Vecchio 30-06-11, 04:25 PM   #1
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vesciuz inizia ad ingranare.
Exclamation [Guide] Tecnica dei micromotori generale

Salve a tutti, questa è la mia seconda guida, in questa guida descriverò le caratteristiche di base e generali sulla tecnica dei motori da modellismo (Chiedo scusa anche se scrivo qualcosa di sbagliato o scrivo qualche errore).

Motore da modellismo in generale:
I motori da modellismo, sono dei motori a 2 tempi monocilindrici in alluminio con parti in ergal raffreddati ad aria (Esistono alcuni motori raramente raffreddati a liquido), alimentati da una miscela apposita composta da nitrometano, metanolo e olio sintetico o di ricino (Questa miscela viene descritta in una mia precedente guida e altre presenti in giro). Motore a 2 tempi significa un motore che compie due fasi del proprio ciclo termico insieme. Questo vuol dire che il motore compie simultaneamente le fasi di compressione della miscela e aspirazione, per poi eseguire la fase di scoppio ed espansione e scarico dei gas. Esistono diverse categorie di motori per ciascuna scala di modelli. Le cilindrate (Ovvero le dimensioni del cilindro dei motori che possono essere espresse in cm^3 oppure pollici cubici) vanno da:
1,5cc dei micro modellini in scala 1:18 oppure 1:12
2,1cc / 2,5cc per i modelli Touring 1:10
3,5cc / 4,6cc per i modelli 1:8 onroad e offroad
4,6cc e superiori per i monster truck
23cc e superiori fino a 45cc per i modelli 1:5

Funzionamento del motore:
Il micromotore funziona appunto a 2 tempi, così: Per depressione il pistone richiama nel motore la miscela dal serbatoio che raggiunge il carburatore, qui l’aria viene miscelata con la miscela che viene nebulizzata diventando piccole goccioline miste ad aria. A questo punto a differenza dei 2 tempi tradizionali il motore presenta una differenza: Nei micromotori la miscela passa all’interno dell’albero tramite due fori, uno in cui entra nell’albero e uno in cui esce e raggiunge l’interno del carter. Qui il pistone quando scende richiama per depressione scendendo in giù la miscela all’interno dei travasi del cilindro, una volta riempitosi il pistone sale e comprime la miscela fino alla camera di combustione dove grazie alla sola pressione eseguita e grazie alla candela che diventa incandescente, si esegue la combustione della miscela e con lo scoppio eseguito l’espansione in giù dei gas. A questo punto il pistone torna a scendere e prima attraverso la luce di scarico scarica i gas di scarico e successivamente continuando la sua discesa apre le luci di aspirazione per aspirare la nuova miscela fresca continuando il suo ciclo. Sotto un esempio di motore a 2 tempi.


Componenti del motore:
Il motore è composto da un carter che racchiude tutti gli organi principali del motore ovvero albero pistone biella camicia, che viene chiuso dal carburatore, dalla testa e dal tappo motore che può essere fisso oppure compreso del rocchetto di accensione a strappo. Il carburatore può essere a cursore rotante o a ghigliottina, in genere su quasi tutti i motori sono a ghigliottina. Nel carburatore è presente una strozzatura chiamata venturi, questa strozzatura è usata per nebulizzare la miscela con l’aria perché in corrispondenza di essa l’aria accelera e perde pressione aiutando anch’essa a richiamare miscela all’interno. Nel carburatore ci sono gli spilli del massimo per gestire la carburazione ad elevare velocità, il minimo meccanico per gestire appunto il numero di giri al minimo del motore e lo spillo del minimo o minimo dinamico che consente l’accelerazione graduale al motore e la quantità di benzina a basse ed alte velocità, alcuni carburatori hanno lo spillo dei medi. Dopo il carburatore c’è l’albero che porta con due fori la miscela all’interno del motore. Attaccato all’albero tramite un perno troviamo la biella, che collegata al pistone trasmette il moto rotatorio all’albero. Attaccato alla biella tramite uno spinotto tenuto insieme da due piccoli “g-ring” c’è il pistone che comprime la miscela. In questi motori la canna del cilindro (la camicia) è estraibile perché soggetta a usura, la camicia serve a contribuire alla compressione del motore essendo conica e collega i travasi dove scorre la benzina che va nel cilindro. Sul cilindro si trova la testa con il sottotesta che chiudono il cilindro superiormente e dentro alla quale c’è la candela che crea la combustione della miscela con la sua incandescenza. La testa presenta un alettatura che contribuisce al raffreddamento (Per questo i motori raffreddati ad aria non dovrebbero stare fermi troppo tempo, pena il surriscaldamento). Sull’albero scorrono i cuscinetti, uno di banco quello principale dell’albero e uno posteriore dove l’albero spunta fuori per collegare frizione e cambio. Posteriormente all’albero dove vi è la parte che porta la miscela nel motore il carter è chiuso da un tappo che può essere un tappo normalissimo nei motori ad avviamento elettrico, oppure il rocchetto di avviamento fatto da un cuscinetto e la cordicella che avvia il motore. (Nell’immagine a sinistra albero motore riempito in silicone per migliorare il flusso della miscela e piccolo cilindro in tungsteno per aumentare la forza di rotazione, al centro camicia, sottotesta con candela e guarnizione e pistone, a destra il motore con carburatore, testa e tappo. La candela si classifica in base alle dimensioni del suo filamento, se calda filamento più piccolo per temperature fredde, se fredda filamento grande temperature calde. La marmitta è una parte fondamentale nei micromotori, da essa oltre alla silenziosità dipendono molto le prestazioni. Infatti nei due tempi il rendimento è molto basso nonostante la potenza dovrebbe essere doppia rispetto ai 4 tempi, questo perché il pistone non può sfruttare l’espansione totale dei gas, che vengono scaricati, ma soprattutto perché il motore a bassi giri disperde parte dei gas freschi e ad alte velocità addirittura parte dei gas combusti restano nella camera di combustione. La marmitta a risonanza serve a creare onde di pressione e di ritorno che aiutano a migliorare le prestazione del motore scaricando maggiormente i gas o mantenendo al massimo i gas freschi all’interno in funzione del numero di giri del motore.


