Vecchio 10-10-10, 01:00 PM   #16
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Originariamente inviata da Alby95 Visualizza il messaggio
Premetto che non volevo criticare nessun modellista, assolutamente.
Forse, anzi sicuramente mi sono espresso male io. Ho visto modelli, anche fatti abbastanza bene, tirati fuori da scatole di montaggio, anzi possiamo dire che la scatola di montaggio è stata letteralmente "tirata fuori"...dalla finestra del balcone però...
Se non c'è lo studio, la documentazione storica, l'analisi attenta di ogni cosa, mi spiegate che senso ha fare modellismo navale?
Posso capire chi si trova davanti al primo modello, magari anche al secondo, ma non capisco chi continua ostinato con i kit di montaggio senza acquistare neanche qualche volume che parli di architettura navale per cominciare magari pian piano a capire davvero la struttura di una nave in tutte le sue parti.
Sai JP, sui campionati da scatola di montaggio indetti da Navimodel ci ho parlato e ragionato personalmente con una persona che conosce bene Navimodel e mi sembra di aver capito benissimo il perchè sono nati questi campionati...

Ciao Alberico
Ciao, Alberico

Anche io ho parlato (e sono tutt'ora in contatto) con diverse persone del direttivo Navimodel e credo anche io di sapere bene perchè hanno organizzato simili campionati... ed uno dei motivi è che sempre meno giovani (e molti potenziali neofiti) sono iniziati al modellismo navale, rispetto ad altri settori del modellismo che "nascono da kit" e poi si evolvono.

E pertanto, come probabilmente ben sai, anche in questo campionato sono state indette, appunto, diverse categorie che permettono a chi vuole "realizzare" un modello da kit, di migliorarlo anche pesantemente per adeguarlo a quella che è una rappresentazione "corretta" del prototipo.

Sono d'accordo con te, comunque, per il discorso della dacumentazione...ma credo che sia abbastanza naturale che il neofita che capito che fare un modello (da kit) "gli riesce", per quello successivo sia spinto a documentarsi meglio, o a parlare con altra gente (storici e/o modellisti, direttamente e via forume) che gli possono far capire perchè certe cose erano fatte in quel modo e, pertanto, spingerlo a rendere sempre più corretti i suoi modelli.

Ma qui si stava parlando dei kit per capire quali fossero migliori e quali di minore qualità... beh, sempre a mio personale parere non esistono kit "migliori o peggiori" tra loro, se non forse per quella che è la componente materiali... (che può essere di maggiore o minore qualità)... ma tutti i kit sono "abbastanza" approssimati alla realtà ma risentono sempre delle pecche che derivano dalla produzione di massa....

Ho potuto vedere e toccare con mano kit che hanno disegni di qualità superiore (se non eccezionale) ma dotati di materiali (tra legni e fusioni) di medio/bassa qualità... ed allora, che cosa definisce un kit "migliore" di altri?

A riscriverci presto

Jp
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Vecchio 10-10-10, 01:18 PM   #17
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Originariamente inviata da MereAndry Visualizza il messaggio
Non riteniamo giusto allora non specificare sulla confezione quale sia il metodo di costruzione imposto dalla scatola, solo fasciame o uso del pannello di compensato o di cartone per i 1° fasciame.

Se l'uso di solo fasciame è considerato per modellisti esperti allora che venga collocata in una categoria per modellisti esperti, se le pannellature sono per principianti allora che venga etichettata con un simbolo relativo.

Quello che non ci piace sono le sorprese, del resto ci possono essere tanti principianti che si spaventano a iniziare i loro primi modelli solo con fasciame ed è giusto che possano scegliere solo tra modelli che vengano incontro alle loro esigenze. Non vi pare?

MereAndry
MereAndry

Un consiglio : vi state basando su 1 solo kit di vostra diretta conoscena (quello della Amati) e ne state facendo una statistica...
Non si può identificare una classe da un solo esemplare...

Dalle risposte avete avuto indicazioni che il caso del vostro kit è abbastanza unico... e sinceramente ne conosco solo un'altro paio, che datano più di trent'anni fa e che mi sono capitati (appunto trenta e passa anni fa tra le mani) che erano la Revenge e la USS Constitution dell'Aeropiccola... ormai scomparsa ma che ha avuto (e c'è riuscita) il duro compito di promuovere il modellismo navale statico (con qualche prova di dinamico) sul mercato italiano, quando le più conosciute Amati, Corel e Mamoli non erano nemmeno nell'immaginario di chi le ha create...

Forse (altro consiglio spassionato) varrebbe la pena che andaste a vedere (ed aprire le scatole per controllare materiale e disegni) altri kit, sia della Amati che di altri produttori... a questo punto potrete rendervi conto che le modalità costruttive possono essere anche diverse a seconda della casa e/o del modello, e vi potete rendere conto della bontà e qualità dei kit.

Perchè non andate a dare una occhiata ad esempio ai kit della JoTiKa? o della Corel? o della Mantua ? o della di altre case produttrici? o anche dare un'occhiata alla linea "Victory Model" dell'Amati?? Ogni negozio di modellismo che si rispetti ha almeno due/tre ditte che propone al pubblico...

Credo che nessun negoziante (almeno quelli che conosco io) si rifiuterebbe di farvi dare un'occhiata ai prodotti, sopratutto pensando che siate potenziali acquirenti.

