Vecchio 25-05-11, 09:38 PM   #1
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predefinito kit vs autocostruzione

Nell'eterna diatriba fra kit e autocostruzione da piani, forse val la pena di fare una considerazione..
Quando si vuole realizzare un modello con tutti i crismi, pur nei limiti delle proprie personalissime capacità manuali (che non c'entrano un fico secco con la documentazione), spesso emerge che non vi è differenza alcuna fra kit e autocostruzione..mi riferisco in particolare alla risoluzione di particolari minori che nessun piano né alcuna monografia tratta compiutamente..anzi, non accenna neppure.
Prendo lo spunto da quel che sto facendo in questi giorni: la poppa del Superbe made in kit è tecnicamente conforme a quella dei piani francesi..purtuttavia la sto rifacendo ex-novo per evitare quella spigolosità innaturale determinata dalle lastrine fotoincise fornite come semplificazione dal kit..autocostruzione sulla base dei disegni originali. Già, però neppure i disegni originali parlano per esempio di ombrinali..certo sono un particolare minore, ovvio..è naturale che non sia riportato nei piani ogni particolare.
Però quando si vuole lavorare con criteri il più possibile realistici, anche i particolari minori assumono la loro importanza..soprattutto quando certe soluzioni bisogna "inventarsele" cercando al tempo stesso di inventare qualcosa di credibilmente realistico..
Del genere: da un kit si può cercare di tirar fuori qualcosa di buono, al pari che nell'autocostruzione da piani..indipendentemente dal punto di partenza. Secondo me la sola cosa che conta veramente è la disposizione mentale di chi fa modellismo: ho visto modelli da kit realizzati e completati a tal punto da diventare opere d'arte..e modelli costruiti da monografie e piani, osceni nella loro insipienza..forse sarebbe opportuno tarci un taglio a queste diatribe sterili..la sola differenza reale fra kit ed autocostruzione è quella economica, stop.
Per tutto il resto vale la regola della documentazione (seria), del capire il perchè un particolare è fatto in un modo e non nell'altro, del rifiuto del "pressapochismo".
A proposito di pressapochismo: mi sto arrovellando per decidere se dotare la porta d'accesso del caposcala di chiavistello da entrambe le parti o no..
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Vecchio 25-05-11, 09:49 PM   #2
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ciao. se questo e' uno sfogo per scaricare le tensioni di un'affannosa ricerca della perfezione ben venga certo che a volte anche con tutta la buona volonta' nel voler fare le cose nel miglior modo possibile, questo riesce impossibile
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Vecchio 25-05-11, 10:09 PM   #3
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ciao. se questo e' uno sfogo per scaricare le tensioni di un'affannosa ricerca della perfezione ben venga certo che a volte anche con tutta la buona volonta' nel voler fare le cose nel miglior modo possibile, questo riesce impossibile
Certo Sergio, la perfezione non esiste (almeno fra gli uomini)..ma lo sfogo non riguarda tanto la tensione della ricerca, quanto la "vulgata" secondo la quale i kit fanno schifo e l'autocostruzione è il solo mezzo per fare "modellismo di qualità"..
E' questa vulgata ad essere un'assurda semplificazione secondo me..
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Vecchio 25-05-11, 10:45 PM   #4
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Mi permetto di sottolinearVi un mio scritto POST di qualche tempo fa:

Gentili Amici Modellisti, vorrei dire la mia in questa discussione (assolutamente interessante e positiva):
Premetto che mi considero un NEOFITA in quanto fino ad oggi ho realizzato solo DUE modelli (entrambi da Kit), e coè il Leudo Mantua e la Lancia Victory (sempre della Mantua). Ora sto realizzando il Kit Corel HMS RESOLUTION. Generalmente ci lavoro due ore per notte; piano piano sto attrezzando la mia "officina" comprando un pò alla volta gli attrezi (anche elettrici:PROXXON) che servono.
