La Saettia

[francisdrake]

Trinchetto! Che piacere rileggerti, ce la mettero' tutta per restare aggrappato al tavolo da lavoro, ho un prurito alle mani...provero' anche a leggere un po' di storie qui sul forum...

Ciao Enrico "Pennaccino", fa sempre piacere vedere nuove saettie in giro. 1,75? ma hai anche un valido support psicologico?? E' una scala da esaurimento nervoso, complimenti. Pero' cosi' ti risparmi un bel po' di dettagli, alla fine avrai solo sartie a colonna e poche manovre correnti, piu' facile di quello che pensi.

A presto,
FD

[sergio60]

personalmente ho tanta voglia e curiosità per questo wip e sopratutto vorrei godermi il finale , ma tu carissimo Francisdrake devi promettere solennemente innanzi al pubblico dei modellisti di aggiornarlo con tanta puntualità
Salutissimi Sergio

[maurino]

Ciao e bentornato Francis Drake , chissà che vedendoti all'opera mi torni l'estro per completare anche la mia Saettia ......
Mauro

[francisdrake]

Il primo approccio con la Singer e’ stato meno traumatico del previsto: il numero di nodi da sbrogliare, di casini misti e di relativi santi chiamati a farmi compagnia e’ stato tutto sommato modesto. I primi giorni sono passati a prendere sensibilita’ con le dita, capire i movimenti di base e scegliere il filo piu’ adatto anche come colore e passo, cioe’ la grandezza dei punti. Utilizzando il passo minimo, 1 mm tra entrata, uscita del filo e spazio vuoto successivo, la stoffa tende ad arricciarsi; con passo 1,5 il risultato mi sembra accettabile, poche grinze che vanno via col ferro da stiro. Ho torturato qualche pezza di prova e consumato un paio di rocchetti fino a trovare una prima soluzione accettabile per iniziare a fare esperimenti. Ieri ho iniziato la prima vela di prova a misura definitiva, in particolare quella di maestra; in un paio d’ore ho quasi completato la cucitura che simula i ferzi, adesso si tratta di vedere se l’effetto complessivo, anche dal punto di vista del parallelismo che simula il vivagno (la parte sovrapposta dei ferzi) e’ buono oppure se dovro’ giocare il jolly usando un doppio ago, che per i miei gusti e’ gia’ un automatismo sfrenato, ai limiti della squalifica per gioco sleale. Comunque, per gli orli prendo 15 euris, per sostituzione zip 25. Consegna in un paio di giorni.
FD

[trinchetto]

mica male il risultato!
Avrei bisogno di sostituire una zip nel giubbotto da moto

Trink

[francisdrake]

Dopo quattro ore di sudori freddi, imprecazioni e diottrie gettate al vento, le cuciture dei ferzi della vela di maestra sono andate al loro posto. Il monetino da 2 euris da' un'idea delle dimensioni; l'antenna e' quella definitiva, una volta montata ci vedo pure le partite su Sky. Trink, ormai ho una confidenza imbarazzante con lo strumento, il giubbotto da moto te lo ricamo con le iniziali, lo stemma del club, un autoritratto, quello che te pare. Prezzi modici.
FD

[trinchetto]

Troppo semplice, simulare le cuciture. Da te mi sarei aspettato quantomeno e sottolineo il quantomeno, vere strisce di tela con veri ferzi in miniatura.
Non ci siamo. No, proprio non ci siamo

[francisdrake]

Ah beh, i ferzi li fai, vengono larghi 14-15 mm. Poi pero’ devi fare la sovrapposizione, il vivagno, meno di 2 mm. In qualche modo devi unire i ferzi, che ne so, li incolli, li inchiodi, li saldi, li cementi, boh. Poi in quell’1,8 mm scarso ci devi fa passare due cuciture parallele, per una sessantina di volte, i ferzi piu’ lunghi sono sui 60 cm. Con una Singer che hai iniziato a usare da due settimane ed e’ complicata come un 747. Se sbagli, butti tutto, ovvio. Dopodiche’, lanci la bestemmia fine di mondo, probabilmente fai a pezzi con l’ascia i vicini che protestano per il caos, dirotti un aereo, rubi un’atomica e la fai detonare sulla prima citta’ che ti sta sulle balle, poi forse ritrovi la calma e ricominci. Tu fa’ come vuoi, io faccio codardamente le finte cuciture squallide col filo da cucito da 2 Euris a rocchetto, che se sbagli le tagli con il trinciapollo, le sfili coi denti e riprendi in 10 minuti. E ci guadagno in salute. Pero’ le bende dei terzaroli le sto facendo a parte, quelle saranno cucite dal vivo senza paracadute, cosi’ come i rinforzi.
Non siete modellari, siete belve senza cuore, sappiatelo.
FD

