Gnao!
Mi accingo a scrivere un post su qualcosa che sconsiglio sempre, ma qualche volta può tornare utile.
Avevo una batteria Lipo 4S da 2200mAh 40C con una cella fallata, la caricavo e subito dopo una cella si scaricava (sbilanciava) parzialmente, la montavo su un aereo e non ava nemmeno la forza di farlo muovere.
La cosa più furba era eliminarla, e la più temeraria era recuperarla parzialmente facendola diventare una 3S.
Una 3S può essere riutilizzata su un modello più leggero o come batteria per la radio.
Ok, andiamo con il recupero.
AVVISO!
Attenzione: le batterie LIPO sono potenzialmente pericolose sia per i gas nocivi emessi, sia per la loro infiammabilità.
Se non siete ASSOLUTAMENTE sicuri di quello che state facendo e/o non siete in luoghi adatti per lavorare in sicurezza, NON FATELO!
Premessa:
La batteria è formata da un foglio dielettrico (una carta molto simile a carta oleata) con sopra grafite e il polimero di litio (di solito Litio Permanganato) come anodo e grafite più Sali di Litio (litio fosforo flururati) dispersi in glicole etilenico.
Si, ma a me cosa interessa? Semplice: in presenza di ossigeno il litio si dissocia liberando idrogeno.
Quindi se buco la cella o cortocircuito la batteria una cella si surriscalda liberando ossigeno dal polimero, la cella si gonfia, si surriscalda e prende fuoco. I fumi che si sprigionano sono nocivi.
Su Youtube è pieno di batterie che prendono fuoco….
Un secchio d’acqua con del sale da cucina per ogni evenienza.
Tester o voltometro.
Saldatore e stagno.
Taglierino.
Nastro fibrato.
Evitate di fare questo lavoro in ambienti chiusi o dove non è possibile areare.
Ecco la batteria incriminata
Con il tester cerco la cella fallata tramite lo spinotto di bilanciamento: il nero è il negativo e tutti gli altri sono il positivo delle celle. Per sicurezza anche il multimetro della SkyRc…
Ok, la cella matta è la seconda.
Apriamo la batteria.
Con molta attenzione con un taglierino togliamo la termotrattile che tiene le celle.
Aperto.
Individuo la cella e per sicurezza segno i poli…
Le celle sono incollate tra loro: con molta pazienza e con uno strumento di plastica (righello, un vecchio cd) o di legno separo le celle facendo la massima attenzione di NON forare l’involucro.
Con del nastro isolante proteggo tutti i poli singolarmente.
Sfilo il positivo dalla presa di bilanciamento e gli metto il nastro.
Sposto il Rosso vicino gli altri….
Dalle celle esce una lamella di metallo che taglierò con una forbice facendo molta attenzione a non cortocircuitare la batteria.
Eliminata la cella matta ricollego la batteria.
Le batterie “in serie” sono collegate tra loro + -_+ -_+ -_+ - eccetera.
Sfrutto una parte del filo per fare la saldatura e ripristinate tutte le celle.
Ancora aperta controllo se adesso funziona….
Tutto ok!
Andiamo a chiudere.
Con del nastro isolante separiamo tutti i poli e/o quello che può fare contatto.
Quindi qualche bel giro di nastro fibrato che tiene insieme le celle.
Recupero anche la termotrattile e gli tolgo una striscia…
Un pezzo di nastro adesivo e un colpetto con lo sverniciatore….
Modifichiamo la basetta:
Semplice, prima abbiamo spostato i fili in modo che il primo sia il negativo, il secondo il positivo della prima cella, il terzo positivo della seconda, il quarto il positivo.
Taglio la basetta con la forbice.
Un controllo ancora…
Tutte le celle bilanciate.
Ora la batteria è stata recuperata, naturalmente sarà sempre “sotto osservazione”, magari non la monto su aeromodelli fragili o che ci tengo parecchio, però la posso riutilizzare….
Gnao
Gab!
Ps.
E il secchio d’acqua con il sale??
