Vecchio 13-08-09, 02:43 PM   #16
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contro al trincarino le tavole non finivano "a punta" (in quanto sarebbero state molto deboli e impossibili da inchidare) ma venivano più o meno rastremate e/o incastrate tra loro con incastri a palella (= "a dente") e/o a "dente di sega" in modo tale da avere la necesaria rigidità strutturale e compattezza. La marina inglese preferiva gli incastri, mentre quella francese ed olandese preferiva rastremare o addirittura piegare i corsi di tavolato per seguire meglio la rotondità del trincarino.

Trink

ciao trinca, ma sei sicuro che "non finivano a punta?"
cioe' certe tecniche piu' moderne non sono state introdotte un po' dopo?
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Vecchio 13-08-09, 03:22 PM   #17
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non ho trovato differenze rispetto alle epoche, ma solo rispetto alle marine. Il problema della punta (sarebbe meglio però dire, giustamente, punta eccessiva", perchè una certa "squadratura", pur di sbieco, l'ho sempre risscontrata), d'altronde è quello che.... rende eccessivamente sottile la tavola ed inadeguata ad essere inchiodata ed in generale fissata adeguatamente ai bagli. mentre più si mantiene larga e più è strutturlmente adeguata (solidità, chiodatura, resistenza all'acqua, ecc)

Allego un paio di pagine di approfondimento, con schemi di poppa e (soprattutto) di prua. Bassi-Ostan "costruiamo un modello di nave a vela"

trink
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Vecchio 14-08-09, 07:54 AM   #18
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Ciao a tutti,
come accennavo, anch'io in questo periodo sto litigando con il tavolato dei ponti. Progredisco alla "fantastica" velocità di 5 cm quadrati al giorno e non escludo di dover rifare tutto da capo dopo aver installato e verificato l'effetto
E' più di mezzo anno ormai che cerco/sperimento soluzioni per il tavolato e ancora sono indecisa.
Qualche convinzione comunque me la sono fatta, e la posto qui per confronto con le vostre esperienze.
1 - Praticamente ogni asse è un "pezzo unico". Tra rastrematura, raccordo con le sovrastrutture, accorgimenti contro l'indebolimento strutturale, differenziazione dei corsi-guida, giunti a palella e quant'altro, non esiste una tavola che sia uguale ad un'altra. Lo schema-base della disposizione, a furia di eccezioni va a farsi benedire!
Penso quindi che sia sbagliato pre-tagliare i listelli e disporli secondo il reticolo "ogni 4".... almeno per i ponti che sono interamente a vista.
2 - La colla!! La colla vinilica (sia normale che a presa rapida) è fuori gioco. La colla alifatica, così spesso consigliata per questi lavori, ha dato risultati disastrosi... con me almeno! Asciuga rapidamente e mentre lo fa "tira" in modo molto accentuato. Va benissimo su pezzi di spessore superiore al millimetro (ad esempio il fasciame dello scafo). Molto meno bene invece su spessori compresi tra 0.5 e 1 millimetro, quali il listello di tavolato e il falso ponte che gli fa da base. Se si lavora col falso ponte non assemblato, facilmente lo si vede incurvarsi. Se si incolla il falso ponte al modello, la resistenza è migliore ma allora può capitare di vedere i listelli curvarsi fino al parziale distacco.
Rimane la colla a contatto. "tira" molto meno, prende rapidamente, si carteggia bene. Alcuni modellisti (cito ad es. Sergio Galli) sono scettici circa la sua tenuta nel tempo, ma vi assicuro che dopo aver provato a realizzare un ponte ho capito perché Alexei Baranov ne usa a chili
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Vecchio 14-08-09, 09:05 AM   #19
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Ciao Madame!!!

Sulla prima esperienza, mi sento di arrivare a conclusioni quasi coincidenti. Dico "quasi" perchè a centro nave una certa simmetria di posa mi si è sempre conservata e uno schema "simmetrico" di base l'ho comunque sempre mantenuto, anche se in rapporto superiore ad 1:4; pur sagomando e piegando tavole, incastrandole, posandone qualcuna più lunga, tirandole dritte senza giunzioni tra carabottini ed altre strutture e così via..... A fronte di tutto ciò condivido l'impressione di inutilità di pre-tagliare i listelli. E aggiungo una considerazione: il fatto che lo schema-base vada a farsi benedire in larghe porzioni di ponte ..... piace da morire!!!! Il ponte mi pare molto più realistico.