[francisdrake]

La vela di maestra ha finalmente preso forma, con bende dei terzaroli, rinforzi e vaina cuciti al loro posto. E' andato quasi tutto liscio, anche se dovro' rivedere un paio di cuciture andate per fatti loro, ma considerando che alla Singer sono ancora una discreta zappa, non posso lamentarmi. Fino a qua comunque mi sono divertito, non c'e' niente di prestabilito, ogni minima modifica e' qualcosa di nuovo, vanno continuamente improvvisate soluzioni ai problemi, sia per via della macchina da cucire che per le dimensioni. Adesso tocca a matafioni e gratile, vedremo cosa uscira' fuori.
FD

[Azzio1973]

Ciao mi infilo a guardare


Inviato dal mio iPad utilizzando Forum

[francisdrake]

Nel fine settimana ho preso una pausa nel reparto veleria, attualmente impegnato con la seconda delle due grandi vele, ho girato la sedia e sono tornato in cantiere per fabbricare un po’ di bertocci o paternostri, per le trozze. Il materiale viene da simpatici spiedoni in bambu’, che per una volta non verranno alloggiati dentro altrettanto simpatiche mazzancolle ma diventeranno parte del saettione. Il bambu’ si presta particolarmente per la sua durezza e per le fibre che non scheggiano, su circa 25 bertocci ne ho gettato via solo uno per rottura durante la lavorazione. Inoltre, lo spiedo mi permette di continuare la tradizione del materiale di recupero adottata sul modello, una specie di sfida iniziata a partire gia’ dalla chiglia, che preferibilmente non prevede il ricorso a materiale acquistato. Il procedimento e’ abbastanza semplice e veloce: pratico un foro da 0.8 mm assialmente col trapanino manuale per la massima precisione, arrotondo l’estremita’ dello spiedino per creare una meta’ della sfera che costituisce il bertoccio, poi con una lima triangolare inizio a creare 3-4 mm piu’ internamente il solco che genera la seconda meta’. Rifinisco ogni tanto con carta vetrata e lima per dare la giusta forma, poi l’ultimo miglio lo chiudo con il tagliabalsa, asportando quantita’ infinitesime di materiale fino al distacco della sferetta. In circa tre ore ho modellato bertocci sufficienti per le tre file della trozza dell’albero di maestra. Ora si ritorna in veleria…
FD

[francisdrake]

Mentre prosegue la lavorazione della vela di trinchetto, faccio un passo indietro per spolverare le ancore, realizzate per spezzare la fase inattiva con qualcosa che poi avrei riutilizzato in seguito, tanto per il gusto di muovere un po’ i polpastrelli. Ho ricavato il fusto e le marre da una fusione in stagno, le patte invece da lamierino; la cicala e’ rivestita. La finitura e' provvisoria, al momento di sistemarle alla murata andranno poi omogeneizzate a tutto il resto col giusto grado di sporco e invecchiamento. C’e’ anche un ancorotto, ancora da rifinire e completare con patte, ceppo e cicala. La sistemazione alla murata richiede un discorso a parte, ma ci sara’ tempo piu’ avanti, una volta sistemate le due antenne grandi.
FD

[Shackleton]

Ciao Francis, una domanda circa la fusione.

Vedo che hai realizzato degli stampi planari con la parte superiore aperta, tu quindi coli direttamente il materiale cosi? Solitamente si vedono stampi con due parti da accoppiare ed i vari canaletti di sfogo, non hai problematiche di bolle d'aria?

[francisdrake]

Ciao! Ho potuto usare uno stampo aperto perché la sezione del fusto e delle marre è quadrata e tutta su un piano, quindi è come creare una scatola lasciando un lato aperto dal quale colo il metallo fuso. Se avessi dovuto fondere una figura più complessa o a sezione circolare, per esempio, come i cannoni, allora avrei dovuto utilizzare la tecnica che dici tu, con lo stampo diviso in due parti che si aprono quando il metallo è solidificato. Le bolle non si formano perché non ci sono sottosquadri, non ci sono punti nei quali l'aria resta intrappolata; tra l'altro ho scelto lo stagno proprio perché ha il punto di fusione basso, con un comune saldatore torna liquido e si può eventualmente rimescolare la fusione direttamente nello stampo. Spero di essere stato esauriente, in caso sono qui per qualsiasi domanda, ciao
FD

[Shackleton]

Limpidissimo, grazie dei chiarimenti!