Per fortuna non è servito, ma nel caso facevo un cortocircuito e/o bucavo una cella buttavo la batteria dentro il secchio facendo un bel botto….
ma non questa volta....
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Non importa come voli, ma come atterri
Non vorrei aver frainteso, ma mi trovo a dissentire. Ovviamente un eventuale chiarimento potrebbe annullare la mia osservazione.
Mi pare di aver capito che tu hai separato la cella fallata tagliando le connessioni della stessa alla successiva/precedente (parli di lamelle tagliata con la forbice) ripristinando poi i collegamenti serie utilizzando il cavetto di bilanciamento. Questa è la parte che non mi è chiara, ma se ho capito bene hai un pacco dove la connessione serie è realizzata su conduttore, così ad occhio di nemmeno 5mm per mia opinione insufficiente allo scopo. Una 2200 40C virtualmente spinge fino a 88 Ampere e a fronte di ciò il costruttore prevede un cavo che parrebbe 12AWG. Se risulta impossibile realizzare una nuova saldatura tra le lamelle delle celle superstiti per coerenza con quanto previsto dal costruttore andrebbe usato cavo pari a quello in uscita dal pacco. Diversamente il cavetto sottile usato per il bilanciamento risulta l'elemento "fusibile" del sistema. Spero di venire smentito e di aver inteso male, diversamente ti ho acceso una lucina.
Mondo carciofo, hai acceso un faro! altro che lampadina!
Hai ragione, devo rimediare.
In teoria dovevo saldare le lamelle di metallo, ma per non trovarmi con il cavo rosso dall'altra parte della batteria rispetto quello nero ho usato il filo del bilanciamento.
Ora, come giustamente mi ha fatto notare Mastino , quel filo è troppo piccolo per far passare tutta la corrente.
Stasera la riapro e posso fare due cose:
Sostituisco il filo con un pezzo da 2,5mm (recupero di una vecchia batteria), oppure saldo le lamelle e terrò i fili (rosso e nero) sulle due estremità della corrente.
Dato che l'estetica non mi interessa penso opterò sulle lamelle.
Ecco un buon motivo per dire: se non sai cosa fare, lascia stare.....
Grazie Mastino.
Gnao
Gab
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Non importa come voli, ma come atterri
de nada, per me è solo deformazione professionale. Vedo cavi che fondono ovunque poso gli occhi e mi sarebbe spiaciuto non evitarti un crash con tanto di filo di fumo dalla fusoliera. Magari molto scenografico.
Azz, qui andiamo a fuoco con i cavi sottili, attenzione ahah
Ho già fatto di questi lavoretti con celle importanti e per il momento è andato tutto bene.
Volevo solo fare notare e sottolineare l'importanza, a chi fosse sfuggito questo passaggio, di coprire bene volta per volta con nastro, tutti i poli che non dissaldiamo e lasciare libero solo quello su cui interveniamo .
Se creiamo un corto tra due poli sono volatili per diabetici.... specialmente se la batteria è bella grossa e bella piena di ampere.
Scaricare quantomeno la batteria prima di intervenire, anche se serve a poco.
Meglio isolare bene i poli.
Sperimentata la cazzata con una piccola bateria 2S da pochi ampere e mi sono cagato sotto....... FARE MOLTA ATTENZIONE.......
Se creiamo un corto tra due poli sono volatili per diabetici....
Già fatto, grazie...
OK, rimediato...Naturalmente non ho fatto le foto, ho eliminato il filo e saldato direttamente le due lamelle.
Ora il fili (rosso-nero) escono da due lati, meglio, la riconosco subito e sto in campana...
Gnao
Gab
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Non importa come voli, ma come atterri
Gnao, si vede nelle foto che hai isolato con il nastro nero. Ho solo voluto sottolineare questa cosa, nel caso sfuggisse a qualcuno alle primissime armi.. C'è davvero da avere paura, quando una di queste batterie va in corto.
Recuperare una Lipo 4S e farla diventare 3S...
non leggo mai i pm, scrivi a (il mio nik )@libero.it 
, quel filo è troppo piccolo per far passare tutta la corrente.
