(Auto) Jeep Grand Wagoneer autocostruito
 

Bene. L'epifania tutte le feste se le è portate via, finiti prazi e cene, salutati i lontani parenti, torniamo al banco di lavoro.
Questa volta voglio proprio mettermi nei guai, e sono rassegnato ai lanci di pomodori maturi e uova marce. In questo caso mi è stato di ispirazione l'ottimo Rob72, che usa materiali poverissimi e ottiene risultati sorprendenti. Se lo fa lui, mi sono detto, devo provarci anch'io. Quindi mi sono munito di forex da 1mm e 2mm, colla per pvc, documentazione varia, e via andare.
Ma come mai proprio il Grand Wagoneer ? Uno dei motivi è che la forma molto squadrata del mezzo si presta bene all'autocostruzione. Niente a che vedere con quei meravigliosi parafanghi rotondi delle Ferrari prototipo che solo il grande Devodier riesce a rendere bene.

Ma il motivo principale è un altro: amo moltissimo questa macchina, che nella realtà ho posseduto una decina di anni fa, e da tempo volevo farne un modello.
Chi ha seguito i miei post sa che mi diverto forse di più a scrivere che a modellare, quindi spero che sarete indulgenti e mi perdonerete se racconto la storia del mio GW.
Correva l'anno 2008, e avevo appena venduto una Saab Cabrio Turbo, comprata per 4700 euro e rivenduta per 4500, la prima volta in vita mia che non ci perdevo una barcata di soldi vendendo un'auto. Avevo quei soldi che mi bruciavano in tasca, quindi ho deciso di seguire un altro sogno, un fuoristrada storico. Inizialmente pensavo ad un Range Rover Classic, il primo tipo a tre porte, che quella volta si trovava ancora a prezzi umani. Ma tutti i meccanici con cui ho parlato si sono lasciati andare a scene strazianti, hanno tirato fuori cornini rossi e si sono toccati le palle in segno di scongiuro, raccontandomi storie terribili di loro clienti che si sono mangiati anche le mutande cercando di ovviare ai continui malanni meccanici della lady inglese. A questo punto, mi sono detto, se devo mettermi nei guai mi ci metto alla grande, e ho cominciato a documentarmi su una macchina che mi ha sempre affascinato, il Grand Wagoneer. In Italia ne erano arrivati veramente pochi, le inserzioni che ho trovato erano dei catorci a basso prezzo oppure auto belle che costavano cifre esorbitanti. Avevo valutato l'opzione di importarne una dagli Usa, in quel tempo lavoravo in un'agenzia marittima e il trasporto e le pratiche doganali non mi facevano paura, ma oggettivamente il gioco non valeva la candela: le spese erano tali da rendere antieconomico il tutto.
Entra in gioco Autoscout 24: allargando la ricerca a "Tutta Europa" mi si è aperto un mondo, e ho trovato a Berlino una vettura importata dalla California, dichiarata essere senza ruggine e in buone condizionni generali, al prezzo - ragionevole - di 8.500 euro. Detto fatto, contattato il crucco, ho preso un volo Ryanair e sono andato a vedere la macchina, che era bella come da annuncio. Comprata ! In un primo tempo avevo pensato di procurarmi una targa "Zoll", le targhe tedesche provvisorie che valgono un mese, e guidare la macchina fino a Ravenna. Ma il capo (mia moglie) mi ha detto senza mezzi termini che ero matto. E in effetti non aveva tutti i torti: ripensandoci, mi sono visto fermo in mezzo alla Foresta Nera con la macchina in panne, oppure alla concessionaria Opel di St. Kazzen in Vattelapesken a cercare di spiegarmi: "Macchina kaputt, nicht sprechen deutch". Alla fine mi sono procurato un trasporto sulla bisarca di un importatore di auto. La macchina è arrivata a Ravenna in pochi giorni, in un mesetto ho avuto le targhe italiane, poi è iniziato il divertimento. Piccoli viaggi, raduni, gioie e dolori. Sono diventato il miglior cliente del benzinaio vicino a casa, ho fatto felice il mio meccanico e ho fatto spesso incaxxare mia moglie quando partivamo e qualcosa andava storto... La vita con un'auto d'epoca è ricca di avvenimenti belli e meno belli.
Il Grand Wagoneer ormai è andato, adesso giro con una BMW X3, che non si rompe mai, va come un treno, è silenziosa e confortevole. Ma il cuore è rimasto con il vecchio truck. Per celebrarlo degnamente, cercherò di farne una riproduzione.
A seguire.

