Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 25-01-12, 12:54 AM   #13
pvtjocker
Utente
 
L'avatar di pvtjocker
 
Registrato dal: Dec 2011
residenza: Ladispoli
Messaggi: 551
pvtjocker inizia ad ingranare.
predefinito Piccola guida all'elimodellismo

..ed eccoci di nuovo quì, chiedo scusa per la sospensione..ma questa settimana mi sono voluto dedicare ai miei insettoni..

CAP 4: MESSE A PUNTO di PRECISIONE e RODAGGIO BATTERIA

Allora, siamo rimasti al nostro primo volo che, dovrebbe essersi concluso con un certo successo. Vediamo ora alcune piccole elaborazioni che possiamo fare sul nostro elicottero.

Bilanciamo le pale: le pale sono l'organo fondamentale del nostro elicottero: dalle loro buone condizioni dipendono innanzitutto la nostra sicurezza e quella di chi ci sta intorno e poi un buon volo. Nonostante la qualità generale delle pale sia decisamente migliorata negli ultimi tempi è sempre buona norma verificare che il peso di tutte e quattro (mi riferisco sempre ai coassiali a 4 canali) sia uguale su ognuno dei rotori.

Dato che questo tipo di elicottero ha due rotori che girano uno in senso contrario all'altro possiamo notare che le pale sono speculari ed è importantissimo rispettare il senso in cui sono montate: prima di smontarle dunque sarà buona norma fare una foto per evitare di sbagliare nel rimontarle.

Gli attrezzi che ci servono per il bilanciamento sono: un bilancino digitale di precisione (del tipo che si compra nei negozi cinesi per 10 €); un rotolino di nastro isolante e un paio di forbici. Smontate le pale (occhio a dove riponete le viti, suggerisco una piccola calamita) le misureremo una alla volta sul nostro bilancino, occupandoci prima di quelle superiori, sfruttando il vassoietto che di norma è in dotazione al bilancino e posando la pala in misurazione in modo che sia stabile sullo stesso: se entrambe le pale riportano lo stesso peso o una differenza di 0,01/0,02 gr. allora ok: se invece una comincia a pesare 0,05 gr. meno dell'altra dovremo aggiungere peso attaccando alla faccia inferiore, a circa un centimetro dall'estremità esterna, piccoli pezzetti di nastro isolante fino a pareggiare il peso tra le due pale. Tenete presente che il nastro isolante è spesso quindi altera il profilo aerodinamico della pala: se dovete aggiungere più di un pezzetto di nastro cercate di fare in modo che il rettagolino di nastro si trovi con i lati più corti paralleli ai bordi di attacco e di uscita delle pale e che i successivi siano disposti nello stesso modo ma senza essere sovrapposti ai precedenti. Per le pale inferiori il procedimenti sarà lo stesso. Ma a che serve? Le pale bilanciate limitano di molto le vibrazioni che non solo rendono complicato il pilotaggio (e dato che stiamo cominciando le compicazioni non ci piacciono!) ma mettono a rischio l'elettronica e i cablaggi del nostro elicottero (pensate al povero giroscopio...) e, diciamo la verità, rendono il volo pure antiestetico!

Una volta fatto il bilanciamento rimonteremo le nostre pale facendo attenzione, nello stringere le viti, a non serrarle a morte ma nemmeno a lasciare le pale troppo libere di oscillare: devono essere morbide al tocco ma non piegarsi verso il basso se mettiamo l'elicottero di fianco, come avevo già spiegato.

Regoliamo i rinvii servo/piatto: ricordate quando parlavamo del trimmaggio, nel capitolo precedente? Bene, riprendiamo ora un attimo questo discorso: se le regolazioni fatte via trim fossero eccessive (ad esempio l'elicottero rimane fermo in aria solo con il trim degli alettoni tutto spostato a sinistra) allora sarà il caso di dare un'aggiustatina "fisica" al piatto oscillante. Riportiamo al centro i trim del radiocomando (per ora solo quelli di alettoni ed elevatore, cercando di ricordarci in quale direzione puntavano), accendiamolo e colleghiamo la batteria, aspettando che i servi si azzerino e diamo un'occhiata al piatto che, quasi sicuramente non sarà perfettamente orizzontale. Cosa faremo: identifichiamo il servomotore che si occupa del comando che vogliamo trimmare (es. gli alettoni) dando un colpetto con lo stick così da capire anche in quel direzione dobbiamo addrizzare il piatto; a mano o con una pinza a becchi piani di piccole dimensioni sganceremo con delicatezza il giunto uniball che va dal servomotore al piatto oscillante e lo avvitiamo o svitiamo a seconda dell'effetto che vogliamo ottenere e sempre di UN giro per volta in quanto il giunto uniball ha una direzione in cui va infilato sulla pallina e possiamo accorgercene semplicemente osservando quale lato del foro è più svasato: quello andrà verso la pallina stessa. Normalmente per correggere uno, max due giri sono sufficienti.

