29-10-16, 09:36 AM
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#121
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Utente
Registrato dal: Apr 2016
Messaggi: 358
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Fabio sei un pozzo di scienza ,,bellissima la vela così trattata e allestita ,e belle le tue idee al realizzo ,complimenti alla prossima
Salutoni Pasquale
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29-10-16, 10:13 AM
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#122
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Utente Senior
Registrato dal: May 2009
residenza: Pisa
Messaggi: 2,064
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Se la trovi dimmelo.... qui a pisa non se ne trovano....
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cordialmente.... Claudio.........
Per aspera ad astra.......
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29-10-16, 11:38 AM
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#123
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Utente Senior
Registrato dal: Jan 2016
Messaggi: 1,139
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Siamo vicini al varo....😁😁complimenti...👏👏
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29-10-16, 01:11 PM
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#124
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Utente
Registrato dal: Oct 2016
Messaggi: 216
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E' bè, anche questa volta un ottimo lavoro, scarico e salvo il tutto su pc. Bella la trovata del filo di rame.
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29-10-16, 02:03 PM
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#125
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Utente
Registrato dal: Feb 2015
Messaggi: 869
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Prepara la bottiglia 🍾🍾🍾
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29-10-16, 09:27 PM
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#126
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Utente Senior
Registrato dal: Nov 2011
residenza: Vicchio - FI
Messaggi: 1,041
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Ringrazio gli amici, ma un po' di tempo ancora ci vuole per finirla, le manovre, qualche complemento, e i remi, poi la teca, insomma si fà alla svelta a "trovare i lavoro",,, ovviamente riferito alla progressione costruttiva della nave,
il filo di rame passato nel rinforzo internamente e cucito a ridosso del gratile servirà a "piegare la vela" gonfiata dal vento, ma lo vedremo in seguito, con tutte le possibile complicanze,
è vero trovare una galea pisana non è semplice, molto del materiale è andato distrutto con la distruzione del Porto Pisano effuttuata ad opera dei genovesi,
(ma mai darsi pervinti, lo sapevano bene i pisani che piu' volte l' hanno ricostruito), comunque la zona deve si costruivano le galee era la Terzanaia
da qui il tipo di galea, la struttra architravale delle galee era simile a tutte quelle del periodo, le differenze erano relative agli arredi e a semplici complementi d' arredo, posto qualche disegno trovato in internet,
l' arsenale della Terzinaia (la fabbrica delle galee)
,
quelle che seguono sono delle galee pisane, un modello e un paio di disegni
,
,
per cui anche con difficoltà qualche cosa si trova,
si potrebbe fare una ricerca collettiva , facendo confluire in un "argomento" il materiale per poi realizzare i piani costruttivi,
...................sono andato "fuori tema" ma potrebbe essere un idea alla quale si potrebbe partecipare pisani e non,
la ricerca,lo studio e la realizzazione sono le fondamenta del modellismo,
a risentirci,
vado a cena !!!!
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30-10-16, 11:12 AM
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#127
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Utente
Registrato dal: Jul 2016
residenza: Pisa
Messaggi: 214
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Ciao Fabio.
Se vorrai, quando farai il varo verrò ad ammirare questo gioiello. Ogni giorno che passa è sempre più una meraviglia!
Per quanto riguarda le galee pisane bisognerebbe definire con precisione il periodo storico di interesse. Le foto che hai postato sono relative a tre periodi storici della città ben diversi.
La prima foto, se non erro, è una terzanaia successiva al 1288 dc (la croce pisana fu utilizzata sulle bandiere dopo questa data). La seconda foto dovrebbe essere un dromone (riportato anche sul sito del comune di Pisa) che costituisce l'anello di congiunzione tra le barche elleniche e la galea medioevale. La terza foto è una galea dei cavalieri di S. Stefano (c'è un modello nell'archivio di stato a Pisa e se non erro un modellista livornese ne ha realizzata una le cui foto siano reperibili su internet).
Da buon pisano, sarebbe interessante avere informazioni sulle galee risalenti al periodo repubblicano e di maggior successo economico-espansionistico della città. Queste galee non sono molto documentate.. Anche il periodo repubblicano è un periodo abbastanza lungo perché si parla di circa 3-4 secoli dove l'architettura navale ha avuto notevoli cambiamenti e sviluppi.
