America 1851

[vilfra]

Carissimi, sto costruendo l'America 1851, e mi serve il vostro aiuto, in quando partendo solo dal disegno il processo di realizzazioni incomincia ad essere un po difficile. Vi pongo alcuni quesiti:
1) per il primo fasciame utilizzo balsa da 1 x 10 mm o con spessori maggiori?
2) per il secondo fasciame utilizzo noce 1 x 5 mm o .. .... ....?
3) per i ponti avrei pensato di utilizzare del legno di chiaro, mi potrete suggerire il tipo e le dimensioni da utilizare.
grazie

[trinchetto]

che tipo di natante è l'America 1851 ?

Trink

[Adriano Sardo]

Egr. Sig. Trink, ho svolto delle approfondite ricerche in merito alla Sua domanda su che tipo di natante sia l'America 1851: ebbene, sembra essere un naviglio costruito in America, da quì il nome, nel 1851, da quì la targa. Esso era lungo 30,5o mt. e pesava 171 tonn. Aveva due alberi, uno dietro l'altro più un terzo albero posto davanti ma con un'inclinazione diversa, segno che non avevano le idee molto chiare e così le hanno provate tutte. A questo alberi venivano legati dei teli, chiamati vele, cosicchè quando spirava il vento il natante poteva traslare sull'acqua, e a quanto dicevano anche abbastanza velocemente. Siccome i proprietari avevano speso tutti i soldini per costruire il natante pensarono bene di attraversare l'oceano per andare a sfidare gli inglesi, noti scommettitori, in una gara, che nel caso dei natanti si chiama regata, con il naviglio avversario. Così il mattino del 22 agosto 1851 partì la regata che sembra essere diventata famosa con il nome di Coppa America. La regata consisteva in un giro dell'isola di Wight, il percorso in senso orario era delimitato da delle boe luminose che il naviglio doveva lasciarsi sul suo lato destro. Il guidatore dell'America, che nelle regate si chiama timoniere, furbacchione, pensò bene di saltare una boa, tanto ce ne erano tante ed accorciare il percorso. Gli inglesi, ancora più furbacchioni, invece di entrare in regata entrarono nel pallone per cui il loro primo natante, l'Arrow, andò ad incagliarsi ed un altro natante, l'Alarm, andò in suo soccorso. Ma il meglio doveva ancora venire: ed arrivò, infatti quando altri due natanti, il Freak e il Volante, entrarono in collisione. Così l'America vinse la regata. Il primo commento fu dell'aiutante della regina che così riferì la cosa: Maestà l'America è primo, non c'è secondo. Ma fu vera gloria? manco pè gniente, dicono a Roma, perchè un realtà un secondo c'era eccome... ed era il piccolo natante Aurora arrivato 8 minuti dopo l'America, solo che l'aurora era la metà dell'America: 15 mt. contro 30, il chè vuol dire che se fossero stati calcolati i compensi per equiparare le dimensioni (non fu fatto per un eccesso di sicurezza degli inglesi) l'Aurora avrebbe vinto con largo margine, senza parlare poi del salto della boa. Alla fine di agosto Lord de Blaquiere acquistò l'America per 4000 sterline, la tenne un solo anno e la rivendette a Lord Templeton che la ribattezzò Camilla. Due anni dopo venne abbandonata a Cowes, adagiata in un letto di fango cominciò a marcire. Nel 1858 venne ricostruita in quercia inglese il chè la rese più robusta di prima visto che era stata costruita in economia. Nel frattempo gli inglesi, che avevano capito tutto, sostituirono le vele che erano la parte migliore e più innovativa del naviglio, con delle vele in canapa asolutamente inadatte. All'epoca della guerra civile americana il proprietario dell'America, simpatizzante degli stati del sud, ebbe un'idea geniale: montare un cannone sul natante ed inviarlo a combattere per il sud, tanto che fose adatto a guerreggiare era stato ampiamente provato! Così l'America, che nel frattempo era stata ribattezzata Menphis partì ed era tanto adatta al combattimento che prese una cannonata da un natante avversario, quello sì adatto alla guerra, e affondò. Rimessa a galla nel 1864 venne usata fino al 1913, poi messa a terra venne adorata come un totem indiano. Solo che, i furbastri la lasciarono deteriorare e quindi furono costretti a metterla dentro un vecchio capannone il cui tetto crollò danneggiandola definitivamente tanto che nel 1946 venne demolita. Agli americani, però, era piaciuta così tanto che nel 1967 ne costruirono un'altra uguale, però, siccome non c'erano più gli inglesi a farsi abbindolare, si limitarono ad usarla nella pubblicità dei bastoncini Findus.
Certo di aver fatto cosa gradita a Trinchetto colgo l'occasione per distintamente salutarlo
Suo devotissimo Adriano Sardo

[trinchetto]

Originariamente inviata da Adriano Sardo

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Certo di aver fatto cosa gradita a Trinchetto colgo l'occasione per distintamente salutarlo
Suo devotissimo Adriano Sardo

Graditissima!
Qualche cognizione tecnica generale già ce l'avevo .... quindi è soprattutto sul versante storico che ho avuto modo di riempire un po' della mia ampia carenza.
Un dubbio però mi rimane: oltre al fatto che regatava .... che tipo di natante è l'America 1851?

