06-08-10, 09:05 AM
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#16
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Roma
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.tieni conto anche del rivestimento dell'opera viva con piastrine di rame, comunque un 2° fasciame è il minimo...fidati
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sisi.... il secondo fasciame in noce era in programma di farlo con i listelli in noce..... per le piastrine si vedrà
Quote:
Per il rivestimento del ponte di coperta non va bene ne mogano ne noce ma tiglio, nelle misure dovute per non andare fuori scala.
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strano perché le istruzioni originali dicono che per rivestire il ponte si devono usare i listelli in noce.... sei sicuro di non sbagliarti?
Quote:
attenzione, io ho qaulche dubbio riguardo la solidita' dello scafo con la balsa, oltretutto non opporrebbe la giusta resistenza per aiutarti a porre il secondo fasciame.
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alex puoi essere più chiaro? non ho capito perché non opporrebbe la giusta resistenza al 2° fasciame... molti ci hanno già provato e sono rimasti estasiati, lo stesso trink aveva elogiato questa tecnica...
president con illuminazione a led
addirittura dicono che il 2° fasciame si posa solidissimo
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Per un modellista nulla è impossibile da realizzare, esistono solo diversi livelli di difficoltà
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06-08-10, 10:26 AM
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#17
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Utente Senior
Registrato dal: Aug 2007
residenza: Roma
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Ciao, prendo spunto da questo vip per due chiacchiere in libertà, prima di staccare la spina per un po’, per le agognate ferie. Quello che succede normalmente quando si inizia a costruire modelli è che si parte con qualcosa di semplice, ci si prende gusto e per il cantiere successivo si punta subito ad una nave di quelle che colpiscono la fantasia, grandi, famose e di istantaneo effetto. Per esempio la Santa Maria, il Vespa, la Victory e qualche altro mastodonte simile. Con il tempo, si comincia a capire che non è la fama della nave che conta, ma come viene realizzato il modello, l’abilità manuale e le competenze che si intuiscono nei dettagli. Fare il Victory come secondo modello nasconde due grandi pericoli: il primo è che alla fine siano molte le imprecisioni, il secondo è che non si finisca proprio la nave, per stanchezza. Tanto per iniziare, hai solo i piani e le istruzioni? I modelli navali difficilmente si riesce a costruirli bene con soltanto questo, perchè i dettagli sono tanti e complessi per stare in pochi fogli e perchè le solite ditte di modellismo non investono su quello che producono e vendono. Procurati manuali, testi, monografie, in rete si trova molto. Cerca di acquisire le malizie che ti permettono di essere indipendente dal negoziente:
“...ho già calcolato delle spese "necessarie" come le bandiere, le decorazioni in ottone, la ruota del timone, le bigotte, la canapa..ecc....”. In realtà, nessuna di queste spese è necessaria, puoi fare tutto da solo. Anche perchè la qualità di ciò che è in commercio è molto bassa. “...non farò un 1° fasciame nel modo classico, ma pensavo di "riempire" lo spazio tra le ordinate con del legno di balsa, molto meno costoso, meno dispendioso di tempo e che renderebbe la struttura molto più solida..
....” . Occhio, forse servirebbe aver masticato qualche scafo in più: in questo modo hai due legni diversi, il compensato delle ordinate, più duro, e la balsa, più morbida. Quando vai a carteggiare, a parte la difficoltà nel dover praticamente “scolpire” lo scafo, modellandolo come una statua, col rischio di alterare le linee d’acqua, nelle zone più curve, come la prua, rischi di togliere molta balsa e poco compensato con la stessa passata di carta vetrata, per cui esce fuori uno scafo a spigoli. Se si usa il fasciame a tavole, nella realtà, o a listelli, nel modellismo, è anche perchè permette di raccordare facilmente ordinata a ordinata. Anche nei punti dove manca un pò di materiale, ci pensa il listello a dare la curvatura. Inoltre, le ordinate ed il faciame sono sufficienti a creare una struttura più che solida. Insomma, non è il caso di cercare vie sbrigative per uno scafo ben fatto, è bene dedicargli tutto il tempo che serve, meglio un gozzo senza errori che un vascello a spigoli! Per gli acquisti, vedo che sei di Roma: ci sono molte diverse possibilità, prova ad esempio in Via Astolfi. Buon lavoro, ciao!
FD
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06-08-10, 10:36 AM
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#18
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Roma
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grazie francis
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06-08-10, 01:30 PM
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#19
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Utente Senior
Registrato dal: Feb 2009
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Quote:
strano perché le istruzioni originali dicono che per rivestire il ponte si devono usare i listelli in noce.... sei sicuro di non sbagliarti?
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Mi sa che devo campiare in mio nikname, da Alby95 passo a Alby62...Fammi capire una cosa, tu segui davvero quei fantascientifici piani di costruzione della Mantua???? Come già ti ha detto Francis la migliore cosa è aquistare dei manuali o delle monografie. Acquista l'anatomy of the ship hms victory ,autore john Mckay ,editore conway...dopodichè vai a vedere il modello dell' Hms Victory custodito nel museo di Greenwich (se non vado errato) o anche il modello in scala 1:55-57 che sta costruendo Gianfini..ti sembre mogano o nece quel ponte di coperta???????Ho 15 anni esatto, ma qualche cosa sul modellismo la sò tranquillo...
