Le Rochefort 1787 - scala 1/36 di Pino (ARSENALE)

[Azzio1973]

Grazie Pino, un giorno mi guarderò il tuo wip da cima a fondo grazie mille!

[eugi]

Grazie pino per i dettagli...😀😀

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[onip]

Avanzamento.

Le chiavi che migliorano il bloccaggio dei quinti e sono posizionate all’intestazione del madiere, ho iniziato anche ad eseguire, dal lato esterno dello scafo, le piccole gole per il deflusso delle acque verso il canale delle bisce …

Pino

[matiz]

Le chiavi, o zappoli, distanziano le doppie coste ed i quinti di innalzamento, a seconda della grandezza del bastimento, tra due quinti di innalzamento vi erano da due a tre, e nei quartieri maestri, anche quattro doppie coste, gli ordini ( o file ) di maglie o zappoli erano commisurati alla grandezza del bastimento, nei piccoli bastimenti due ordini, quello tra controchiglia e paramezzale, forato per il passaggio delle acque da un bordo all'altro, il secondo ordine tra madiere e ginocchio, scannellato o scanalato nella faccia esterna per il deflusso delle acque, che si raccoglieva nel canale delle bisce e nel punto più basso dove erano posizionate le pompe di sentina, che raccattavano l'acqua di infiltrazione e la scaricavano sul ponte da dove veniva espulsa attraverso gli ombrinali, nei bastimenti più grandi vi era anche un terzo ordine di zappoli più in alto, nel canale delle bisce scorreva una catena che serviva a tenerlo pulito.

Originariamente inviata da onip

Avanzamento.

Le chiavi che migliorano il bloccaggio dei quinti e sono posizionate all’intestazione del madiere, ho iniziato anche ad eseguire, dal lato esterno dello scafo, le piccole gole per il deflusso delle acque verso il canale delle bisce …

Pino

[onip]

Ciao Tiziano,

dopo la lettura del tuo post ho riletto la monografia nella parte che trattava delle chiavi, e come dici tu in un piccolo bastimento come Le Rochefort c’è effettivamente un secondo ordine di chiavi o zappoli tra “controchiglia e paramezzale”, molto semplice da realizzare, purtroppo mi sono fatto distrarre dalla complessità della realizzazione, almeno per me, di quelle tra madiere e ginocchio … e mi sono distratto … me ne ricorderò certamente in futuro … grazie …

Pino

Originariamente inviata da matiz

Le chiavi, o zappoli, distanziano le doppie coste ed i quinti di innalzamento, a seconda della grandezza del bastimento, tra due quinti di innalzamento vi erano da due a tre, e nei quartieri maestri, anche quattro doppie coste, gli ordini ( o file ) di maglie o zappoli erano commisurati alla grandezza del bastimento, nei piccoli bastimenti due ordini, quello tra controchiglia e paramezzale, forato per il passaggio delle acque da un bordo all'altro, il secondo ordine tra madiere e ginocchio, scannellato o scanalato nella faccia esterna per il deflusso delle acque, che si raccoglieva nel canale delle bisce e nel punto più basso dove erano posizionate le pompe di sentina, che raccattavano l'acqua di infiltrazione e la scaricavano sul ponte da dove veniva espulsa attraverso gli ombrinali, nei bastimenti più grandi vi era anche un terzo ordine di zappoli più in alto, nel canale delle bisce scorreva una catena che serviva a tenerlo pulito.

[matiz]

Nelle costruzioni francesi era così, ma, se non hai ancora fissato definitivamente il paramezzale, puoi inserirli, farlo col paramezzale fissato non è impossibile, ma ti porta via parecchio tempo.

Per quanto riguarda la chiodatura, devi fare riferimento, con le dovute proporzioni, a quella riportata in fondo al primo volume del 74 cannoni.

Originariamente inviata da onip

Ciao Tiziano,

dopo la lettura del tuo post ho riletto la monografia nella parte che trattava delle chiavi, e come dici tu in un piccolo bastimento come Le Rochefort c’è effettivamente un secondo ordine di chiavi o zappoli tra “controchiglia e paramezzale”, molto semplice da realizzare, purtroppo mi sono fatto distrarre dalla complessità della realizzazione, almeno per me, di quelle tra madiere e ginocchio … e mi sono distratto … me ne ricorderò certamente in futuro … grazie …

Pino

[onip]

Ho cominciato a recuperare il lavoro non fatto degli zappoli o chiavi tra controchiglia e paramezzale (in rosso), non è impossibile ma più lungo e meno preciso, ormai avevo già bloccato il paramezzale; in verde gli zappoli tra madiere e ginocchio con la loro gola per il passaggio dell’acqua, per gli altri è un piccolo foro quadrato … tutto ancora da levigare e pareggiare ...

