Vecchio 22-06-17, 10:01 PM   #31
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Carissimo Tagliamare io ho evidenziato le carenze del cantiere rispetto alla lavorazione in arsenale e relativi aggiustaggi da effettuare. Debbo dire che questa costruzione non può in nessun caso essere realizzata con quella tecnica per il pressapochismo rilevato sui pezzi finora prodotti. Ovviamente per coloro che intendessero poi indirizzarsi in quella tecnica sarebbe bene che intervenissero in quel modo nel realizzare il proprio modello, anche se non servirà a niente, ma cominceranno ad aver confidenza con quelle misure e quegli accorgimenti. Come ho già detto uscirà un modello ibrido tra tradizionale e arsenale ma certamente da poterne gioire. Alla fine ritengo che chi lo concluderà potrà, e mi ripeto nuovamente, oltre alla soddisfazione avere pure acquisito l'esperienza e le nozioni per progredire, come il sottoscritto.
Forza che andiamo avanti
Ciao
MarioA
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Vecchio 23-06-17, 09:44 AM   #32
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Passiamo ora ai quinti o ordinate a dir si voglia.
Per realizzare l'ordinata o quinto che sia, senza problemi di assimetrismo, si può paragonarla al disegno del Boudriot solo per avere una base sulla quale assemblare i vari pezzi.
Non ha gran importanza se non combacia è invece indispensabile che sia simmetrica e che la dima vada senza forzatura al suo posto





Se si prende la Tav. 5 del Boudriot, si vede subito che, in corrispondenza del ginocchio, l’ordinata 3 deve essere un po’ più “grassottella” in quanto lì la sezione non è più rettangolare ma bensì comincia ad essere leggermente “a parallelogramma” a causa del quartabuono (Fig. 2.01).
Confrontando invece l’ordinata con *il disegno si può ben notare che non solo non c’è lo spessore per il quartabuono (l’ordinata dovrebbe avere *il profilo e la sezione tracciati in blu, con spessore s ), ma addirittura l’ordinata è tutta più “magra” rispetto al disegno per cui, quando ci sarà da cominciare a cartare e “limare” il tutto per realizzare il quartabuono non ci sarebbe "carne" per realizzarlo



Per un montaggio corretto dell’ordinata come da istruzioni Hachette credo che la soluzione sia procurarsi un foglio di carta millimetrata fomato A4 ed incollarlo o fissarlo con puntine da disegno su un riquadro di compensato “morbido” (ad es. pioppo).
Sul foglio (Fig. 2.02) si può segnare un asse (in blu, indicato dalle lettere sovrapposte C ed L ) che servirà da mezzeria di riferimento verticale ed una linea di riferimento orizzontale A-A. dopodichè si provvede a “staffare” il madiere con sei spilli (usare quelli di acciaio, non quelli di ferro dolce), curando al massimo la centratura in verticale e l’allineamento orizzontale.
Il madiere è rappresentato in bianco, gli spilli dai pallini neri 1-2-3-4-5-6.
Tra gli spilli 1-2-3-4 si incastra il ginocchio (in blu) e, assolutamente SENZA COLLA, lo si blocca ulteriormente con gli spilli 7-8-9-10.
Si sfila delicatamente il ginocchio, si incastra in posizione lo staminale (in giallo) e si riposiziona il ginocchio.
Si fissa lo staminale con gli spilli 11-12-13-14 e si incastra in posizione il primo scalmo (in rosso), fissandolo con gli spilli *aggiuntivi 15-16-17-18. (sempre senza colla)
Si sfila il primo scalmo, si posiziona il secondo scalmo (in verde) e si riposiziona *il primo scalmo.’
Sulla dima si traccia CON ESTREMA CURA la linea di mezzeria verticale,, dopodichè la si inserisce nel suo incastro nell’ordinata e la si posiziona PERFETTAMENTE IN SQUADRO con l’asse di mezzeria, fermandola poi sul piano con gli ultimi quattro spilli 19-20-21-22: in tal modo la dima può scorrere orizzontalmente ma non può spostarsi verticalmente.