Poi diteci che ne pensate e tireremo le conclusioni tutti insieme.

ciao
Jp
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Vecchio 10-10-10, 01:28 PM   #18
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L'avatar di Somis
 
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Personalmente penso che le scatole di montaggio siano adatte a chi affronta il primo modello, spesso non si sa bene in che avventura ci si sta infilando e avere materiali e istruzioni fatte da produttori specifici del campo da una certa sicurezza per iniziare.
Non me lo vedo un neofita a prendere una monografia, ridurla nella scala che preferisce e calcolarsi le dimensioni dei listelli e di tutti i prticolari.
Altro discorso è cosa sia lecito aspettarsi dalla qualità e dal prezzo del kit. In ogni caso per quanto ne so tutti i produttori per esigenze di produzione si impongono degli standard e inseriscono nella scatola i pezzi più somiglianti con il modello da riprodurre.
Non riesco a dare una risposta al quesito su quale sia il miglior produttore perchè bisognerebbe aver visto molti modelli di diverse marche e poi ci sono differenze di qualità in scatole dello stesso produttore, meglio sarebbe confrontare lo stesso modello fra produttori diversi, ma qui entra in gioco anche il fattore scala di riproduzione.
Una cosa che invece mi infastidisce è quando le scelte dei produttori non sono legate da motivi di produzione, penso ad esempio ai timoni sui quali non vengono fatte lavorare le sedi per le femminelle, alcune porte fornite in acciaio e non fatte fare con listelli al modellista, ecc.
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Vecchio 10-10-10, 04:43 PM   #19
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L'avatar di capitan red
 
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chi si ostina a fare solo kit,come nel mio caso ,c'e' da mettere in conto un particolare importantissimo e sarebbe : lo spazio.
provate a fare autocostruzione con i dovuti macchinari ed altro,in cucina come nel mio caso. questa e' una forzatura a rimanere negli ambiti del kit. chiunque,compreso me, dopo alcuni modelli vorrebbe fare "il salto" e gestire totalmente il proprio operato,in mancanza di questa possibilita' allora penso che sia molto importante poter sviluppare il proprio interesse in un sano hobby. la documentazione e' si fondamentale e si puo' tranquillamente applicare in qualsiasi modo su qualsiasi modello.
Dario.
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Vecchio 10-10-10, 05:37 PM   #20
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Caro JP64, sappiamo che in te batte il cuore del modellista navale appassionato, ma forse i tuoi interventi stanno scivolando un poco fuori dal tema da noi aperto con questa discussione.
Noi non vorremmo che qui si finisse col parlare solo se ci si debba aspettare esclusivamente fedeltà storica dalle scatole di montaggio, la nostra discussione era aperta a coloro i quali, avendo lavorato con una scatola di montaggio, sentivano il bisogno di esternare le loro impressioni a 360° considerando vari parametri, tra i quali pure la fedeltà storica, ma non solo.
Quale modellista di un certo spessore, non te lo si può negare, hai buoni argomenti per affrontare il tema Kit o non Kit e in buona parte siamo d'accordo con te, prima il kit e poi si fa il salto di qualità, tuttavia abbiamo letto che ci sono molti modellisti che questo salto non se lo possono permettere. E che vogliamo fare? Penalizzarli?
La nostra questione si poneva, tra l'altro, anche l'interrogativo se c'erano kit in grado di appagare quella esigenza del modellista che vuole costruire un modello fedele pur non disponendo di attrezzature che vadano oltre la semplice scatola di montaggio, e Merelinda ed io siamo putroppo tra questi.
Se agli inizi della tua carriera di modellista hai iniziato con un Kit ci farebbe molto piacere che tu ce ne parlassi, dicendo cosa ti è piaciuto di quella scatola e cosa non ti è piaciuto e perché, soprattutto adesso che con la tua esperienza puoi vedere le cose con una prospettiva migliore.

Ribadiamo a tutti che questa discussione vuole parlare di come sono le scatole di montaggio e non dell'opporunità di usare le scatole di montaggio.

Non sappiamo se il tema prezzo possa imbarazzare qualcuno, ma riteniamo che dire quanto si è pagato un Kit possa essere molto utile a tutti per capire cosa si trova dentro ad una scatola di montaggio a fronte di un prezzo pagato.

Dire che è esagerato pretendere da un Kit una precisione modellistica in materiali e corrispondenza storica non ci convince molto se si pensa che per € 150 euro si possono comprare tranquillamente insieme una stampante e uno scanner delle marche più famose. Se si pretende qualità per l'HardWare allora lo si deve pretendere pure per un Kit di navi in legno.

Non siamo d'accordo pertanto nel penalizzare il modellista che acquista il kit, noi crediamo che il cliente ha sempre ragione, e se non è esperto non è una buona ragione per trascurare le sue esigenze.

Un ultima cosa JP64, nel negozio dove abbiamo acquistato il nostro galeone c'erano sì delle scatole aperte, ma erano fuori della nostra portata di budget. Abbiamo scelto il modello sul catalogo e lo abbiamo fatto arrivare apposta per noi, puoi ben capire che non potevamo poi lasciarlo al negoziante, che del resto è molto gentile e disponibile.
Ci farebbe piacere che nei cataloghi venissero indicate le specifiche strutturali dei modelli che si vanno a comprare, tanto per chiarezza, ci piacciono le cose alla luce del sole. Nel mercato di oggi le aziende hanno imparato ad accompagnare i clienti nelle loro scelte e l'azienda che riesce meglio in questo ottiene sempre i risultati migliori, questo è ormai un dato di fatto.