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Ultima modifica di Vinavil; 30-10-16 a 11:17 AM
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30-10-16, 11:15 AM
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#128
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Utente
Registrato dal: Jul 2016
residenza: Pisa
Messaggi: 214
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Quote:
Originariamente inviata da Vinavil
Ciao Fabio.
Se vorrai, quando farai il varo verrò ad ammirare questo gioiello. Ogni giorno che passa è sempre più una meraviglia!
Per quanto riguarda le galee pisane bisognerebbe definire con precisione il periodo storico di interesse. Le foto che hai postato sono relative a tre periodi storici della città ben diversi.
La prima foto, se non erro, è una terzanaia successiva al 1288 dc (la croce pisana fu utilizzata sulle bandiere dopo questa data). La seconda foto dovrebbe essere un dromone (riportato anche sul sito del comune di Pisa) che costituisce l'anello di congiunzione tra le barche elleniche e la galea medioevale. La terza foto è una galea dei cavalieri di S. Stefano (c'è un modello nell'archivio di stato a Pisa e se non erro un modellista livornese ne ha realizzata una le cui foto siano reperibili su internet).
Da buon pisano, sarebbe interessante avere informazioni sulle galee risalenti al periodo repubblicano e di maggior successo economico-espansionistico della città. Queste galee non sono molto documentate. Anche il periodo repubblicano è un periodo abbastanza lungo perché si parla di circa 3-4 secoli dove l'architettura navale ha avuto notevoli cambiamenti e sviluppi.
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30-10-16, 11:15 AM
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#129
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Utente Senior
Registrato dal: May 2009
residenza: Pisa
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Vinavil ma sei pisano?
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30-10-16, 11:16 AM
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#130
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Utente
Registrato dal: Jul 2016
residenza: Pisa
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Scusate, sto rispondendo con il cell. e sto facendo confusione con la tastiera.
Si, sono pisano.
Massimo.
Ultima modifica di Vinavil; 30-10-16 a 11:22 AM
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30-10-16, 11:29 AM
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#131
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Utente Senior
Registrato dal: May 2009
residenza: Pisa
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Allora siamo compaesani.... idem
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30-10-16, 08:40 PM
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#132
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2015
Messaggi: 3,510
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Ma possibile che io mi sia perso tutto fino a qui?? Scusate adesso leggo tutto con calma
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31-10-16, 11:41 PM
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#133
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Utente Senior
Registrato dal: Nov 2011
residenza: Vicchio - FI
Messaggi: 1,041
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Inizio con gli aggiornamenti del cantiere, ma prima un po, di cose al "volo",
è verissimo le immagini delle galee "pisane " sono state reperite al volo da internet, per cui, come molte di queste notizie reperite in internet, sono da verificare, il periodo storico non è stato elemento di discrimine per la ricerca,
ovviamente una ricerca e approfondimento necessitamo di una metodologia molto piu' accurata, emerge che la conoscenza, la metodologia di studio di vinavil è molto acuta e approfondita, cosa positiva e gradita,e che in futuro possono essere caratteristiche fondamentali,
ma riprendendo la "narrazione" dell' evoluzione costruttiva della nave etrusca,
ero arrivato al punto che dovevo issare la vela quadra, l' unica presente sull' imbarcazione,la quale oltre alla vela, aveva per la necessaria propulsione, anche i remi (altra fase costruttiva da elaborare).
