...no, non è un discorso come un altro, questo. Questo è un discorso serio.
Vi chiederete (o forse no), cosa sarà mai successo?
Ve lo dico, tosto.
Come qualcuno di voi saprà, sto portando avanti con Gionc tutto il discorso delle fotoincisioni. La differenza tra il suo lavoro ed il mio consta di due elementi fondamentali:
a) i risultati. Lui ne ha già ottenuti io sono ancora fortissimo a livello teorico o poco più.
b) i mezzi. Gionc usa lastrine pre-sensibilizzate, io uso lastre di metallo standard con positiv vernice fotosensibile, soda per sviluppare e acido cloridrico per corrodere il metallo.
Giovedì feci una prova col Positiv Spray che è più rognoso del trasparente Tamiya. La prova è andata benissimo. Peccato che avrei dovuto aspettare almeno 24 ore prima di passare il tutto al bromografo e poi nella soda.
Ovviamente la sera stessa, dopo solo 4 ore, ho infilato tutto nel bromografo e poi in soda. Il risultato fu fortemente incoraggiante, eccetto per il fatto che il positiv troppo fresco, a contatto con la soda calda si è sciolto del tutto.
Pazienza, ero contento comunque.
Ho pulito la lastrina e la sera stessa avevo rispruzzato il positiv...che puzza come una fogna di solventi chimici. Mia moglie mi ha bestemmiato dietro...ma ero ancora un po' contento.
Il giorno appresso, venerdì sera, avevo una lastrina spruzzata alla perfezione e con le giuste ore di essicazione sulle spalle.
Vanno via gli amici della cena, bimba a nanna, moglie a nanna, bromografo sul tavolo, soda e acido pronti...non manca nulla.
Entro nel bagno, metto un po' di soda in acqua, tiepida al punto giusto, luce soffusa proveniente da altra stanza e lastrina a bagno.
Spettacolo! Altro che le scimmie di mare. In capo a qualche minuto ecco uscire il disegno delle mie PE.
Ok, pulitina, via sotto l'acqua e prepariamo l'acido cloridrico.
Tutto pronto, si parte. Lastrina a mollo in questa soluzione rossiccia, orologio a vista e via......passano i minuti.
Il tempo scorre....e l'incisione sembra procedere.
Do una "caricatina" alla quantità di acido, indossando i miei bei guanti in lattice, per accorciare i tempi.
Do anche una giratina al tutto. Post metto che lavoravo in un piatto di plastica, sul piano in marmo di carrara del bagno a cui mia moglie è tanto legata.
Ovviamente quasi al buio.
La agitatina ha fatto si che parte dell'acido tracimasse il piatto che il sottoscritto "demente" aveva preposto all'uso.
L'acido rossiccio ha camminato sul piano macchiando quasi idelebilmente il suddetto piano e macchiando a vita di rosso mattone, la fantastica tenda bianca che fa da copertura al mobile del bagno.
Con quasi le lacrime agli occhi ho pulito il piano, eliminando il rossiccio e lasciando solo un alone opaco sul piano.
La tenda, infilata subito in terapia intensiva in un bagno di acqua e ammoniaca, ho cessato di vivere 4 minuti dopo, restando macchiata a vita.
Anche un consulto postumo con l'esperto, mia suocera, ha decretato che la tenda era irrecuperabile.
Il mattino seguente ho puntato sulla figura del reo confesso, dicendo subito tutto a Mao.
Fortunatamente ho ottenuto un forte sconto della pena, promettendo che non farò mai più attività simili fino a trasloco avvenuto.
Ovviamente ho scelto il rito abbreviato con i vantaggi annessi, ed ho promesso.
Tutto questo per dire: RAGAZZI, OCCHIO.
Alla prossima.