Un'altra Coca spagnola da kit AMATI

[cervotto]

Il punto è che le ditte e i loro disegnatori pensano che il modello è solo un "giochino", quindi non danno alcuna importanza alla realtà. Basta vedere i portelli dei cannoni in metallo (1) o in quadri di 2mm di spessore su cui incollare i cardini (2), così il legno viene macchiato dalla colla!

[De Ruyter]

Potrebbe anche darsi che lo stratega del marketing, magari bocconiano, abbia imposto deliberatamente certi errori così che i neofiti come me alla fine s'illudono di essere delle autorità in architettura navale... e, terminati i lavori poi comprano un nuovo kit!

[sergio60]

Mi associo a Nick e Killik
Quei bozzelli non possono funzionare in quel modo.
Poi scusatemi se insisto , l'avevo già scritto credo, anche dei bozzelli commerciali se stondati un po sarebbero più credibili.
Il tuo cantierino invece è decisamente credibile complimenti

[De Ruyter]

Grazie mille, Sergio, per l'incoraggiamento e agli altri amici per i loro interventi.

Ho già abbastanza in mente come procedere per avere meno intralci e ingombri possibili: prima lo straglio, poi l'installazione del pennone con bozzelli e trozza, poi la crocetta seguita dalla biscaglina e infine le sartie laterali. Sarà veramente un Work in Progress, valutando passo passo come procedere.
Il problema dei bozzelli qui si risolve con l'autocostruzione; almeno di due tipi diversi. Nella Nao di Matarò ce ne sono ancora di più...
Legati i primi bozzelli al pennone. Come sarebbe utile avere delle manine piccole...
Concludo augurando un Buon Anno a tutti, anche se le premesse non sono granché, purtroppo.

[cervotto]

No, l' ordine di montaggio è diverso; prima la crocetta, le sartie, lo strallo, poi il pennone e trozza. Lo strallo è sempre sopra a tutte le sartie.

[Killik]

Il collare della ghia del pennone è anche sopra lo strallo, abbraccia tutto!

[De Ruyter]

Vi ringrazio, ma quello schema non fa per la cocca, in quanto le sartie sono legate all'albero e il pennone passa attraverso il calcese.
Le sartie le intendo ultime come fissaggio alla base, per lasciare libero spazio ai lavori intorno alla cima dell'albero.
La crocetta è solo appoggiata.
A presto con l'Anno Nuovo!

Rodolfo

[De Ruyter]

Buona serata a tutti!
I lavori sono proseguiti con la costruzione del pennone, in due metà come rilevabili da tante illustrazioni dell'epoca. Le estremità sono scanalate per il fissaggio dei bozzelli.
Dove le due metà si sovrappongono sono previste delle legature; infine alle estremità sono stati legati i primi bozzelli, del tipo a una via.
A questo punto si presenta il problema della trozza...
A presto!
Rodolfo

[sergio60]

Molto preciso il tuo lavoro
condotto con cura e accuratezza
Un saluto

Inviato con il mio SM-A405FN - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net

[De Ruyter]

Ti ringrazio tanto, Sergio. Detto da uno che ha appena terminato un capolavoro di Bounty è un grande incoraggiamento.
Ho delle manacce da lavori forzati e faccio una fatica boia con le legature. Fatte e disfatte, per poco non mi mangio il pennone
In questo periodo ho fatto delle prove d'ingombro per ragionarci su un po' meglio.
Fissata con mollette la drizza del pennone, l'ho messo abbasso in modo da portare il bozzello del paranco in alto. Dalle foto risulta evidente che se mettessi i legami dei bozzelli dei bracci subito sopra la crocetta e sotto il calcese, la drizza vi sfregherebbe sopra. Penso quindi di legarli sopra lo straglio, anch'esso posato provvisoriamente. Alla fine il pennone lo metterò più in alto e il bozzello scenderà lasciando spazio per la biscaglina.
Quindi i prossimi passi saranno: lo straglio di prua, la legatura dei bozzelli dei bracci, la costruzione della trozza.

Buon proseguimento a tutti!

Rodolfo

[cervotto]

Se la legatura è al punto rosso il bozzello viene in fuori e la drizza non sfrega nulla.

[De Ruyter]

Grazie Cervotto, è una possibilità che avevo preso in considerazione anch'io, ma l'avevo scartata perchè pensavo che il punto di ancoraggio fosse un po' deboluccio e dalle foto della Nao di Matarò sembra che tutto parta dall'albero.
Però è una soluzione che mi piace molto...

[De Ruyter]

Bentrovati tutti quanti!
Il prossimo ostacolo è la trozza. AMATI ha risolto il problema abbastanza semplicemente con una fila di palline separate da nodi. La soluzione è valida in quanto il "Reliquiario di S.Orsola" di Hans Memling, antecedente il 1489, presenta soluzioni simili. Però probabilmente era valida per il naviglio minore (non hanno la coffa), in quanto nelle "Storie di Sant'Orsola" del Carpaccio (1495) ci sono navi anche con quattro file di bertocci.
La Nao di Matarò ha due file di bertocci.
Date queste premesse, l'unica è autocostruirsi tutto. Nel prossimo post, la costruzione delle bigotte e dei bertocci.
A presto!
Rodolfo

[cervotto]

Trozze e bertocci sono vendute in bustine e di varie misure, ma forse tu vuoi la soddisfazione di fare tutto da solo con tuoi mezzi e tuo materiale.

[De Ruyter]

Ciao Cervotto! Tendenzialmente è proprio come hai scritto, però sono anche pigro e ho provato a vedere come si presentavano le trozze in commercio. Se si fossero adattate bene, probabilmente mi sarei risparmiato la fatica. Purtroppo sono troppo piccole, probabilmente saranno in scala 1:70 - 1:80 se non 1:100, com'è possibile vedere nella foto comparativa.
Per fortuna la costruzione non è difficile: per le bigotte ho incollato una dozzina di pezzi di listelli larghi 5 mm e lunghi una dozzina per avere margine di correzione, sagomati e forati diam. 1,2 mm, infine separati mediante immersione in acqua.
Per i bertocci si possono utilizzare quelli AMATI ma sono solo otto, per cui non sufficienti per fare due file. Quindi ho forato un tondino da 5 mm poi affettato in tanti cilindri lunghi circa 5 mm; ogni cilindro è inserito su uno stuzzicadenti inserito in un mandrino e lavorato di lima e cartavetrata, fino ad arrivare quasi alle dimensioni di quelli AMATI. Poi si mettono fra due pareti di cartavetrata (una è di un battilonza scartato dalle cucine e di cui mi sono subito appropriato).