A questo punto ci sono due alternative
- La mezzeria della dima non combacia con l’asse tracciato sul foglio
In tal caso, dopo aver tracciato sul foglio i contorni della semiordinata con una matita a punta fine, si rimuovono gli spilli dal N° 7 al N° 18 (Attenzione: gli altri spilli devono rimanere in posizione), si rimuovono i componenti delle ordinate, si fa scorrere in posizione corretta la dima in modo che il suo asse combaci perfettamente con l’asse di mezzeria e la si blocca temporaneamente con uno spillo provvisorio (N° 23 - in blu).
Dato che l’errore dovrebbe essere abbastanza ridotto, si ripete il procedimento di montaggio dei componenti dell’ordinata.
Unica differenza rispetto al primo montaggio sarà che, facendo riferimento alle linee tracciate sul foglio, partendo dal madiere si dovrà correggere gradualmente la posizione di ogni singolo componente fino a far combaciare l’incastro con la dima. Inoltre i vari pezzi verranno bloccati inserendo nuovamente gli spilli in posizioni leggermente scostate dalle precedenti (non si possono usare gli stessi fori). Completato il montaggio della semiordinata di sinistra, si traccia una linea B-B perfettamente simmetrica rispetto al suo profilo interno e si montano i componenti della semiordinata di destra incollando tra loro tutti i pezzi.
- La mezzeria della dima combacia con l’asse tracciato sul foglio.
Si passa direttamente alla fase finale (tracciatura della linea B-B e montaggio dell’altra semiordinata).
Ovviamente il procedimento dovrà essere ripetuto per ognuna delle ordinate.
Guardando la parte inferiore dell’ordinata o, meglio, sulla tacca praticata nel madiere per l’incastro nella chiglia si nota che, anche considerando la “magrezza” dell’ordinata rispetto al disegno (foto 2.04), la tacca sull’ordinata risulta troppo larga rispetto a quella sul disegno (Larghezza L2 *anziché L1)
Incastrandola sul pezzo CH2 della chiglia l’ordinata risulta con incastro perfetto, praticamente senza gioco.



In pratica, i tre pezzi sono tutti dello stesso spessore, senza l’assottigliamento necessario all’estremità inferiore del dritto di poppa per l’incastro del torello e del corso di fasciame immediatamente adiacente.
Alla prossima
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 25-06-17 a 09:40 AM
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Vecchio 23-06-17, 07:27 PM   #33
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MarioA seguirò il tuo lavoro cercando di usare i tuoi consigli.
Per il momento sono fermo per ferie ma seguo il tuo wip, quanto prima tornerò a cada e allora inizierò il cantiere.
Continua così e se possibile cercherò di consigliarti, ma penso che la tua esperienza sia di gran lunga superiore alla mia.

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Vecchio 23-06-17, 10:57 PM   #34
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Gentile Mario A,la domanda mi sorge spontanea...che senso ha paragonare i disegni del budriot(scala1/48) con il modello hachette(scala 1/30)??e ovvio che non potranno mai combaciare!!non capisco?!se hanno disegnato e tagliato cosi ci sarà un motivo!!bhoooooooo

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Vecchio 24-06-17, 12:06 AM   #35
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ciao mario, perdonami una cosa, io ho montato la prima costola ( purtroppo ho problemi di reperibilita' per lavoro e con corriere ho problemi a farmi trovare quand passa da casa col pacco, prossimo invio cambio recapito che anche con altri corrieri per altre cose ogni volta un casino)
e francamente, non ho trovato difficolta' a seguire istruzioni hachette nel montaggio, , i pezzi eran tagliati ok, tacche riferimenti ok,,il nero del laser solo una rapida pulita,,, tanto come tanti hanno notato, inutile perder tempo a togliere bruciatura laser se dopo dobbiam eseguire il quartabuono, quindi , se pur tuo schema di montaggio e' ben articolato,, in questo specifico caso e' tutto un lavoro extra in piu' ( ho tutti i pezzi gia' tagliati perfettamente che basta solo attaccarli con un fil di attenzione,quando le cose son semplici, non trovo queste necessita' di esasperare il risultato con vantaggi poi minimi, ) ,
pur ritenendo il tuo schema utile (si puo' applicare in altri assemblaggi , non solo costole), a montar le costole, mia personale e opinione,poi magari io a' montare piu' avanti altri particolari faro' attrezzi piu' complicati e mi perdero' da solo in un biccier d acqua, non lo ritengo necessario, ecco,, tutt qui
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Vecchio 24-06-17, 08:05 AM   #36
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Ciao mercury 20 credo d'averlo già detto i disegni del Boudriot sono comparati con i pezzi assemblati di Hachette traguardando le scale. Comunque se non te la senti di procedere in quel modo non c'è alcun problema in quanto il tutto alla fine si concluderà felicemente magari con qualche millimetro o sua frazione di differenza.
Riserviamo ora una particolare attenzione alla battura.
In pratica i tre pezzi della chiglia sono tutti dello stesso spessore, senza l’assottigliamento necessario all’estremità inferiore del dritto di poppa per l’incastro del torello e del corso di fasciame immediatamente adiacente (Fig. 2.03 - Poppa di scafo francese del 1670 circa).



