Suggerisco di adoperarsi a mantenere la discussione su toni pacati,e nel reciproco rispetto.
Da utente,affermo che in Italia la situazione economica è tragica,e settori di nicchia come il modellismo che anni fa potevano offrire un guadagno normale agli addetti del commercio fisico (non online),oggi sono alla frutta.
Oltre a tutto il disordine che ruota attorno ai rapporti fabbrica/importatore/grossista/commerciante al dettaglio,vi è una pressione fiscale spropositata e intollerabile.Le imposte dirette e indirette (iva,inps,irap,rea ecc ecc) uccidono letteralmente le piccole imprese,questo causa malcontento e peggioramento dei servizi offerti.
Qualcuno afferma un pò ingenuamente che chi non riesce a stare a galla potrebbe chiudere...Beh,ditelo a chi ha una famiglia da mantenere,con un tasso di disoccupazione degno di paesi del terzo mondo,con un mutuo o un fido da dover coprire ecc ecc.
Per chiudere bisogna pagare subito l'iva del magazzino,più altri oneri.Il che non sempre è possibile fare a causa della crisi formidabile.
Ho dei colleghi con l'acqua alla gola,che chiuderebbero anche domani se riuscissero a liberarsi del magazzino magari svendendo la merce.Ma i debiti resterebbero.
Tutto questo per evidenziare che la frase sopra scritta da cesare "suppongo che almeno riesci a camparci sopra, pertanto smettila con il vittimismo al quale non credo,potrebbe sembrare scontata alla luce di un osservatore esterno,ma dietro le quinte la realtà è ben diversa: le piccole imprese sono alla fame,e non riescono nè a campare nè a chiudere.Il rifugio sono le banche e i finanziamenti,ma le pagine dei quotidiani sono anche piene di mobili e immobili messi all'asta...qualcuno si è mai chiesto perchè?
E le liste degli uffici di collocamento aumentano sempre più.
Sono andato un pò OT e mi scuso,ma la situazione appare davvero molto tragica anche nei settori di prima necessità,figuriamoci nel modellismo.
PS: l'online IMHO è quello che naviga meglio anche grazie al mercato sommerso e all'evasione fiscale.
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