Regolare il giroscopio: può capitare che anche trimmando il timone il nostro coassialino non ne voglia sapere di andare dritto e oscilli da destra a sinistra in continuazione più o meno lentamente. Questo dipende, partendo dal presupposto che abbiamo lasciato al gyro il tempo di scaldarsi un pò e che siamo stati attenti a non muovere l'elicottero durante la fase di di avvio, da un'errata regolazione del gain, ossia della sensibilità del giroscopio stesso. I coassiali 4 canali di dimensioni medio/grandi hanno quasi sempre, sulla centralina, un minuscolo potenziometro, generalmente identificato con una scritta tipo "GYRO SENS" o "TAIL SENS" o "TAIL GAIN" o comunque qualcosa che richiama il concetto di coda o giroscopio, che serve proprio a correggere un'oscillazione lenta o veloce che sia (sbadamento e sbacchettamento, rispettivamente) della coda. Nel caso dello sbandamento bisogna aumentare il gain, quindi girare il potenziometro con un piccolo cacciavite in plastica, spesso in dotazione, verso il segno "+"; se invece elicottero oscilla rapidamente dovremo diminuire. Meglio sarebbe fare queste regolazioni a centralina spenta e poco per volta.

Alcuni elicotteri coassiali, quelli flybarless, hanno una centralina un pò più complessa, con un gyro a tre assi: il concetto non è ne più ne meno che quello di un gyro che stabilizza la coda (ossia interviene sull'asse Z dell'eli) solo che il tre assi lavora anche sull'asse di alettoni ed elevatore (rispettivamente Y e X) quindi anche le regolazioni seguono gli stessi principi. Di norma non c'è bisogno di metterci le mani ma in caso lo si voglia fare è meglio fare dei riferimenti con un pennarello indelebile sui potenziometri stessi e fare una bella foto per essere sicuri di poter riportare tutto allo stato iniziale in caso ci dovessimo "perdere".

Avrete notato anche un altro piccolo potenziometro che si chiama "SERVO EXT."...è meglio toccarlo quando abbiamo già fatto un pò la mano al pilotaggio perché interviene sull'estensione dei servomotori, ossia sull'ampiezza dell'angolo di rotazione...vi dico solo che un coassiale può diventare molto più...divertente di quello che si può immaginare.

Tenete presente che queste indicazioni valgono, nella forma solo per alcuni coassiali, neanche recentissimi, ma attenzione perché magari potreste ritrovarvi tra le mani un coassiale che ha le stesse identiche regolazioni ma che possono essere effettuate da radicomando. Consultate sempre il manuale per esserne sicuri.

Rodaggio della batteria:
abbiamo già visto che le batterie LiPo di cui sono dotati tutti gli elicotteri sono piuttosto delicate...la potenza ha un prezzo...Bene, per evitare alla batteria stress e prolungare la sua vita (e parliamo di mesi, se non anni, in qualche caso) è importante, FONDAMENTALE non sovrascaricarla! Le batterie LiPo non sono come le pile al Nickel-Cadmio o Nickel-Metalidrato: se vengono scaricate del tutto prima della ricarica si rovinano. Certo, se capita una volta non ci sono grosse conseguenze...ma alla terza-quarta volta che succede cominceremo a notare un gonfiore della batteria stessa e la perdita consistente di prestazioni. Inoltre è PERICOLOSO, la batteria può esplodere...e per esplodere intendo proprio...BOOM!! Il modo migliore per far iniziare a lavorare una LiPo è rodarla, ossia farla volare cercando di essere costanti col gas e per non più di 5 minuti alla volta. A questo punto si atterra, si stacca la batteria, la si lascia raffreddare per qualche minuto e poi si mette in carica SOLO ED ESCLUSIVAMENTE col suo caricabatterie o bilanciatore, se la batteria è a più celle. Fatti 5-6 voli aumentiamo gradualmente il tempo ma attenzione: appena vediamo che il nostro elicottero comincia a perdere potenza o faticare ad alzarsi quello è il momento di spegnere, lasciar raffreddare e ricaricare la batteria. Queste semplici regole valgono per qualunque batteria di qualunque potenza essa sia e per qualunque elicottero!

Nel prossimo capito tratteremo le prime manovre e cosa fare in caso di crash...

A presto!
__________________
Gny.Sgt. Hartmann: "Well, no s**t. What have we got here, a f**king comedian? Private Joker. I admire your honesty. Hell, I like you, you can come over to my house and f**k my sister"
pvtjocker non è in linea   Rispondi quotando