Vecchio 21-07-17, 05:03 PM   #1
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Io nel 1946 sono salito molte volte sul cassone di un camion molto simile a questo



per alimentare con ciocchi di legna il gasometro. Non credo fosse un Opel. Ma non ha importanza perché nel ricordo di quel tempo mi sarebbe piaciuto realizzarne il modellino.
Per la barba di Nettuno! E' fuori produzione e non si riesce a trovarne uno in vendita.
E porc#####ac****** e vuoi che rimanga con la voglia? E no ciò! Me lo faccio copiando da foto del modellino, magari spostando il gasometro sul cassone come in quello sul quale salii a suo tempo. Quindi ho ordinato il Tamiya



Bel colpo!

Va a finire che con tutto questo ambaradan vado in manicomio

!

Ciao
MarioA
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Vecchio 21-07-17, 09:00 PM   #2
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Oooohhh, il mitico Opel blitz, il tuttofare dell'esercito tedesco.... Feci l'italeri 1/35 da bimbetto, ne ho assemblati in tempi recenti tre in 72 ed ho un italeri in 1/35 da parte. Seguo volentieri il tuo ennesimo lavoro . Prima che per l'appunto ti ricoverino......
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Ciao
Paolo
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Vecchio 21-07-17, 10:21 PM   #3
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Ciao il matte Mi darò da fare!
Questo è il gasogeno *del modellino



non ho alcuna difficoltà a realizzarlo in autocostruzione
Ad ogni modo sono piuttosto confuso.
Io mi ricordo un camion come questo



con il gasogeno dal lato opposto fatto grossomodo come questo



dove la legna non si caricava dall'alto ma dal basso come un normale scaldaacqua.
Ho sempre pensato che andasse a carburo (acetilene)
Mi ricordo d'aver alimentato il gasogeno con ciocchi di legna dal basso.
Sono io che dopo più di settant'anni ricordo male oppure è la verità.
Chi mi può erudire?
Breve cenno sul gasogeno



Il gasogeno, brevetto Imbert tra i più conosciuti, è stato più prerogativa degli anni pre bellici che di quelli post bellici, e non solo in tutta Italia, ma anche in Germania e Francia.



