24-01-11, 11:43 PM
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#1
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Utente Junior
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Css alabama .......autocostruzione
Buona sera a tutti
Finalmente posso aprire ufficialmente il mio wip avendo avuto conferma dell'arrivo dei piani domani pomeriggio.........come scritto nel titolo si tratta dell'autocostruzione da piani mamoli dell CSS ALABAMA........un po di dati su codesta barca (presi da internet):
La CSS Alabama era una nave da guerra ad elica costruita per la Confederazione nel 1862 a Liverpool da John Laird e Co. Fu probabilmente la nave piu' famosa della guerra civile americana. Sotto il comando del capitano Raphael Semmes condusse molte azioni di guerra nel nord Atlantico ed addirittura nelle acque del West India dove catturò parecchie navi avversarie inferendo gravissime perdite alla marina mercantile dell'Unione. Al rientro dal viaggio in South Africa cercò il riparo a Cherbourg nella Manica per le riparazioni in cantiere, ma nelle acque antistanti fu assalita dalla Kearsarge che da tempo la inseguiva e nonostante avesse prodotto piu' fuoco, ne ebbe la peggio in quanto la nave avversaria era meglio corazzata sulle fiancate. L'equipaggio ebbe fortunatamente buona sorte. Il relitto giace tuttora sul fondo al largo di Cherbourg.
Tipo di nave: corvetta
Lunghezza: 67 metri
Dislocamento:1050 tonnelate
Propulsione: motore a vapore da 300 hp
Velocita :24 km/h
Armamento: 6 cannoni da 32 lb
1 cannone da 110 lb
1 cannone da 36 lb
Equipaggio: 143 tra ufficiale e marinai
Cantiere navale di costruzione: john laird sons
Anno di costruzione : 1862
Vi allego una foto a modello finito
Ciao a tutti
Azimut
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25-01-11, 08:14 AM
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#2
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Utente Senior
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In bocca al lupo allora per il cantiere.
Ti confesso che non conoscevo il modello, che trovo interessante.
Buon lavoro
Alex
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25-01-11, 07:16 PM
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#3
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Utente Junior
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bUONA SERA
Come promesso vi posto le foto dei disegni che mi sono arrivati oggi pomeriggio quelli della css alabama e quelli dello spaccato della victory in scala 1:98...ma questa sera argomento futuro
Non so ancora quali materiali sono richiesti ma dopo cena iniziero a volutare il tutto e ovviamente e tenervi informati
Vi posto anche una foto di alcuni lavori che ho fatto anche se non corrispondo al mondo navale ...
ciao a tutti
azimut
Ps Ciao alex ottimo lavoro con la sovering.....propio un bel bestione....ancora lontano dalle mie possibilita'....chissa un domani...
P.S.s La foto 7 e 8 sono i particolari che andranno fotoincisi
Ultima modifica di AZIMUT; 25-01-11 a 07:18 PM
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25-01-11, 07:44 PM
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#4
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Utente
Registrato dal: Oct 2010
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Bene! Allora non ti resta che rimboccare le maniche e cominciare! . Comunque hai avuto una bella idea a prendere lo spaccato della Victory perché, secondo me, ti aiuta a capire com'è fatta una nave nel particolare.
Buon lavoro!
__________________
La vita è come un hobby; grande o piccolo che sia, se curato nei minimi particolari, darà grandi soddisfazioni. (Luigi M.)
Disse il saggio all'allievo: in combattimento, non affidare i tuoi sensi alla fortuna... Perché se non hai culo perderai di sicuro!
