Per chi non conoscesse bene la struttura dello scafo di questi battelli fluviali (come succedeva a me fino a qualche mese fa), metto dei disegni, tratti dal libro di A.L. Bates.
Questi scafi lunghi e molti piatti, quindi con una chiglia per niente robusta, erano soggetti a svergolarsi per il carico dei pesi che principalmente erano costituiti dalla caldaia del vapore (posta verso prua) e dai motori (posti all'estrema poppa).
Il primo disegno mostra come lo scafo nudo (senza alcun carico) si abbassi a prua e a poppa (il fondo dovrebbe essere assolutamente piatto)
Il secondo disegno mostra come i pesi della caldaia (boiler), dei motori e della ruota facciano svergolare completamente lo scafo.
Il terzo disegno mostra come lo scafo (senza pesi) venga raddrizzato dalla prima serie di catene (sono sempre doppie, poste su entrambi i lati dello scafo).
Il quarto disegno mostra la seconda serie di catene che equilibra lo sforzo creato dai pesi della caldaia e dei motori.
Infine il quinto disegno mostra anche i tiranti per equilibrare il peso (e lo sforzo) della ruota motrice posta a sbalzo sulla poppa.
Questi disegni mostrano il sistema di tiranti (metodo che fu usato a partire del 1840) per battelli di grosse dimensioni, sul T.A.Edison sono molto meno complessi perchè il battello è abbastanza piccolo, ma il concetto rimane lo stesso.
Ultima modifica di pimini; 08-04-12 a 03:23 PM
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