Nel dopoguerra venne quasi subito abbandonato e solo gli automezzi ex alleati a benzina venivano alimentati a metano con le bombole tipo acetilene posizionate sotto il cassone.
Dagli anni 30 in avanti invece ( a parte che oltre i camion anche i trattori, automobili e motori fissi venivano alimentati con il gasogeno) uscivano addirittura dalle fabbriche autotelai/autocarri, vedi Fiat 634G, con questo congegno specificatamente installato. Altra spinta in Italia per lo sviluppo di questo tipo di trazione furono le sanzioni (embargo di vari prodotti bellici tra cui i carburanti) decretate dalla società delle Nazioni nel novembre1935 contro l'Italia a seguito del conflitto Italo/Etiopico. Il motore principe e compatibile comunque per funzionare a gasogeno era il benzina; per il diesel bisognava, per le ovvie caratteristiche (alta compressione, installazione candele etc. etc.) lavorarci e modificare troppe cose.
Già le nostre case automobilistiche Alfa,Fiat,Isotta,Lancia,OM, si erano specializzate in trasformazioni a gasogeno. L'alfa Romeo produceva e istallava anche su altre marche tali impianti ed oltre al 634 G esistevano i 635-633 G, gli autotelai Alfa 110 Ag e 800,Lancia 3ro,Isotta Fraschini D 65. Pure le autovetture come la Balilla, Artena, 1100.
Questi difatti uscivano, autocarro/autotelaio, dalla fabbrica madre. I modelli di gasogeni brevettati e costruiti in Italia ed addottati dalle varie fabbriche di autoveicoli, Nostrum, Imperio, Dux etc. etc. si andavano ad aggiungere a quelli costruiti su licenza estera (phanard, Imbert etc) o direttamente importati.
Il principio era sempre quello di aspirare il "carburante" durante la combustione però c'erano tipi a bruciatore/forno rovescio, verticale, semi orrizzontale, esclusivi per legno, lignite, antracite o polivalenti,raffreddati ad acqua od aria, grate di combustione e filtraggi diversi ed altre tantissime variazioni.
In vigore c'era pure un Regio Decreto del 1934 il quale stabiliva per un quinquennio la non imponibilità fiscale a tutti gli automezzi con il gasogeno installato oltre alla possibilità di un sussidio statale a fondo perduto sul nuovo a seconda della portata dei mezzi.
Ad esempio, sopra le 6 ton di portata esso era di 6mila lire, quindi il 634G che all'incirca costava attorno alle 100mila lire poteva usufruire di un bonus del 6%.
Certo in un momento storico dove il combustibile scarseggiava non c'erano alternative, o si viaggiava con le caldaie, oppure i bomboloni di metano,ma quest'ultimo non abbondava,perche l'estrazione in Padania doveva ancora svilupparsi. L'altra alternativa era l'elettricità ne parleremo in seguito.Il gas prodotto per combustione delle lignite o altri vegetali era povero di calorie,per cui le prestazioni dei veicoli già scarse venivano fortemente penalizzate. Un 634g poteva trainare un rimorchio a pieno carico di 5/6 t ptt giusto in pianura o deboli salite, altrimenti non poteva farcela. Gli Alfa Romeo 110 ag (autobus gasogeno a 3 assi) presenti nelle grandi città,venivano allestiti fin dalla origine della doppia riduzione in modo da ottenere rapporti più corti,alcuni racconti di un parente che a Genova li guidava diceva che quando erano stracarichi di persone 110/120 negli spunti in salita a volte il motore invece di salire di giri tendeva a spegnersi. Le noie meccaniche poi erano un altro problema ricorrente,insieme al calore delle caldaie e dei motori i quali andando così piano i radiatori non riuscivano a raffreddare l'acqua e le guarnizioni delle teste bruciavano facilmente...col ritorno della pace quasi tutti i veicoli circolanti salvati dalle bombe vennero convertiti a metano o con il diesel
Come ho molte volte scritto, io ho soggiornato a Vigo di Cadore (paese d'origine della mia famiglia) per tutta la seconda guerra mondiale. Durante questo periodo e nell'immediato dopo non essendoci combustibili reperibili molti avevano installato delle specie di "caldaie" sul retro delle corriere e dei camion e li dentro facevano bruciare legna "verde" ovvero ricca di umidità e non secca che,nella combustione, produceva un gas e questo faceva andare i motori, la legna doveva essere tagliata in pezzi molto piccoli per garantire una migliore combustione, con questo metodo andavano sia i motori diesel che i benzina.
Pensate che addirittura c'erano certi camionisti che facevano andare i loro mezzi con le bombole di acetilene per saldare......mamma che tempi......e che sicurezza....... Questo forse era un caso isolato del bellunese, ma credo che si usasse anche in altre zone del Paese
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 22-07-17 a 10:49 AM
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Vecchio 24-07-17, 05:11 PM   #4
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Mio figlio ha trovato il Truck Taleri in America e me l'ha ordinato.
Arriverà verso la metà di Agosto.
Così ho il modello per realizzare il gasogeno pure sul Opel Blitz cosa che mi affascina.
Ciao
MarioA
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Vecchio 25-07-17, 01:50 AM   #5
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Ottimo
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Paolo
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Vecchio 03-08-17, 03:03 PM   #6
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Appena arrivato dall'America



l'ho aperto subito per verificare se tutto fosse a posto.
Tutto bene
è pure arrivato il German 3ton 4x2 Cargo Truck



Così farò due gasogeni.
Ciao
Mario
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Vecchio 03-08-17, 08:34 PM   #7
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Tanto per non rimanere con le mani in mano......
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Paolo
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Vecchio 11-08-17, 12:05 AM   #8
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Ho iniziato l'assemblaggio. Allora questo telaio con il differenziale, le balestre e l'asse dello sterzo di che colore si fa?



io capisco che la cabina ed il cassone vanno dipinti col colore coloniale o lasciati così come sono (hanno lo stesso tono di colore) e poi mimetizzati o meno, ma qui si dipingono solo alcune parti.



