che sia sapere senza virgolette, abbisogna di dati storici nero su bianco, con le ipotesi non si afferma nulla, semmai la fantasia può rendere il fare qualcosa di simpatico, di bello e di utile ma solo per chi lo pratica.
Detto questo vado a spiegarmi, nei testi storici di cui sopra, cioè "Storia Della Marina Da Guerra Dei Borbone Di Napoli" di A. Formicola & C. Romano, testi validissimi per la storia nel senso più esteso per questa marina da guerra, le indicazioni che affermano la Minerva costruita sui piani delle fregate da 18 di J. N. Sané di cui la prima unità è la Venus, è senza nessun fondamento, gli autori azzardano, facendolo in forma affermativa, delle ipotesi che a mio parere lasciano il tempo che trovano anche perché non vi è nessun documento che lo prova.
Il fatto che l'ingegnere costruttore scelto dall'Acton per formare la nuova marina, tale Don Antonio Imbert di origini francesi (anche l'Acton nasce francese e poi diviene inglese d'adozione), tra l'altro sconosciuto tra i nomi degli ingegneri costruttori di due secoli a Jean Boudriot (basta scorrere la lista dei costruttori dai suoi 2 testi storici: "Les Vaisseaux de 50 et 64 canons" & "Les Vaisseaux 74 à 120 canons"), il quale Imbert, affermano i due autori, venne alla corte Napoletana dal Granducato di Toscana (da dove proveniva anche l'Acton), fatto sta che questo ingegnere costruttore viene a Napoli portando con se i piani di vascelli francesi nonché di fregate.

Piccola parentesi: alla pagina 560 del secondo volume affermano che questo francese era al soldo del Granducato con il grado di Tenente, e a questa affermazione vi è una citazione con il numero 10 che riporta a fondo pagina e leggiamo: "Va ricordato che in Francia a partire dal 1765 operava un corpo militare del genio navale costituito da ingegneri formatisi in apposite scuole": e allora mi chiedo, cosa vuol significare?
Dove sta scritto che questo ingegnere costruttore "francese", sconosciuto agli storici francesi, faceva parte di tutto ciò o che lì ha studiato e si è formato?

La mancanza di documenti per affermare ciò rende la questione, a mio avviso, comica se non ridicola e prima di proseguire vi faccio una domanda: davvero pensate che i piani navali andassero in giro così come portare il corriere della sera sotto braccio?
Mi viene difficile stabilire così superficialmente un fatto così importante, ma in questo caso solo per dei poveri "idioti" che hanno la voglia ed il piacere di costruire un modello dell'epoca e della "nostra" marina, perché a chi altri può interessare ciò per cui poi avere indietro delle "critiche"? Dove sono storici navali in questo paese in grado di discuterle? Senza offesa alcuna e con tutto il rispetto per chi si spreme e spende nella materia e, soprattutto, dove sono i documenti?
Dove sta scritto poi, come vogliono stabilire gli autori; che L'Acton voleva impostare il nerbo di una flotta (che non serviva al Regno e sarebbe interessante prendere visione di quel che ha lasciato scritto l'Ammiraglio F. Caracciolo su ciò), impostata quindi sui petit 74 di Sané (i francesi ne hanno fatti davvero pochi) piani i quali, anche questi, aveva con se l'ingegnere costruttore secondo gli autori.
Al di là del facile sarcasmo, credo che questi validi storici nostrani si siano presi una licenza che è deprimente, come minimo e per chi fa un minimo di ricerca, svilisce poi il loro egregio lavoro nella sua totalità.
Lo sconosciuto a Jean Boudriot (il più affermato storico della marina di francia per l'epoca) tale Imbert, che francese di nascita viene a Napoli con i piani di costruzione francesi del genio Sané fa ridere i polli se non è documentato.
Certamente esisteva lo spionaggio, esistevano gli inglesi che catturavano una valanga di navi francesi e ne prendevano tutti i dati possibili rifacendo i piani totalmente (tanto che molte opere del Boudriot sono dovute al lavoro certosino fatto dagli inglesi all'epoca), ma da qui a che girassero per il pianeta come un pacco postale non trova riscontro in nessun documento, tanto di più quando la costruzione lignea stava oramai dimostrando tutti i suoi limiti e cioè che anche avendo i piani non si potevano replicare le capacità nautiche se non con un'insieme di saperi e di accorgimenti e quando, per di più, lo scambio di certa documentazione veniva avviata con rapporti altolocati e massimi, con richieste scritte da parte di ambasciatori di politici e quant'altro.
La faciloneria delle conclusioni è lampante e davvero azzardata ma è perdonabile in testi che non sono specialistici ma, appunto, cercano di svelare in forma più ampia una realtà complessa come una marina da guerra.

A mio avviso sono state fatte delle associazioni in base alle somiglianze ma con questo metro non si stabilisce nulla anche perché le comparazioni dei piani delle 18 libbre di Sané con i dati della Minerva non hanno riscontri.
Fra le altre cose ci sono dati sbagliati anche sulle artiglierie ma questo è altro discorso.

Per quanto riguarda la costruzione di un modello della Cerere gemella della Minerva, non so cosa indicare, nel senso che al momento, qualsiasi modello di fregata da 18 lo può essere ma in questa maniera si può chiamare con qualunque nome, con un po di fantasia anche la perla nera.

Un saluto.

Ultima modifica di John Silver; 06-02-15 a 07:37 PM
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