stando alle istruzioni, tutti i pezzi devono essere incollati insieme così come sono, vale a dire tutti con il medesimo spessore.
E’ chiaro che se lo scafo rimanesse tutto con ossatura a vista il problema potrebbe essere accantonato (ma sarebbe comunque una falsità storica: i modelli d’arsenale “originali”, anche se senza fasciame al di sotto degli incintoni, la battura ce l’hanno eccome - Foto 2.05 e 2.06)
Due foto “prese a caso” di due modelli originali d’arsenale inglesi conservati presso lo SCIENCE MUSEUM di Londra dove si evincono il
dettaglio della prua di un vascello a tre ponti dell’inizio del XVIII secolo
e il dettaglio della prua (a sinistra) e della poppa (a destra) di un modello di vascello inglese a due ponti dell’inizio del XVIII secolo (HMS CAPTAIN -1708
Foto M.Mercuri (ANB)





Ma il modello Hachete sul lato sinistro dovrà avere il fasciame completo, per cui qualcosa dovrebbe (o, almeno, assolutamente dovrà) essere previsto. E’ evidente che realizzare la battura (anche su un solo lato) quando le ordinate sono già montate è un bel lavoro “infame” (direi quasi impossibile) ma, pur fattibile, è comunque un lavoraccio anche farla dopo che la chiglia è stata assemblata con dritto di poppa e ruota di prua.
Mi sono chiesto: come diavolo era fatta veramente la battura in que- sto scafo?
E qui si scopre veramente un “enorme pasticcio” Esaminiamolo
Dai *disegni di Boudriot (Tav. 4 e 5) *si può osservare che *lo scasso nei madieri è largo circa 6mm (in scala 1:24 - Fig. 2.04 qui a lato - Dettaglio ordinata 3 poppiera).



Ma se si va alla Tav. 3, si vede chiaramente che , nella sua parte inferiore, la chiglia è larga oltre 7mm, sia pure con una differenza nella parte superiore tra la vista da poppa * e la *vista da prua *(Fig. 2.05)



Continua alla prossima
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 25-06-17 a 09:44 AM
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Vecchio 25-06-17, 10:04 AM   #37
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Osservando i disegni vengono spontanee due domande
-Le due figure possono lasciare qualche dubbio, (ne parliamo subito qui di seguito) ma è chiaro che lo scasso per l’incastro delle ordinate è più stretto della larghezza della chiglia (in scala 1:30 circa 5mm anziché i 6mm dello spessore della tavoletta di pero da cui la chiglia è stata ricavata).
Come era fatta, secondo Boudriot, quella chiglia?
Un’ idea per la parte centrale può essere data da uno dei due schizzi nell’angolo in alto a destra della Tav. 4 e dal disegno della sezione all’ordinata M già riportato nel forum, disegno che però, se paragonato allo schizzo sulla tav. 4, sarebbe mancante di alcune linee estremamente importanti per capire il tutto