Secondo me il telaio e il differenziale non hanno il colore della carrozzeria, ma dovrebbero essere dipinti in nero metallizzato e le balestre in grigio metallizzato, altre parti come il giunto di trasmissione ecc. di colore nero metallizzato. Mi sembra strana la colorazione del motore indicata in bronzo.
Ciao
MarioA
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Vecchio 11-08-17, 12:46 AM   #9
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Ciao Mario, fermo restando che il modello è tuo e smodellare è per tutti un hobby oltre che uno svago, dubito che troverai qualche modellista che possa avallare il fatto di lasciare il cassone, seppur dello stesso colore, in plastica nuda e cruda.
Io non faccio militare, ma al neofita che trova la carrozzeria di un'auto in plastica rossa, e che decide o chiede se va già bene lasciarla come la trova, posso dargli un suggerimento la prima volta, ma alla seconda si arrangerà da solo...
E tu, vista l'esperienza sul navale, non sei un neofita.
Per le parti meccaniche prova ad usare colori opachi o al massimo satinati, il nero così come il grigio metallizzato lasciali perdere.



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Vecchio 11-08-17, 09:01 AM   #10
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Tutto quello che esce di fabbrica è verniciato. Nessuno lascerebbe parti in metallo nudo in giro per le strade.Quanto durerebbero?
Concordo sul bandire i metallizzati perchè purtroppo quasi nessuno di quelli in commercio rappresentano colori credibili.Mene che meno i Tamyia che hanno una grana spesso improponibile (vedi X11...) .
Secondo me i mezzi militari, non avendo nessuna referenza, erano forniti dipinti dalla fabbrica nel tono in uso all'epoca. I mezzi tedeschi all'inizio erano dipinti tutti in dunkelgrau , per cui nelle successive verniciature africane, russe u europee erano riverniciati solo nelle parti raggiungibili dalla pistola, per cui escludendo le parti sotto come telaio o organi a vista.
diverso il caso di mezzi prodotti quando le specifiche cambiavano, per cui bisogna decidere in che epoca sono stati prodotti i mezzi..pre o post dunkelgrau.. addirittura mi pare che ancora prima fossero in dunkelgrun... Quindi o verde scuro o grigio scuro o sabbia.
Assolutamente niente colori lucidi, per cui occhio a sbatacchiare bene i colori e mescolarne il fondo prima di usarli perchè, soprattutto gli smalti, possono fare scherzi e gli opachi apparire semilucidi...
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Vecchio 11-08-17, 09:17 AM   #11
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Ho impostato a secco una parte delle apparecchiature sul telaio per capire come procedere



Ho quindi provveduto sia a dipingere alcune parti in nero metallzzato e poi incollato alcuni pezzi



inoltre realizzo il cofano motore aperto e quindi con molta cautela ho staccato le parti necessarie







il cofano superiore l'ho inciso al disotto e l'ho piegato.
Amici, per la colorazione ricevo tante indicazioni che tendono a dipingere il modello partendo dal primer. Ho già fatto quest'esperienza e mi son trovato con i particolari minutissimi completamente spariti perché intasati dal colore. Dipingendo senza primer va già meglio, ma se lascio alcuni pezzi del colore di base tutti i minimi particolari risaltano, mentre se verniciati in parte scompaiono o si intravvedono appena. Io penso che per questo motivo molti modelli nascono con il colore di base che alla fine viene lasciato così com'è. Onestamente mi piace di più, mi sembra più reale.
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 11-08-17 a 09:26 AM
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Vecchio 11-08-17, 10:15 AM   #12
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Wink