Ciao Alberico
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06-08-10, 02:42 PM
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#20
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Roma
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hahahahaha... mai detto il contrario
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Ho 15 anni esatto, ma qualche cosa sul modellismo la sò tranquillo...
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grazie per il tempo che mi state dedicando.
se devo andare fino a Greenwich per vedere un modellino, tanto vale che faccio 31 e arrivo a Portsmouth e guardo l' originale, no?
quindi 2° fasciamo noce, ponte tiglio... però per lo scafo pieno non cambio idea come già ho detto
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Per un modellista nulla è impossibile da realizzare, esistono solo diversi livelli di difficoltà
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06-08-10, 03:04 PM
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#21
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
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Originariamente inviata da Alby95
Ho 15 anni esatto, ma qualche cosa sul modellismo la sò tranquillo...
Ciao Alberico
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Bravo Alberico, questo dimostra che non conta tanto l'età anagrafica ma l'esperienza e l'occhio. Certo che a 65 anni, come li ho io, si può avere magari più esperienza che alla tua età, ma dipende da quello che si è fatto (e come lo si è fatto), quindi il valore non è mai assoluto.
Per vietnamita: da qualsiasi foto trovi in rete puoi vedere che i ponti dei velieri sono sempre "chiari". Nella realtà il ponte era in legno di quercia (come la maggior parte dello scafo) che veniva tenuto pulito con molto "olio di gomito" dai marinai meno qualificati, sia con abbondanti lavaggi che con pietre che venivano strofinate. Con il sole e il salino il colore chiaro del legno tendeva al grigio chiaro. Grigio scuro nei punti meno raggiungibili per la pulizia e dove si condensava lo sporco, specialmente vicino alle cucine.
Ti assicuro che in vita mia non ho mai visto un ponte di noce o di mogano! (nemmeno sui velieri moderni, adesso si usa il teak, ma anche questo è chiaro).
Come avrai letto in molte parti in questo forum, prendi con le pinze le istruzioni fornite dalle case per i vari modelli, nella maggior parte dei casi sono inesatte o incomplete, quando non completamente sbagloiate come in questo caso, conta molto di più una ricerca sui libri specializzati o in internet. Adesso abbiamo la fortuna di avere a disposizione migliaia di informazioni facilmete raggiungibili, pensa come si era messi molto peggio fino a una decina di anni fa, eppure si riusciva lo stesso con i libri e le visite ai musei a realizzare dei bei modelli il più possibile fedeli alla realtà (che putrtroppo, tranne in pochissimi casi non esiste più).
Segui i consigli del Drake ....
Buon cantiere!
Pier
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06-08-10, 04:46 PM
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#22
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Roma
Messaggi: 39
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grazie pier,
sei sempre molto completo ed esaustivo.
allora il rivestimento dei ponti lo farò di legno chiaro, preferibilmente in tiglio.
per il secondo rivestimento vanno bene i listelli di noce? nella realtà lo scafo era di legno scuro, no?
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06-08-10, 05:01 PM
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#23
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
Messaggi: 2,547
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il noce va benissimo!
Pier
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06-08-10, 05:14 PM
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#24
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Utente Senior
Registrato dal: Feb 2009
residenza: Reggio Calabria
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Bravo Alberico, questo dimostra che non conta tanto l'età anagrafica ma l'esperienza e l'occhio. Certo che a 65 anni, come li ho io, si può avere magari più esperienza che alla tua età, ma dipende da quello che si è fatto (e come lo si è fatto), quindi il valore non è mai assoluto.
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Ovviamente non ho la vostra esperienza nè ancora la vostra manualità, che infatti si acquista dopo anni e anni di modellismo e studio dei modelli. A 15 però niente e nessuno mi impedisce di apprendere e di passare ore ad ore davanti al computer a fare ricerche su modelli...tecniche costruttive...materiali...e apprendere le cose che voi già sapete. O mi sbaglio?
Quindi inquanto a conoscenze teoriche non c'è niente che cambia, posso avere 15-35-48-60-70 anni, ma se le cose le sò le sò e basta. Quello che manca è la manualità che come ho già detto si acquisisce nel corso degli anni.
Chiusa qusesta piccola parentesi torniamo al modello. Io non ho niente in contrario sullo scafo pieno, anzi, basta che il modello non pecchi di resistenza e solidità.
Quote:
se devo andare fino a Greenwich per vedere un modellino, tanto vale che faccio 31 e arrivo a Portsmouth e guardo l' originale, no?
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Guarda io ho visto i modelli esposti nei musei navali del Perù, Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Inghilterra compreso il museo di Greenwich stando seduto a casa mia davanti al computer
Ciao Alberico
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06-08-10, 05:20 PM
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#25
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,765
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Quote:
Originariamente inviata da Alby95
Guarda io ho visto i modelli esposti nei musei navali del Perù, Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Inghilterra compreso il museo di Greenwich stando seduto a casa mia davanti al computer
Ciao Alberico
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devi passarmi i link Alby!!!!