Come andrebbe modificato il disegno



Quanto illustrato sopra vale per la sezione centrale dello scafo, dove la chiglia è singola, cioè un pezzo solo, non due sovrapposti come ha fatto l’Hachette
A questo punto viene da chiedersi come era fatta la chiglia alle due estremità o, meglio, come Boudriot l’aveva pensata.
Per avere una risposta occorrerebbe analizzare una per una tutte le ordinate dalla 10 (posteriore) verso poppa e dalla 7 (anteriore) verso prua, controllare gli scassi e cercare di far combinare quelli sulle ordinate con quelli sui due pezzi di controchiglia, quello poppiero e quello prodiero.
Inoltre c’è un altro dubbio ed è la strana posizione del torello, distaccato dal madiere: è chiaro che il bordo inferiore del torello può essere inchiodato alla chiglia (ci sono quelle specie di “alette” laterali che fanno da appoggio), ma il bordo superiore non può essere inchiodato alle ordinate, a meno di non rischiare di spac- carlo.
La risposta la si può trovare in una tavola di Landström presa dal volume sul VASA, ma il VASA era una costruzione di netta scuola olandese di quasi sessant’anni antecedente alla BELLE e, a parte La BELLE, nelle documentazioni francesi (almeno quelle che ho io) non c’è traccia di tale configurazione.
In conclusione, data la “strana” configurazione disegnata da Boudriot (che nella parte centrale porta inevitabilmente a ipotizzare una situazione come lo schizzo qui in alto), ritengo che per i nostri scopi non valga assolutamente la pena di perderci altro tempo e passare direttamente alla * Soluzione FRÖLICH
Al centro della Tav. 6 Boudriot ha inserito una sezione in corrispondenza dell’ordinata 3 con una sezione della chiglia in completo contrasto con quella alla Tav. 10 in corrispondenza dell’ordinata M, e questa probabilmente ha dato l’idea al Frölich per una “birichinata semplificativa”, in linea con quanto aveva già fatto con il modello de L’AMBITIEUX.



In pratica lui ha ridotto lo spessore della chiglia nella parte superiore rendendolo uguale alla larghezza degli scassi nelle ordinate e, parimenti, ha tenuto lo spessore delle due contro- chiglie di poppa e di prua uguale a quello della parte più sotti- le della chiglia. Se si accetta tale soluzione, basta riprendere quanto ha inserito il 18 maggio Mr. John Silver in uno dei miei forum
"Per di più la storiella della battura non è come ho letto nei vari post (e qui ha ragione) La Belle aveva una chiglia senza controchiglia calettata, mentre nei quartieri estremi, quindi di prua e di poppa, ha degli allungatori che si prestano ad essere calettati per ricevere i forcacci a poppa e gli zangoni a prua, in pratica *ci troviamo a centro nave con una chiglia larga tot e sopra essa una controchiglia di minore larghezza (senza calette - significa che la chiglia è tutta di un pezzo?) che riceve i madieri delle rimanenti coste. La battura quindi a centro nave non ha due canti come nella regola, cioè il canto inferiore e *quello *superiore che foggiano un "triangolo" dove si inserisce il torello, ma ha solo il canto inferiore che è appunto foggiato dalle due differenti misure tra chiglia e controchiglia ( io avrei scritto *“dai due differenti spessori della chiglia, quello della metà inferiore e quello della metà superiore) che formano così un gradino. In pratica nel La Belle la battura si deve eseguire solo sul dritto di poppa dietro la pettiera, cioè l'insieme dell'arcaccia. A prua si foggia nella stessa maniera di centro nave: la controruota è minore di larghezza della ruota e quindi questa differenza forma uno scalino che è, di fatto, il canto inferiore della battura.



Come si è visto nella pagina precedente, l’interpretazione dei disegni di Boudriot porterebbe ad altre solu- zioni ma, se si accetta la “semplificazione Frölich” *va bene così Il problema però è che, in Hachette tale soluzione non è certo la più felice in quanto gli scassi nei madieri delle ordinate hanno una larghezza pari allo spessore **per cui, se si assottiglia la metà superiore della chiglia, poi le ordinate “ballano” nell’incastro, a meno di non mettere due piccoli spessori di compensazione (uno per lato) in ogni incastro.
Chiaro che, optando per tale soluzione, si tratterebbe “semplicemente” *di ridurre a 4mm lo



Continua alla prossima
Ciao
MarioA

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Vecchio 25-06-17, 10:17 PM   #38
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Al centro della Tav. 6 Boudriot ha inserito una sezione in corrispondenza dell’ordinata 3 con una sezione della chiglia in completo contrasto con quella alla Tav. 10 in corrispondenza dell’ordinata M, e questa probabilmente ha dato l’idea al Frölich per una “birichinata semplificativa”, in linea con quanto aveva già fatto con il modello de L’AMBITIEUX.


