Le manovre fisse dell'albero. Lo schema del loro arrangiamento sulla testa dell'albero sul disegno originale (v. allegato), riprodotto dal manuale del kit, mi sembra un po' strano, o almeno poco ovvio. Quindi l'ho rifatto a modo mio, che mi pare più logico.
Il parrocchetto e la sua drizza. Per completare la velatura ci manca solo il velaccino.
Ieri con Amedeo-Killik abbiamo visitato la Falkonet per vedere le loro novità. C'è da raccontare... ma dopo Killik vi saluta, l'ho visto e toccato, è proprio lui, non è un ologramma Ma si ammazza di lavoro e non va avanti con modelli
Ed ecco il velaccino.
Sulla seconda foto - la vela "maestra" quadra, per il momento chiusa e arrotollata. Viene aperta solo nel caso del vento in poppa.
Ho fatto questo modello un paio di anni fa usando un disegnino trovato su Internet.
Lo ho abbandonato su uno scaffale perchè non sono capace ad intarsiare il legno ed anche perchè , con le cognizioni nautiche europee, non capisco come si possa manovrare con la barca vera.
Tu come farai i decori?
Secondo le mie supposizioni puramente teoretiche, per manovrare questa barca bastavano due uomini, l'uno sulla prua e l'altro sulla poppa. Quello primo si occupava delle vele, quello secondo delle scotte della randa (oppure della vela maestra quadra) e dei bracci del parrocchetto, più del timone. Più altri 1-2 per i lavori più faticosi (tipo salpare l'ancora).
I decori sono in impiallacciatura tagliata a laser. Me li ho disegnato da solo, basandomi sugli ornamenti delle barche dei sultani, fotografate nel Museo Marittimo d'Istanbul.
Killik vi saluta, l'ho visto e toccato, è proprio lui, non è un ologramma 
