11-06-12, 09:12 PM
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#1
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Utente
Registrato dal: Apr 2012
residenza: Bologna
Messaggi: 288
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Sciabecco veneziano del 700 (autocostruzione)
Ho deciso di mostrare questo modello che ho realizzato diversi anni fa perchè è un pò diverso dai soliti sciabecchi e può essere uno spunto modellistico per qualcuno.
E' stato autocostruito usando i piani costruttivi disegnati dall'ammiraglio Gay.
Rappresenta uno sciabecco veneziano della metà del 700.
Siamo già, come si può vedere, a una struttura dello scafo fortemente modificata rispetto agli sciabecchi del 600, di cui ci sono in giro molti piani e modelli.
Tozzo, poco slanciato, con la struttura dello scafo fortemente bombata, già da "fregata".
Diciamo che dello sciabecco tradizionale a cui siamo abituati è ormai rimasto solo l'armo.
Il modello "fuori tutto" è lungo 80 cm, quindi circa una scala di 1:45 (la nave era lunga ca. 35 metri in origine).
Per la colorazione mi sono riferito a dipinti coevi (bella la parola coevo! ), raffiguranti sciabecchi veneziani.
Quando ho acquistato i piani costruttivi, sono rimasto subito affascinato dalle decorazioni che erano presenti sullo scafo (come le teste di lupo "saettanti") e dalla apparente semplicità del lavoro che mi attendeva (un bel ponte tutto aperto da smanazzare in liberta!).
Forse non ero pronto per un modello di quelle dimensioni e infatti sono arrivato "nudo alla meta" (praticamente distrutto).
All'epoca dovevo ancora approfondire delle conoscenze sull'armo o sulla tecnica navale, quindi è pieno di inesattezze e di approssimazioni modellistiche, nonchè non ero proprio un maestro dell'intaglio...
Però ci ho messo il cuore per farlo...
Secondo me ci sono in questo forum alcuni "pezzi da 90" che dovrebbero provare a cimentarsi in una nave del genere.
Invece delle solite e noiosissime e inflazionate e barbose "ship of the line" dell'epoca di Nelson....
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11-06-12, 10:27 PM
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#2
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Utente Senior
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Sant'Angelo Romano
Messaggi: 1,416
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Ciao Loki, bello questo sciabecco.
Anche io ne sono innamorato e forse prima o poi ci metterò mano.
Il progetto è già in mio possesso ed ogni tanto ci dò una sbirciata.
Da quello che ho capito quando lo hai realizzato non eri molto esperto, ma visti i risultati deve essere stata una buona scuola.
Mauro
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11-06-12, 10:56 PM
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#3
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Utente
Registrato dal: Apr 2012
residenza: Bologna
Messaggi: 288
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Grazie Mauro!
Con la esperienza accumulata rispetto ad allora, almeno il 30% della nave adesso sarebbe diverso.
Dal punto di vista modellistico è strutturalmente semplice e l'armo a sciabecco non è impegnativo...era la taglia che mi ha ucciso!
Mi piacerebbe vedere una versione fatta da un buon maestro d'ascia!
Però in internet non se ne trova uno che lo abbia fatto...decisamente è di nicchia!
Accidenti!
Tutti impegnati a fare stà benedetta Victory in tutte le scale!
ma che c'avrà mai stà Victory, quando in giro ci sono progetti di storia Italica come questo!
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13-06-12, 10:40 PM
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#4
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Utente Senior
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Pistoia
Messaggi: 2,325
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Complimenti per la realizzazione e grazie per avermi fatto conoscere un modello che non conoscevo!!
Della linea dello sciabecco ne sono innamorato da tempo...ma di quello 600ntesco...ed ho anche i piani pronti per essere utilizzati... ma anche questo ha un suo fascino!!!
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Gianclaudio
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17-06-12, 05:06 PM
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#5
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Utente Junior
Registrato dal: Jun 2011
residenza: Trieste
Messaggi: 9
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Sciabecco veneziano del 700 (in autocostruzione)
Quote:
Originariamente inviata da Loki
Ho deciso di mostrare questo modello che ho realizzato diversi anni fa perchè è un pò diverso dai soliti sciabecchi e può essere uno spunto modellistico per qualcuno.
