non ci passa
salve
sono in fase di montaggio delle sartie, manovre, ecc. dello SCOTLAND della Corel (SCALA 1.64). Non riesco assolutamente a passare il "filo" dai fori delle bigotte. Pensavo di riuscirci con l'aiuto di un ago per cucire..ma niente da fare i buchi sono troppo piccoli e l'ago passa solo fino a un certo punto.....poi ne ho sperimentata un'altra: ho preso un cavo elettrico, ho estratto sa sua anima in rame (costituita da fili finissimi), l'ho unito uno di questi fili al cordoncino che dovrebbe passare dalle bigotte...ma anche questo metodo è stato un fallimento....poi ho provato a far indurire il capo del cordoncino da inserire....niente. Voi cosa mi suggerite: di lasciare perdere e non montare la bigotte...ho avete qualche metodo per passare sto filo dai buchini? P.S. Vorrei inserire alcune foto del mio primo lavoro. come si fa? |
io di solito bagno circa 1 - 2 cm di cima nell'attak liquido, in modo da farla irrigidire, e poi la inserisco nei forellini magari tagliando la punta a becco di flauto (in diagonale). Se proprio non passa prova ad allargare i fori.
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Posto che:
1) i fori siano "liberi", ossia non otturati 2) gli imbocchi dei fori siano "puliti", ossia leggermente svasati per consentire un agevole ingresso del refe di solito è più che sufficiente incollare l'estremità del refe, affiandolo tra le dita per renderlo il più sottile possibile. Normalmente questa operazione la faccio con l'attack, che rende il refe anche molto rigido, stando attento a non incollare dita e cimetta in un blocco unico ...:brig: Se invece il problema è il fatto che i fori sono più piccoli del refe non ti rimane che allargarli. Dovrai comprare una punta da trapano della misura giusta ... meglio comprarne un set, perchè tornano sempre utili ... e piano piano, tenendo ben fermo il bozzello (meglio se lo maneggi con un clamper) "rulli" la punta tra le dita e con molta delicatezza la fai entrare in ogni foro. Qualche accortezza: - usa punte di poco più grandi del refe che devi far passare. Ad esempio, con refe da 0,5 usa punta da 0,6 - mantieni sempre la punta in linea col foro, perchè se la pieghi, quasi sicuramente si spezza e le parolacce che ne seguono non la riaggiustano ... - fora sempre molto lentamente, entrando di poco alla volta ed estraendo di tanto in tanto la punta per "scaricare" la microsegatura. Privilegia sempre il moto rotatorio della punta rispetto a quello di ingresso nel foro(ed in entrambe le direzioni: fai sempre destra-sinistra, anche quando estrai la punta). |
Ogni tanto succedeva anche a me quando infilavo il refe nei buchini nelle bigotte e nei bozzelli della corel.
Credo che anche con altre marche un pò di difficoltà per i neofiti ci siano ugualmente. io facevo così: infilavo un ago da cucire per "alesare" (per modo di dire) il buchetto, togliendo di mezzo micro schegge di legno rimaste nella lavorazione. Poi, come faceva mia madre e tutte le sarte del mondo, umidificavo la punta del filo con la bocca e cercavo di farla più a punta possibile con le dita. Con un po' di pazienza e vedi che ce la fai. Ricordati che anche un microfilo può fare da molla e darti problemi:bohk7ar: |
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I consigli che ti hanno già dato sono tutti assolutamente validi, e aggiungo solo un paio di considerazioni.
Per allargare fori già esistenti esistono anche gli alesatori, sono tipo aghi in acciaio di varie misure ma a sezione quadrata, io ce l'ho da molto tempo per cui non ho idea del costo di un kit del genere e se ne valga la pena. Considera anche l'idea di procurarti del refe più fine, che comunque deve essere proporzionato alle bigotte-bozzelli in cui deve passare. In casi particolari, ad esempio proprio nelle bigotte dove il refe va infilato una volta dall'esterno e una volta dall'interno mi è di grande utilità un attrezzino da sartoria per infilare il filo da cucito nella cruna dell'ago. Nella foto ne ho messo uno nuovo e uno schiacciato per agevolarne ulteriormente l'inserimento nei bozzelli molto piccoli, costano 30 cent. al pezzo. Saluti Uanca |
Non è tanto il continuo aprire e chiudere il flaconcino, quanto il fatto che una volta aperto non si mantiene fluido per più di un anno ma appunto comincia ad addensarsi. Soluzioni io non ne ho trovate, butto via il flaconcino e ne prendo uno nuovo.
Ho comunque sentito dire che conservare il flacone in frigo, allunga la durata del prodotto. |
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Per mettere foto; clicca sulla graffetta 1); sfoglia, scegli foto già nel computer in "immagini", carica 2); scendi in basso e invia 3). Se il flaconcino è di vinavil io ne ho uno da più di un anno (Killik da almeno 3 anni) ed è ancora buono. Per Attak o altri cianoacrilici invece dopo aperti non resistono molto.
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Avete provato a pulire il beccuccio dell' Attack con uno straccetto dopo l'uso ??? Eliminare i residui di colla aiuta parecchio ma se non basta ed il cianoacrilato si secca si può provare a scaldare un ago con l'accendino ed a sturare l'occlusione .
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