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Vecchio 18-10-14, 12:39 PM   #166
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Oh! Un altro Benvenuto Cellini.
Ciao
Mario
Grazie Mario, addirittura paragonato al Cellini è un po' esagerato
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Vecchio 18-10-14, 01:33 PM   #167
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Fortuna che esiste il bosso, altrimenti sarebbero dolori!
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Vecchio 18-10-14, 07:07 PM   #168
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Ciao Sam ho trovato su un forum un bellissimo articolo di Monsieur Geràrd Delacroix risalente al 2003 che esprime considerazioni riguardo alle varie essenze di legno nel modellismo navale e che riporto integralmente di seguito, ci tenevo a postarlo perché molto interessante e utile forse per tutti gli altri utenti:

Considerazioni sulle essenze nel modellismo navale

Ignoro se esiste uno studio serio che descriva l'utilizzazione delle essenze in modellismo ma posso portarVi la mia esperienza su questo argomento. L'onnipresenza del pero in modellismo navale antico non è dovuta né al caso né ad uno snobismo superato, esistono parecchie ragioni per tale uso: il grano quasi inesistente, la fibra corta, il colore che ricorda quella della quercia e soprattutto la sua facilità ad essere lavorato.
Il grano, se si riduce l'aspetto della quercia alla scala 1/48 o alla 1/36, le fibre ed il grano, l'aspetto della superficie, diventano invisibili.
Poche essenze permettono di riprodurre questa riduzione, il bosso ma, purtroppo, è giallo, il melo molto difficile da lavorare e di colore grigio, solo il corniolio sanguigno, converrebbe ma è raro, molto raro.
Legnami come il noce ed il mogano sono ad evitare per la loro superficie screpolata e fessurata.
La fibra corta e stretta permette un utilizzo in sottili spessori senza incorrere in rotture, è molto adatto ad una possibile curvatura a secco, se lo si scalda, si può ottenere delle curvature di piccolo raggio. La lavorazione a mano e contro fibra è relativamente agevole. Questa fibra stretta permette anche di lavorare su pezzi di piccola taglia, per esempio pulegge da 1,5 mm senza scoppi delle fibre. Idem per i dettagli delle sculture, il bosso, in questo caso risulta migliore grazie al suo colore.
Il colore del pero ricorda certamente quella della quercia. Varia del beige-rosé al bruno-rosso, tutto dipende dall'origine degli alberi. I peri dei giardini sono spesso chiari, i peri selvaggi sono più scuri. Questa differenza di colore è cancellata, spesso col passare del tempo, dall'ossidazione naturale del legno. Si avrà cura tuttavia di riservare i legni chiari per la profilatura dei ponti ed i lavori interni.
La facilità del pero ad essere lavorato è notevole. Le fibre corte e strette prendono bene i taglienti degli attrezzi, il taglio è pulito e liscio. Per le grandi superfici, il pero accetta facilmente la lucidatura alla lama (raschiatura), idem per la lana di acciaio. Altro vantaggio, sta nella “auto-lucidatura", strofinandolo con uno straccio, si ottiene facilmente una bella superfice lucida e cerata.
Più generalmente le essenze fruttifere sono buone e adattate a questo hobby, un'ossatura in marasco o di buon aspetto si può realizzare in ciliegio a patto di “spegnere” un po' lo scoppio delle fibre di questa essenza tinteggiandola un poco. Anche il melo è buono ma le fibre sono un poco troppo irregolari, non c'è diritto di filo, per non parlare del colore grigio.
E' sicuramente da evitare il prugno o l'albicocco entrambi troppo rossi. Per gli altri legnami, l'acero ed il platano sono troppo bianchi, i "peli" nel loro grano sono antiestetici, idem per il faggio, per il frassino, troppo bianchi e con vene luminose, il nocciolo è discreto ma per piccole sezioni. Da evitare, a mio avviso, anche, la quercia, fibre ed aspetti smisurati in una riproduzione in scala, il noce ed il mogano per l'aspetto ed il colore troppo sostenuto. Le diverse essenze esotiche spesso sono troppo fibrose e legate male, l'olivo per il suo colore troppo variegato, il pino che ha le venature resisnose. Per quanto riguarda il pioppo non nutro nessun interesse.
Per l'acquisto di pero, bisogna rivolgersi direttamente nelle segherie, i commercianti di legname lo riservano principalmente per gli scultori e gli ebanisti.

Quale rifinitura consigliare per il pero? Lucidato? Naturale? Verniciato? ed in questo caso che verniciatura utilizzare? Può essere tinto facilmente e se sì con che cosa?