E' stato autocostruito usando i piani costruttivi disegnati dall'ammiraglio Gay.
Rappresenta uno sciabecco veneziano della metà del 700.
Siamo già, come si può vedere, a una struttura dello scafo fortemente modificata rispetto agli sciabecchi del 600, di cui ci sono in giro molti piani e modelli.
Tozzo, poco slanciato, con la struttura dello scafo fortemente bombata, già da "fregata".
Diciamo che dello sciabecco tradizionale a cui siamo abituati è ormai rimasto solo l'armo.
Il modello "fuori tutto" è lungo 80 cm, quindi circa una scala di 1:45 (la nave era lunga ca. 35 metri in origine).
Per la colorazione mi sono riferito a dipinti coevi (bella la parola coevo! ), raffiguranti sciabecchi veneziani.
Quando ho acquistato i piani costruttivi, sono rimasto subito affascinato dalle decorazioni che erano presenti sullo scafo (come le teste di lupo "saettanti") e dalla apparente semplicità del lavoro che mi attendeva (un bel ponte tutto aperto da smanazzare in liberta!).
Forse non ero pronto per un modello di quelle dimensioni e infatti sono arrivato "nudo alla meta" (praticamente distrutto).
All'epoca dovevo ancora approfondire delle conoscenze sull'armo o sulla tecnica navale, quindi è pieno di inesattezze e di approssimazioni modellistiche, nonchè non ero proprio un maestro dell'intaglio...
Però ci ho messo il cuore per farlo...
Secondo me ci sono in questo forum alcuni "pezzi da 90" che dovrebbero provare a cimentarsi in una nave del genere.
Invece delle solite e noiosissime e inflazionate e barbose "ship of the line" dell'epoca di Nelson....
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Veramente carino questo SCIABECCO Veneziano ('700), anche se non troppo slanciato (come altri suoi simili), di fattezze vissute, antiche e ben fatto ed autocostruito da disegni (importantissimo). E non come molte altre "super-lux" già viste in giro.
[certo, anche a me piacciono moltissimo le navi fatte dal russo Dimitry Shevelev, anzi mi piacerebbe essere bravo come lui - sembrano vere e che stanno navigando in quel momento, anche se sono ferme !!!, e lo so, che praticamente le sue sono delle vere e proprie Opere d'Arte da Museo !!].
** Certo che sulla tua qualche difettuccio ci sarebbe (si vede), e certamente quello che è splendido fa più colpo, si apprezza e si nota di più (danno + soddisfazione quelle navi, ma bisogna anche lavorarci per più tempo, e costano di più), quindi anche le barchette più piccole (o con meno dettagli), se uno le fa bene, non solo daranno uguale soddisfazione come le grandi, ma forse anche di più, perchè a mio avviso sono più difficili in quanto piccole, e di conseguenza tutti i dettagli sono più piccoli e difficili da sistemare e/o fare (e qui, bisogna tenere conto di età, manualità, fantasia, tempo, costanza e possibilità di chi esegue).
Sono d'accordo con te, nel dire, che non sono apprezzabili soltanto le "Super-lux" (certo chi le fa è molto bravo, ed ancor di più, ma anche gli altri ci mettono magari lo stesso impegno (e forse anche di più), per poi rendere un pò meno): ci deve essere spazio anche per i meno capaci !!
Io credo che siamo qui per divertirci tutti, criticare per imparare, e non per fare gare o polemiche assurde!!! Giusto, no ???
Saluti a tutti, by FUFO.
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Fulvio
Ultima modifica di Idefix-Fufo; 26-06-12 a 10:44 AM
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17-06-12, 06:55 PM
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#6
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Utente
Registrato dal: Apr 2012
residenza: Bologna
Messaggi: 288
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Grazie per i commenti!
In realtà l'ho messo in rete per incuriosire sul tipo di nave, più che mostrare le mie "prodezze", anche perchè oggettivamente ci sono una camionata sia di superficialità storiche/tecniche che di approssimazioni come abilità modellistica (ma ero giovane e ingenuo ).
La verità è che se il modello è "particolare" fa scattare la scintilla nel cervello che ti permette di scalare fino in cima il tuo "Everest personale" fatto dal modello stesso.