Ribadiamo che crediamo in questa discussione e ci teniamo affinché sia compreso da tutti il suo scopo. Pensiamo di esserci espressi meglio adesso e ci scusiamo se non era stato chiaro fin da subito.
Noi abbiamo parlato delle nostre impressioni per il Kit che abbiamo comprato e se tutti gli altri modellisti faranno lo stesso alla fine e solo alla fine si potranno tirare le somme su una classifica per le migliori e le peggiori.
Ma potremmo anche scoprire che in ogni marca ci sono scatole di buon pregio e scatole deludenti, chi lo sa? Ma solo alla fine, amici, solo alla fine.

Ciao da MereAndry
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Ultima modifica di MereAndry; 10-10-10 a 05:40 PM
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Vecchio 10-10-10, 07:19 PM   #21
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Carissimi...

forse anche io non sono stato chiaro nei miei interventi e se ciò ha indotto a crederlo, me ne scuso con voi e con tutti gli altri amici del Forum.

Quello che volevo esprimere, parlando ESCLUSIVAMENTE di scatole di montaggio (e non di autocostruzione) è che in ogni catalogo di produttore esistono modelli differenti per costo, difficoltà ed impegno costruttivo e (quello che si spera) anche qualità complessiva del kit.

Pur essendo ormai da anni un modellista che si autocostruisce i propri modelli, ogni volta che visito un negozio di modellismo (dove ci sono esposte le scatole di montaggio dei vari produttori/modelli) io mi "faccio" il giro e chiedo, mi informo e mi faccio aprire le scatole, proprio per dare unocchiata e rendermi conto di quello che contengono e della qualità complessiva.

Ovviamente il numero dei kit potenziali (e lo potete vedere dai cataloghi, anche su internet devi vari produttori) è di una varietà ampia ed impressionante.

E questa varietà può appagare quasi qualsiasi scelta di modello/epoca che si voglia... almeno dal punto di vista appunto della "tipologia" di nave.

Poi si entra nel concetto del rapporto prezzo/prestazioni (opps.. volevo dire prezzo/qualità)...
Può essere un argomento scomodo, parlare di prezzi, ma non dimentichiamoci che il più delle volte (salvo qualche eccezione) più il prezzo è altto, più è elevata (complessivamente) la qualità del kit...

E' ovvio ed è all'occhio di tutti che chi spende, diciamo, per un kit 70-100 euro ha un prodotto di 70-100 euro che per essere realizzato "qualitativamente" ha bisogno di una discreta capacità e volontà di miglioria......
ma l'obiettivo di un modello di poco prezzo (e quando dico 70-100 parlo appunto di modelli di poco prezzo, nella scala dei costi dei kit) non è quello di realizzare un modello "ottimo".... è invece quello di permettere la costruzione di un modello, più o meno veritiero, ma enfatizzando la possibilità di "iniziare" un percorso costruttivo.

Ci sono poi, come dicevo, delle eccezioni... kit anche abbastanza costosi (parliamo di 5-600 euro e più) che presentano alcune "pecche" nella qualità dei materiali legnosi e/o metallici o ad esempio (dove spesso cadono in molti) nella qualità delle decorazioni...

Una volta (e lo dico con esperienza personale) le fusioni disponibili erano molto meglio realizzate e fuse..poi, con la produzione di massa, si sono trasformate spesso in altri materiali (ad esempio fotoincisioni per le decorazioni molto sottili) oppure sono realizzate in leghe a bassa fusione, molto sensibili alle rotture..

Mi chiedete quali kit ho realizzato in passato ?

Ebbene, avendo cominciato quasi 30 anni fa (appena 16enne) seguendo mio padre che invece costruiva modelli da disegno, le prime esperienze fatte (proprio per avere "tutto a portata di mano") sono state quelle dei kit.

All'epoca cerano principalmente i kit dell'Aeropiccola che andavano per la maggiore, in quanto Amati, Corel e Mamoli non avevano ancora raggiunto il livello qualitativo degli anni successivi.

Non esisteva il taglio con laser o ad acqua, per cui le ordinate e la chiglia erano realizzate con tecnologie più tradizionali (segature e/o fresature) e gli errori rispetto ai piani erano anche elevati...

Si utilizzavano particolari di decorazioni fatte in "legno plastico" che andava per la maggiore... come ad esempio la poppa della Constitution dell'Aeropiccola che fu il mio primo modello, o le torri laterali della Revenge che fu uno dei modelli successivi...

Che cosa dire? erano modelli in cui i disegni erano fatti in modo "adeguato" ma non eccellente... dove l'attendibilità storica e dimensionale rispetto all'originale erano una decina di righe di descrizione sulle istruzioni, ma mancavano completamente di attendibilità... ma dove la qualità del legname era eccezionale.. di gran lunga superiore a quella di molti dei kit attuali...

Come anche un'altro paio di modelli (da kit) furono il motopeschereccio Susanna (sempre dell'Aeropiccola) ed il sommergibile U107 dell'Amati (primissima serie) dove la costruzione era a tavolette sovrapposte e non in resina come quello che producono oggi...

Ed in tutti i modelli realizzati da kit, comunque, vi fu la necessità di "mettere mano" a qualcosa, integrando quando fornito con altre componenti....