1) Io preferisco (almeno per ora ...) i Kit per vari motivi:
a) innanzitutto vivo ad Ischia e non vi è un negozio di modellismo sicchè debbo recarmi a Napoli per acquistare listelli, eccetera; avere un kit mi consente di ridurre al minimo queste trasferte e gli acquisti on-line;
b) credo che un kit sia più economico in quanto si compra il materiale necessario e non quantità industriali che poi servono poco e giacciono in officina;
2) Ritengo che ogni kit sia solo una "base di lavoro", un punto di partenza in quanto:
a) il modello da realizzare deve essere oggetto di una approfondita ricerca modellistica, storia e navale;
b) bisogna sempre tenere conto che un modello anche se da kit deve rappresentare (una volta finito ...) un' imbarcazione e quindi deve rispettare dei criteri obiettivi e logici che - a mio sommesso avviso - sono imprescindibili in ogni imbarcazione: il mio kit della Resolution non reca una scialuppa di salvataggio, ma vi sembre credibile che una imbarcazione di oltre 24 metri non abbia un "tender" !?
c) per questo è necessario che il modellista non solo studi il modello di cui al kit ma approfondisca le sue ricerche (e si spera competenze) sulle imbarcazioni dell' epoca e comunque in generale sulle imbarcazioni (quella che io chiamo Teoria della Nave) mediante studio su testi sia dell' epoca che di cultura marinara (io ho tra l' altro Il Manuale dell' Allievo e Nozioni di Cultura Marinaresca): le imbarcazioni hanno un filo logico molto lungo nel tempo: alcune parti ed alcune nomenclature risalgono al 1600; l' evoluzione - per alcuni versi - è stata molto ma molto lenta nella storia della marineria, almeno fino all' avvento del vapore e dell' elica a motore;
3) Bisogna affidarsi ad una propria esperienza personale:
a) come ormai tutti sapranno io nella realizzazione dei miei modelli cerco di mettere in pratica le mie (poche) conoscenze nel campo, essendo nato, cresciuto e vissuto in un Isola di mare, sul Porto d' Ischia, vicino al Cantiere navale ivi esistente, frequentando i Matesri d' Ascia presenti, possedendo da sempre barche a vela ed a motore;
b) se non la si ha tale esperienza, bisogna crearla iniziando ad amare il Mare e la sua letteratura (tecnica e non);
4) Credo poi nella personalizzazione e nell' arricchimento del modello del kit, arricchimento e personalizzazione frutto di tutto quanto fino a qui detto e quindi non certo a casaccio
a) pertanto occorre acquistare altro materiale (listelli di vario spessore in primis) ed altre conoscenze per arricchire, perfezionare e se possibile perfezionare il modello del kit, che deve avere un' impronta (una firma d' autore del suo costruttore
b) ogni modello deve avere un suo obiettivo: il mio Leudo è una brca da lavoro "vissuta", la Lancia una barca ricercata nella sua elaborazione dei vari piani
5) La mia esperinaza mi porta a dire che io preferisco i kit che posso realizzare in tempi più o meno contenuti (mediamente 10 - 12 mesi) per poter vedere (e toccare alla fine) il lavoro svolto, ed avere la soddisfazione di aver realizzato qualcosa
6) Ho cercato di andare per gradi; prima una barca semplice (il Leudo) anche se fortemente personalizzata (vedi sezione lavori terminati) poi una lancia per arricchire le mie conoscenze navali e marinaresche (la scala grande 1:16 consentiva tale approfondimento, quasi si trattasse di un lavoro in ammiragliato); ora una imbarcazione vera con una velatura complessa (albero, vele, bozzelli, bigotte eccetera). Poi spero di realizzare una nave a due alberi, poi ancora un tre alberi e più ponti. Preferisco le scali 1:50, 1:40 perchè consentiono di approfondire i particolari dello scafo, delle strutture, eccetera essendo io interessato più all' archietttura navale che alla velatura
7) In questa ottica tutti kit sono buoni (o non sono buoni).
8) Ho utillizzato Kit Mantua e Kit Corel: la Corel mi sembra migliore per realismo, per approfondimento, tuttavia il materiale mantua mi sembra migliore, più robusto, i listelli più resistenti per me che amo carteggiare a fondo (la Corel mi sembra più delicata da questo punto di vista)
9) Per il prezzo ho utlizzato modelli di costo contenuto: essendo un neofita non ritenevo di dover spendere una cifra per un modello che magari non avrei mai finito.
Grazie per l' attenzione e scusate la prolissità
Ulisse
CHE NE PENSATE !?
