Vecchio 19-04-10, 07:29 PM   #46
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Ciao Hirpin, scusa l'assenza ma vedo che hai risolto il problema, nel senso che ci vogliono entrambi gli elementi.
E, sì, tutto bene sono solo un po' perplessa per lo spessore. Sicuro che non erano sporgenti solo 1 mm (non mi uccidere... )

eh si hai ragione cosi come c'è nelle foto con le istruzioni le incinte e incitoni sono di 1mm io ho usato dei listelli da 2mm sotto consiglio del mio negoziante......spero che non ci siano problemi se sono di 2mm... a me a vederlo non dispiace
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Vecchio 19-04-10, 07:38 PM   #47
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eh si hai ragione cosi come c'è nelle foto con le istruzioni le incinte e incitoni sono di 1mm io ho usato dei listelli da 2mm sotto consiglio del mio negoziante......spero che non ci siano problemi se sono di 2mm... a me a vederlo non dispiace
A questo punto, visto che come forma va bene, dovresti passarlo con il blocchetto rivestito di carta vetrata fino a ridurre lo spessore. Ma entra in gioco il fatto che a te piace così (per la serie "il capitano della mia nave sono io, per mille spingarde!" ). L'ultima parola è la tua
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Vecchio 19-04-10, 08:04 PM   #48
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A questo punto, visto che come forma va bene, dovresti passarlo con il blocchetto rivestito di carta vetrata fino a ridurre lo spessore. Ma entra in gioco il fatto che a te piace così (per la serie "il capitano della mia nave sono io, per mille spingarde!" ). L'ultima parola è la tua
tutto vero ehehhe cmq sono andato di carta vetrata e cutter per un bel pò per togliere lo scalino dall'incintone.. adesso inizierò con tutto quello che c'è da mettere sul ponte... unica cosa ma quando dipingo????
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Vecchio 19-04-10, 08:37 PM   #49
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Guarda, mi pare che se vuoi cominciare a dar di piglio ai pennelli sarebbe ora!
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Vecchio 20-04-10, 10:54 AM   #50
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Guarda, mi pare che se vuoi cominciare a dar di piglio ai pennelli sarebbe ora!
SI SI vorrei iniziare a colorare le impavesate interne in rosso opaco ma non sò se devo colorare anche il capodibanda rosso... dalle foto di francisdrake che mi ha gentilmente inviato e che ringrazio ufficialmente ho notato che ha colorato abbastanza cose in rosso.....
Sai perchè sono confuso perchè in questo modello AMATI non ci sono tante istruzioni e info storiche sul modello....e addirittura sullo scatolo sullo scatolo ci sono foto di navi diverse sia per incinte e incintoni!!!ridicoliiiiii......
fortuna aver trovato un forum del genere con persone capaci e informate.....
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Vecchio 20-04-10, 11:29 AM   #51
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Beh, veramente... Pensando alla colorazione delle navi inglesi di epoca georgiana in generale, direi che NO, il capodibanda riprendeva il colore delle fasce scure sulle murate, e quindi era nero.
La colorazione della parte interna delle murate è meglio avviarla dopo la posa degli scalmotti (o delle serrette) e prima di installare capodibanda e trincarino. Questo per diminuire il rischio di "sbavature".
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Vecchio 20-04-10, 02:26 PM   #52
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Beh, veramente... Pensando alla colorazione delle navi inglesi di epoca georgiana in generale, direi che NO, il capodibanda riprendeva il colore delle fasce scure sulle murate, e quindi era nero.
La colorazione della parte interna delle murate è meglio avviarla dopo la posa degli scalmotti (o delle serrette) e prima di installare capodibanda e trincarino. Questo per diminuire il rischio di "sbavature".
ho messo già trinc e capdib... diciamo che adesso dovrei anche cercare di capire se iniziare a passare qualcosa sul ponte prima di attaccare carabottini e cannoni ruota timone tambuccio o farlo dopo che ho finito di installare tutto etc..
se iniziare anche a colorare le murate interne o mettere prima le cavigliere .... le murate interen molto difficili da rastremare per frle divntare lisce....
mentre per il capodibanda anche a me piace nero come le navi inglesi dell'epoca...
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Vecchio 20-04-10, 02:57 PM   #53
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Per rastremare l'impavesata uso un segmento della lama del cutter. Segmento di scarto, già utilizzato: se il filo della lama è nuovo i risultati non sono buonissimi, perchè tende ad intaccare il legno, mentre se ha perso il filo raschia che è una meraviglia.

