Lotus Honda T99 1987, 1/43 Tameo Kits

[alfred87]

Un saluto a tutti gli utenti del forum.
Ebbene dopo diversi mesi torno a pubblicare qualcosina, a dire il vero avrei voluto aprire un wip un po’ più laborioso, ma per mancanza di materiale ho temporaneamente messo il progetto da parte e dedicarmi a qualcosa di più facile. Il soggetto è la Lotus Honda t99, che prese parte al campionato di f1 del 1987, pilotata dal grande Ayrton Senna e da Satoru Nakajima, la versione è quella del gp del Brasile, dove purtroppo Senna dovette ritirarsi per problemi al motore. La livrea e tra le più belle di questo sport se pur semplice, e fu la prima Lotus ad avere gli sponsor Camel che sostituivano il classico John Player Special, fu anche la prima lotus a montare il motore Honda turbo da 1,500 cc. Parliamo del kit, è uno dei primi prodotti dalla tameo, il n. 53 per la precisione, quindi ben lontano dalla qualità degli ultimi, è necessario intervenire su parecchie parti, sia per lo spessore, sia per la qualità dei pezzi stampati, in modo grossolano. Aprendo la scatola si nota l’assenza di fotoincisioni fatta eccezione per i raggi dei cerchi, le ali sono stampate in unico pezzo come anche il cambio, anche i radiatori sono parte integrante della scocca, apprezzo invece i bracci delle sospensioni in metallo bianco, sul quale si può lavorare per dargli un aspetto tondeggiante piuttosto che la classica fotoincisione piatta, non sono presenti le cinture, ne ho preso un set in tessutino della tron, e a differenza di altri kit tameo non ci sono le doppie decal, e inoltre le scritte good year sono solo per un lato dello pneumatico, quindi ne serviranno altre per fare anche l’altro lato.
Si inizia, ho deciso di iniziare il lavoro dalle ali, ho eliminato le paratie laterali è superiori di quella anteriore, preso le misure sono state rifatte in plasticard, quindi le ho rifinite e montate alla base dell’ala, lo stesso lavoro verrà fatto sulla posteriore. Ecco intanto le prime foto.












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[mirage]

Originariamente inviata da alfred87

Un saluto a tutti gli utenti del forum.
Ebbene dopo diversi mesi torno a pubblicare qualcosina, a dire il vero avrei voluto aprire un wip un po’ più laborioso, ma per mancanza di materiale ho temporaneamente messo il progetto da parte e dedicarmi a qualcosa di più facile. Il soggetto è la Lotus Honda t99, che prese parte al campionato di f1 del 1987, pilotata dal grande Ayrton Senna e da Satoru Nakajima, la versione è quella del gp del Brasile, dove purtroppo Senna dovette ritirarsi per problemi al motore. La livrea e tra le più belle di questo sport se pur semplice, e fu la prima Lotus ad avere gli sponsor Camel che sostituivano il classico John Player Special, fu anche la prima lotus a montare il motore Honda turbo da 1,500 cc. Parliamo del kit, è uno dei primi prodotti dalla tameo, il n. 53 per la precisione, quindi ben lontano dalla qualità degli ultimi, è necessario intervenire su parecchie parti, sia per lo spessore, sia per la qualità dei pezzi stampati, in modo grossolano. Aprendo la scatola si nota l’assenza di fotoincisioni fatta eccezione per i raggi dei cerchi, le ali sono stampate in unico pezzo come anche il cambio, anche i radiatori sono parte integrante della scocca, apprezzo invece i bracci delle sospensioni in metallo bianco, sul quale si può lavorare per dargli un aspetto tondeggiante piuttosto che la classica fotoincisione piatta, non sono presenti le cinture, ne ho preso un set in tessutino della tron, e a differenza di altri kit tameo non ci sono le doppie decal, e inoltre le scritte good year sono solo per un lato dello pneumatico, quindi ne serviranno altre per fare anche l’altro lato.
Si inizia, ho deciso di iniziare il lavoro dalle ali, ho eliminato le paratie laterali è superiori di quella anteriore, preso le misure sono state rifatte in plasticard, quindi le ho rifinite e montate alla base dell’ala, lo stesso lavoro verrà fatto sulla posteriore. Ecco intanto le prime foto.
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Quando vedo questa precisione in 1/43 mi tremano la mani. Seguo, seguo. ..

[alfred87]

Grazie mirage, spero di riuscire a fare un buon modello. Anche l’ala posteriore ha ricevuto lo stesso trattamento dell’anteriore. Dalle foto ho notato che il bordo posteriore delle paratie aveva una parte più sottile, ho cercato di replicarla sulle nuove rifatte in plasticard da 0,5 mm, in sostanza ho mantenuto solo i due elementi principali dell’ala, il resto è stato rifatto. Non so se ho fatto un buon lavoro ma sicuramente adesso è meglio di prima, a presto con altri aggiornamenti.