E' vero... sono almeno 20 anni che non realizzo più da kit, ma sono cosciente che se si chiede la qualità (e prima la si verifica, poi si acquista per non rimanere delusi come avete fatto voi) si deve spendere, altrimenti (lo dico con rammarico) ci si deve accontentare oppure spendere qualcosina di più per compensare le "pecche" del kit.

Data comunque la mia predilezione per l'autocostruzione (che sinceramente reputo più adatta a chi vuole progredire) rimarrò a leggere questo thread perchè è interessante capire come ogni modellista che lavora da kit ha affrontato gioie e dolori del kit.

Ultima cosa...vi consiglio di dare un'occhiata alle varie foto del sito della Navimodel (www.navimodel.it) relative ai modelli del concorso da scatole di montaggio per capire a quale qualità si può arrivare anche con i kit

ciao ed un abbraccione

Jp
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Vecchio 10-10-10, 07:57 PM   #22
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forse anche io non sono stato chiaro nei miei interventi e se ciò ha indotto a crederlo, me ne scuso con voi e con tutti gli altri amici del Forum.

Quello che volevo esprimere, parlando ESCLUSIVAMENTE di scatole di montaggio (e non di autocostruzione) è che in ogni catalogo di produttore esistono modelli differenti per costo, difficoltà ed impegno costruttivo e (quello che si spera) anche qualità complessiva del kit.

Pur essendo ormai da anni un modellista che si autocostruisce i propri modelli, ogni volta che visito un negozio di modellismo (dove ci sono esposte le scatole di montaggio dei vari produttori/modelli) io mi "faccio" il giro e chiedo, mi informo e mi faccio aprire le scatole, proprio per dare unocchiata e rendermi conto di quello che contengono e della qualità complessiva.

Ovviamente il numero dei kit potenziali (e lo potete vedere dai cataloghi, anche su internet devi vari produttori) è di una varietà ampia ed impressionante.

E questa varietà può appagare quasi qualsiasi scelta di modello/epoca che si voglia... almeno dal punto di vista appunto della "tipologia" di nave.

Poi si entra nel concetto del rapporto prezzo/prestazioni (opps.. volevo dire prezzo/qualità)...
Può essere un argomento scomodo, parlare di prezzi, ma non dimentichiamoci che il più delle volte (salvo qualche eccezione) più il prezzo è altto, più è elevata (complessivamente) la qualità del kit...

E' ovvio ed è all'occhio di tutti che chi spende, diciamo, per un kit 70-100 euro ha un prodotto di 70-100 euro che per essere realizzato "qualitativamente" ha bisogno di una discreta capacità e volontà di miglioria......
ma l'obiettivo di un modello di poco prezzo (e quando dico 70-100 parlo appunto di modelli di poco prezzo, nella scala dei costi dei kit) non è quello di realizzare un modello "ottimo".... è invece quello di permettere la costruzione di un modello, più o meno veritiero, ma enfatizzando la possibilità di "iniziare" un percorso costruttivo.

Ci sono poi, come dicevo, delle eccezioni... kit anche abbastanza costosi (parliamo di 5-600 euro e più) che presentano alcune "pecche" nella qualità dei materiali legnosi e/o metallici o ad esempio (dove spesso cadono in molti) nella qualità delle decorazioni...

Una volta (e lo dico con esperienza personale) le fusioni disponibili erano molto meglio realizzate e fuse..poi, con la produzione di massa, si sono trasformate spesso in altri materiali (ad esempio fotoincisioni per le decorazioni molto sottili) oppure sono realizzate in leghe a bassa fusione, molto sensibili alle rotture..

Mi chiedete quali kit ho realizzato in passato ?

Ebbene, avendo cominciato quasi 30 anni fa (appena 16enne) seguendo mio padre che invece costruiva modelli da disegno, le prime esperienze fatte (proprio per avere "tutto a portata di mano") sono state quelle dei kit.

All'epoca cerano principalmente i kit dell'Aeropiccola che andavano per la maggiore, in quanto Amati, Corel e Mamoli non avevano ancora raggiunto il livello qualitativo degli anni successivi.

Non esisteva il taglio con laser o ad acqua, per cui le ordinate e la chiglia erano realizzate con tecnologie più tradizionali (segature e/o fresature) e gli errori rispetto ai piani erano anche elevati...

Si utilizzavano particolari di decorazioni fatte in "legno plastico" che andava per la maggiore... come ad esempio la poppa della Constitution dell'Aeropiccola che fu il mio primo modello, o le torri laterali della Revenge che fu uno dei modelli successivi...

Che cosa dire? erano modelli in cui i disegni erano fatti in modo "adeguato" ma non eccellente... dove l'attendibilità storica e dimensionale rispetto all'originale erano una decina di righe di descrizione sulle istruzioni, ma mancavano completamente di attendibilità... ma dove la qualità del legname era eccezionale.. di gran lunga superiore a quella di molti dei kit attuali...

Come anche un'altro paio di modelli (da kit) furono il motopeschereccio Susanna (sempre dell'Aeropiccola) ed il sommergibile U107 dell'Amati (primissima serie) dove la costruzione era a tavolette sovrapposte e non in resina come quello che producono oggi...

Ed in tutti i modelli realizzati da kit, comunque, vi fu la necessità di "mettere mano" a qualcosa, integrando quando fornito con altre componenti....

