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Vecchio 10-01-12, 03:30 PM   #1
pvtjocker
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predefinito Piccola guida all'elimodellismo

INTRODUZIONE
Ho notato i messaggi dei tanti neofiti che entrano in questa sezione per chiedere consigli su quale modello è più adatto per iniziare o sui piccoli problemi che si incontrano quando ci si...scontra con una macchina complicata come l'elicottero.
Questo manualetto non intende essere una sfilza di regole fisse da seguire obbligatoriamente ma vuole piuttoto essere uno strumento di aiuto per chi si affaccia per la prima volta a questo meraviglioso hobby.

CAP 1: TIPOLOGIE DI ELIMODELLI.
Avvicinarsi all'elimodellismo può essere più complicato di quanto si pensi: negozi fisici e on line ormai offrono una quantità mostruosa di modelli più o meno simili nell'estetica e nella meccanica...non altrettanto nella qualità. Vediamo intanto come si distinguono i vari tipi di elimodelli:

3 canali micro: sono piccoli elicotteri, ottimi se state partendo da 0...più giocattoli che elimodelli veri e propri ma comunque molto in voga per il loro prezzo contenuto, l'estetica accattivante e la relativa semplicità di pilotaggio. Sono validi per iniziare a prendere confidenza con qualcosa che vola, fatto tutt'altro che scontato, considerando che pilotare qualcosa che può muoversi in tre dimensioni è molto più impegnativo da imparare rispetto, ad esempio, ad un automodello. Di questi arnesi ce ne sono per tutti i gusti e sono facilmente riconoscibili per il doppio rotore controrotante (rotore...non elica, che ha una struttura diversa anche se il principio è lo stesso, o pala...le pale sono solo un componente del rotore), per la piccola elica in coda in posizione orizzontale che ha la funzione di mandare in avanti e indietro l'elicottero e per le ridotte dimensioni, dai 15 a 25 cm. Possono muoversi salire e scendere di quota, muoversi in avanti e indietro e ruotare su loro stessi a destra e sinistra...quindi un movimento bidirezionale per ogni canale. La maggior parte usa un sistema ad infrarossi per mandare i segnali dalla trasmittente che tenete in mano al modello in volo anche se alcuni usano radiocomandi veri e propri sulla banda dei 2,4 Ghz o si possono pilotare con iPhone, iPod Touch o dispositivi Android; sono dotati di batteria ai polimeri di litio (LiPo, d'ora in poi) che consente un volo tra i 6 e gli 8 minuti e che si può ricaricare dalla trasmittente stessa o dal computer di casa tramite un cavetto USB.

Ormai tutti montano un giroscopio, un accorgimento elettronico che permette di rilevare rotazioni a destra e sinistra indesiderate...se ve ne propongono uno senza è un fondo di magazzino quindi non prendetelo. Non hanno invece servomotori, i movimenti si ottengono solo ed esclusivamente con il variare dei giri dei tre motori. NON sono assolutamente adatti a volare fuori: il peso esiguo e la portata della trasmittente (8-10 mt al massimo) non li rendono adatti a questo scopo.

Costano tra i 30 e 45 € ed è importante, PRIMA che l'acquisto sia fatto, verificare la disponibiltà...o proprio l'esistenza in certi casi, dei ricambi che il più delle volte si traducono in pale, gruppo rotori ed elichetta di coda.

3 canali maxi: grossomodo hanno le stesse caratteristiche principali dei micro, stessa configurazione, stesse capacità di volo...variano innanzitutto nelle dimensioni, fino a circa 40 cm, nella batteria che può essere anche a due celle e non è incorporata nell'elettronica del modello, e nel sistema di trasmissione che usa ancora il vecchio sistema sulla banda dei 27 Mhz. Considerato che hanno gli stessi limiti dei 3 canali micro, contro un prezzo ben superiore, per come la vedo io il loro acquisto non è molto conveniente, dato che i 50/60 € che costano possono diventare una parte importante del budget per acquistare in modello di classe superiore.