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Vecchio 25-05-11, 10:53 PM   #5
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Vecchio 28-05-11, 01:03 AM   #6
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c) per questo è necessario che il modellista non solo studi il modello di cui al kit ma approfondisca le sue ricerche (e si spera competenze) sulle imbarcazioni dell' epoca e comunque in generale sulle imbarcazioni (quella che io chiamo Teoria della Nave) mediante studio su testi sia dell' epoca che di cultura marinara (io ho tra l' altro Il Manuale dell' Allievo e Nozioni di Cultura Marinaresca
3) Bisogna affidarsi ad una propria esperienza personale:
a) come ormai tutti sapranno io nella realizzazione dei miei modelli cerco di mettere in pratica le mie (poche) conoscenze nel campo, essendo nato, cresciuto e vissuto in un Isola di mare, sul Porto d' Ischia, vicino al Cantiere navale ivi esistente, frequentando i Matesri d' Ascia presenti, possedendo da sempre barche a vela ed a motore;
b) se non la si ha tale esperienza, bisogna crearla iniziando ad amare il Mare e la sua letteratura (tecnica e non);

Mi sono permesso di estrapolare alcuni passi del tuo scritto che ritengo particolarmente significativi..sarebbe interessante una discussione in proposito..
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Vecchio 28-05-11, 01:55 PM   #7
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Ti ringrazio per l' attenzione che hai voluto dedicare al mio "scritto": conosco la tua esperienza di vita in mare e sono orgoglioso di questa tua attenzione . Come sono convinto che sicuramente vale la pena di approfondire l' argomento, per suscitare passione verso il mare e verso la nautica e la marineria in assoluto (di cui - a mio modesto avviso - il modellismo navale è una sotto-branca, anche se bellissima ed affine all' arte). Ovviamente io sono pronto ...
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Vecchio 28-05-11, 02:22 PM   #8
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ciao non e' scontato il punto di forza delle vostre argomentazioni considerati anche i vostri trascorsi se vogliamo legati al mare e la vita di mare stessa .anche se le mie capacita' cognitive limitano interventi atti ad apportare valide argomentazioni , devo ammettere comunque che un ulteriore sviluppo di questa discussione , che tra l'altro suscita curiosita' anche per cio che ne scaturira',penso sarebbe molto gradita.
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Vecchio 28-05-11, 08:39 PM   #9
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ciao non e' scontato il punto di forza delle vostre argomentazioni considerati anche i vostri trascorsi se vogliamo legati al mare e la vita di mare stessa .anche se le mie capacita' cognitive limitano interventi atti ad apportare valide argomentazioni , devo ammettere comunque che un ulteriore sviluppo di questa discussione , che tra l'altro suscita curiosita' anche per cio che ne scaturira',penso sarebbe molto gradita.
Caro Sergio, le valide argomentazioni non provengono necessariamente da una pregressa e specifica esperienza, bensì dalla curiosità e dalla voglia di passare dalla teoria di libri ed immagini alla realtà vissuta..
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Vecchio 28-05-11, 08:45 PM   #10
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Ti ringrazio per l' attenzione che hai voluto dedicare al mio "scritto": conosco la tua esperienza di vita in mare e sono orgoglioso di questa tua attenzione . Come sono convinto che sicuramente vale la pena di approfondire l' argomento, per suscitare passione verso il mare e verso la nautica e la marineria in assoluto (di cui - a mio modesto avviso - il modellismo navale è una sotto-branca, anche se bellissima ed affine all' arte). Ovviamente io sono pronto ...
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Attenzione doverosa oltre che gradita, caro Ulisse..al di là del modellismo che - come giustamente osservi - è (o dovrebbe essere) una conseguenza dell'amore per il mare e tutto quel che vi è correlato, è la nautica (e la marineria) che costituisce il primus movens..
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Vecchio 29-05-11, 04:55 PM   #11
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predefinito mi permetto di dire la mia

ciao a tutti.
da quanto ho capito,siete tutti gente di mare,nel senso che in mare usate i mezzi atti a navigare,mentre io gli unici mezzi che sono in grado di usare e neanche benissimo sono le braccia e le gambe.
lasciando da parte la documentazione che comunque dovrebbe essere presente
sempre, anche per decidere la tonalità di un solo colore.
personalmente la differenza fra kit e autocostruzione è nel voler spostare i miei
limiti sempre più avanti,per questa sfida ho scelto la tartana ligure,perchè c'è già
un wip aperto che per me è molto utile.
spingendomi poi a qualcosa di più difficile.
secondo me nell'autocostruzione non è tanto importante la documentazione storica,ma il piacere di immergersi più affondo nelle tecniche di costruzione di
quello che si sta facendo,di come risolvere gli eventuali problemi,eccetera.