E' vero... sono almeno 20 anni che non realizzo più da kit, ma sono cosciente che se si chiede la qualità (e prima la si verifica, poi si acquista per non rimanere delusi come avete fatto voi) si deve spendere, altrimenti (lo dico con rammarico) ci si deve accontentare oppure spendere qualcosina di più per compensare le "pecche" del kit.

Data comunque la mia predilezione per l'autocostruzione (che sinceramente reputo più adatta a chi vuole progredire) rimarrò a leggere questo thread perchè è interessante capire come ogni modellista che lavora da kit ha affrontato gioie e dolori del kit.

Ultima cosa...vi consiglio di dare un'occhiata alle varie foto del sito della Navimodel (www.navimodel.it) relative ai modelli del concorso da scatole di montaggio per capire a quale qualità si può arrivare anche con i kit

ciao ed un abbraccione

Jp
Benissimo! Finalmente hai partecipato con la tua esperienza di costruzione con i Kit, quindi i prezzi variano tra un minimo di € 70 ad un massimo di € 600 e la differenza di qualità tra questi due prezzi si apprezza concretamente in che cosa? Era appunto questo che noi tutti aspettavamo di sapere.

Sei andato ad un filino dal dire quello che ci aspettavamo di conoscere.
Coraggio, un altro piccolo sforzo!

MereAndry
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beh...le differenze "ufficiali" tra un kit di 60 ed uno di 600 sono sotto gli occhi di tutti...
Potete andarle a vedere anche voi nei vari siti dei produttori...

dirò forse un pò più del "filino" che aspettavate, ma ci tengo a dare alcune indicazioni "a 360°" in modo che poi ci si possa rendere conto dei ragionamenti che stanno dietro a questo tipo "di business".

In ogni caso, giusto per "riassumere", le differenze principali dei costi sono date da :
* dimensioni / scala del modello
* difficoltà di esecuzione
* quantità di materiale utilizzato
* qualità del materiali utilizzato

Invece, le voci "nascoste" che incidono sul prezzo finale sono :
* Costi di studio e di ricerca
* Costi di prototipizzazione
* Costi di industrializzazione del kit
* Costi di marketing

Voglio concludere facendo un appunto alla vostra affermazione rapportando i costi, sempre più bassi dell'elettronica, rispetto a quelli dei kit.
La vostra similutudine è, a parer mio, completamente errata per diversi fattori :

* costi di produzione
* bacino di mercato potenziale
* industrializzazione del processo lavorativo
* distribuzione del prodotto finale

Ormai è sotto gli occhi di tutti (ed io ci sono, per mia professione, da 23 anni nel settore IT) che i costi di produzione della componentistica elettronica si stanno riducendo drasticamente, in quanto i costi di produzione, per le dimensioni del mercato, dell'utenza e della distribuzione permettono di realizzare prodotti finiti ad una frazione del costo anche di soli 5-7 anni fa.

Lo scanner di cui avete fatto esempio, che oggi si compra a c.a. 70-80 euro è decisamente di qualità superiore a quelli che (rapportati oggi all'euro) costavano per lo stesso formato almeno 1.000 euro se non di più, Ma i costi, tra materie prime e lavorazione, oggi è circa il 20% se non meno del presso di acquisto finale...

Quanto pensate che costi, oggi, produrre un sensore CCD di una fotocamera digitale? pochi centesimi... E ve lo dico con cognizione di causa... Tutte le componenti elettroniche oggi hanno un costo estremamente basso, non ci sono quasi più componenti meccaniche come una volta e le funzioni che fanno usare una telecamera, una stampante, una videocamera od uno scanner sono sofware scritto e messo nel firmware della componente..

Tutta questa premessa è per rapportare la cosa alla produzione di kit navali.

Innanzitutto (se date una occhiata alla storia nel tempo dei vari produttori) l'aumento dei prodotti in catalogo è (forse) di uno, massimo due modelli ogni paio di anni... Vi siete chiesti il perchè?

* Costa studiare le fonti (anche se poi si realizza un modello "approssimato")
* Costa disegnare il modello in modo da realizzare un kit
* Costa realizzare i vari (e non solo uno) prototipi per lo studio della produzione (che sono ancora fatti spesso a mano, e solo poi trasferiti in ambienti cad/cam)
* COSTA IL LEGNO !! e continua a costare sempre di più. E lo si vede con la differenza tra le essenze che venivano usate 10-20 anni fa e quelle che seono usate oggi nella media. Il legno è uno dei materiali in assoluto più costosi per grammo pesato, e, rispetto ad altri materiali sintetici (usati in altri settori) è quello che presenta il più elevato spreco per grammo (o chilo o metro cubo..scegliete voi)
* Costano i macchinari per il taglio e la fresatura dei pezzi (tant'è che alcuni kit che hannoa ddirittura gli alberi rastremati, costano un buon 30% rispetto ad altri)
* Non c'è produzione sufficientemente ampia per ammortizzare tutti questi costi... altrimenti non avrebbe senso che le aziende come Corel ed Amati (tanto per citarne due) fanno un buon 42% del loro attuale fatturato dalla vendita delle componenti sfuse (rispetto ai kit) e si sono allargate da diversi anni alla vendita e distribuzione di altri prodotti modellistici (dai figurini alle miniature di case, etc..) in modo da compensare perdite potenziali derivanti dalla sola produzione di kit di navi in legno...