ciao mario, perdon se mi intrometto ancora, anche io ho il libro del fròlich, eh, deve essere un gran biricchino,, ma a parte questo,, a veder mole e tipologia di disegni,sol per una costola (per i quatabuoni e gli scalmi di cubia mi aspetto di veder un trattato di costruzione ex novo a sto punto), piu' che anomalie e proposte mi pare un poligono di tiro .
e' un kit e come tale, anche pensato a chi non conosce i volumi del 74 cannoni ecc, e per me , la battura e' stata omessa pensando anche a chi si trova davanti per prima volta un modello strutturato cosi',e spiegar come effettuare angolo battura ,,,,(io prime volte ho buttavo via diverse chiglie prima di imparare a incidere battura , no coment su mie prime batture su ruota),poi alla fine, in questa scala, non credo la vista d occhio perde qualcosa. io credo piu' costruttivo cercar di ottener il meglio con quel che abbiamo,dellle dimenticanze strutturali come battura per me ci saran ancora( non penso che in hachette la parola battura sia sconosciuta,ma come ho detto poc fa, bisogna anche pensar a chi e' a primissime armi e non ha anni di trucioli ),ma almen cosi' , con semplicita' ,e poca accademia,tanti potranno avvicinarsi all arsenale con gioia divertirsi ecc, purtroppo a volte mi pare che l unico scopo sia di demolire ,
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Vecchio 26-06-17, 08:48 AM   #39
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Ciao mercuri 20, vedi tutta questa mia ricerca è dovuta al fatto che intendo realizzare la battura in un certo modo, abbastanza semplice, ma empirico. Abbi pazienza e vedrai che alla fine lo spiegherò
Il motivo per portare lo spessore a 4mm è dovuto al fatto che i listelli più sottili per il fasciame “dovrebbero” essere spessi 1mm (non *mi *risulta che siano disponibili listelli di pero più sottili, ma non si sa mai), per cui, se si esamina la zona cerchiata in rosso in Fig. 2.03, il calcolo è presto fatto (Fig. 2.12)



Ovviamente, volendo evitare tutto il lavoro di spessorazione come da Fig. 2.10, la battura andrà fatta solo nella zona in azzurro, nella parte centrale secondo lo schema alla sezione M della Tav. 10 del Boudriot, mentre alle estremità di prua e di poppa le zone ove asportare materiale dovranno essere ampliate come si può vedere su questao disegno



A questo punto uno si domanda ma questa stramaledetta battura come, dove e soprattutto quando, deve essere realmente fatta?
come:a mano non è certo semplice, con una fresa è meno difficile ma occorre comunque una grande attenzione
dove: al momento mi pare non ci possa dare una risposta.
quando: a mio avviso è giocoforza aspettare fino a quando non saranno disponibili TUTTE le ordinate nonché i pezzi delle strutture di poppa l’arcaccia completa e le conchiglie di prua formate dagli scalmi di cubia
Inoltre se si riporta sul disegno originale il profilo del dritto e del ginocchio di collegamento tra dritto e chiglia, si trova una configurazione come quella illustrata in Fig. 2.13.



Il profilo dei pezzi Hachette è quello indicato dalla linea tratteggiata gialla e blu e risulta chiaramente che:
Il ginocchio è molto più grande che nei disegni originali e le ordinate 15 e 16 sono spostate (forse c’è qualche piccola differenza anche tra le tavole del Boudriot, ma qui mi sembra che la differenza sia “un po’ tanta”)
Il dritto di poppa Hachette ha cinque scassi per l’incastro dei pezzi dell’arcaccia, che quindi si posizioneranno ben più arretrati verso poppa rispetto ai disegni originali (dettagli tratteggiati in rosso?)
E’ evidente che la battura per il fasciame dello specchio dovrà essere spostata in posizione più arretrata, ma esattamente dove?
Alla luce di tutto questo è assolutamente chiaro che, per forza di cose, prima di fare la battura occorrerà aspettare “pazientemente” di avere TUTTI gli elementi per definire dove posizionarla, aspettando che Hachette magari inventi un qualche escamotage. Se non lo farà Hachette e baja mondo lo farò io avendomi fatto un idea di come realizzare 'sta cosa da *questa ricerca. Ovvimente illustrerò come farò!
Per il momento mi raccomando: NON *INCOLLARE * ALCUNA * ORDINATA * ALLA CHIGLIA (magari per “vedere che effetto che fa”) perché, se ci si lascia tentare, dopo sì che diventa un bel guaio (fare la battura su una chiglia nuda non è uno scherzo, ma farla su una chiglia con già delle ordinate montate è un bel problema).
A questo punto mi sorge una domanda

MA COME DIAVOLO ERANO FATTI QUESTI ACCIDENTI DI SCAFI FRANCESI ALLA FINE
DEL ‘600?
Ebbene, qui siamo fortunati in quanto abbiamo un documento decisamente importante che è L’ALBUM *DE COLBERT, epoca 1670 circa.