Grazie della bella storia mi hai fatto ridere :asd:, e in bocca al lupo per questo gran bel progetto, di mio aggiungo solo che l'aver posseduto questa macchina è una grande motivazione e sicuramente farai del tuo meglio.
:beer:

Io mi metto comodo...

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Seguo! C'è sempre da imparare dai tuoi wip!

Hasta la victoria,Carlo...!
Scrivi,racconta,condisci perché qui si è aperto un altro mondo.
Tempo fa c'era il buon Disca con le Harley ma aspettando il suo ritorno il germe ha attaccato bene...
Scala....?

Adoro le autocostruzioni..mi siedo comodo comodo [emoji16]

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Bruno, ovviamente 1/24. Sono troppo orbo e non sono abbastanza minuzioso per 1/35. Le scale più grandi, 1/18 oppure, Dio ci scampi, 1/8 mi porterebbero quasi certamente al divorzio.

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Allora, vediamo un po'. Continuo a temere di aver puntato troppo in alto, e alla fine (se ci arrivo) realizzerò un giocattolo per bambini poveri. Abbiate pietà di me.
Modalità di lavoro. Su internet ho reperito dei buoni disegni, che ho ridotto in scala 1/24 e ho stampato su cartoncino, quindi li ho utilizzati come dime per realizzare le parti più grandi della carrozzeria. Altre fonti di documentazione sono state un volumetto della serie Brookland Books dedicato al Wagoneer e un prezioso depliant pubblicitario originale del 1988.

Seguono le prime foto su un altro post, dato che le ho salvate nello smartphone.

Ecco le primissime parti realizzate.
A seguire.

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Ti seguo Carlo.....azz anche tu con l'autocostruzione, state diventando tutti troppo bravi, non vi sto più dietro....

..ma questa roba l'hai fatta nella notte??? Va beh che l'appetito vien mangiando...
Ci sarà anche il motore?

Ho visto solo ora!
Sono qui anch'io

Stay Tuned

Ammappa che lavoro! E che precisione! Complimenti! Per le parti in legno cosa utilizzerai?

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Fra, piano a parlare di troppo bravi. Qui ci sono fortissime probabilità che invece di un Grand Wagoneer venga fuori un Gran Carciofo.
Bruno, ammetto il mio peccato. Prima di cominciare a postare sono andato un po avanti, tanto per vedere se veniva fuori qualcosa di decente. Quando ho visto che le proporzioni generali c'erano e non era troppo indecente, mi sono fatto coraggio e ho cominciato a condividere. Il motore e gran parte della meccanica non ci saranno, non sono all'altezza.
Paolo, conto di ottenere l'effetto legno a pennello, come ha no fatto su "Affari a quattro ruote".


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Comunque è tutta colpa dell'ottimo Rob72. Prima ho ammirato il suo Tuono Blu, poi ci siamo visti a Verona e mi ha magnificato l'uso del forex. In effetti è un materiale praticissimo da usare, si taglia senza fatica con il taglierino o con una forbicina per unghie. L'unico limite è che non è molto consistente. Per questo wip ho diviso l'auto in tre grandi porzioni: le fiancate i montanti del tetto e il tetto. Bene, per i montanti non ho potuto usare il forex, che tagliato sottile si piega a guardarlo. Per questa struttura ho usato il plasticard.
A seguire

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