Quindi, con tutto il rispetto per la vostra buona intenzione, ritengo sia abbastanza duro che il costo di un kit tenda a diminuire drasticamente come avvenuto per altri prodotti in altri settori...

Chi pensa di comprare un kit dovrebbe avere in mente e valutare bene questi aspetti, prima di pensare a chiedere riduzioni di costi....

Penultima indicazione di tipo generale.... Sapete quanto costa al negoziante un kit? No? ebbene.. sappiate che se un negoziante vi applica un 15% di sconto dal prezzo di vendita (e ci sono negozianti che, contrattando un pò arrivano anche al 20%), non ci perde poi così tanto come vuole far credere...

Ultima indicazione di tipo generale : passando dai ki in legno a quelli in resina (scale dalla 1/350 alla 1/700) e che costano dai 25 ai 150 euro c.a. e che non richiedono molto sforzo di montaggio, quanto di colorazione e/o superdettaglio... sapete quant'è la tiratura di una serie che una casa di costruzione (nazionale, italiana) di questi modelli ritiene sia adeguata per ottenere "un enorme successo" ? 3000 pezzi venduti a c.a. 45-50 euro l'uno.
E sapete quanti, mediamente, ne vengono venduti annualmente per ogni tipologia di serie? se sono fortunati tra i 200 ed i 300.... e quindi tali pezzi non permettono di arrivare ai prezzi che il pubblico richiederebbe...

Per le navi in legno si segue lo stesso ragionamento (ovvio con cifre differenti)

A voi tirare le somme del ragionamento.


Un abbraccione

Jp
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Gentili Amici Modellisti, vorrei dire la mia in questa discussione (assolutamente interessante e positiva):
Premetto che mi considero un NEOFITA in quanto fino ad oggi ho realizzato solo DUE modelli (entrambi da Kit), e coè il Leudo Mantua e la Lancia Victory (sempre della Mantua). Ora sto realizzando il Kit Corel HMS RESOLUTION. Generalmente ci lavoro due ore per notte; piano piano sto attrezzando la mia "officina" comprando un pò alla volta gli attrezi (anche elettrici:PROXXON) che servono.
1) Io preferisco (almeno per ora ...) i Kit per vari motivi:
a) innanzitutto vivo ad Ischia e non vi è un negozio di modellismo sicchè debbo recarmi a Napoli per acquistare listelli, eccetera; avere un kit mi consente di ridurre al minimo queste trasferte e gli acquisti on-line;
b) credo che un kit sia più economico in quanto si compra il materiale necessario e non quantità industriali che poi servono poco e giacciono in officina;
2) Ritengo che ogni kit sia solo una "base di lavoro", un punto di partenza in quanto:
a) il modello da realizzare deve essere oggetto di una approfondita ricerca modellistica, storia e navale;
b) bisogna sempre tenere conto che un modello anche se da kit deve rappresentare (una volta finito ...) un' imbarcazione e quindi deve rispettare dei criteri obiettivi e logici che - a mio sommesso avviso - sono imprescindibili in ogni imbarcazione: il mio kit della Resolution non reca una scialuppa di salvataggio, ma vi sembre credibile che una imbarcazione di oltre 24 metri non abbia un "tender" !?
c) per questo è necessario che il modellista non solo studi il modello di cui al kit ma approfondisca le sue ricerche (e si spera competenze) sulle imbarcazioni dell' epoca e comunque in generale sulle imbarcazioni (quella che io chiamo Teoria della Nave) mediante studio su testi sia dell' epoca che di cultura marinara (io ho tra l' altro Il Manuale dell' Allievo e Nozioni di Cultura Marinaresca): le imbarcazioni hanno un filo logico molto lungo nel tempo: alcune parti ed alcune nomenclature risalgono al 1600; l' evoluzione - per alcuni versi - è stata molto ma molto lenta nella storia della marineria, almeno fino all' avvento del vapore e dell' elica a motore;
3) Bisogna affidarsi ad una propria esperienza personale:
a) come ormai tutti sapranno io nella realizzazione dei miei modelli cerco di mettere in pratica le mie (poche) conoscenze nel campo, essendo nato, cresciuto e vissuto in un Isola di mare, sul Porto d' Ischia, vicino al Cantiere navale ivi esistente, frequentando i Matesri d' Ascia presenti, possedendo da sempre barche a vela ed a motore;
b) se non la si ha tale esperienza, bisogna crearla iniziando ad amare il Mare e la sua letteratura (tecnica e non);
4) Credo poi nella personalizzazione e nell' arricchimento del modello del kit, arricchimento e personalizzazione frutto di tutto quanto fino a qui detto e quindi non certo a casaccio
a) pertanto occorre acquistare altro materiale (listelli di vario spessore in primis) ed altre conoscenze per arricchire, perfezionare e se possibile perfezionare il modello del kit, che deve avere un' impronta (una firma d' autore del suo costruttore
b) ogni modello deve avere un suo obiettivo: il mio Leudo è una brca da lavoro "vissuta", la Lancia una barca ricercata nella sua elaborazione dei vari piani
5) La mia esperinaza mi porta a dire che io preferisco i kit che posso realizzare in tempi più o meno contenuti (mediamente 10 - 12 mesi) per poter vedere (e toccare alla fine) il lavoro svolto, ed avere la soddisfazione di aver realizzato qualcosa
6) Ho cercato di andare per gradi; prima una barca semplice (il Leudo) anche se fortemente personalizzata (vedi sezione lavori terminati) poi una lancia per arricchire le mie conoscenze navali e marinaresche (la scala grande 1:16 consentiva tale approfondimento, quasi si trattasse di un lavoro in ammiragliato); ora una imbarcazione vera con una velatura complessa (albero, vele, bozzelli, bigotte eccetera). Poi spero di realizzare una nave a due alberi, poi ancora un tre alberi e più ponti. Preferisco le scali 1:50, 1:40 perchè consentiono di approfondire i particolari dello scafo, delle strutture, eccetera essendo io interessato più all' archietttura navale che alla velatura
7) In questa ottica tutti kit sono buoni (o non sono buoni).
8) Ho utillizzato Kit Mantua e Kit Corel: la Corel mi sembra migliore per realismo, per approfondimento, tuttavia il materiale mantua mi sembra migliore, più robusto, i listelli più resistenti per me che amo carteggiare a fondo (la Corel mi sembra più delicata da questo punto di vista)
9) Per il prezzo ho utlizzato modelli di costo contenuto: essendo un neofita non ritenevo di dover spendere una cifra per un modello che magari non avrei mai finito.
Grazie per l' attenzione e scusate la prolissità
Ulisse
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Vecchio 10-10-10, 10:22 PM   #25
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Tutta questa discussione aperta in questo forum serve infatti per capire che senso hanno quei € 150 spesi in quel Kit.
Il confine tra soddisfazione e insoddisfazione si fa adesso più labile per alcuni fattori che vanno considerati tutti e non sono immediatamente chiari quando ci si appresta a fare un acquisto.