La seconda esperienza l'ho fatta anche io. Ho infatti usato colla neoprenica sull'Endeavour J-Class che ho realizzato una decina di anni fa, incollandoci non il ponte ma l'intero secondo (e terzo, sich!) fasciame. E confermo: non si è mosso di un micron. L'unico difetto che gli ho trovato è che appiccica maledettamente e in più di una occasione ho dovuto sospendere i lavori per staccarmi listelli dalle dita o le dita l'una dall'altra!!!

Trink
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Vecchio 17-08-09, 05:00 PM   #20
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Ciao Trink!
Sono contenta di sapere che la colla neoprenica ha dato buona prova di durata, perché la sto spalmando su tutto l'upper gun deck del Bellona
Per me la sua caratteristica più pestifera, però, è che fa il filo! Peggio della mozzarella
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Vecchio 17-08-09, 05:06 PM   #21
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in realtà... terza considerazione:

- le varie tecniche di realizzazione del tavolato "rendono" più o meno tutte molto bene, a patto che si abbiano listelli di larghezza che va dai 4 mm in su.
Il che significa che la scala ideale per un modello con tavolato realistico sarebbe 1:64 o inferiore...
Ad esempio, posto delle foto di "provini" di tavolato realizzati con colla vinilica. Se i listelli sono abbastanza larghi si può usare persino la pestifera vinilica, con un po' di attenzione.
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Vecchio 17-08-09, 05:18 PM   #22
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Se invece la scala del modello è compresa tra 1:70 e 1:78, son dolori!
(SONO UNA DONNA FORTUNATA: il Bellona è 1:72! )
Questo range di dimensioni è una categoria "bastarda", a metà tra le scale ad alto realismo (1:64, 1:48...) e i modelli piccoli (1:96, 1:100 amor-di-Seba )
Si sente l'esigenza di mostrare realismo e dettaglio, ma non si possono mostrare tutti i dettagli. Un po' come i "70 mm" tra i figurini militari.
I listelli di larghessa tra 2 mm e 3 mm sono decisamente meno maneggevoli, ed ecco la necessità di usare colle carteggiabili (alifatica, neoprenica)
Nella foto, un paio di provini per il tavolato della Constitution. A destra, 4 mm incllati con Vinil express; a sinistra, 3 mm con colla a contatto HuHu Hart
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Ultima modifica di madamalouise; 17-08-09 a 05:29 PM
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Vecchio 17-08-09, 05:36 PM   #23
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Spesso sui modelli in scala tra 1:70 e 1:78 non sono previsti né i comenti, né la chiodatura. Ad es, non sono previsti nelle istruzioni allegate ai kit del Vanguard Amati né della Surprise Mamoli.
Tuttavia il modellista di incaponisce a cercare un maggior realismo perché le dimensioni sono abbastanza grandi da farne sentire l'esigenza.
Ad esempio, il modellista Alekseji Demanov non solo ha ricreato i comenti sul ponte del suo Vanguard, ma pure la chiodatura...
I comenti sono stati resi tingendo le coste dei listelli, mentre la chiodatura comporta, a quanto pare, il sacrificio di diverse confezioni di stuzzicadenti
Tuttavia il trucco c'è... i listelli che sta usando Alexeji sono più larghi di quelli consigliati dal kit. Sono larghi almeno 4 mm. Un po' fuori scala, secondo me... già i 3 mm risultano grandini per questo modello
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listellatura del ponte-_dsc6164_1024_resize_130.jpg   listellatura del ponte-_dsc6169_1024_resize_602.jpg  

Ultima modifica di madamalouise; 17-08-09 a 05:48 PM
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Vecchio 12-09-09, 03:26 PM   #24
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Oskar94 è un newbie...
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.......

1) si chiamano, nell'ordine: castello di prua, castello di poppa e ponte di coperta.


Trink
O anche castello, ponte di coperta e cassero
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