Trink

[Adriano Sardo]

il natante in oggetto sembrerebbe essere uno schooner, in italiano goletta o scuna, l'utilizzo, come abbiamo visto, non era solo quello di regatare ma anche quello di fare la guerra, anche se questo gli riusciva sicuramente meno bene. Se a Sua Signoria interessa la forma lo potrei descrivere così: forma oblunga, a punta davanti e rotondo dietro. La parte superiore è piatta, per poterci camminare sopra altrimenti se fosse stata fatta come la parte inferiore gli occupanti sarebbero sicuramente scivolati in mare. Ma quello che è strano e qui è dove i costruttori hanno fatto un pò di confusione sono gli alberi: i due in mezzo sono inclinati all'indietro mentre quello davanti è fortemente inclinato in avanti... mah potrebbero averle tentate tutte pensando che almeno una sarebbe andata bene. Spero che la descrizione sia sufficiente a chiarire il tipo di natante: d'altro canto anche i costruttori trovatisi in difficoltà hanno tolto il 1851 lasciando solo America... ma questo, forse, il nostro amico non lo sa.
Le porgo i miei più sentiti ringraziamenti per l'apprezzamento delle mie faticose ricerche.
Sempre Suo Devotissimo
Adriano Sardo

[trinchetto]

Da ciò che dici, Adriano, Vilfra avrà da lavorare parecchio. Potrà aiutarsi con materiale tecnico e bibliografico di schooner-goletta-scuna ma, a quanto capisco, qualche adattamento specifico sarà obbligatorio.

In risposta al quesito originario (a proposito, vilfra, in che scala lavorerai?) posso solo dire che come primo fasciame, ad oggi ho usato sempre tiglio e mi sono trovato bene sia come robustezza che come lavorabilità; riguardo alle dimensioni penso che il classico (e diffusisimo) 5x1,5 mm. sia un buonissimo listello: abbastanza sottile per seguire la curvatura di ogni scafo e abbastanza spesso per essere lavorato anche a fondo senza compromettere la rigidità.

Come secondo fasciame, dipende dalla finitura del modello. Se è destinato a rimanere con legno a vista, anche se solo parzialmente, meglio usare legno che si avvicini al colore originale (quercia inglese dopo il 1858, come recuperato da Adriano) altrimenti usa il listello che hai o col quale ti trovi bene, visto che sarà verniciato. Meglio tuttavia usare listelli un po' duri, per evitare che possano rimanere dei segni sullo scafo (graffi, bottarelle, ecc...); il "noce" commerciale per modellismo (in relatà il vero noce è un'altra cosa) potrebbe dunque andare bene, ma meglio il 4x1 - o anche il 3x1, se il modello è piccolino - perchè un listello sottile segue meglio l'andamento dello scafo; per il colore, dovrai selezionare i listelli in negozio perchè ogni essenza non solo è diversa dall'altra, ma anche da se stessa. In generale, il "noce tanganika" è color ocra. Se invece vernicerai, dovrai procedere anche a stuccatura e finitura, ma ne riparleremo più avanti.

Legno del ponte chiaro? Dipende da quanto chiaro lo vuoi ... acero e tiglio sfiorano il bianco. Il primo è un po' più compatto, dunque resistente ad eventuali graffi, bottarelle, eccc... Le dimensioni dipendono da quanto il tavolato era largo in questo tipo di imbarcazione e dal fsattore di scala che utilizzerai. Chissà se Adriano ha informazioni anche di questo tipo .... .

Trink

[Adriano Sardo]

coperta in pino bianco dell'Oregon che contrariamente al nome non da legno bianco ma leggermente rosato (il bianco è il colore della corteccia) legno resinoso ed elastico, ma soprattutto economico. Tavole di circa 30 cm. per 6 mt. pollice più pollice meno, andamento rettilineo, trincarino in quercia, ordinate e chiglia in quercia fasciame in douglas. Come è noto l'America fu costruita in stretta economia utilizzando poca quercia che ne avrebbe aumentato la robustezza. Tutt'altra cosa la ricostruzione con sostituzione del fasciame in quercia, visto che il douglas era marcito, e solamente l'incuria con cui fu mantenuta ne hanno provocato la fine. Se fosse stata oggetto di manutenzione periodica, invece di essere abbandonata per anni, non sarebbe rimasta così danneggiata dalla caduta del tetto del capannone in cui era, si fà per dire, custodita. Il fatto è sorprendente dal momento che stiamo parlando di un natante leggendario. A disposizione di lorsignori per eventuali altre informazioni se dovessero occorrere.

[vilfra]

Egr. Sign. Adriano Sardo la ringrazio per le sue spiegazioni e la sua disponibilità, ma mio malgrado molti dei legni che hai citato non so dove andarli a comprarare, il mio negozzio di riferimento fornisce solamente balsa, noce (non tutte le misure) e tiglio, se conosci alcuni negozzi che vendono on-line mi li potresti linkare, grazie

[vilfra]

lo stato del mio lavoro

[vilfra]

il primo fasciame

[blusky1974]

grazie, la storia di questo modello e' davvero interessante, trovo molto affascinante questo periodo storico e devo ammettere che un modello di questo tipo in un salotto stile inglese fa una grandissima figura!!!

[Adriano Sardo]

ciao vilfra, mi dispiace ma non conosco siti che possono esserti d'aiuto per gli acquisti, sono convinto che cercando sul forum potrai trovare le indicazioni di cui hai bisogno. Io, se vuoi, posso esserti d'aiuto più sul lato storico.
buon lavoro
Adriano

[vilfra]

dopo aver considerato i consigli dati, credo che proseguiro nella posa del secondo fasciame con listelli di noce 1 x 3, e copertura del ponte con listelli 1 x 3.
Il mio lavoro finale dovrebbe essere un qualcosa che si dovrebbe avvicinare alla foto. ciao

[Adriano Sardo]

Ciao vilfra, dal momento che lo scafo è verniciato, penso che la scelta di un'essenza o un'altra per il secondo fasciame non sia poi cosi determinante. Piuttosto a che punto stai ?.
Saluti
Adriano