Sicuramente gli etruschi non erano marinai che lasciavano "le cose al caso"
navigare lungo costa gli imponeva di stare attenti a molti aspetti derivanti,
sicuramente il basso fondale era un elemento da non tralasciare, già l' architettura della nave nè era un esempio con la chiglia piatta , compreso la disposizione e posa delle lamine di piombo (per contrastare l' azione delle teredini) ne erano esempi chiari, per cui lo "scandaglio" altro non era che un attrezzo logico, come il suo utilizzo,
si trattava di un blocco di piombo legato ad una cima, terminata ad un anello sulla murata a prua,
probabilmente quando costeggiavano tratti non conosciuti "saggiavano" la profondità con lo scandaglio, e quando le condizioni visive non permettevano di vedere il tratto interessato,
dopo la realizzazione di questo particolare ho messo la vela, per farlo ho fermato il pennone sull' albero con una trozza semplice e poi con due drizze passanti dal karkass..... (l' elemento di rame riportato in cima all' albero)
ho iniziato ha dare forma alla vela, il mio intento è cercare di fare una vela quadra "gonfiata" dal vento che arriva da poppa (condizione quasi obbligata, con questo tipo di vela ..."quasi") il filo di rame permette di modellare già la "costola"
nella prima fase di allestimento ho fatto le manovre dormienti,che riguardano la struttura di alzata e sostegno della vela, mentre la seconda riguarderà le manovre correnti della vela, sia scotte e imbrogli,
l' immagine che segue è la realizzazione della prima fase,
alcuni particolari,
un particolare relativo alla preparazione delle matasse sul capodibanda, un pezzetto di piombo tiene la matassa in posa dopo che è stata "bagnata" con un pennello con acqua e vinavil,
per "convenzione" le manovre dormienti sono state stroppate sui capodibanda prossimi alla parte della vela,mentre gli stragli e le dritte sul ponte,
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01-11-16, 12:35 AM
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#134
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Utente Senior
Registrato dal: Jan 2016
Messaggi: 1,139
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Quote:
Originariamente inviata da luponero59
Inizio con gli aggiornamenti del cantiere, ma prima un po, di cose al "volo",
è verissimo le immagini delle galee "pisane " sono state reperite al volo da internet, per cui, come molte di queste notizie reperite in internet, sono da verificare, il periodo storico non è stato elemento di discrimine per la ricerca,
ovviamente una ricerca e approfondimento necessitamo di una metodologia molto piu' accurata, emerge che la conoscenza, la metodologia di studio di vinavil è molto acuta e approfondita, cosa positiva e gradita,e che in futuro possono essere caratteristiche fondamentali,
ma riprendendo la "narrazione" dell' evoluzione costruttiva della nave etrusca,
ero arrivato al punto che dovevo issare la vela quadra, l' unica presente sull' imbarcazione,la quale oltre alla vela, aveva per la necessaria propulsione, anche i remi (altra fase costruttiva da elaborare).
Sicuramente gli etruschi non erano marinai che lasciavano "le cose al caso"
navigare lungo costa gli imponeva di stare attenti a molti aspetti derivanti,
sicuramente il basso fondale era un elemento da non tralasciare, già l' architettura della nave nè era un esempio con la chiglia piatta , compreso la disposizione e posa delle lamine di piombo (per contrastare l' azione delle teredini) ne erano esempi chiari, per cui lo "scandaglio" altro non era che un attrezzo logico, come il suo utilizzo,
Allegato 258807
si trattava di un blocco di piombo legato ad una cima, terminata ad un anello sulla murata a prua,
Allegato 258809
probabilmente quando costeggiavano tratti non conosciuti "saggiavano" la profondità con lo scandaglio, e quando le condizioni visive non permettevano di vedere il tratto interessato,
dopo la realizzazione di questo particolare ho messo la vela, per farlo ho fermato il pennone sull' albero con una trozza semplice e poi con due drizze passanti dal karkass..... (l' elemento di rame riportato in cima all' albero)
Allegato 258810
ho iniziato ha dare forma alla vela, il mio intento è cercare di fare una vela quadra "gonfiata" dal vento che arriva da poppa (condizione quasi obbligata, con questo tipo di vela ..."quasi") il filo di rame permette di modellare già la "costola"
Allegato 258811
nella prima fase di allestimento ho fatto le manovre dormienti,che riguardano la struttura di alzata e sostegno della vela, mentre la seconda riguarderà le manovre correnti della vela, sia scotte e imbrogli,
l' immagine che segue è la realizzazione della prima fase,
Allegato 258813
alcuni particolari,
Allegato 258814
Allegato 258815
un particolare relativo alla preparazione delle matasse sul capodibanda, un pezzetto di piombo tiene la matassa in posa dopo che è stata "bagnata" con un pennello con acqua e vinavil,
Allegato 258812
per "convenzione" le manovre dormienti sono state stroppate sui capodibanda prossimi alla parte della vela,mentre gli stragli e le dritte sul ponte,
Allegato 258816
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Una bella realizzazione 👍👍
Inviato con il mio SM-N9005 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net
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01-11-16, 10:42 AM
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#135
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2015
Messaggi: 3,510
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Un ottimo lavoro!! Poi vedo che anche tu utilizzi lo scaletto di polistirolo che io tanto amo .....
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