28-02-09, 02:09 PM
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#31
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
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....il discorso si allaccia stretto stretto a quello sull'uso del turapori, che mi pare sia ancora sospeso.....
Ale
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01-04-09, 09:43 AM
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#32
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
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In questi giorni ci son state svariate domande sulla finitura (totale o parziale) dei modelli: ponte, prodotti, pigmentazione.
Qui qualche risposta c'è già..... e tante altre ancora mancano.....
Trink
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03-04-09, 08:11 PM
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#33
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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Quote:
Originariamente inviata da ismaele
il primer non l'ho dato, ma appunto non credevo che sul legno fosse necessario
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Più che il primer, io uso una vernice protettiva con gli acrilici.
In linea di massima si dovrebbe usare un fondo turapori che "compatta" la superficie. I colori acrilici aderiscono benissimo e anzi la qualità del colore viene esaltata. Poi, a colorazione ultimata, un po' di vernice protettiva spray per figurini: ce ne sono di quelle trasparenti non lucide che sono assolutamente invisibili. Volendo, si potrebbe anche non trattare il legno col turapori se si desidera che l'acrilico penetri parzialmente nella fibra.
Tuttavia... le vernici sono un terreno ancora inesplorato per me. Dal momento che ho letto da qualche parte come usassero vernici ad olio, sarei molto tentata di sperimentare i colori ad olio per figurini metallici, che hanno una ineguagliabile superficie satinata
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08-04-09, 01:11 PM
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#34
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Utente Senior
Registrato dal: Aug 2007
residenza: Roma
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Ciao M., espongo brevemente il mio punto di vista sulla colorazione dei modelli di navi antiche in legno. Secondo me, i trattamenti da utilizzare sono un po’ diversi da quelli di altri tipi di modellismo, per una questione di storia, se vuoi di tradizione e di soggetti da rappresentare. Aerei, auto, moto, sono tutti soggetti moderni, sui quali nella realtà la vernice deve essere quasi sempre uniforme, anche come finitura, deve coprire le imperfezioni del materiale di cui è fatto il modello, nel caso delle auto e delle moto deve anche essere molto lucida. Sui mezzi veri, inoltre, la verniciatura è a spruzzo, per cui replicare questo procedimento anche sui modelli non guasta. Fatta eccezione forse per alcuni figurini, poi, si tratta di un tipo di modellismo moderno, per cui anche le tecniche di colorazione devono esserlo. Ho finito i sinonimi di “verniciatura”, porc... infine, una questione di prospettiva: un figurino deve assomigliare il più possibile al soggetto vero che rappresenta, mentre un modello di nave può non avere questa esigenza, poi andrò a spiegare il perchè. Un veliero in scala ha un passato alle spalle di cui è meglio tenere conto, a cominciare dalle navi vere: erano dipinte a pennello, con vernici fatte al momento con pigmenti e trementina o altri diluenti, la vernice poteva non essere stesa tutta insieme e dalla stessa mano, il procedimento era effettuato all’aria aperta, sotto al sole...insomma, tanto uniforme l’aspetto non doveva essere. Non si usavano basi di preparazione, fatta eccezione per qualche particolare delle decorazioni, si andava giù brutalmente di pennello sulle tavole e via. Le superfici erano quindi irregolari, giunzioni e leggeri disallineamenti tra le tavole, per esempio in caso di riparazioni, erano visibili, così come lo sono ancora su molte barche in legno attuali, anche se sono trattate a primer e spruzzo. Riassumendo: i colori non erano tanto uniformi, nè molto coprenti, nè ben aderenti, con tutte le possibili sfumature date dall’invecchiamento, come già si è detto in molti altri post. Poichè penso che anche i materiali usati per i modelli dovrebbero avvicinarsi a quelli veri, anche per questo motivo ad esempio non uso gli acrilici, ma qui mi rendo conto di essere assolutamente integralista. C’è poi una questione di storia dei modelli veri e propri, per la quale però non guasterebbe aver visto dei modelli antichi dal vero. I modelli come li facciamo noi sono i primi ad essere stati concepiti per divertimento, fino all’800 si facevano solo per necessità, erano degli strumenti di lavoro per i maestri d’ascia, per esempio. Di conseguenza, erano molto poco raffinati esteticamente ma funzionali allo scopo. Questo valeva tanto più era importante la nave. Per cui, specialmente se si costruisce un vascello, si può pensare di farlo assomigliare non solo alla nave vera, ma al modello che ne sarebbe stato fatto dai tecnici del tempo, che non era certamente curato e coccolato come i nostri. E’ un po’ contorto, ma chi costruisce con quest’idea in mente ottiene dei risultati che spiccano fra mille. Spero di esserti stato utile ad inquadrare meglio alcune questioni, a presto
Francis Drake
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21-04-09, 04:25 PM
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#35
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,832
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brunitura
di tanto in tanto riemerge il tema della brunitura. Visto che qui si parla di "tingere", ricopio da altro post le "due parole" su quella che è la mia esperienza. In fondo trattasi di tingere metallo...
