08-06-12, 06:20 PM
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#16
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
Messaggi: 3,635
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La scartavetrata totale è indispensabile, peccato però perdere il nome della Nave scritto a mano (anche se modellisticamente non è corretto, ha comunque la sua storia; eventualmente conservalo a parte con un "pezzo" della stuccatura e vernice su cui è scritto).
Come sospettavo, i colori sembrano essere degli smalti (un po' come per tutti i modelli navali conservati nei vari circoli della Marina, Scuole - tra cui il Morosini, di cui ho restaurato almeno un paio di modelli - e Accademia). Il modello inoltre è una autocostruzione in uso negli anni '70, data la fattura, in ogni caso posso dire con certezza che non è un kit!
Non per contraddire gli esimi amici modellisti che sono intervenuti prima di me, ma nelle fasi del restauro secondo me va mantenuta la "storicità" dell'artefatto, non cambierei la colorazione con la pur bella livrea proposta da Car(melo) - non me ne voglia Carmelo, stimatissimo amico Marinaio oltre che modellista!
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08-06-12, 08:34 PM
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#17
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Utente
Registrato dal: Mar 2012
residenza: Reggio Emilia
Messaggi: 849
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Non per contraddire gli esimi amici modellisti che sono intervenuti prima di me, ma nelle fasi del restauro secondo me va mantenuta la "storicità" dell'artefatto, non cambierei la colorazione con la pur bella livrea proposta da Car(melo) - non me ne voglia Carmelo, stimatissimo amico Marinaio oltre che modellista![/QUOTE]
dipende cosa si vuole ottenere, mantenere la stessa tonalità di colore è molto difficile considerando anche l alterazione causata dall invecchiamento.serve un restauro perpetrato da un professionista per ció che proponi Amedeo(spero che la signora non me ne voglia dato che non conosco le sue abilità e i suoi limiti)
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08-06-12, 11:25 PM
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#18
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2012
Messaggi: 31
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Gentili tutti,
prima di tutto grazie mille di tutte le risposte che mi avete scritto, ora ho sicuramente le idee piu' chiare!
Ad esempio su che stucco usare (Pimini): lo stucco esistente e' bianco e anch'io avevo pensato fosse meglio una pasta di legno, ma allo stesso tempo mi domandavo se esistesse uno stucco specifico per modellismo.
Per GTC: e' presto detto, ho un negozio di oggetti per la casa ed accessori handmade, dove rimetto a posto e rielaboro piccolo mobili vecchi, faccio mosaici (sempre molto personalizzati) ed altre cosette usando materiali di recupero - ed espongo anche oggetti di altri artigiani.
Ecco il mio blog www.arterego-handmade.blogspot.com
Ma torniamo al Cormorano......
Lucas: cosa intendi esattamente per "turapori"?
Car: grazie mille per la foto del Gabbiano. In effetti il colore e' una delle cose di cui non riesco a venire a capo, dato che le foto trovate sul web della Cormorano sono tutte in bianco e nero. Meglio mantenere i colori usati da chi ha costruito il modello anche nel caso non corrispondessero all'originale (come dice Killik)? Ad ogni modo e' probabilmente complicato stabilire il colore originale, visto che la nave ha subito due restauri durante la sua vita.
Killik: confermo che non si tratta assolutamente di un kit. Anche se non sono esperta, si capisce molto bene dagli elementi del ponte, e anche da altri dettagli (per esempio alcune piccole parti in legno, francamente non scartavetrate a dovere....)
Il nome scritto a mano ha lasciato perplessa anche me: non e' molto bello da vedere ma... rappresenta pur sempre una specie di firma del modellista (che, a quanto si ricorda la proprietaria, pare fosse un pescatore siciliano). Riuscire a staccarlo e conservarlo e' una bella idea, ma temo che lo stucco si sfaldi nell'operazione.
Anch'io credo siano stati usati smalti, se non sbaglio i colori acrilici negli anni '70 non esistevano ancora.
Come ha ben immaginato Capitan Sparrow, non credo di essere in grado di ricreare un colore identico all'originale (sia per il tipo di colore usato che per l'invecchiamento). Di conseguenza pensavo di sverniciare e riverniciare tutto mantenendo il piu' possibile gli stessi colori. Inoltre la banda centrale e' stata fatta un po' grossolanamente con quello che sembra essere una specie di nastro adesivo, che io vorrei sostituire con una parte anch'essa verniciata.
Ora vorrei farvi qualche altra domanda (sperando di farvi appassionare a questa "impresa" piuttosto che tediarvi, eh!)
I candelieri e gli oblo' sono completamente arrugginiti: secondo voi dovrei lasciarli cosi' oppure dovrei sostituirli/riverniciarli?