Al naturale, le vene sono inesistenti, il grano appare appena dopo una lucidatura energica. Il più impercettibile tocco con un dito lascia delle macchie indelebili. Per tale motivo và trattato.
Con la cera lucidata si ottiene un bel aspetto antico, un buono colore, si ha la rifinitura tradizionale, permettendo di colmare i piccoli difetti, l'aspetto migliora con l'età. Il problema è che la cera trattiene facilmente la polvere che tende a incrostare ed a sbiadire le venature. Tale tecnica teme molto le macchie di acqua.
La vernice dà, parer mio, dei risultati molto medi. Le forme sono appesantite e spesso appaiono sotto un aspetto "plastico" molto antiestetico. Asciugandolo fin dall'applicazione, si fa “uscire” il grano senza conservare lo spessore della vernice. Protegge bene della polvere e preserva dalle macchie d'acqua. Utilizzo entrambi i metodi, cera per i modelli del XVIII secolo e vernici per la scialuppa armata ad esempio.
Per la cera, utilizzo della cera detta "d'antiquario" di qualità, naturale o tinteggiata leggermente (quercia media), per segnare le giunture dei ponti per esempio. La gamma dei colori del pero è abbastanza vasta da evitare di tingere l'essenza in profondità. Personalmente, non pratico la tinteggiatura eccessiva ma sarebbe interessante avere altri pareri ed esperienze.
Per la vernice utilizzo l'"Aspect Bois Ciré" (ABC) della Syntilor incolore, (pubblicità gratuita), è buona a patto di asciugarla. Crea una patina di fondo molto dura!

Gerard Delacroix

P.S. Spero aver fatto cosa gradita.
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Vecchio 18-10-14, 08:03 PM   #169
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ciao . la questione del colore/colorazione ha creato anche a me in passato dei problemi.io ho usato colori ad olio perlomeno quelli piu' consigliati per il trattamento del pero . pero' devo dire che non ne sono rimasto molto soddisfatto.magari ci fosse un qualche sistema in modo da colorarlo in maniera appena percettibile . purtroppo il pero s'impregna subito impedendo qualsivoglia correzione
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Vecchio 18-10-14, 08:19 PM   #170
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Articolo certamente molto interessante.

Conosco bene il bosso e lo trovo fantastico per la proprietà di poter essere lavorato finemente, permettendo al contempo di ottenere pezzi di piccolissime dimensioni senza pericolo che si sbriciolino tra le dita (in questo momento lo sto usando per la realizzazione delle pompe di sentina).

Invece non ho mai utilizzato il pero anche se ne ho ammirato le caratteristiche e le proprietà nelle costruzioni in arsenale.

Visto che tu hai utilizzato entrambe le essenze volevo chiederti se per la frisata hai scelto il bosso per la sua lavorabilità (migliore di quella del pero per i piccoli dettagli ?) o solo per un fatto estetico.

un saluto, Salvatore
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Vecchio 18-10-14, 09:05 PM   #171
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ciao . la questione del colore/colorazione ha creato anche a me in passato dei problemi.io ho usato colori ad olio perlomeno quelli piu' consigliati per il trattamento del pero . pero' devo dire che non ne sono rimasto molto soddisfatto.magari ci fosse un qualche sistema in modo da colorarlo in maniera appena percettibile . purtroppo il pero s'impregna subito impedendo qualsivoglia correzione
Ciao Sergio, premetto subito che non ho mai colorato il legno perché mi piace al naturale. Ho un amico modellista qui dove vivo che ha un negozio di belle arti e ho visto che ha colori all'anilina di vari colori. In pratica mi ha spiegato che diluendo in acqua in percentuale si può ottenere una colorazione di diverse tonalità, io il pero lo tratterò come consiglia Geràrd nel Suo articolo, con la cera solamente. Se dovessi al limite colorare il però farei prima varie prove su tavolette avanzate e poi passare sul modello.
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Vecchio 18-10-14, 09:11 PM   #172
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Articolo certamente molto interessante.

Conosco bene il bosso e lo trovo fantastico per la proprietà di poter essere lavorato finemente, permettendo al contempo di ottenere pezzi di piccolissime dimensioni senza pericolo che si sbriciolino tra le dita (in questo momento lo sto usando per la realizzazione delle pompe di sentina).

Invece non ho mai utilizzato il pero anche se ne ho ammirato le caratteristiche e le proprietà nelle costruzioni in arsenale.