Il brunitore si compra in armeria o nei negozi di modellismo. Una decina di euro a boccetta (piccolina). Meglio specificare al negoziante per che tipo di metallo deve servire, perchè ogni metallo ha le sue caratteristiche. Si applica:
1) per brevissima immersione, proprio "toccata e fuga"; è un prodotto molto aggressivo quiondi se proprio non si riesce a fare le operazioni con la necessaria velocità è meglio diluirlo in po', altrimenti rame ed ottone tendono a "sfogliarsi"
2) (oppure) a pennello; in questo caso il prodotto è un po' meno aggressivo, se la passata è veloce.
In entrambi i casi, consiglio di lavare immediatamente con acqua dopo la brunitura , cosa che ferma la reazione chimica. Consigli:
- sgrassare bene il pezzo da brunire. Va benissimo il sapone per piatti.
- non maneggiare il pezzo dopo averlo sgrassato (se non volete vedere le vostre impronte digitali emergere sulla brunitura)
- lavarsi bene le mani dopo aver manipolato il brunitore e non mettere nulla in bocca (es: sigaretta) durante le operazioni. E' sostanza tossica.
Trink
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05-05-09, 10:26 PM
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#36
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Utente
Registrato dal: May 2008
residenza: Montemarciano
Messaggi: 376
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visto che l'ultimo messaggio parlava di brunitura aggiungo un sistema per ricreare le patine che si trova in commercio, porebbe essere comodo per rireare la classica patina del bronzo nelle canne dei cannoni.
si tratta di un prodotto della Maimeri che si chiama idea patina, con cui si possono ricreare false patine anche su materiali come gesso o resine.
se non altro non si maneggiano acidi......
http://www.maimeri.it/Idea/colorprod.asp?mnu=03
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30-03-10, 11:02 PM
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#37
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Utente Junior
Registrato dal: Mar 2010
residenza: Levane (AR)
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da Albatros
Io il mordente lo comprai circa 10 anni fà in ferramenta. Non sò dirti che marca era in qaunto mi è stato venduto a peso servito in una semplice bustina trasparente.
Ora è quasi finito, mi è rimasto circa 1/2 litro di aceto trattato con questo mordente.
Mauro
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Entro a gamba tesa nella discussione (con un piccolissimo ritardo )!
Dunque, vi racconto quello che faccio di solito.
In genere tratto il legno dei modelli in maniera molto semplice.
Macchio (questo è il termine usato dal mio amico restauratore) con il mordente il legno che deve rimanere a vista, passando sul legno una o più volte (dipende dall'intensità che voglio ottenere) un panno di puro cotone imbevuto e ben strizzato. Per i pezzetti più piccoli procedo a volte per immersione oppure a pennello, mettendo ad asciugare sopra un pezzetto di carta.