Nel modellismo navale in legno, qualche volta fa la differenza tra mollare il modello a metà e portarlo fino in fondo!
...e il mondo è pieno di modellisti che non sono arrivati in cima al loro "Everest"!
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19-06-12, 06:58 PM
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#7
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Utente
Registrato dal: Jan 2010
residenza: Napoli
Messaggi: 120
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Ciao, quello che dici è in parte vero , i modellisti in genere costruiscono sempre gli stessi modelli. Finora ho visto solo un'altro modello come il tuo costruito da un certo Pietro Cristini , è un bel modello da costruire , il disegno è vecchiotto (1947) ed è stato il primo di Gay, io lo comprai 25 anni fa , ma non l'ho mai costruito , perchè confrantato con l'originale della collezione Forlati il disegno ha secondo me molte pecche da risolvere , inoltre sul suddetto originale non compare alberatura, per cui potrebbe anche più verosimilmente trattarsi di una polacca... complimenti comunque anche perchè ti sei sviluppato il piano di costruzione . Comunque non l'ho mai costruito perchè indeciso tra questo e lo sciabecco algerino di Chapman, che finora nessuno ha mai costruito , come quasi tutto di chapman. ciao
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Ognuno paga il prezzo di ciò che vuole essere ed avere. F. trionfante
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19-06-12, 08:09 PM
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#8
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Utente
Registrato dal: Apr 2012
residenza: Bologna
Messaggi: 288
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Ciao e grazie per i commenti.
Il sospettone che uno sciabecco fosse fuori luogo in quel periodo è venuto anche a me e tecnicamente potresti avere ragione, però occorre tenere presente che stiamo parlando della Repubblica Veneziana e non delle potenze navali come Inghilterra o Francia.
Dal punto di vista temporale a metà del 700 gli sciabecchi erano già "bolliti" come tipo di nave, superati da altri approcci tecnici.
Però la Repubblica Veneziana secondo me (che però non sono onnisciente) ha continuato ad avere tutti questi tipi di navi fino alla fine del 700, essendo il suo "impero" principalmente in mari chiusi come l'Adriatico o in zone con molte isole o coste, come l'egeo (quindi non avevano necessità di navi oceaniche come Spagna, Francia e Inghilterra per presidiare i territori).
Nel libro che ho recensito "navi da guerra.....arsenale di Venezia" c'è un documento dell "amministratore agli armamenti" del 1768 che norma ed elenca i materiali da usare per : Galera, galera bastarda, feluca.
1768!!!
Le prime due in teoria dovrebbero essere superatissime nel 1768 (!!!!!!), ma non per loro...
Bisognerebbe poi vedere se per i veneziani la galera del 1768 era la stessa cosa di quella del 1500, ma qui ci vuole qualcuno più tecnico di me...
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20-06-12, 03:03 PM
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#9
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
Messaggi: 2,547
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anch'io preferisco i modelli "di nicchia" tanto che sto costruendo un piccolo battello a ruota poppiera del sud degli Stati Uniti, non sono per niente attratto da modelli come la Victory, le navi di linea o l'Amerigo Vespucci.
Apprezzo i lavori di chi li sta costruendo, ma i miei "amori" sono per barchette più semplici.
Se mai (e quando) finirò il mio Edison, il prossimo modello sarà una barca da lavoro olandese con tanto di derive laterali (Trink lo sa che ho questa sua stessa passione ...).
Apprezzo tanto il tuo modello, un po' fuori dal comune, anche se come dici tu c'è qualche inesattezza o imperfezione nella costruzione.
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20-06-12, 08:54 PM
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#10
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Utente
Registrato dal: Apr 2012
residenza: Bologna
Messaggi: 288
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Sì, ho visto il tuo post e decisamente è accattivante quel modello, rispetto al solito "Mississipi" o "Generale Lee".
Poco tempo fa mi è sfuggito su ebay un modello di rimorchiatore portuale a pale della Artesania Latina (fuori produzione), che debitamente modificato poteva decisamente essere notevole.
In merito a Victory, Vespucci e altre, è che sono oggettivamente inflazionate e hanno perso quella "aura" per alcuni modellisti.