Dati e caratteristiche dei micromotori:
-Cilindrata: Dimensione di tutti i cilindri (Uno solo in questo caso).
-Coppia: Non riportata nei dati, comunque in parole povere la coppia è la potenza che il pistone esercita sulla biella e che viene trasmessa all’albero, dipende dalla compressione del motore e dalla posizione della biella ad ogni numero di giri.
-Potenza: La potenza per il numero di giri.
-R.P.M.: Route per minutes (Giri al minuto…)
-Alesaggio: Il diametro del pistone
-Corsa: La distanza tra il punto morto superiore e il punto morto inferiore (Sarebbero i punti in cui il pistone termina il suo movimento ascendente e discente).
-Luci: Il numero di travasi, ovvero il numero di condotti da cui passa la miscela, in genere da 3 a 9, 3 per i 2,1 e 9 per i 3,5 ma questo dipende dal costruttore.
-Cilindro: Costituzione del cilindro: Due tipi, ABC ovvero cilindro in Alluminio camicia in Bronzo Cromato. AAC ovvero cilindro in alluminio camicia in alluminio cromato.
-Diametro albero: Diametro dell’albero dal foro di aspirazione nella parte del carburatore.
-Candela: Il tipo di candela, normale significa con filetto normale, turbo significa con termine conico (Il filamento non è interessato alla combustione e la tenuta con la testa è migliore).



Manutenzione, pulizia e accortezze per l’utilizzo dei micromotori:
-I micromotori necessitano di manutenzione nei seguenti punti:
-cuscinetti perché si consumano e deteriorano o peggio a causa dello slittamento e sbilanciamento dell’albero, rompono le proprie sferette.
-biella perché crea gioco con il bottone di manovella e parte molto sottosforzo del motore.
-candela a causa della rottura del filamento.
-in alcuni casi camicia a causa del grippaggio con conseguente decompressione del motore o bloccaggio del pistone nella camicia.

-Necessitano di pulizia in quanto:
L’alcool rimanente nella miscela è molto volatile e può deteriorarsi e condensando diventa acqua creando ruggine nel motore, la nitro è comunque un solvente quindi crea ossidazioni nel motore che rovinano i metalli, il filtro dell’aria va sempre pulito fuori e dentro perché senza filtro o con filtro sporco la sabbia che si sedimenta rovina il motore sporcandolo e depositandosi sugli organi graffiandoli. Ogni casa nel proprio manuale consiglia come pulire il proprio motore adeguatamente e molte guide interessanti sono presenti qua sul forum.

-Necessitano di accortezze come:
Eseguire sempre il RODAGGIO, il rodaggio serve ad assestare le parti del motore e portarle alla temperatura di funzionamento del motore normale, questo allunga la sua vita e le prestazioni, devono andare assolutamente sempre con il filtro dell’ aria per evitare l’ingresso dello sporco, devono entrare in temperatura per evitare schock termici prima di essere tirati, non vanno portati ad eccessivi giri motore e accelerazioni troppo forti per evitare rotolamenti errati, giochi nei cuscinetti e sollecitazioni eccessive per l’albero e la biella, miscele di ottima qualità per mantenere pulito il motore, oleato e con una combustione ottimale.



Questo è quello che bisogna sapere dei micromotori, ovviamente in giro ci sono altre guide e informazioni più approfondite su tutto, chiedo scusa per qualche errore che potete trovare e grazie della consultazione…

Ultima modifica di vesciuz; 30-06-11 a 04:50 PM
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