Una delle due eliche e' andata persa; dato che vorrei fossero uguali, pensavo di rifarle entrambe. Avete qualche suggerimento sul materiale (lamierino, cartoncino, legno......)?
Qualcuno ha idea di cosa potesse esserci sull'estremita' di prua (all'esterno dei cavi di protezione), dato che c'e' un forellino vuoto?
Be'.... che dire, ancora un enorme grazie a tutti voi!
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09-06-12, 12:09 AM
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#19
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Utente Senior
Registrato dal: Aug 2010
residenza: PISA
Messaggi: 1,321
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Beh, il turapori è un sottofondo che si usa per il legno , chiude i pori e tende ad isolarlo in parte,nel tuo caso servirebbe per uniformare meglio la colorazione finale ,
essendo una nave da guerra fatta in metallo non pensa che si debba vedere le trame del legno sottostante , giusto?
Tutto quà, puoi fare una prova su una tavoletta se hai dubbi ,
la carteggi bene, dai il turapori , una volta ben asciutto dai sopra il colore che hai scelto, e giudichi il risultato , la stessa prova falla anche senza turapori , vedrai la differenza......
Ciao, spero di esserti stato utile......
Luca
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09-06-12, 12:28 AM
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#20
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2012
Messaggi: 31
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Quote:
Originariamente inviata da lucas0266
Beh, il turapori è un sottofondo che si usa per il legno , chiude i pori e tende ad isolarlo in parte,nel tuo caso servirebbe per uniformare meglio la colorazione finale ,
essendo una nave da guerra fatta in metallo non pensa che si debba vedere le trame del legno sottostante , giusto?
Tutto quà, puoi fare una prova su una tavoletta se hai dubbi ,
la carteggi bene, dai il turapori , una volta ben asciutto dai sopra il colore che hai scelto, e giudichi il risultato , la stessa prova falla anche senza turapori , vedrai la differenza......
Ciao, spero di esserti stato utile......
Luca
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In pratica sarebbe una cementite?
Io di solito metto la cementite direttamente sul legno, ma qui c'e' gia' lo stucco (a parte dove si e' staccato). Pensi che dovrei togliere tutto lo stucco e passare la cementite?
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09-06-12, 09:04 AM
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#21
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
Messaggi: 3,635
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No, il turapori è una sostanza liquida, semitrasparente. Penetrando nelle fibre del legno, appunto "tura le porosità". Una volta asciutto io do una passatina di cartavetro finissima (P1000) o con una paglietta metallica pure finissima.
Quando vai a colorare il colore non penetra nelle fibre del legno, ma è come se colorassi un foglio di plastica piuttosto che di metallo.
Un colore "moderno" che si avvicina a quello (probabilmente) usato dal modellista è uno smalto grigio per ferro. Per il restauro dei modelli in bacheca alla Scuola Navale Morosini di Venezia riprendemmo il colore originario con questo tipo di smalto, e non si nota la differenza. Però stiamo parlando anche di modelloni di 2 metri di lunghezza, in metallo per la maggior parte...
L'unica soluzione è fare delle prove.
Non vedo il forellino di cui parli a prua.
Sulle navi della Marina Militare a prua c'è una stella, forse si è staccata...
Se invece intendi sopra sopra la punta, allora forse c'era il foro per il passaggio delle gomene di ancoraggio...
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09-06-12, 01:50 PM
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#22
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Utente Senior
Registrato dal: Aug 2010
residenza: PISA
Messaggi: 1,321
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Quote:
Originariamente inviata da LadyOscar
In pratica sarebbe una cementite?
Io di solito metto la cementite direttamente sul legno, ma qui c'e' gia' lo stucco (a parte dove si e' staccato). Pensi che dovrei togliere tutto lo stucco e passare la cementite?
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Ti ha già risposto Killik , il procedimento è quello ,e fai delle prove poi decidi..
saluti............Luca
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11-06-12, 08:02 PM
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#23
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Utente
Registrato dal: Nov 2011
residenza: Roma
Messaggi: 852
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Intanto benvenuta nel forum.. vedrai che anche dopo aver finito il tuo restauro rimarrai tra noi...
Come turapori ti suggerisco un impregnante nitrosintetico di rapidissima asciugatura e che cristallizza in modo perfetto. si chiama SU0220 della Sayerlack e lo trovi in qualsiasi ferramenta, lo dai a pennello e poi scartavetri con abrasive sempre più fini.. da 220 fino a 400.
Anche secondo me dovresti rilavorare tutto lo scafo però sarebbe importante (soprattutto per la signora che lo ha portato) mantenere la scritta a mano con il nome della nave. Eventualmente racchiudila in un piccolo rettangolo protetto e rivernicia tutt'intorno... anche se risulterà una differenza cromatica sarà accettabile, magari gli fai un sottilissimo filo bianco intorno al rettangolo con un letraline (tipo letraset li trovi in cartoleria e articoli da disegno) poi sul tutto puoi spruzzare un trasparente opaco per fissare il tutto.