4 canali coassiali: il punto di congiunzione tra il "giocattolo" e l'elimodello. Hanno una struttura molto simile ai modelli 3 canali, con due rotori sovrapposti controrotanti, ma cominciano ad essere meccanicamente più complessi, con motori più potenti, elettronica più raffinata...e soprattutto la possilità di traslare a destra e sinistra. Questo tipo di modelli ha decisamente aperto la strada all'"elimodellismo per tutti" in virtù della relativa semplicità di pilotaggio datagli proprio dai due rotori controrotanti: questo accorgimento meccanico, che si usa anche sugli elicotteri full-size, (cercate "Kamov" su google), permette un volo estramente stabile in quanto ognuno dei rotori annulla la coppia dell'altro (l'effetto per cui il corpo dell'elicottero tende a ruotare su se stesso in direzione contraria alla rotazione del rotore principale): un coassiale di buona qualità, settato a dovere può stare dritto in aria quasi senza toccare i comandi.

Questi modelli possono muoversi, come i 3 canali, in alto e in basso (quota/gas) in avanti e indietro (elevatore), ruotare su se stessi a destra e sinistra (timone) ma possono anche traslare sul piano orizzontale a destra e sinistra (alettoni). La loro meccanica, e di conseguenza l'elettronica, è più complessa: usano il "piatto oscillante", una specie di snodo che, mosso dai due servomotori (altra "novità") e con opportuni collegamenti, permette l'articolazione del rotore inferiore per spingere l'elicottero in avanti e indietro e traslare a destra e sinistra. La quota si ottiene variando i giri dei motori mentre l'imbardata si ottiene variando i giri del rotore superiore il ché altera l'equilibrio di coppia tra i due rotori, come dicevo prima, facendo girare l'elicottero a destra o sinistra.

La centralina di bordo integra nel più dei casi la ricevente radio, i regolatori di potenza dei motori, un mixer che permette di sincronizzare l'erogazione di potenza ai motori stessi e un giroscopio, che ha la stessa funzione vista prima: stabilizzare l'elicottero sull'asse di imbardata (il timone, per capirci). Alcuni modelli integrano nella centralina anche i servomotori. Anche questi modelli sono validi se state partendo da 0 ma, oltre ad insegnarvi a gestire un oggetto volante, vi danno le basi meccaniche e fisiche del volo con gli elimodelli.

Dimensioni, prezzi e qualità variano almeno quanto la scelta dei modelli a disposizione: si va da modelli lunghi una ventina di centimetri e dal peso inferiore ai 50 gr. a grossi elicotteri lunghi anche mezzo metro e molto potenti...più adatti a volare all'esterno questi ultimi (purché con vento molto delicato, meglio senza), gli altri si trovano più a loro agio in casa o in un grosso garage, data la limitata potenza dei servomotori e la conformazione aerodinamica dei rotori. I prezzi variano molto, dai 50/90 € fino ai 200 € (un pò eccessivi date le prestazioni)

4 canali monorotore a passo fisso: quì si comincia ad aver a che fare con qualcosa che assomiglia di più ad un elicottero in senso stretto: un solo rotore principale e un rotore anticoppia montato in coda.

Questo tipo di elicottero presenta delle similarità con i coassiali, ossia possono muoversi in tutte le direzioni ma non fare volo acrobatico; hanno un rotore molto simile per concetto a quello di un coassiale, quindi pale con una curvatura tale da garantire la portanza solo grazie all'aumento dei giri del motore e senza bisogno di variare il passo; montano due servomotori che agiscono sul piatto oscillante per le funzioni di elevatore ed alettoni; il più delle volte sono dotati di centraline che integrano ricevente, giroscopio, regolatore di potenza per il motore principale e, in alcuni casi, per il motore che muove il rotore di coda. A questo proposito ci sono delle precisazioni da fare: molti elicotteri di questo tipo hanno un rotore di coda a passo fisso (cioè in cui i palini sono disposti secondo un angolo predeterminato) che garantisce contemporaneamente sia la funzione anticoppia che quella di timone e che funziona grazie ad un piccolo motore elettrico che gira in opportuna sincronia con il motore principale e che varia i giri per ottenere l'imbardata. Il pregio di questo sistema è l'estrema semplicità meccanica..i difetti sono che con lo scaricarsi della batteria il motore di coda tende a perdere prestazioni e che lo stesso, col tempo, tende a "morire" in quanto, fatte salve modifiche brushless e personalizzazioni varie, sono per lo più motorini a spazzole. C'è poi una nutrita schiera di modelli che invece hanno un rotore di coda a passo variabile come gli elicotteri di classe superiore, quindi con un terzo servomotore dedicato alla variazione di passo e una trasmissione a cinghia o cardano (un albero che corre all'interno del tubo di coda) che trasmette il moto dal motore principale al rotore di coda. I pregi di questo sistema sono un miglior controllo generale della coda e prestazioni che rimangono costanti man mano che si scarica la batteria a fronte però di una maggior complicatezza meccanica, maggior fragilità in caso di incidente, maggiori costi di acquisto e manutenzione.