Visto che tu hai utilizzato entrambe le essenze volevo chiederti se per la frisata hai scelto il bosso per la sua lavorabilità (migliore di quella del pero per i piccoli dettagli ?) o solo per un fatto estetico.

un saluto, Salvatore
Ciao Salvatore, il bosso si lavora benissimo, è vero e mi ci trovo soddisfatto. Nel forum di Geràrd Delacroix ci sono eccellenti modelli con sculture in bosso e da quel che ho potuto notare è molto apprezzato.
Per la frisata ho scelto il bosso appunto per la lavorabilità e poi per spezzare i due elementi che compongono il tagliamare, diciamo anche per gusto personale. Non ho mai provato a fare sculture con il pero sinceramente, dovrei provare per apprezzare le differenze. Se stai usando quell'essenza sicuramente potrai confermare.
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Vecchio 18-10-14, 09:35 PM   #173
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ciao.infatti inizialmente non era mia intenzione dare un colorante e utilizzai soltanto dell'olio paglierino .purtroppo si accentuo' il colore rosato(di piu' con lino cotto) e cio non incontro' il favore della platea. allora iniziai provando delle colorazioni come il liberon , poi anche il bitume ma quello devasta tutto , altri colori acrilici ma sempre solo impregnanti non coprenti.non ero soddisfatto anche perche' non conoscevo lo scopo da raggiungere.infine stremato ho fatto che usare i colori ad olio e cosi' ho messo fine a questa fase alquanto ostica.

Ultima modifica di SergioD; 18-10-14 a 09:39 PM
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Vecchio 18-10-14, 09:48 PM   #174
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Ho fatto delle prove sul pero utilizzando anche la gommalacca e il risultato è stata una bella tonalità color miele ma a me da sempre quella sensazione di lucido. La mia paura è quella di rovinare tutto il lavoro di anni per la lucidatura per questo faccio prove fino a raggiungere un risultato accettabile. Poi la gommalacca è particolare dalla preparazione alle varie fasi di lucidatura e condizioni climatiche. Ho sentito da un restauratore che va passato in giorni caldi e non umidi, qui non so se credere a questo dettaglio e che cosa comporta al fine della lucidatura.
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Vecchio 19-10-14, 12:00 AM   #175
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Da quel che ne so la verniciatura a gommalacca, oltre a scurire la tonalità del legname, restituisce comunque un prodotto finale molto lucido e brillante (addirittura a specchio quando si danno molte mani di prodotto).

Per le mie modeste esperienze in campo di finiture (non solo per il modellismo) concordo con quanto suggerito da Delacroix: cera naturale anticante senza esagerare. Non altera il colore ma esalta la venatura e protegge egregiamente il manufatto. Inoltre, una volta asciutta, è lucidabile a piacere in funzione dell'aspetto che si vuol dare al modello.
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Vecchio 19-10-14, 12:00 PM   #176
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Da quel che ne so la verniciatura a gommalacca, oltre a scurire la tonalità del legname, restituisce comunque un prodotto finale molto lucido e brillante (addirittura a specchio quando si danno molte mani di prodotto).

Per le mie modeste esperienze in campo di finiture (non solo per il modellismo) concordo con quanto suggerito da Delacroix: cera naturale anticante senza esagerare. Non altera il colore ma esalta la venatura e protegge egregiamente il manufatto. Inoltre, una volta asciutta, è lucidabile a piacere in funzione dell'aspetto che si vuol dare al modello.
Buongiorno Sam e buona domenica, in effetti ho potuto constatare la tonalità più scura che offre la gommalacca, la cera anticante di cui si parla sarebbe la cera d'api? Ho letto in giro per la rete che andrebbe aggiunta una percentuale di trementina e poi con panno morbido si tratta il legno. Forse sarebbe opportuno prima del trattamento di lucidatura anche un antitarlo?
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Vecchio 19-10-14, 02:20 PM   #177
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ciao Vinicio.. magnifico , per le altre decorazioni userai le repliche di resina dopo averne realizzata una?
Sarebbe un Obbrobio utilizzare la resina su di un modello in arsenale...si usano, o perlomeno si dovrebbero usare solo materiali attinenti alla realtà costruttiva, come dice un mio amico: Metallo-Metallo, Legno-Legno.... e così via, e comunque solo materiali Naturali, visto che al tempo non esistevano ne plastiche ne resine.
__________________
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Vecchio 19-10-14, 02:30 PM   #178
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Infatti non userò le resine ma solo il bosso, zenith accennava ad una tecnica di realizzazione per colata, fatto uno stampo e poi uso della resina.
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Vecchio 19-10-14, 02:32 PM   #179
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Si lo sò ne ero convinto che non la utilizzavi... ti seguo e conosco come lavori, era appunto per precisare, il NON uso di certi materiali...
complimenti ancora
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Angelo Legrottaglie - grisuzone -
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Vecchio 19-10-14, 02:38 PM   #180
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Grazie Angelo ricontracambio per il Tuo lavoro che seguo spesso. Le resine sinceramente non le ho mai usate anzi...... come detto qualche post addietro sto cercando libri dove poter apprendere l'arte dell'intaglio appunto per capire le tecniche.
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