Pino

[onip]

Canale delle bisce.

Avendo imboscato lo scafo non ho trovato altro sistema per farlo, ma certamente ne risente la precisione, per il futuro bisognerà cercare un altro metodo ….

Pino

[matiz]

Il metodo migliore è di fare il canale a scafo imboscato, e hai fatto un miracolo a farlo usando quel disco (montato su un motore?) senza provocare danni, io non avrei avuto il coraggio di farlo con quel sistema.

Originariamente inviata da onip

Canale delle bisce.

Avendo imboscato lo scafo non ho trovato altro sistema per farlo, ma certamente ne risente la precisione, per il futuro bisognerà cercare un altro metodo ….

Pino

[onip]

Ciao Tiz,

ho usato il trapano fresatore della Proxxon munito di flessibile ed anziché il disco per il legno ho usato quello per il ferro (spessore 1,28 mm. che si usa per fare gli incorsatoi per le modanature), anche se non sembra affonda delicatamente nel legno, non crea problemi, si guida facilmente, il problema è regolarsi nella la profondità del taglio, solo quello, mentre ad 11 mila giri il disco per il legno non solo sfugge in ogni direzione, ma diventa anche pericoloso.

Non è stato un problema seguire la linea segnata, senza sbavare, ma quello di avere una profondità costante di 1,5 ed invece ne ho ottenuta una che va da 1 a 1,5, la mano non ha la stessa costanza delle fresatrice.

Avevo deciso di fare il canale delle bisce a scafo imboscato perché, come dici tu, anche io ritengo il sistema migliore per mettere bene in linea tutti i tagli. Ci sono altri metodi per eseguire il taglio? Non sono riuscito a trovarne in rete.

Pino

[matiz]

Ripassalo con un pezzetto di lama di seghetto a ferro opportunamente sagomata, con una battuta per la profondità ed una per la distanza dalla chiglia.

Originariamente inviata da onip

Ciao Tiz,

ho usato il trapano fresatore della Proxxon munito di flessibile ed anziché il disco per il legno ho usato quello per il ferro (spessore 1,28 mm. che si usa per fare gli incorsatoi per le modanature), anche se non sembra affonda delicatamente nel legno, non crea problemi, si guida facilmente, il problema è regolarsi nella la profondità del taglio, solo quello, mentre ad 11 mila giri il disco per il legno non solo sfugge in ogni direzione, ma diventa anche pericoloso.

Non è stato un problema seguire la linea segnata, senza sbavare, ma quello di avere una profondità costante di 1,5 ed invece ne ho ottenuta una che va da 1 a 1,5, la mano non ha la stessa costanza delle fresatrice.

Avevo deciso di fare il canale delle bisce a scafo imboscato perché, come dici tu, anche io ritengo il sistema migliore per mettere bene in linea tutti i tagli. Ci sono altri metodi per eseguire il taglio? Non sono riuscito a trovarne in rete.

Pino

[onip]

Grazie Tiziano, domani sistemo ...


Pino

[Amstaff]

Tanta roba... Veramente tanta roba... Apparte il lavoro che più volte ormai è stato lodato, vi faccio pure i complimenti per lo studio che c'è dietro, non mi vergogno a dire che leggere certi vostri post o aramaico per me cambia poco..


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[onip]

Riprendo dopo una pausa causata da qualche acciacco ed impegni vari, ora tutto riprende.

Per il cantiere ho provveduto ad inserire le guarniture tra le maglie della parte centrale dello scafo, destinate ad evitare che i perni dei parasartie possano incontrare il vuoto (prima foto); ho migliorato la rastrematura dello scafo, in particolare la parte interna usando rasiere professionali ed improvvisate (seconda foto), ed infine ho realizzato dei distanziali che mi aiuteranno a posizionare bene (almeno spero) i dormienti, per i quali non ho ancora deciso se fare gli incastri a coda di rondine, nei quali alloggeranno bagli, prima di incollare e chiodare i dormienti o dopo.
Pino

[Azzio1973]

Bentornato Pino!!, interessante il tuo lavoro e interessanti le rasiere, dove le hai trovate?.


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