Sinceramente non so se esistano altri documenti originali del 17° secolo che possano contraddire o anche solo “dare un’alternativa” a Colbert (io almeno non ne conosco, né tantomeno li ho, ma questo non significa che non possano esistere), ma i disegni riportati nell’ALBUM mostrano con estrema chiarezza le varie fasi di costruzione di uno scafo francese dell’epoca, partendo dalla posa della chiglia e fino al completamento dell’alberatura.
Orbene, come diceva Santi-Mazzini,
…. Per documentarsi adeguatamente bisogna basarsi sugli originali d’epoca: le fonti attuali sono solo delle elaborazioni di tali originali, spesso con variazioni inserite dall’autore che, magari, ha voluto “metterci del suo” per una migliore comprensione a tutti i lettori attuali delle parti più “astruse” dei testi di diversi secoli fa.
Io ho sempre avuto una grandissima ammirazione e considerazione per Boudriot e la sua opera, ma quanto ho scoperto in questi ultimi giorni di studio approfondito, comparando diversi testi della collana da lui curata, mi ha purtroppo confermato le riserve che molti modellisti hanno sempre avuto al riguardo. Ovviamente non sono all'altezza di giudicare un Boudriot, ma tante osservazioni fatte da chi può farle ora mi sembrano possano essere confermate
De La BELLE ne abbiamo trattato in abbondanza, ma quella era “una barchetta”.
Però, se si prende l’AMBITIEUX, (e quello è uno scafo bello grosso) anche lì si trovano le ordinate disegnate in modo abbastanza “discordante” l’una dall’altra per quanto riguarda la giunzione con la chiglia (soprattutto nella parte centrale), tanto che il “solito” Frölich ha interpretato il tutto con una certa “libertà”, come si può vedere dal disegno a pag. 36 del suo volume L’ARTE DEL MODELLISMO







Ciao
Alla prossima
MarioA

Ultima modifica di marioA; 26-06-17 a 08:51 AM
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Vecchio 27-06-17, 01:01 AM   #40
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Ciao marioA, hai gia' pensato come realizzare la chiodatura sui quinti?

Cnemo
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Vecchio 27-06-17, 02:05 AM   #41
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Ma non facevi prima a farla di sana pianta come da monografia?... passate piu tempo a scrivere che a "fare".... se opti per hacette prendi tutto... pacchetto completo.... mi sembrano un po seghe mentali su un kit che ovviamente ha dei limiti.....
Bah.... tutti i gusti son gusti...

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Vecchio 27-06-17, 08:13 AM   #42
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Ma non facevi prima a farla di sana pianta come da monografia?... passate piu tempo a scrivere che a "fare".... se opti per hacette prendi tutto... pacchetto completo.... mi sembrano un po seghe mentali su un kit che ovviamente ha dei limiti.....
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Al centro della Tav. 6 Boudriot ha inserito una sezione in corrispondenza dell’ordinata 3 con una sezione della chiglia in completo contrasto con quella alla Tav. 10 in corrispondenza dell’ordinata M, e questa probabilmente ha dato l’idea al Frölich per una “birichinata semplificativa”, in linea con quanto aveva già fatto con il modello de L’AMBITIEUX.


ciao mario, perdon se mi intrometto ancora, anche io ho il libro del fròlich, eh, deve essere un gran biricchino,, ma a parte questo,, a veder mole e tipologia di disegni,sol per una costola (per i quatabuoni e gli scalmi di cubia mi aspetto di veder un trattato di costruzione ex novo a sto punto), piu' che anomalie e proposte mi pare un poligono di tiro .
e' un kit e come tale, anche pensato a chi non conosce i volumi del 74 cannoni ecc, e per me , la battura e' stata omessa pensando anche a chi si trova davanti per prima volta un modello strutturato cosi',e spiegar come effettuare angolo battura ,,,,(io prime volte ho buttavo via diverse chiglie prima di imparare a incidere battura , no coment su mie prime batture su ruota),poi alla fine, in questa scala, non credo la vista d occhio perde qualcosa. io credo piu' costruttivo cercar di ottener il meglio con quel che abbiamo,dellle dimenticanze strutturali come battura per me ci saran ancora( non penso che in hachette la parola battura sia sconosciuta,ma come ho detto poc fa, bisogna anche pensar a chi e' a primissime armi e non ha anni di trucioli ),ma almen cosi' , con semplicita' ,e poca accademia,tanti potranno avvicinarsi all arsenale con gioia divertirsi ecc, purtroppo a volte mi pare che l unico scopo sia di demolire ,
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Originariamente inviata da cnemo Visualizza il messaggio
Ciao marioA, hai gia' pensato come realizzare la chiodatura sui quinti?