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06-08-10, 10:23 PM
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#26
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Utente Junior
Registrato dal: May 2010
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Originariamente inviata da francisdrake
“...non farò un 1° fasciame nel modo classico, ma pensavo di "riempire" lo spazio tra le ordinate con del legno di balsa, molto meno costoso, meno dispendioso di tempo e che renderebbe la struttura molto più solida..
....” . Occhio, forse servirebbe aver masticato qualche scafo in più: in questo modo hai due legni diversi, il compensato delle ordinate, più duro, e la balsa, più morbida. Quando vai a carteggiare, a parte la difficoltà nel dover praticamente “scolpire” lo scafo, modellandolo come una statua, col rischio di alterare le linee d’acqua, nelle zone più curve, come la prua, rischi di togliere molta balsa e poco compensato con la stessa passata di carta vetrata, per cui esce fuori uno scafo a spigoli.
FD
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Ciao Vietnamita,
scusa se mi intrometto nella discussione, io ho fatto questo errore qualche anno fà con lo scafo di un Fleuron, ho dovuto buttare via tutto : ha ragione Francis, se vuoi fare uno scafo pieno e poi rivestirlo il sistema è di usare lo stesso tipo di legno sia per le ordinate che per i riempimenti. personalmente ti consiglio il legno massello e non il compensato perchè carteggiare uno scafo pieno (delle tue dimensioni) in compensato è la tredicesima fatica di Ercole, troppo duro, credimi ... Se non trovi (è difficile, lo so) il legno di Jelutong può andare bene anche un legno abbastanza tenero come il pioppo o il douglas, non usare l'abete (si apre con il primo cambiamento climatico)... Dai un'occhiata al mio sistema per costruire uno scafo in 1:250, forse può esserti d'aiuto...
a presto
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07-08-10, 09:47 AM
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#27
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
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quindi di che legno dovrei farlo lo scafo... cioè deve essere duro ma non troppo..
pioppo?
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07-08-10, 10:41 PM
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#28
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Utente Junior
Registrato dal: May 2010
Messaggi: 92
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Quote:
Originariamente inviata da vietnamita
quindi di che legno dovrei farlo lo scafo... cioè deve essere duro ma non troppo..
pioppo?
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L'ideale sarebbe lo Jelutong, è il legno che si usa per fare le cornici dei quadri, se vai da un corniciaio dovrebbe averne ed a un buon prezzo. La balsa non è del tutto da scartare: è l'abbinamento balsa-compensato che non funziona bene, il legno di cui fai i riempimenti (ma vuoi proprio farli? non è più facile tagliare più ordinate ed affiancarle?) deve avere una durezza simile al legno che usi per le ordinate! Alternative se non trovi lo jelutong: Pioppo (dolce, lavorabile, si scheggia facilmente, ci facevano le cassette per la frutta) Ramino (Compatto, denso, bel colore, si piega male) Tiglio (altro legno ideale per le sculture, quello buono costa caro)
Cedro del libano (molto simile al pioppo, è un antitarlo naturale, lo trovi sui mercatini per questo ultimo scopo in blocchetti, ma se trovi il falegname del mercatino disponibile...) Douglas- abete di- (bel colore simile al pero, si lavora bene e non si scheggia se l'utensile è affilato, risente dei cambiamenti climatici ma non come l'abete nostrano) e poi ci sono tanti altri legni minori: Betulla, Ontano, Sassofrasso, Hickory, Larice, Tulipier (chiamato anche pioppo giallo, altro ottimo legno se lo trovi...) Limba (si spacca facilmente). A quanto vedo, però, lo spirito del tuo WIP è trovare una via economica alla costruzione del modello (cosa mooooolto interessante ). Il mio consiglio è questo: i falegnami ed i bricocenter buttano letteralmente via moltissimo legno di ritaglio ed usato per bancali di trasporto (spesso è pioppo o Jelutong) è questa la via da "battere" secondo me...
Spero di averti aiutato e non complicato le cose...
A presto
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08-08-10, 01:00 PM
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#29
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Utente Junior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Roma
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Il mio consiglio è questo: i falegnami ed i bricocenter buttano letteralmente via moltissimo legno di ritaglio ed usato per bancali di trasporto (spesso è pioppo o Jelutong) è questa la via da "battere" secondo me...
Spero di averti aiutato e non complicato le cose...
A presto
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grazie wewalt... ora sono a caccia del famigerato JELUTONG
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09-08-10, 02:11 PM
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#30
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Utente
Registrato dal: Jan 2010
residenza: Civitanova Marche (MC)
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Originariamente inviata da vietnamita
grazie wewalt... ora sono a caccia del famigerato JELUTONG
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ciao,
questo e' lo JELUTONG con relativo rivestimento per eliminare il primo fasciame.
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...la poppa in suso e la prora ire in giù, com'altrui piacque, in fin che 'l mar fu sovra noi rinchiuso.
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