La penso come Madama: capodibanda ed incintoni dello stesso colore legano molto bene.

Trink
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Vecchio 22-04-10, 06:18 PM   #54
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Sul ponte.... Sul ponte, dipende dal tipo di finitura che vuoi dare.
Oli e cere in genere conviene darli all'ultimo, facendo disperatamente lo slalom col pennello tra cannoni, ecc, perché se li metti prima ti impediscono di incollare.
Turapori, smalti acrilici e vernici varie fissanti e "di finitura", conviene invece metterli prima di arredare il ponte
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Vecchio 23-04-10, 09:39 AM   #55
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Cari Bombardieri, la bombarda è un modellaccio di difficile interpretazione: è esistita una nave di quel tipo, c'è un disegno d'epoca che la ritrae solo di profilo, ma non era francese come la descrive chi la produce. Ricordo di aver trovato secoli fa in biblioteca quell'immagine, ma altro non c'è. Dopo i primi esperimenti francesi degli anni 90 del XVII secolo, verso gli inizi del 1700 si costruirono bombarde più grandi e perfezionate, chiamate anche "fregate bombarde", classe alla quale dovrebbe appartenere questo modello. Le principali marine europee cominciarono subito a scopiazzarsi, per cui non si fa un errore eccessivo trasformandone una spagnola in francese o inglese. Quel che conta è riportare tutto a fine 1600 - inizio 1700, quindi non esattamente in epoca georgiana, in particolare alcune linee della prua, le decorazioni di poppa e le bottiglie, alcuni accessori del ponte, l'alberatura con le sue manovre e la verniciatura. Comunque è bene non dannarsi troppo l'anima, meglio considerarlo come un modello di allenamento e di esercizio dal punto di vista della ricerca storica. Per il ponte: le assi del ponte di qualsiasi vascello, anche moderno, non sono trattate, sono color grigio chiaro. Fanno eccezione alcuni yacht del 900, ma quella è un'altra storia. Se volete torniamo sull'argomento, anche sull'affascinante storia delle bombarde, ora devo scappare...ciao!
FD
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Vecchio 23-04-10, 07:17 PM   #56
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Caspiterina questo Francisdrake che ci tiene!! ehehe è un GRANDE!!!!!!
sono molto felice di aver trovato della gente cosi in gamba in questo forum!!!
cmq è giusto tutto quello che mi hai consigliato... "questa Bombarda è un modellaccio di difficile interpretazione"..
io ho fatto ricerche su ricerche ma si trova ben poco su questa nave!! le cose più interessanti le ho lette da te!!!
cmq questo modello che mi sto accingendo a fare l'ho preso come seconda prova per le mie capacità.. ho fatto prima di questa una molto più facile la Raimbow Amati una barca di coppa america,adesso andando per gradi ho voluto provare una barca di livello medio come la Bombarda..
se i lavori saranno soddisfacenti proverò a farne un'altra un pò più difficile, se no lo saranno penso che saranno i mie due unici esemplari!!
adesso sono alle prese con carabottini e corpo cucina....
ecco alcune foto ho messo incinte e incintoni..
Icone allegate
Bombarda in cantiere-p10100362.jpg   Bombarda in cantiere-p10100363.jpg   Bombarda in cantiere-p10100365.jpg  

Bombarda in cantiere-p10100366.jpg   Bombarda in cantiere-p10103080.jpg   Bombarda in cantiere-p10103081.jpg  

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Vecchio 23-04-10, 07:46 PM   #57
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Attento, Hirpin!

Controlla un po' tutte le posizioni e le distanze tra gli incintoni. Soprattutto quella che ti ho segnato: sembra quasi che tra I e II ci sia un aumento di distanza e tra II e III una drastica riduzione. Salvo il fatto che si tratti di un modello del tutto particolare, tra I, II e III ci deve essere la stessa distanza .... al più una leggerissima riduzione.

Inoltre, la colorazione degli incintoni di solito è bene farla prima di mettere il secondo fasciame (o comunque prima di incollare) altrimenti dopo diventa molto difficile.

Trink
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Vecchio 23-04-10, 08:16 PM   #58
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Attento, Hirpin!