Complimenti per il tuo lavoro.. andrò a curiosare nel tuo blog.
Edoardo
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14-06-12, 12:00 AM
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#24
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2012
Messaggi: 31
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Grazie a tutti per le vostre risposte!
Quindi..... (abbiate pazienza, prima di cominciare vorrei aver capito bene i vostri consigli)... quello che mi state dicendo e' che la cosa migliore e' levare tutto lo stucco presente fino ad arrivare al legno, poi passare il turapori?
Secondo voi e' meglio fare cosi' invece di stuccare le parti scrostate?
Ora mi faro' un altro giretto nei vostri work in progress per lustrarmi gli occhi..... good night!
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14-06-12, 01:20 PM
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#25
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,765
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Si e' consigliabile tornare al legno, togliendo tutto lo stucco esistente, che non si e' rivelato molto adatto viste le parti scrostate. (condivido con chi dice di mantenere la scritta del nome della nave). Fatto questo, ridai armonia allo scafo utilizzando dello stucco un pasta di legno ove occorre, una bella scartavetrata totale, turapori, e poi rivernici.
vedrai che il risultato sara' veramente bello.
Benvenuta anche da parte mia.
Alex
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15-06-12, 10:33 PM
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#26
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2012
Messaggi: 31
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Come sempre..... grazie a tutti voi per le risposte.
Dunque, la signora ha accettato il mio preventivo quindi a breve iniziero' il restauro. Confesso che la cosa mi appassiona (come sempre quando inizio un nuovo lavoro) ed allo stesso tempo mi fa un po' paura (come sempre quando inizio a percorrere un terreno non propriamente conosciuto...)
Soprattutto vorrei rendere felice la cliente, restituire all'oggetto a cui tiene una nuova vita, facendo un buon lavoro. Quando leggo che Killik ha restaurato quei grandi modelli per la Scuola Navale mi sento assai intimorita...... Poi mi dico che devo avere fiducia in me stessa perche' (senza volermi lodare/imbrodare) so che posso fare un buon lavoro.
Qualche consiglio per i candelieri e gli oblo' arrugginiti?
Ciao a tutti....
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15-06-12, 11:01 PM
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#27
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
Messaggi: 3,635
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Don't worry, Lady Oscar!
Quello che ho fatto io non era un lavoro chissà che cosa... eppoi vedrai che non è così complicato come sembra!
Candelieri e oblò, secondo te, di cosa sono fatti? Ferro o ottone?
Se fosse ottone, magari potresti provare a metterli a bagno in un po' di aceto, diciamo una mezza giornata, e poi lavarli con la classica spugna da cucina con aceto e farina di polenta (anche con il rame questo sistema funziona benissimo e ridà tutta la lucentezza!). Quanto torna pulito, lavatina veloce con acqua e sapone (anche quello dei piatti), asciuga per benino e fine.
Fai comunque una prova prima.
Se fossero invece di ferro, la cosa diventa più seria...
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15-06-12, 11:08 PM
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#28
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2011
residenza: Palermo
Messaggi: 1,948
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Quote:
Originariamente inviata da Killik
Se fossero invece di ferro, la cosa diventa più seria...
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se sono di ferro, si potrebbe trattarli con una spennellata di convertitore di ruggine che producendo la fosfatizzazione dell'ossido (ruggine) arresta il processo e dona al pezzo un bel colore nero bluastro
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16-06-12, 11:38 PM
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#29
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2012
Messaggi: 31
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@ Sam e Killik
Io credo che siano di ferro, dato che sono arrugginiti, mentre l'ottone avrebbe dovuto ossidare.
In particolare i candelieri sembrano stati fatti con dei chiodini quindi, a questo punto potrei anche sostituirli. Gli oblo' invece hanno l'aria di essere stati fatti con degli occhielli metallici (di quelli che di solito si "schiacciano" con la pinza apposita) quindi e' un problema levarli per ripulirli.
Vorrei provare con il prodotto che dice Sam.
Ma, volendo rispettare i colori originali della nave, come dovrei fare (sia i candelieri che gli oblo') secondo voi? Nero, piombo, ottone, acciaio....?
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17-06-12, 10:24 AM
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#30
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2011
residenza: Palermo
Messaggi: 1,948
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per quanto riguarda gli oblò, nelle vere navi, questi sono in ottone o bronzo (ma per quanto riguarda il colore fa poca differenza). I candelieri invece vengono trattati con la stessa vernice grigia usata per lo scafo.
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