Andrea indossa delle scarpe Nike come una grandissima quantità di gente nel mondo occidentale.
Noi tutti nel forum adoperiamo un PC.
E' un dato di fatto che la Nike riesce a vendere a prezzi di mercato grazie all'impiego sottopagato di manodopera in estremo oriente (vedi The Big One di Michael More).
Tutti i PC si basano sull'impiego di un minerale estratto in Africa grazie allo sfruttamento di manodopera che vive in condizioni agghiaccianti.
E tanto per completare il tutto, le foreste nel mondo si stanno riducendo.

I temi introdotti da JP64 sono molto seri e andrebbero considerati tutti.

Ma allora dov'è il problema?
Noi, prima di decidere su quale modello procedere all'acquisto e se iniziare con un modello autocostruito ci siamo documentati più che abbiamo potuto, soprattutto su Internet.

Chissà, forse in qualche sito del web esistevano le risposte alle nostre domande, forse avremmo dovuto iscriverci ai forum di modellismo navale prima e parlare con i più esperti (anche in campo di Kit) per capire come muoverci, magari domandando a tutti i modellisti che stavano costruendo questo e quel modello cosa avevano trovato nella loro scatola ... mah.

Ripetiamo che quando si compra un prodotto il consumatore ha il diritto di sapere efettivamente cosa sta effettivamente acquistando, quante lotte le associazioni dei consumatori hanno dovuto fare per vedere per legge sulla busta degli alimenti l'elenco degli ingredienti.
Se noi decidevamo di comprare una scatola di montaggio di una nave soprattutto per capire quali e quanti listelli ci servono per fare lo scafo di una nave puoi capire che ci irrita un po' scoprire che tutto il prezzo pagato non ha nessuna relazione con quello che ci aspettavamo, che il fasciame principale viene risolto da un pannello di compensato da 1 mm e che il prezzo si disperde in accessori verso i quali noi non abbiamo nessun interesse. Per quel che ci riguarda saremmo felici di comprare un Kit con solo i progetti, la chiglia, le ordinate e il fasciame. Il resto lo si può acquistare tranquillamente dal negoziante e lavorarlo da soli.
Lo sappiamo che sembra una esagerazione, ma solo per dire su che cosa riponevamo le nostre maggiori aspettative nel Kit.

Se ci dicono che al giorno d'oggi le materie prime e gli studi di progettazione costano tanto, a noi sta bene, ma esigiamo di sapere cosa compriamo, e non ci stancheremo mai di ripeterlo. E non si può pretendere che quando il cliente va a comprare un prodotto sia costretto ad andarsi a documentare altrove. Lo troviamo assurdo.

Se noi andiamo a comprare una macchina pensando che sia un diesel e scopriamo che è un benzina, ci da fastidio, anche se il modello benzina è valido quanto quello diesel, e il tipo di motorizzazione è tra le prime cose indicate quando si acquista una macchina.

Adesso puoi ben vedere il nodo della questione, caro JP64.
Lavorare sul nostro galeone ci sta divertendo molto, e probabilmente useremo il pannello che il Kit ci propone di usare, perché ci piace imparare tutto ciò che gira attorno al mondo del modellismo navale, ma nulla tolglie che questo non era quello che avevmo di comprare.

Caro JP64, in tuo intervento è stato interessantissimo e ci ha arricchito di preziose notizie. Considerando quello che ci hai spiegato, il Kit del nostro galeone assume una luce nuova, ci sembra il brutto anatroccolo di una storia che ci ha visto protagonisti, stai certo che con il tuo aiuto e quello degli altri modellisti del forum arriverà ad essere varato come un cigno.