alla fine anche la documentazione storica non è altro che una conseguenza
del progredire del modellista,che inizierà a chiedersi quali siano le differenze di costruzione tra la marina francese e quella inglese ad esempio.
almeno io la penso così
mi scuso per essermi dilungato tanto con questa mia.
ciao a tutti max



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Vecchio 29-05-11, 08:38 PM   #12
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ciao a tutti.
da quanto ho capito,siete tutti gente di mare,nel senso che in mare usate i mezzi atti a navigare,mentre io gli unici mezzi che sono in grado di usare e neanche benissimo sono le braccia e le gambe.
lasciando da parte la documentazione che comunque dovrebbe essere presente
sempre, anche per decidere la tonalità di un solo colore.
personalmente la differenza fra kit e autocostruzione è nel voler spostare i miei
limiti sempre più avanti,per questa sfida ho scelto la tartana ligure,perchè c'è già
un wip aperto che per me è molto utile.
spingendomi poi a qualcosa di più difficile.
secondo me nell'autocostruzione non è tanto importante la documentazione storica,ma il piacere di immergersi più affondo nelle tecniche di costruzione di
quello che si sta facendo,di come risolvere gli eventuali problemi,eccetera.
alla fine anche la documentazione storica non è altro che una conseguenza
del progredire del modellista,che inizierà a chiedersi quali siano le differenze di costruzione tra la marina francese e quella inglese ad esempio.
almeno io la penso così
mi scuso per essermi dilungato tanto con questa mia.
ciao a tutti max



Miniature di Beldegg
Ciao max, grazie delle tue osservazioni..peraltro mi sembra di aver capito che ti accingi a realizzare la tartana in arsenale..settore che non è toccato affatto dal discorso "kit versus autocostruzione", se non altro perchè non mi risulta che esistano kit in arsenale..
A mio avviso la differenza sostanziale fra kit e "autocostruzione" risiede solo nel fatto che nell'autocostruzione le varie parti in legno vengono tagliate "a domicilio"..tutto il resto è di provenienza "commerciale".
Che poi le parti commerciali siano contenute in un kit o vengano comprate a parte..mi sembra che sia un distinguo un tantino irrilevante.
"Autocostruzione" significa letteralmente farsi tutto da soli: dal tagliarsi i listelli a fondere i cannoni, dall' intrecciarsi il cordame a modellare le decorazioni, e via dicendo.
Ammiro moltissimo chi ha le capacità manuali e si fa tutto da solo..anche se devo dire che spesso e volentieri si tratta di un "farsi tutto da solo" molto relativo in quanto è un tantino raro trovare qualcuno che per hobby e non per professione, sia in grado di essere falegname, tornitore, fonditore, cordaio, modellatore, sarto, pittore, artista, ricercatore, studioso, ecc ecc.
Il tutto nel tempo libero e dopo il lavoro.
Certo, ci sono i professionisti del modellismo che dal modellismo guadagnano di che vivere..ma la maggior parte di chi fa modellismo..nella vita fa tutt'altro lavoro. Ed è già tanto se trova il tempo per far modellismo e intanto approfondire e studiare..posto che tanti modellisti (anche bravi) non hanno alcuna esperienza diretta di mare e di navi e partono da zero in tema di navi.
Ed è questo aspetto che sta alla base del mio post iniziale: tante persone (con l'animo latente del modellista) si accorgono che un veliero è affascinante e decidono di entrare nel mondo del modellismo navale..con tanto entusiasmo e nessuna cultura navale.
Il che non è affatto una cosa negativa, tutt'altro..
Ma, per fare un parallelo, è come decidere di sposare una bellissima donna incontrata per strada senza sapere nulla di lei..succede anche questo, per carità..ma generalmente è un tantino arduo parlare di amore a prima vista, mentre sarebbe più realistico parlare di "infatuazione".
Con una nave è lo stesso: puoi rimanere a bocca aperta davanti ad una nave (ma anche ad un bellissimo dipinto di una nave)..come si può restare affascinati da qualunque opera d'arte..
Ma è (quasi) sempre infatuazione..perchè per amare il mare e tutto ciò che lo solca..bisogna amarlo, e per amarlo bisogna conoscerlo. Solo quando conosci veramente il mare lo ami, e quando ami il mare, ami le navi.
Lo studio e la documentazione vengono dopo..forse tu ameresti una bella donna solo per aver letto che è bionda piuttosto che bruna? Oppure per aver visto una sua fotografia?