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25-01-11, 08:28 PM
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#5
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Utente Junior
Registrato dal: Jan 2011
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Comunque hai avuto una bella idea a prendere lo spaccato della Victory perché, secondo me, ti aiuta a capire com'è fatta una nave nel particolare
Ciao luiss....hai colpito nel segno...
azimut
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25-01-11, 08:50 PM
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#6
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Utente Junior
Registrato dal: Jan 2011
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Buona sera
Spulciado i piani e materiali ho notato che ho gia quasi tutto a disposizione
La chiglia e le ordinate saranno ricavate da betulla avio 5 strati da 4 mm
per il resto vengoni richiesti tiglio da 1,5 per il primo fasciame......vedro se ce la possibilita di fare il 2° ......che preferisco
Quello che non so e:
1) I "mattoncini" di rame che dovrebbero ricoprire la parte morta......dove
prenderli?........quanti?......e che misura?..........
2) Come si posizionano?
Nella foto si vedono ma nei disegni non vengono nemmeno menzionati
Se qualcuna ha indicazioni ringrazio in anticipo in anticipo
Ciao a tutti
azimut
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26-01-11, 11:38 AM
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#7
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Utente Senior
Registrato dal: Oct 2008
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Interessante discussione, la seguirò..
__________________
EVOLUTION ogni Lunedì dalle 21 alle 22 su radioluposolitario 90.700 o www.radiolupo.it
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26-01-11, 05:29 PM
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#8
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Utente Senior
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Quote:
Originariamente inviata da AZIMUT
Quello che non so e:
1) I "mattoncini" di rame che dovrebbero ricoprire la parte morta......dove
prenderli?........quanti?......e che misura?..........
2) Come si posizionano?
Nella foto si vedono ma nei disegni non vengono nemmeno menzionati
Se qualcuna ha indicazioni ringrazio in anticipo in anticipo
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Quei "mattoncini" sono piastre di rame che si mettevano per proteggere l'opera viva da quei simpatici animaletti, soprattutto le teredini, che letteralmente mangiavano e/o distruggevano il legno.
In una pubblicazione ho letto che a fine '700 nella marina inglese queste piastre di rame avevano una dimensione di 5 piedi di lunghezza per 18 pollici di larghezza che equivalgono (arrotondando) a circa cm. 160 x 50,
Dimensioni che puoi ridurre in scala per il tuo modello. Penso che per gli americani le dimensioni fossero più o meno le stesse.
Queste piastre erano disposte a scacchiera e quella verso prua ricopriva parzialmente il bordo di quella verso poppa sulla stessa linea, mentre quelle più in basso (verso la chiglia) ricoprivano parzialmente il bordo di quelle della line superiori.
Al reale erano fissate allo scafo con ben 103 chiodi (così ho letto) di cui ben 42 sui bordi.
Nei modelli si possono incollare con colla cyanoacrilica, se ricordo bene c'era un WIP con l'applicazione delle piastre, forse era un modello del Victory.
Buon cantiere!
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26-01-11, 07:09 PM
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#9
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Utente Junior
Registrato dal: Jan 2011
residenza: torino
Messaggi: 22
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Ciao pier
Grazie per la dritta....facendo un rapito calcolo essento il mio modello in scala 1:120 le dimensione delle piastre risulterebbero 1.3x0.43
quelle che ho trovato io sono 6x12.........un bel probblema
ciao
azimut
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26-01-11, 07:25 PM
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#10
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Bergamo
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Quote:
Originariamente inviata da pimini
Quei "mattoncini" sono piastre di rame che si mettevano per proteggere l'opera viva da quei simpatici animaletti, soprattutto le teredini, che letteralmente mangiavano e/o distruggevano il legno.
In una pubblicazione ho letto che a fine '700 nella marina inglese queste piastre di rame avevano una dimensione di 5 piedi di lunghezza per 18 pollici di larghezza che equivalgono (arrotondando) a circa cm. 160 x 50,
Dimensioni che puoi ridurre in scala per il tuo modello. Penso che per gli americani le dimensioni fossero più o meno le stesse.
Queste piastre erano disposte a scacchiera e quella verso prua ricopriva parzialmente il bordo di quella verso poppa sulla stessa linea, mentre quelle più in basso (verso la chiglia) ricoprivano parzialmente il bordo di quelle della line superiori.