Ciao e a presto.
MereAndry

PS: continuate a pubblicare le vostre impressioni sui Kit coi quali costruite i vostri modelli, questa discussione può prendere strade molto interessanti e sarebbe un peccato se dovesse interrompersi proprio qui.
Ciao
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Ultima modifica di MereAndry; 10-10-10 a 10:25 PM
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Vecchio 10-10-10, 10:41 PM   #26
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Ulisse,
la tua prolissità è stata molto apprezzata.
Se ci è permessa la domanda, per costi contenuti cosa intendi?
Il lato della quantificazione economica è fondamentale in questo discorso, ha la funzione di dare una dimensione alle prospettive delle esigenze dei modellisti che si muovono per la prima volta in questo mondo così diverso dalle regole del consumismo contemporaneo, così come JP64 ci ha esaurientemente spiegato.

Saluti MereAndry
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Vecchio 10-10-10, 10:53 PM   #27
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Credo che il "costo contenuto" sia molto soggettivo e dipenda dalla possibilità di spesa di ognuno di noi, secondo anche l' età: ricordo che da giovane diciottenne universitario risparmiavo i soldi della mensa per poter acquistare dei modellini della Mini Aeropiccola di Torino (cutty sark e sciabecco); oggi da ultracinquantenne ovviamente ho qualche possibilità in più ...
Tuttavia credo che una "spesa contenuta" sia tra i 100 ed i 200 Euro a modello, conto tenuto che un lavoro del genere impiega 10 - 12 mesi di tempo e quindi si tratta di una spesa di quindici euro per mese (una pizza serale).
A tale prezzo si dovrebbe avere un prodotto KIT già buono, da implementare con le ricerche (teoriche e pratiche) che ho detto; per tali spese supplementari diciamo si dovrebbero spendere tra i 50 ed i 100 euro (anche per testi oltre che listelli) e poi ci dovrebbe essere un arricchimento dell' officina: diciamo altri 100 euro per anno/modello.
Quindi un 300 - 400 euro per anno Cordialità
Ulisse,
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Vecchio 10-10-10, 11:04 PM   #28
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Ulisse,
la tua prolissità è stata molto apprezzata.
Se ci è permessa la domanda, per costi contenuti cosa intendi?
Il lato della quantificazione economica è fondamentale in questo discorso, ha la funzione di dare una dimensione alle prospettive delle esigenze dei modellisti che si muovono per la prima volta in questo mondo così diverso dalle regole del consumismo contemporaneo, così come JP64 ci ha esaurientemente spiegato.

Saluti MereAndry
Carissimi MereAndry

Le considerazioni che facevate in testa alla vostra risposta al mio ultimo post sono sicuramente valide...anche se la realtà dei fatti (quella peggiore) è quella da voi descritta e sinceramente, non credo che si potrà fare nulla per migliorarla (ma di questo se ne può parlare in altra sede e forum)

ritornando ai kit, fortunatamente non tutti i produttori sono così "avari" di informazioni o di anticipi su quello che i loro kit conterranno.... anche se è difficile dare esattamente indicazione su quello che è facile per uno ed è difficile per un'altro, a parità di scatola di montaggio.

Senza voler fare pubblicità alla marca (ma solo perchè mi sono capitate tra le mani alcune loro scatole di montaggio, mostratemi a loro tempo dal negoziante), ma per far vedere che, se si vuole, si hanno fin da subito alcune risposte a "cosa troverò dentro la scatola" (basta andare a cercarle)... vi posto il link di un'altra casa produttrice di kit (ed i cui disegni, che posseggo anche io per molti loro modelli sono di elevatissima qualità) che è meno conosciuta nel panorama italiano (forse per i prezzi elevati??) ma sicuramente ha un'approccio più "descrittivo" per far valutare meglio il loro prodotto ai possibili acquirenti.

Tra l'altro è forse una delle case produttrici più costose nel settore del modellismo navale statico italiano in legno...

Date un'occhiata, per favore, e poi fatemi sapere le vostre impressioni

Link

ciao
Jp

P.S.
spero che con il post del link di questo produttore non venga violata nessuna delle regole del forum. Se così fosse, i moderatori sono pregati di cancellare il link inserito.
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Vecchio 10-10-10, 11:15 PM   #29
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Finora ho comprato kit Corel e mi sono trovato bene. Costicchiano (il Berlin passa abbondantemente i 200 euro) ma i materiali sono di discreta qualità e le istruzioni chiare (soprattutto per quanto riguarda le manovre e la micidiale velatura), come del resto i disegni. Non mi hanno granchè soddisfatto le decorazioni (a volte grossolane, a volte fuori scala, a volte non coincidenti con la sede di posa) e le semplificazioni realizzative adottate su taluni elementi (cabestani, scalette, paiolati, landre, ...)

Mi son lanciato una volta anche su Euromodel. Credo che sia tra le ditte più care, ma..... tanto di cappello alla qualità dei materiali e delle decorazioni (in fusione di piombo). Di primario rispetto i disegni. Ma occorre intervenire un po' in fase di realizzazione se si vuole replicare l'idea dei criteri costruttivi dell'epoca (a comiciare dall'andamento del fasciame) perchè le dritte fornite non sempre sono precise in tal senso.

Trink
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Vecchio 10-10-10, 11:17 PM   #30
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JP ...!!!
Se avessimo tentato di farlo apposta, non ci sarebbe mai riuscita!!!!

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