scusa se insisto, Mario, ma i particolari spariscono solo se lo spessore dato è eccessivo..
Pensa solo che non stai dipingendo un cancello arrugginito, per cui diluizione giusta e più mani sottili intervallate da asciugatura assoluta...
Non siamo tutti dei Caravaggio, ma il colore va dosato , anzi centellinato...
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Vecchio 11-08-17, 10:43 AM   #13
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marioA inizia ad ingranare.
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Ciao Bruno, non so cosa dire. Io se diluisco troppo vedo il colore di fondo che pur essendo simile a quello dato, si intravvede e il pezzo sembra macchiato e non colorato. Se do più mani alla fine tutti i piccoli particolari si annegano e quasi scompaiono, se lascio così come sta almeno per me risulta verniciato in fabbrica con tutti i particolari al loro posto. Mi piace di più.
Certo che alcuni pezzi vanno dipinti essendo di materiale diverso, vedi le spazzole dei tergicristallo , motore, telaio ecc.
Ecco impostato il muso col cofano aperto



Bisogna aspettare che la colla rapprenda e poi rifinire
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 11-08-17 a 10:45 AM
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Vecchio 11-08-17, 02:31 PM   #14
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MrGrady inizia ad ingranare.
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Ciao Mario, nel semicingolato che costruisco ho avuto i tuoi stessi dubbi riguardo il colori di quelle parti. Le istruzioni davano tutto nel colore della carrozzeria, ma a me sembrava strano però poi cercando in rete ho capito che molto spesso, se non si cerca proprio il realismo in maniera maniacale, le indicazioni del costruttore sono abbastanza affidabili.
Infatti trovai immagini che confermavano le loro istruzioni.
Guarda ad esempio in questa foto...



Oppure questo link http://militärtechnik.com/fahrzeuge-...kw-opel-blitz/
Stanno restaurando un vecchio Opel blitz e si vede che telaio e tutto il resto sono in grigio come la carrozzeria.
Anche il motore era verniciato, o tutto come l'esterno oppure basamento nero e copertura superiore come l'esterno. Mentre nella foto sotto forse si capisce perché le istruzioni te lo danno color bronzo...



Le piastre laterali dove stanno le candele sembrano di quel colore sotto la vernice verde.
Spero ti possa essere utile.

Per il resto condivido quanto scritto da Anderr e Bruno e nello statico/plastico la verniciatura secondo me fa la differenza, ancor più che un montaggio fatto bene, tra un modello realistico ed un giocattolo.
L'occhio distingue benissimo ed in maniera autonoma i materiali se questi non vengono camuffati. Quindi la plastica nuda apparirà sempre come plastica nuda e mai potrà sembrare una superficie di metallo verniciata ed usata che invece ha mille sfumature quasi impercettibili ma che l'occhio vede e riconosce.
Anche la sola vernice data sulla plastica risulta poco convincente se non si danno filtri e lavaggi in modo da dare profondità.

Ultima modifica di MrGrady; 11-08-17 a 02:34 PM
MrGrady non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-08-17, 05:13 PM   #15
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marioA inizia ad ingranare.
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Grazie MrGrady, verissimo, ma io sono una frana nel dipingere e fare lavaggi e simulazioni di colore, ruggine, impolveramento ecc. faccio letteralmente pietà.
Lasciando la cosa così come sta, non sarà il top ma almeno non fa schifo.
Intanto ho sistemato in parte il telaio.
Ho montato il tirante dello sterzo che comanda le ruote anteriori, ma non c'è traccia della scatola dove dovrebbe arrivare il piantone.
Ho trovato dei disegni





ed ho realizzato un simulacro in modo da farvi arrivare il piantone





visto che il cofano è aperto almeno il piantone non se ne va a spasso.
Ciao
MarioA
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