In commercio esistono molti tipi di mordente e in varie tinte (dal mogano al noce). In genere uso quello color noce, sciolto in acqua calda.
Mi ha incuriosito il fatto che molti di voi sciolgono il mordente nell'aceto ... credo sia dovuto al fatto che l'acido acetico aiuta a fissare il colore.
Lascio asciugare bene e poi levigo leggermente con paglia di metallo finissima 000 al fine di eliminare eventuali fibre di legno sollevate con il contatto con l'acqua (quei fastidiosi peletti, per intendersi ).
A questo punto si può provare a passare una mano di turapori, ma in tutta onestà l'effetto non mi fa impazzire.
In alternativa al turapori ho spesso usato la gommalacca sciolta in alcool purissimo.
Preparo tre diluizioni: una densa, una media ed una molto liquida.
Passo una mano (a pennello) liquida e lascio asciugare.
Poi passo ad una mano (o due) densa. Appena asciugato passo una mano media (lascio asciugare) e poi nuovamente una liquida.
Talvolta può essere necessario passare la paglia di metallo finissima.
Turapori o gomma, procedo stendendo sopra una mano di cera d'api purissima sciolta in acqua ragia o diluente. L'effetto è semi-opaco. Bellissimo. L'unico problema è che con il tempo è necessario lucidare le parti con uno straccio per ravvivarne l'effetto. Questa tecnica (detta dei lustrini*) me l'ha insegnata mio padre, provetto restauratore.
A questo indirizzo troverete un articolo ben fatto sulla tecnica di lucidatura a gomma.
Si parla principalmente di mobili, ma la tecnica può essere applicata ai nostri modelli con piccole accortezze.
* La città di Arezzo, culla dell'antiquariato, ha un'antica tradizione di botteghe di restauro. I maestri restauratori, in genere proprietari di bottega, si preoccupano di rimettere in piedi i mobili. I maestri lustrini, collaboratori della bottega, hanno il compito di macchiare e lucidare.
Ultima modifica di totaman; 30-03-10 a 11:10 PM
Motivo: Aggiunta linlk ...
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01-04-10, 10:01 AM
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#38
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,832
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La tecnica è interessantissima e magari la userò anche al di fuori del modellismo...
Qual è l'effetto finale se non si mette cera? Ravvivare un modello è piuttosto difficile una volta che questo è finito e magari, omettendo la cera, non occorre l'opera di ravvivamento.
Trink
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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10-06-10, 09:41 PM
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#39
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Utente
Registrato dal: Jan 2010
residenza: Civitanova Marche (MC)
Messaggi: 134
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Riprendo la discussione dovendo chiedere consiglio ad esperti nel settore.
Ho in progetto la costruzione di una imbarcazione da pesca in scala 1/10,
l'originale era di 10m. di lunghezza, il modello verrebbe 1m.
Tale imbarcazione era costruita con legname di quercia, pino, noce e abete.
La mia domanda e' la seguente, in scala 1/10 e' consigliabile utizzare il legno originale oppure quello di pero, se si utilizzasse legno di pero si riesce poi a farlo somigliare a quello originale, cioe' quercia,pino ecc.
Grazie per eventuali chiarimenti,
giancarlo
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...la poppa in suso e la prora ire in giù, com'altrui piacque, in fin che 'l mar fu sovra noi rinchiuso.
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11-11-10, 01:38 PM
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#40
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Utente Junior
Registrato dal: Nov 2010
Messaggi: 1
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salve ragazzi mi chiamo mariano e sono iscritto da pochissimo quindi vi chiedo scusa per essermi intromesso ma ho bisogno di aiuto per la verniciatura del mio modello e non so' dove entrare e come fare per aprire una discussione......potete aiutarmi ?
grazie
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11-11-10, 04:58 PM
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#41
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,832
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una volta che sei nella sezione giusta, clicca su "nuova discussione". Poi dalle un titolo e alla fine "invia".
Benvenuto
Trink
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