Controlla un po' tutte le posizioni e le distanze tra gli incintoni. Soprattutto quella che ti ho segnato: sembra quasi che tra I e II ci sia un aumento di distanza e tra II e III una drastica riduzione. Salvo il fatto che si tratti di un modello del tutto particolare, tra I, II e III ci deve essere la stessa distanza .... al più una leggerissima riduzione.

Inoltre, la colorazione degli incintoni di solito è bene farla prima di mettere il secondo fasciame (o comunque prima di incollare) altrimenti dopo diventa molto difficile.

Trink

ciao Buon trink, diciamo che dalle foto che ho visto di questa bombarda e da quella che c'è sullo scatolo e sulle istruzioni( c'è anche una foto nella pagina precedente) ho cercato di dare la stessa forma e distanza che c'è 1:1 sulle tavole delle istruzioni....
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Vecchio 23-04-10, 08:22 PM   #59
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Copio e incollo una breve scheda che avevo scritto nel secolo scorso per una mostra alla quale avevo portato la bombardina:

...Sul finire del 1681, in un clima di grande segretezza dovuto alla presenza di spie olandesi e inglesi, iniziarono contemporaneamente nei cantieri francesi di Le Havre e Dunkerque i lavori di costruzione di cinque unità appartenenti ad una nuova tipologia di navi da combattimento: la galeotta bombarda. Pensata per attaccare porti e fortificazioni costiere, era la diretta risposta di Luigi XIV ai continui attacchi dei pirati barbareschi che tormentavano i traffici marittimi nel Mediterraneo: colpirne le basi di partenza, in particolare Algeri, Tunisi e Tripoli, avrebbe certamente significato ridurne la capacità d’azione e rendere la navigazione commerciale più sicura. La Menaçante, la Brûlante e la Cruelle, realizzate a Le Havre dal maestro d’ascia Salicon, la Bombarde e la Foudroyante, costruite a Dunkerque da Hendrick, erano impostate tutte sui medesimi disegni, eseguiti da quello che può essere considerato l’inventore di questo tipo di navi, Bernard Renau d’Elissagaray, detto "petit Renau". Allo scopo di collocare a bordo la più potente arma d’assedio dell’epoca, il mortaio, Renau aveva modificato la tradizionale attrezzatura di una nave a tre alberi, eliminando il trinchetto e collocando al suo posto una robusta piattaforma, in grado di alloggiare due bocche da fuoco disposte trasversalmente e affiancate, a differenza delle unità costruite successivamente, sulle quali la disposizione divenne longitudinale e affiancata; gli affusti erano solidali con il ponte, di conseguenza l’unico parametro di tiro regolabile era l’alzo. Il bompresso era leggermente più lungo del normale, in modo da permettere l’adozione di fiocchi di grande dimensione, sufficienti a compensare l’assenza delle tre vele quadre di prua. Lo scafo presentava inoltre una parte inferiore piuttosto piatta, per ridurre il più possibile il pescaggio di un’unita destinata ad operare in acque basse, in prossimità dei porti. Oltre ai due mortai, le galeotte erano armate con quattro cannoni, collocati nella zona di poppa. Le dimensioni finali, uguali per tutte, erano pari a 23 metri per la lunghezza e 7,6 per la larghezza, 120 tonnellate di stazza. Per quanto riguarda gli esemplari di Le Havre, sappiamo che Salicon ne approvò il risultato finale il 10 marzo 1683, mentre il varo avvenne il successivo 23. Il battesimo del fuoco avvenne in luglio, con il primo bombardamento di Algeri. A fronte di un notevole successo incontrato in seguito, che porterà le principali marine nazionali dell’epoca ad adottare le bombarde nelle proprie flotte, l’esordio non fu dei più promettenti: il comportamento in navigazione non era dei migliori, mentre la complessa procedura di attacco causò notevoli problemi al capitano di artiglieria dell’esercito Nicolas Camelin, incaricato di dirigere il tiro nella prima missione. Vediamo nel dettaglio come si svolgevano tali operazioni: a partire dalla base di Dunkerque fu una squadra composta dalle cinque galeotte, alcune navi di scorta, galee e navi con a bordo le munizioni per i mortai; giunti in prossimità del porto nemico, gran parte dell’alberatura delle bombarde veniva completamente smontata: ciò si rendeva necessario in quanto la vampa prodotta dai mortai