ciao Issam ...
i caricabatterie sono fatti da un elemento fondamentale: il trasformatore.
il trasformatore, che pure qualcosa dissipa, è la macchina col maggior rendimento (in media*) al mondo..proprio perchè in effetti non fanno niente se non variare in uscita i parametri di tensione e corrente che ricevono in ingresso.
*si arriva anche al 99% ingresso 1 ed uscita 0,99!!!! esclusi i casi dei trasformatori più pedestri e quelli che qualche alunno delle medie ha realizzato sotto le istruzioni del prof.
Nei caricabatteria però questi componenti sono regolati costantemente (almeno dovrebbero esserlo per essere dei buoni caricabatteria) dalle varie circuiterie regolatrici sia in entrata che in uscita sulle batterie ecc..
poi ci sono i condimenti, monitor, menu, circuiteria di controllo ecc...un circuito meglio è fatto quando è il più piccolo possibile (esegue con precisione le operazioni richieste col minor numero di componenti possibili) e quando ha il maggior rendimento possibile (perchè il resto è potenza persa in calore dissipato) è più leggero e così via...
ti faccio un esempio di un circuitino che pure ha bisogno di energia per funzionare: il caricabatterie del video con la scritta dynamite porta due scritte sui vari ingressi e ad uno c'è scritto 11-18 V DC e all'altro 100-240 V AC.
Questo perchè c'è una circuiteria che si occupa del controllo.
Nello specifico quell'ingresso 100-240 V AC serve per rendere il caricabatterie universale, universale per chi? per chi vende quel caricabatterie e così si adatta al mercato italiano ad esempio (dove alla presa abbiamo 220-230 V AC) e a quello americano anche (dove hanno la 110-115 V AC)..
non sarebbe ammissibile alimentare a 220 un ingresso predisposto per la 110, si fonderebbe! Dunque c'è un circuito che si occupa di questo e rileva l'ingresso e quindi si autoregola di conseguenza.
Sullo stesso alimentatore per pc dovresti avere qualcosa di simile ma nel 90% dei casi (e soprattutto su quelli vecchi) non c'è la parte di circuito "che se ne accorge" e tale parte di circuitino è sostituita da un interruttorino difficile da azionare a mano ed il più delle volte è bloccato in qualche modo su 220 dal momento in cui hanno deciso di venderlo in Italia.
dunque, tutto sto papillo per fare un esempio pratico di una piccola parte "nascosta" di circuiteria che assorbe (e dissipa anche in parte) un pò di energia.
Eccoti spiegato perchè l'alimentatore posto ad alimentare il caricabatterie potrebbe non farcela se dimensionato in base alla potenza di cui parlavi.
Ora non so se i vari 200W, o 4x100W ecc dei caricabatteria sono riferiti alla massima potenza erogabile in uscita quindi sulle batterie materialmente, oppure in assorbimento in entrata al caricabatterie per il suo funzionamento.
Nel secondo caso saremmo ok, dimensionare l'alimentatore è presto detto, al limite si aggiunge un piccolo margine.
Ma nel primo caso bisogna capire quanta energia occorre al caricabatterie per riuscire poi nel suo funzionamento ad erogare il suo massimo in uscita sulle batterie.
Spero di esserti stato utile per far luce su questo aspetto.