Da un punto di vista di pilotaggio, pur mantenendo un certo carattere "rookie friendly", risultano decisamente più agili e divertenti dei coassiali grazie ad una maggior aerodinamicità dovuta all'assenza del secondo rotore principale quindi sono adatti a chi ha già alcune ore di esperienza di volo con i coassiali. Anche quì, prezzi, dimensioni e prestazioni per tutti i gusti e le tasche, anche se difficilmente vi capiterà di incontrare un passo fisso più lungo di una 40ina di centimetri che costi più di 250 € (anche quì, forse un pò tanto in rapporto alle prestazioni e alla destinazione d'uso).

6 canali a passo variabile: il punto di arrivo di tutto il corso. Potenti, veloci, estremamente manovrabili, dotati di motori brushless che possono sviluppare molte centinaia di Watt di potenza o addirittura motori a scoppio, dalla meccanica complessa e dall'avionica molto raffinata, ampiamente personalizzabili e soprattutto acrobatici!

Dimenticatevi plastica e centraline integrate...qui giocherete con materiali "di classe" come l'alluminio, l'ergal, il carbonio e la fibra di vetro...con queste macchine sarà il pilota a scegliere il tipo di motori e servomotori adatti alle sue esigenze e sarà lui a doverlo mettere a punto regolando tutta una serie di parametri che la maggior parte degli elicotteri visti prima nemmeno si sogna.

Oltre ai movimenti comuni ai 4 canali, grazie alla possibilità di invertire il passo delle pale (cioè spingere l'aria anche verso l'alto) possono volare a rovescio. Le dimensioni vanno dai piccoli classe 180, 200 e 250, tutt'altro che facili da pilotare, fino a mostri con più di un metro e mezzo di diametro del rotore principale, passando per i 450 e i 500 (questi numeri indicano un range di distanze tra l'albero principale e quello del rotore di coda e che varia da marca a marca) mentre i prezzi possono andare dai 200/300 € di modelli "entry level" pronti al volo (cioè dotati, nella confezione, di tutto il necessario e in qualche caso anche già montati) fino a superare il migliaio di euro per le macchine da competizione. Ottenere un volato elegante e senza sbavature richiede settimane di allenamento, meglio se coadiuvato dall'addestramento al simulatore di volo; il 3D di più ancora.

In linea di principio non c'è una legge che impedisca al principiante di iniziare con questo tipo di macchine ma è assolutamente necessario conoscere almeno le basi meccaniche e fisiche del volo con l'elicottero, farsi montare e mettere a punto l'elicottero da un pilota/meccanico esperto ed essere seguiti da chi abbia buona esperienza di volo. Il bello di questi modelli è che appunto possono essere costruiti a partire da un preciso scopo (addestremento, volato, acrobazia, riproduzione...) e messi a punto per andare incontro all'esperienza di chi inizia. E' meglio sempre comunque avvicinarcisi dopo almeno 6 mesi di esperienza con i modelli descritti in precedenza...

Termina quì il primo capitolo di questa piccola guida, critiche costruttive commenti e approfondimenti sono ovviamente più che ben accetti...e anzi, voluti!

Nel prossimo capitolo vedremo, una volta scelto e acquistato il modello che ci interessa, cosa fare prima di mettersi in volo.
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Gny.Sgt. Hartmann: "Well, no s**t. What have we got here, a f**king comedian? Private Joker. I admire your honesty. Hell, I like you, you can come over to my house and f**k my sister"
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