avrebbe rapidamente bruciato gli stralli di prua, che dovevano di conseguenza essere ammainati; privata di una parte delle manovre fisse, l’alberatura non era più equilibrata e quindi, fatta eccezione per i tronchi maggiori di maestra e trinchetto, doveva essere eliminata. Per favorire tale operazione, la testa di moro inferiore dell’albero di maestra era montata al contrario, consentendo così ai marinai di sghindare l’albero di gabbia restando a poppa dell’albero maestro senza interferire con la preparazione dei mortai che si svolgeva a prua. Entravano così in azione le galee, che rimorchiavano le galeotte fino al punto considerato ottimale per il tiro; una volta ormeggiate, al segnale convenuto iniziava il bombardamento, con una cadenza ben precisa. Terminata l’azione, la procedura veniva eseguita al contrario e si faceva ritorno alla base. I problemi per il capitano Camelin nacquero dal fatto che la gittata poteva essere regolata mediante l’alzo e la quantità delle polveri, ma per modificare la direzione bisognava manovrare la bombarda come un gigantesco affusto galleggiante, agendo sulle gomene delle ancore e sull’unica vela disponibile, quella di contromezzana, impresa non facile per un soldato di terra. I risultati della missione furono giudicati insoddisfacenti da Luigi XIV, che affidò le successive ad ufficiali di marina. Potendo anche contare su due nuove unità a partire dal dicembre 1682, la Fulminante e l’Ardente, leggermente più lunghe e larghe, per una portata salita a 140 tonnellate, con i mortai disposti in senso longitudinale, fu chiaro a tutti il devastante potenziale di queste nuove armi: nell’assedio di Genova del 1684 furono sparate, con una cadenza media di 5-6 per mortaio ogni ora, ben 13300 bombe nell’arco di dieci giorni! Le munizioni usate potevano essere proiettili in pietra o ferro, che arrivavano a sfiorare il quintale di peso, oppure granate esplosive dal micidiale effetto distruttivo. Nel 1692, con gli equipaggi divenuti ormai esperti nell’utilizzo delle galeotte bombarde, la Terrible, la Belliqueuse e l’Éclatante furono per la prima volta utilizzate per colpire altre navi. Successivamente fu armata una variante più grande e potente, la fregata bombarda; le prime unità di questo tipo furono la Martiale costruita a Le Havre dal maestro d’ascia Philippe Cochois nel 1693, la Bellone a Brest da Blaise nel 1695, la Foudroyante a Lorient da François Le Brun nel 1696, la Salamandre a Tolone nel 1697. Il tonnellaggio andava dalle 250 alle 400 tonnellate, con un armamento dell’ordine di 20 cannoni. Le nuove unità erano ormai in grado di navigare in maniera ottimale, al punto da poter essere impiegate per la guerra di corsa. Galeotte e fregate bombarde furono rapidamente adottate dalle flotte militari delle principali nazioni europee, con interessanti varianti come ad esempio il bomb ketch inglese, con un mortaio singolo montato su un affusto rotante, a centro nave tra i due alberi, al quale poteva aggiungersi un secondo collocato nella zona di prua. Divenute strumento di una politica di repressione e intimidazione, queste navi furono addirittura oggetto di editti reali per limitare il peso dei proiettili, allo scopo di ridurre gli effetti distruttivi dei mortai. Utilizzate fino ad oltre la metà dell’ ‘800, le bombarde ebbero però modo di riscattare tale triste fama continuando ad essere costruite in versione mercantile, prive cioè di armi e destinate quindi al commercio marittimo. A favorire questo impiego era la struttura interna di eccezionale robustezza, che le rendeva estremamente affidabili: per poter sopportare le sollecitazioni dei mortai, avendo come unico dispositivo di smorzamento dell’energia rilasciata sull’affusto in fase di sparo uno strato di vecchi cavi, vennero fin dall’inizio disegnate sovradimensionando ogni particolare costruttivo secondo le specifiche valide per vascelli da 50 e più cannoni....

Francis Drake
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In questo, Hirpin ha seguito fedelmente il disegno dei piani....
Scusate, proposta: ho l'impressione che il "modellaccio di difficile interpretazione" assomigli abbastanza al Bomber Vessel Granado.... Diamo un'occhiata alla sua monografia?
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