Al reale erano fissate allo scafo con ben 103 chiodi (così ho letto) di cui ben 42 sui bordi.
Nei modelli si possono incollare con colla cyanoacrilica, se ricordo bene c'era un WIP con l'applicazione delle piastre, forse era un modello del Victory.
Buon cantiere!
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Ho visto le immagini, vari anni fa, delle piastre della victory quando le hanno tolte definitivamente (a proposito, lo sapete che fino all'anno scorso erano in vendita a pezzettini come souvenir?)..anche se piegate e accartocciate presentavano i fori solo lungo i margini ma nessuna traccia di chiodatura nella parte centrale..confermando quanto già supponevo, cioè che non fossero sovrapposte (neppure parzialmente) ma che venivano piegate per adattarsi alle curve dello scafo.
In realtà la sovrapposizione sarebbe un controsenso vista la funzione che avevano, cioè di impedire alle teredini e ad altri organismi di attaccarsi al legno, in quanto la sovrapposizione avrebbe creato tanti piccoli dislivelli che avrebbero semmai favorito l'adesione allo scafo di un sacco di inopportuna "porcheria"..senza contare che tale sovrapposizione avrebbe portato ad un più facile distacco delle piastre (relativamente molto sottili) a seguito di strisciamenti e urti anche minimi. La posa delle piastre avveniva a partire dalla chiglia secondo file sfalsate (come giustamente ha osservato il buon Pimini) e parallele che si arrestavano a circa un mezzo metro sopra la linea di galleggiamento per coprire in ogni caso la fascia del bagnasciuga.
Quoto l'uso del cianoacrilato..in commercio le sole piastrine a mio avviso credibili per dimensioni e "chiodatura" sono quelle della mantua da 15x5 mm (4 euro per una bustina da 100)..per l'alabama te ne potrebbero servire da 1000 a 1300..(per la victory ne ho usate 3800).
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26-01-11, 07:35 PM
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#11
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Utente Senior
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Quote:
Originariamente inviata da AZIMUT
Ciao pier
Grazie per la dritta....facendo un rapito calcolo essento il mio modello in scala 1:120 le dimensione delle piastre risulterebbero 1.3x0.43
quelle che ho trovato io sono 6x12.........un bel probblema
ciao
azimut
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Non è un grosso problema Azimut..le dimensioni precise non sono del tutto certe e comunque se sono ben posate una accanto all'altra diventa quasi impossibile riconoscerne le dimensioni individuali in quanto si presentano come un rivestimento continuo punteggiato dalla chiodatura..l'importante è non posarle secondo linee curve (del tutto irreali anche se teoricamente gradevoli) in quanto il corso curvilineo delle piastre esalta la dimensione delle singole piastre, oltre a richiedere un'infinità di tagli su misura anch'essi fuori da ogni realtà Erano una protezione, NON una corazzatura!)
Ciao
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27-01-11, 11:32 AM
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#12
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Utente Senior
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Quote:
Originariamente inviata da AZIMUT
Ciao pier
Grazie per la dritta....facendo un rapito calcolo essento il mio modello in scala 1:120 le dimensione delle piastre risulterebbero 1.3x0.43
quelle che ho trovato io sono 6x12.........un bel probblema
ciao
azimut
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in scala sarebbero mm 13 x 4,3, credo che anche le misure di quelle in commercio siano in mm, quindi non molto differenti.
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27-01-11, 11:43 AM
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#13
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Utente Senior
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Originariamente inviata da ilvecchiodelmare
In realtà la sovrapposizione sarebbe un controsenso vista la funzione che avevano, cioè di impedire alle teredini e ad altri organismi di attaccarsi al legno, in quanto la sovrapposizione avrebbe creato tanti piccoli dislivelli che avrebbero semmai favorito l'adesione allo scafo di un sacco di inopportuna "porcheria"..senza contare che tale sovrapposizione avrebbe portato ad un più facile distacco delle piastre (relativamente molto sottili) a seguito di strisciamenti e urti anche minimi.
