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Per poter procedere con la meccanica ho bisogno di lavorare su alcuni elementi che sono sotto lavorazione delle sapienti e pazienti mani di Riccardo.....e dato che questa monoposto per essere montata è un misto tra un tetris e una matrioska (tutto a sequenza ben definita), ho spostato la mia attenzione sul reparto ali e bodyshell
L'ala posteriore: rifuggivo da questo elemento che mi fa letteralmente cagare addosso per l'accoppiamento e per la messa in squadro.
Prima di partire ho analizzato il Gurney strip alla sommità del profilo pià alto: era presente a Suzuka.
L.ho rivestito in carbonio e dietro un mano di panel line per evidenziare le alley screws
Il pilone centrale è nato diviso da kit: ora stuccare e cartare li in mezzo era un pò dura: Incollato, striscia di alluminio e problema abbatanza arginato.
Poi è arrivato il momento topico: apnea, cellulare staccato e sottofondo di "Open your Mind - Usura" (che mi ha aperto la mente solo su questa ala).......montata decentemente e sospiro di sollievo.
Passato il mal di pancia dell'ala sono ritornato sul bodyshell che ha tante piccole mancanze:
Per prima cosa lo scudo termico: l'ho steso solo nella zona degli intercooler e dei turbo-scarichi come da reference risicata.....il mio dubbio è sapere se vi fosse anche su parte della gobba. Ho chiesto a Sandro e Riccardo e mi han detto che probabilmente no.....non contento ho scritto una mail....alla Mclaren factory. Magari mi prenderanno per matto e cestineranno, magari mi risponderanno
Per terminare il lavoro di rivestimento ho usato la prima scocca come dima per evitare di stressare il carbonio sottostante.
Altri elementi mancanti e riprodotti:
- la piastra di fissaggio degli sfoghi dei radiatori/convogliatori intercooler
- brugole superiori sempre per il fissaggio di questi convogliatori
- varie brugole (alley screw) con piastrine delle paratie di questi convogliatori
- dettaglio bulloni convogliatore radiatore olio cambio
- piastrine e brugole sottostanti al covogliatore radiatore olio cambio
Poi ho iniziato a studiare i pannelli per aumentare e ridurre la temperatura degli sfoghi dei radiatori.
Il libro spiega che per tenere sottocontrollo le temperature (a seconda dei circuiti e anche delle sessioni affrontate) venivano aumentate/diminuite queste paratie. Il flusso e le temperature si regolavano solo in uscita in quanto l'ingresso era fisso. Steve Nichols poteva far variare sino ad 8 volte per sessione queste aperture.
Tutta sta pappardella per dire che a Motegi è esposta la MP4/4-5 con sfoghi aperti.
A Suzuka (in gara) Ayrton aveva invece sulla sua MP4/4-2 queste paratie montate per tenere più calda la temperatura (vuoi per la stagione e temperature più fredde a Suzuka)