Cnemo
Noooooo!!!!! Gravissimo errore chiedere della chiodatura!!!!!! Adesso c'è il rischio che tiri fuori qualche trattato del 1600 del boudriot o del frolich o di qualche cugino che arriva da frittole, anno quasi 1500 (non ci resta che piangere docet)... dove spiega come la profondità e lo spessore del chiodo deve essere ortogonalmente parallelo (o perpendicolare?!) al quartabono raschiato in precedenza, perché altrimenti il chiodo si infila nel torello, andando a creare un incidente politicamente scorretto tra il maestro di chiodatura e il maestro del torello, in quanto quest'ultimo si rivolta nella tomba perché hachette non ha previsto il torello nel suo modello ( fa anche rima) e quindi ha fatto una vaccata ( si tratta pur sempre di bestiame..)
ragazzi, fate la belle come l'opera di hachette prevede sia fatto, si sono fatte tante pippe mentali sullo scalino del tagliamare qualche post fa, discussione inutile perché hachette alla fine ha previsto un motivo per lo scalino... ergo, anche per il torello (o vaccata, chiamatela come volete) sicuramente è previsto qualcosa... buon modello, da kit ovviamente...
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Vecchio 27-06-17, 08:58 AM   #45
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Amici mi permetto di postare quanto ho appreso in altro forum esclusivamente navale
Salve OLI
Premetto di essere un principiante riguardo il modellismo navale ed è la prima volta che partecipo ad un forum.
Spero di non combinare guai, e se succedesse faccio le mie scuse in anticipo.
Trovo interessante questo Suo argomento riguardanti le anomalie e gli errori riscontrati nell’ opera de La Belle. Per un inesperto come me, che ha deciso di provare questa esperienza, non poteva capitargli niente di meglio e a tal proposito non posso che ringraziarla.
Vorrei mostrarle la base che ho ideato per assemblare i quinti.
La base è multistrato da 22 mm di spessore
In alto in centro c’è il fermo per le dime che accompagnano i vari quinti dell’opera. Su queste dime pratico un foro centrale per bloccarle infilandole nella vite presente sotto il fermo, il foro è leggermente più grande per permettere di posizionare correttamente la dima riferendosi al foglio millimetrato.
In basso al centro, in asse e perpendicolare al fermo delle dime, c’è la “chiglia” dove si innesta il madiere.
Questa “chiglia” è scorrevole, sempre in asse al fermo delle dime, per utilizzarla per tutti i quinti.
Tutti i legni asolati messi a raggiera servono per appoggiarsi ai vari componenti dei quinti dopo che questi sono posizionati correttamente riferendosi sempre al foglio millimetrato.
L’ultima foto è ciò che ho utilizzato: viti M 4, dadi alettati, rondelle e boccole filettate.
Per non rovinare il foglio millimetrato interpongo tra questo e i quinti un foglio lucido.
OLI La ringrazio ancora, spero di non essere stato invadente o inopportuno.
Buon lavoro
Giuliano











Questa è la mia risposta
Mamma mia bounty! Grazie per i ringraziamenti. Sono felice che a qualcuno sia stata utile la mia ricerca. Ma ora sono io invece che ti ringrazio per la tua idea sulla realizzazione dei quinti, molto interessante. Ho scaricato il tutto e lo posterò in altri forum per aiutare coloro che vogliono progredire. Spero che diversi accoglieranno con interessa la tua proposta. Per quei pochi che ci rideranno sopra ci facciano buon sangue.
Grazie ancora
OLI
Ciao cnemo, per il momento non vale la pena di affrontare questo problema. Spero che Hachette lo illustri come diocomanda, altrimenti, avendo a disposizione una vasta documentazione a tal proposito, ne posterò qualcuna.
Credo che a te o ad altri farà piacere e non mi importa di coloro che son capaci solo di deriderci ricordando che il cavallo nitrisce e l'asino raglia!
Ciao
MarioA

Ultima modifica di marioA; 27-06-17 a 10:05 AM
marioA non è in linea   Rispondi quotando
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hachette

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