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Allego una pagina della monografia della Belle-Poule di Boudriot (Ancre) dove l'autore spiega dettagliatamente la posa delle piastre di rame (sono svariate pagine con i dettagli anche per la posa sulla ruota di prua, chiglia, dritto di poppa e timone).
Queste piastre sono chiaramente sovrapposte ... forse i francesi usavano un sistema differente dagli inglesi, però la sovrapposisizione esisteva veramente ... a meno che Boudriot non sia pazzo (ma non credo ...) visto che nel testo fa riferimento a documenti degli "Archives nationales fonds marine" e in particolare a un documento redatto da P.A. Forfait, ingeniere costruttore a Brest dal 1777 al 1783.
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27-01-11, 01:47 PM
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#14
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da pimini
Allego una pagina della monografia della Belle-Poule di Boudriot (Ancre) dove l'autore spiega dettagliatamente la posa delle piastre di rame (sono svariate pagine con i dettagli anche per la posa sulla ruota di prua, chiglia, dritto di poppa e timone).
Queste piastre sono chiaramente sovrapposte ... forse i francesi usavano un sistema differente dagli inglesi, però la sovrapposisizione esisteva veramente ... a meno che Boudriot non sia pazzo (ma non credo ...) visto che nel testo fa riferimento a documenti degli "Archives nationales fonds marine" e in particolare a un documento redatto da P.A. Forfait, ingeniere costruttore a Brest dal 1777 al 1783.
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Caro Pier, lungi da me l'intenzione di accendere polemiche..però vorrei esprimerti un mio personale convincimento, ovvero che una cosa è scrivere manuali/trattati riguardanti qualcosa che non esiste più (e che quindi nessuno può verificare), ben altro è realizzare concretamente quel che si dice venisse fatto..
Non penso affatto che Boudriot fosse pazzo (dovrei visitarlo per formulare tale diagnosi), ma di certo fa mostra di non aver mai messo piede in un vero cantiere navale dell'epoca..e men che meno su di una nave vera dell'epoca.
Ma neppure penso che fossero pazzi quei costruttori che costruivano navi con criteri ergonomici, di solidità, sicurezza e contenimento dei costi.
Del genere: un progettista può progettare quel che vuole..salvo poi sentirsi mandare al diavolo da chi deve poi realizzare sul serio ciò che è stato progettato sulla carta..
Hai riportato con precisione le dimensioni di una piastra di rame, ed hai riportato anche il numero di chiodi (più di 100): prova a calcolare quanti ne sarebbero serviti per fasciare l'intera opera viva..ed al gruviera che sarebbe diventato il fasciame sottostante..e poi dimmi se quello scafo avrebbe resistito più di qualche mese (ad essere ottimisti). Questa è fisica, non un'opinione.
Ovvero la documentazione è sicuramente importante..ma non può prescindere dall'analisi critica..soprattutto quando non esiste alcuna prova tangibile e visibile di quel che riportano i "documenti"..
Poi, siccome esistono svariati tipi di modellismo, ogni soluzione può andar bene ed essere la più giusta..ma solo nel contesto delle personalissime opinioni di ognuno di noi..
Ciao!
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27-01-11, 03:29 PM
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#15
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
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Stefano, io non ho certo la tua esperienza di cantieri navali e di navi d'epoca, cerco sempre, nei limiti del possibile e dell'età, di ragionare con la mia testa e spesso non mi trovo d'accordo con te su certe cose di cui tu sei convinto.
Per me il modellismo deve essere un divertimento e sempre secondo me ognuno è libero di pensarla come vuole, di esprimere il proprio modo di vedere e di pensare ... e lo rispetto.
Come rispetto il lavoro e le ricerche di autori di libri e manuali come quelli di Ancre e la serie di AOTS, anche se non sono certo indenni da errori, ci mancherebbe altro!
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