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[zaphod]

ti seguo

[Desmohomer]

seguo

ho il kit 1/20 tamiya da fare

non è a livello delle lotus jps, ma anche questa merita

[alfred87]

Grazie ragazzi, in effetti le lotus jps avevano una livrea molto più accattivante....ma una lotus gialla non l’avevo ancora fatta!
Stamattina ho fatto qualche altra miglioria, mi sono dedicato agli specchietti, ho prima tagliato due strisce di plasticard da 0,25 mm, fatto due cornici che ho poi incollato e stuccato sulla parte frontale degli specchi, ho poi tagliato i sostegni e rifatti in tondino d’acciaio da 0,7 mm....successivamente penserò a realizzare gli specchi che andranno nella cornice, ecco il risultato.







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[massimoc5]

bentornato Alfred....seguo anche io....

[shen_lei]

Non mi perdo un tuo lavoro nemmeno morto 🤪🤪


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[alfred87]

Grazie per il supporto....shen non commento il tuo wip perché ne capisco pochissimo di carri... ma ovviamente inutile dire che stai facendo un capolavoro.


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[alfred87]

Altro piccolo aggiornamento. In questo kit va praticamente rivisto o rifatto tutto, ho lavorato sui bracci delle sospensioni anteriori.
I triangoli inferiori erano stampati in unico pezzo da inserire dal basso attraverso due fessure ai lati della scocca, come prima cosa ho limato i bracci in modo da togliere quel profilo squadrato e ridurli in spessore, dopo di che ho chiuso le fessure con del plasticard, fatte le dovute stuccature ho poi tagliato i bracci della giusta lunghezza in modo da non stravolgere l’assetto, ho quindi praticato dei fori da 0,5mm è inserito dei pin in metallo, prese le misure ho poi riportato i fori sulla scocca è inserito i bracci. Mi sono aiutato con le linee del tappetino per controllare che fossero perfettamente allineati. Per ora è tutto.















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[alfred87]

Si va avanti, il lavoro inizia a diventare abbastanza ostico. Tra i vari errori (orrori) in questo kit ci sono anche i gruppi mozzi sia anteriori che posteriori, in sostanza non c’entrano nulla rispetto alla macchina vera. Si trovano infatti dischi, mozzi e prese d’aria stampati in unico pezzo, nella macchina vera però non c’erano delle prese d’aria per raffreddare i freni, ma una sorta di convogliatori, dal quale ci passavano attraverso i bracci superiori. Dopo aver consultato diversi siti per capire come procedere, mi sono aiutato dalle istituzioni del kit slk sul sito della tameo, per prima cosa ho mantenuto il pezzo centrale (il mozzo) e rifatto sia i convogliatori che i dischi freni, questi ultimi avranno solo la funzione di distanziatori tra i cerchi, (che sono chiusi) e i mozzi quindi non andrò a dettagliarli visto che comunque non si vedranno più, ho aperto un foro nei mozzi e inserito un pin sulla parte che va a collegarsi a quelli inferiori, i dischi li fisserò quando sarà tempo di chiudere il modello, questo per facilitare l’inserimento dei bracci superiori che va fatto dall’interno....una modifica che spero dia un aspetto migliore al modello.

















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[Desmohomer]

Come fai a tagliare i cerchietti?

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[alfred87]

Ho prima fatto un dischetto di nastro tamiya col compasso, poi l’ho riportato sul plasticard tagliato col bisturi e infine arrotondato con carta vetro da 500 per finire poi con la 2000.


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[zaphod]

è sempre bello vederti al lavoro su scale così piccole

[alfred87]

Grazie mille zaphod. Oggi ho iniziato le modifiche al posteriore. Anche qui il livello di qualità era molto basso, il cambio inguardabile, bracci delle sospensioni stampati alla meglio, e inoltre il sistema di collegamento con i mozzi non c’entrava nulla con la macchina vera. Ho deciso quindi di procedere in modo drastico, ho costruito da zero la scatola del cambio cercando di avvicinarmi il più possibile (considerando anche la scala) al vero, mi sono sfogato col plasticard, e ho cercato di fare qualcosa di più accettabile, poi ho recuperato i bracci del kit che hanno ricevuto un lavoro di rifinitura e adattamento per poterli collegare al nuovo cambio. Tra stuccature, pezzi minuscoli ore di studio e misurazioni, direi di aver fatto un discreto lavoro, il tutto è ancora da rifinire qua e là, ma la base c’è. Infine ho dato una prima mano di primer ai pezzi fatti fin ora, è una prova a secco per vedere se tutto tornasse.



















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