Mi sono messo alla ricerca dello schema elettrico del delta. Ho notato che i cavi candela partono senza un perchè da dietro il monoblocco subito a lato dell’aspirazione.
In realtà questa delta ha l’accensione IAW (credo 90). Ho trovato il kit in internet, quindi se capiró se arriva o no la barra a duomi, inzieró anche con la costruzione dell’impianto di accensione; ovvero proveró a riprodurmi la centralina subito dietro la barra, il fascio di cavi dal quale partono il cavo che va al coperchio punterie dove sulla delta stradale c’è lo spinterogeno e i 4 cavi per gli iniettori montati sull’aspirazione.
Poi oggi, grazie ad una foto ho iniziato a guardare la cassa filtro aria, che in origine ha una presa aria e il condotto sotto che si collega alla turbina.
Ho cercato di riprodurre una primordiale presa aria anche se in realtà poi per affinarla dovró aspettare la traversa radiatori e i fari per calcolare bene gli spazi. Una volta calcolati gli spazi cercherò di ricrearne meglio la forma. Poi vedró di montare a secco motore e turbo per provare a ricrearmi il condotto inferiore di aspirazione che va al turbo.
Si effettivamente il tubicino schiacciato no! Mo non ti passa più con i dettagli 🤣
Rifatto e prometto non lo faccio più un tubo cosi brutto. Eh si, mo la questione si fa ardua.
Quote:
Originariamente inviata da sandro67
....secondo me prima della conclusione del montaggio ti ricoverano...
scherzi a parte,tutto ammirevole
Sicuro Sandro, sto uscendo matto a capire tutto l'extra...in più sono fregato su alcuni pezzi (vedo la presa aria sulla scatola filtro) perchè devo aspettare che arrivi il resto per vedere gli ingombri.
Per la centralina dei cavi candele devo aspettare la barra a duomi e la presa aria abitacolo....
Morale andrò avanti col pianale con la parte inferiore. Avrei voluto iniziare a rifare gli ammortizzatori, ma poi cosa faccio se non ho la scocca per calcolare l'altezza da asfalto.
In poche parole paciugo con il milliput nei paramalta.
Poi andrò avanti con il cruscotto che anche li ci sarà da divertirsi....almeno hanno imbroccato la strumentazione (San Zaphod)
Pian piano vado avanti col sistemare il circuito di raffreddamento.
Grazie ad un prezioso video dell’assistenza, ho cominciato a far luce sulla schifezza proposta da “Caghette”
Preso il tubo “morto” e autocostruito la mandata al radiatore. Che in un video si vede bene bene quando un meccanico lo riposiziona, con tanto di raccordo al radiatore, manicotto in gomma e tubo che spara su a lato distribuzione.
Ho segato via la curva che va al carter distribuzione (sbagliato). Ho foraro la parte lunga per inserir uno spezzone di fil di ferro per poi montare la parte di tubo mancante una volta presa la misura.
Per prender la misura ho dovuto montare il nostro 2.0 Turbo sul telaio. Ho fissato il carter con l’elastico al monoblocco in quanto ci sarà ancora da lavorare.
Una volta fatto ció ho preso la misura, tagliato il fil di ferro e inserito la curva. Con la tecnica del CA + bicarbonato (che ringrazio anticipatamente e calorosamente Mirage per avermi fatto scoprire questa nuova tecnica) ho “saldato” la curva al radiatore. Con uno spezzone di tubetto di bic mi sono fatto la giunta del pezzo di tubo mancante. Anche qui saldato con ciano+bicarbonato.
Poi stuccheró e con della termorestrigente creerò il manicotto inferiore.
Poi è stata la volta del radiatore olio. Proposto erroneamente come pezzo monolitico, in realtà il tubo superiore è separato dal corpo del radiatora. Tagliato, aperto e cartato
Poi ho montato tutti gli extra per controllare le quote e ingombri e per il momento direi che ci siamo.
Prossimo passo: il tubo di ritorno che dal radiatore va alla testa e poi inizieró pian piano con i raccordi top studio e il tubo trecciato a fare l’impianto di lubrificazione cambio-differenziale.
Adesso che c’è del tuo è un modellino vero. Mi piace quello che vedo
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Guarda mi sta piacendo a livello di dipendenza dettagliare....ma porca la miseria che razza di faticaccia bestia trovare delle foto che ti faccian veder bene dove pasticciare.
Adesso nuovo arcano che si presenterà sarà la ventola e supporto ventola.
Nenache mia figlia di 2 anni ci crede che sia cosi:
Poi parlando con gente sul gruppo Delta sorge questa domanda: la ventola era comandata da un bulbo sul radiatore o era perennemente in funzione? E sicuramente la ventola ha il suo motorino, e i cavi?
E qui non riesco a trovar una foto decente...se non una di una radiatore ma con ventola smontata....managgia la pupazza!
@Rob: grazie per le foto e alcune mi mancavano, ma se per certi versi il motore della stradale è uguale, per altri versi (ad esempio la lubrificazione) è tutta un'altra storia. Però tutto fa brodo e anche queste foto le ho messe in cassaforte con le altre.
@Mirage: grazie caro, lo schema di collegamento bene o male lo conosceva. Il pù è capire se la ventola andava sempre o si accendeva solo al raggiungimento di temperature elevate. Capire dove sia il bulbo acqua e capire se sul motorino ci siano 2 o 3 fili. So che è nascosto ed invisibile, ma vorrei farlo per dire: l'ho fatto e ho capito come funzionava sulla vera Delta. Ma sto capendo che alcune cose solo un meccanico della squadra protrebbe spiegarle
Con un pezzo donato dalla mustang ho ricreato il condotto superiore del radiatore.
Da una foto fatta come si vede ho anche tanato (scoperto) il bulbo acqua. Mi manca solo di vedere la ventola e poi sono forse risolvo il rompicapo della struttura del portaventola - ventola e motorino.
Dopo aver trovato il pezzo di condotto di 5 mm di diametro, l’ho segato e adattato per collegarmi tra testa e radiatore
Ho segato via lo spezzone o moncone senza un perché presente sul monoblocco; dopo aver preso le misure ho diviso in 2 il raccordo tagliando via una fetta per avere un pó di tolleranza.
Ho voluto dividerlo per rendermi più agevole montaggi e smontaggi e per ricreare i vari raccordi saldati.
L’ho successivamente forato, inseriro un pin per farmi da guida.
Saldato le 2 estremità al radiatore e l’altra alla testa sempre con tecnica Ciano + bicarbonato .
Rimosso il pin e creato cosi i due raccordi. Per il collegamento userò la termorestringente che servirà a simulare il manicotto di collegamento.
Ora pian piano andró avanti con lo studiare i vari raccordi e i vari tubi in treccia
frà complimenti, stai facendo un lavoro di dettaglio pazzesco per me!
un paio di domande, devo essermi colpevolmente perso la tecnica di saldatura ciano e bicarbonato, potresti spiegarmela?
che cos'e' quello strumento di tortura che c'e' nella foto 12?
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Ciao, Massimiliano. La capacità e tecnica di Zaphod non è adatta al modellismo, ma lui non lo sa e lo fa lo stesso!
metti la ciano nella zona interessata poi spolveri subito il bicarbonato come sale nell'insalata, ottieni una saldatura fortissima che poi carteggereai.