Il mare e le navi che solcano (ed hanno solcato) il mare non sono una materia di studio come tante altre, rappresentano un moto dell'animo che va allevato con cura, alimentato, conosciuto, amato..con tanta umiltà e tanta voglia di imparare e far proprie le cose che si apprendono.
Costruire un modello di nave è tutt'altra cosa del costruire un modello d'aereo, di automobile, di una casa, di carro armato o di figurini..
Costruire un modello di nave (che sia una nave prima che un modello) non è l'inizio di un amore ma l'inevitabile conseguenza di un amore nato e cresciuto assieme alla conoscenza..
In parole povere: se ti accosti al "mistero" del mare con rispetto privo di pregiudizi, realizzare una nave (vera per te) sarà una logica conseguenza..
Se si vuole soltanto realizzare qualcosa letto sui libri o visto in un dipinto..beh, si potrà anche realizzare un capolavoro d'artigianato ligneo, un virtuosismo della manualità e del gusto estetico..ma non sarà mai La tua Nave: sarà solo un bellissimo oggetto senz'anima..

Se per caso non si era capito..questo è il mio personale modo di intendere il modellismo navale..di conseguenza è intuitivo che considero capzioso far distinzioni fra kit ed "autocostruzioni"..
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Vecchio 29-05-11, 08:48 PM   #13
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A proposito di pressapochismo: mi sto arrovellando per decidere se dotare la porta d'accesso del caposcala di chiavistello da entrambe le parti o no..
ciao stefano dalla foto non ci si rende perfettamente conto della scala del modello, ma a mio avviso un chiavistello piu' piccolo, anche dimezzato non sarebbe male
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Vecchio 29-05-11, 09:00 PM   #14
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ciao stefano dalla foto non ci si rende perfettamente conto della scala del modello, ma a mio avviso un chiavistello piu' piccolo, anche dimezzato non sarebbe male
Ciao Michele, per quel chiavistello ho usato il mio marinaretto 1:72 come confronto: ne risulta un chiavistello lungo circa 30-35 cm..non mi sembra troppo grande..anche perchè - se dimezzato - non sarebbe più visibile..

Ti posto una foto del caposcala con il marinaretto accanto al chiavistello: ho controllato e la parte dritta del chiavistello misura 4mm..(meno di 30 cm in scala)..
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Ultima modifica di ilvecchiodelmare; 29-05-11 a 10:04 PM
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Vecchio 29-05-11, 09:43 PM   #15
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Devo dire che Stefano mia anticipato con il suo POST sul tema: autocostruzione - kit. Posso dire addirittura che avrei usato le stesse parole e gli stessi esempi da lui fatti, probabilmente non con la sua chiarezza e precisione. Mi iscrivo al suo partito, se decide di fondare un partito, e cioè il Partito degli Amanti del Mare (PAM); il modellismo, la cultura navale, la letteratura nautica sono solo aspetti di questo grande AMORE (passione): il MARE.. Il senso di libertà che solo il mare sa dare, la gioia di navigare che riempie la vita ... Io personalmente avevo abbandonato completamente il mare e la nautica (preso da altre passioni "meno sane": la politica e la pubblica amministrazione) tra il 90 ed il 2002: in questi anni pur vivendo su un Isola non avevo neanche fatto un bagno a mare... Poi questa Passione sopita così violentemente è scoppiata più forte di prima: ricordo bene ancora la mia prima "navigazione" su una barchetta di 5 metri dopo tanti anni di astinenza (Luglio 2002) e l' ancora persa a mare in quella giornata perchè non avevo più la mano con il mare (quasi un tributo da pagare al Dio Poseidone per il mio abbandono)... e poi e poi ... Il modellisno navale è una forma di quest' amore, di questa passione (una vera e propria arte). Ma il mio credo è realizzare velieri in miniatura non modellini navali, imbarcazioni di 50 cm che però debbono avere il sapore dell' acqua salata ... In questa ottica, anch' io non sono perfettamente d' accordo con il titolo che ha voluto porre il nostro OTTIMO ed attento moderatore ; io avrei parlato di Velieri in miniatura contro Modellli di velieri. Non mi convince la contrapposizione kit-autocostruzione; a mio avviso si può anche autocostruire (nel senso sopra indicato) partendo da kit, utilizzando però il necessario approfondimento storico, l' implementazione necessaria e le proprie esperienze di vita marinara.
Spero di esser stato chiaro
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