Sono dei potenti simboli delle loro epoche e ci sono in giro delle versioni decisamente notevoli, ma il fatto di trovarmele in tutte le salse in tutti i forum mi ha fatto perdere dell'interesse verso di loro.
Il modellismo navale è anche il gusto dell'approfondimento su ciò che si sta costruendo e sono sicuro che grazie a internet e altro riuscirai a scovare degli interessanti e nascosti dettagli sulla storia del tuo battello, cosa che è impossibile fare per la Victory, visto che sappiamo ormai anche di quanti chiodi è fatta!
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21-06-12, 10:27 AM
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#11
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Utente
Registrato dal: Feb 2010
residenza: Italia
Messaggi: 672
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Quote:
Originariamente inviata da Loki
Ciao e grazie per i commenti.
Il sospettone che uno sciabecco fosse fuori luogo in quel periodo è venuto anche a me e tecnicamente potresti avere ragione, però occorre tenere presente che stiamo parlando della Repubblica Veneziana e non delle potenze navali come Inghilterra o Francia.
Dal punto di vista temporale a metà del 700 gli sciabecchi erano già "bolliti" come tipo di nave, superati da altri approcci tecnici.
Però la Repubblica Veneziana secondo me (che però non sono onnisciente) ha continuato ad avere tutti questi tipi di navi fino alla fine del 700, essendo il suo "impero" principalmente in mari chiusi come l'Adriatico o in zone con molte isole o coste, come l'egeo (quindi non avevano necessità di navi oceaniche come Spagna, Francia e Inghilterra per presidiare i territori).
Nel libro che ho recensito "navi da guerra.....arsenale di Venezia" c'è un documento dell "amministratore agli armamenti" del 1768 che norma ed elenca i materiali da usare per : Galera, galera bastarda, feluca.
1768!!!
Le prime due in teoria dovrebbero essere superatissime nel 1768 (!!!!!!), ma non per loro...
Bisognerebbe poi vedere se per i veneziani la galera del 1768 era la stessa cosa di quella del 1500, ma qui ci vuole qualcuno più tecnico di me...
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A difesa e conferma di quanto dici, in uno scenario operativo diverso (ma sempre in funzione anticorsara e di vigilanza), la Real Marina ancora nel 1782 varava due grossi sciabecchi, Diligente e Difensore (sia pure con armo differente dal modello da te realizzato) , e pochi anni prima erano stati fatti scendere in mare il San Gennarello e il San Gennaro il Terribile da 20 cannoni e velatura latina,unitamente alla galera San Gennaro da 26 banchi di voga e a diverse galeotte (che andavano di stanza in Toscana). E la Real Marina non era certo una realtà minore. Anche a Malta, infine, i cavalieri continuavano a costruire sino alla fine del '700 le loro galere . Complimenti per la scelta .
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21-06-12, 07:37 PM
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#12
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
Messaggi: 3,635
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Gabriele, hai la monografia della "Diligente" di Delacroix e Berti?
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21-06-12, 08:07 PM
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#13
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Utente
Registrato dal: Feb 2010
residenza: Italia
Messaggi: 672
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Non ho il libro di Delacroix, e a dire il vero la tartana non mi suscita nemmeno grandi emozioni.Tieni presente che il Diligente che ho citato era cosa totalmente differente, comunque .
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21-06-12, 09:34 PM
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#14
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
Messaggi: 3,635
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Ah OK, ti ho visto così lanciato sulla Real Marina ecc. che pensavo tu fossi un appassionato...
Comunque se vuoi il Delacroix in francese, manda un fischio!
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21-06-12, 10:16 PM
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#15
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Utente
Registrato dal: Feb 2010
residenza: Italia
Messaggi: 672
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Quote:
Originariamente inviata da Killik
Ah OK, ti ho visto così lanciato sulla Real Marina ecc. che pensavo tu fossi un appassionato...
Comunque se vuoi il Delacroix in francese, manda un fischio!
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Amedeo, scusami se non mi sono espresso bene.
La Real Marina di cui ho parlato, è quella del Regno delle Due Sicilie. Entità quantitativamente inferiore alla Marina del Re (francese). Ma storicamente altrettanto (se non di più) importante, almeno per il bacino sud occidentale del Mediterraneo.
Grazie tante per il libro di Delacroix
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