brigantino goletta del 1920

[kair]

circa trenta anni sono passati da quando acqustai il libro ( come costruire un modello di veliero ) di E. Aymo Boot. ho studiato questo libro quasi fino a conoscerlo a memoria, ma la scala di costruzione era da me reputata troppo piccola e per le mie mani non piccole, di difficile realizzazione e comunque di grande attrazione. oggi sono stanco dei kit, anche perchè non so più dove mettere le realizzazioni ed ho bisogno di un lavoro che mi soddisfi ma che vada anche un po' avanti nel tempo, una costruzione che rispecchi il vero metodo di cantiere, tanto che ho già passato del tempo in cantiere per reperire scarti di legno in quercia che si avvicinino come curvature e venature a ciò che il maestro d'ascia cercava per le sue imbarcazioni.
da circa un anno mi sto preparando a questa impresa lavorando sodo sui piani di costruzione che grazie ai plotter ho potuto raddoppiare la scala portando la nave da circa 60cm di lunghezza ad oltre i 110 cm fuori tutto. non uso il cad, non ne sono capace per cui tutto ciò che faccio lo farò solo ed esclusivamente con matita, curvilinei, carta millimetrata, carta da lucido ed altro. speravo nella possibilità di poter acquistare una pialla a spessore ma per adesso dovrò attendere visto i costi ed il momento poco felice che in molti stiamo attraversando.
ho comunque, per ammazzare il tempo e rendermi conto del lavoro da fare, iniziato la costruzione di alcune parti delle sovrastrutture tipo ruota del timone tughe boccaporti ed altro e sto anche cercando di capire il tipo di legno da usare per il fasciame, che tratterò con cera e non vernici ne trasparenti ne colorate per cui userò essenze divere per la parte sotto la suola ed altre per l'impavesata, andando avanti vedrò il da fare. comunque la prenderò con calma, il tempo se qualcuno me lo concede non mi manca. per ora la finisco qui e vi saluto roberto.

[capitan red]

ciao Roberto.
ho letto questa tua descrizione e concedimi nel dirti "bravo" e "complimenti". tu dirai ,complimenti di cosa? la risposta e' che ti sei impegnato in un'impresa non facile e per di piu' il tutto fatto e calcolato con semplice lavoro di " matita e righello" se si vuole definire cosi' il tuo modo di affrontare il progetto senza le "comodita" dei programmi da p.c. che lavorano premendo un solo pulsante. saggiamente dici che farai con calma e questo il miglior motto,come percepisco che hai anche le idee chiare.
mi farebbe piacere poter vedere qualche foto dei tuoi precedenti lavori,intanto ti faccio i miei auguri di un buon cantiere.

[maurino]

Ciao Roberto , ti avventuri in un cantiere interessantissimo che seguirò con piacere , ti faccio un grosso "in bocca al lupo" .
Mauro

[Giacco79]

Roberto forza e buo cantiere!

[scorpion66]

Credo che il lavoro in arsenale sia un ambizione di tanti modellisti per cui ti seguirò con tanto interesse. In bocca al lupo,

[kair]

vi ringrazio tutti di cuore, si è vero, per poter dare inizio a questa avventura mi è occorso tanto tempo e adesso sento che il momento è maturo. calma e pazienza è oggi il mio motto vedremo dove riesco ad arrivare, posto qualche foto. saluti a tutti roberto.

[kair]

scusate, ho inserito un doppione

[Killik]

Lo stesso percorso che sto facendo io. Solo che trent'anni fa appena andavo alle elementari! Eh eh eh!!!
Anch'io ho un progetto simile, e anch'io non uso CAD ma solo matita e gomma: sono quasi due anni che disegno...

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[SergioD]

ciao.devo dire che il lavoro sara' mooolto interessante e penso molto seguito.come tecniche sara' un mix di arsenale?

[kair]

ciao killik, buon per te che sei giovane hai più tempo per imparare, e può darsi che un giorno potrai approdare anche al CAD e sperimentare una nuova tecnica di disegno navale.

ciao sergio, le tecniche saranno la tecnica, e cioè quella di arsenale, il fasciame sarà uno soltanto, le ordinate saranno coppie di costole e vorrei provare a montare per primi solo i quinti, una vecchia tecnica di arsenale seguita quando ancora il disegno non era entrato nei cantieri, si divideva per cinque il numero delle costole ad esclusione delle deviate dopodichè montavano le ordinate maestra, ed a seguire la quinta verso prua e verso poppa che venivano poi unite con delle seste o sagome in legno di abete così da avere, in fondo, la sagoma della nave da costruire. in questo modo voglio vedere quanto si avvicinavano al vero.

saluto entrambi, roberto.

[sam_59]

Ciao Kair,
vedo che hai preso alla lettera il mio augurio di vederti presto all'opera

come ti avevo già detto, sono molto interessato al tuo cantiere di cui seguirò con interesse l'avanzare dei lavori.

Ho letto che hai raddoppiato le dimensioni dei disegni originali che, se non ricordo male, sono 1/75 e quindi ne verrà fuori un bestione di tutto rispetto, del resto costruire in arsenale ad 1/75 è un'impresa da lillipuziani.

Ti auguro un buon lavoro, e rinnovo i miei auguri per il nuovo cantiere.

[kair]

be che dire, i piani originali con scala 1/75 mi da delle ordinate con scalmi da due mm di spessore, lavorare così sulla mia prima costruzione diventa molto difficile, si è grande con il dimezzamento della scala, ma poi non così tanto, siamo sempre intorno al metro fuoritutto come le navi della DeA. solo che questa è un po' più larga.
grazie per essere passato e buona giornata.

[trinchetto]

due millimetri, col legno giusto, non sono poi pochissimi. La quercia potrebbe essere un po' rognosa a causa delle scheggiature ... Ti seguirò con interesse

Trink

[kair]

ciao trinchetto, questa mattina sono andato in cantiere a Porto Ercole e li mi hanno detto la stessa cosa. la quercia è un po' rognosetta per dei pezzi piccoli e mi hanno consigliato di usare il tek che secondo loro è uno dei legni più stabili, in effetti in barca con il tek non ho mai avuto problemi, ed allora visto che in garage ne ho circa mezzo tavolone ne destinerò una parte a questo progetto.

roberto.

[trinchetto]

il tek è ottimo. Se è anche chiaro e con poca venatura, potrebbe a mio avviso essere perfetto