Discussione: HMS Victory
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Vecchio 04-09-08, 03:42 PM   #13
francisdrake
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PIù RAPIDO DI 15 MINUTI?????? Che vuoi battere un record???? Ma prenditela con caaaaaaaaaaaaaaaalma, ogni tanto pensa pure al giardinetto, che ti si appassiscono i ranuncoli!!!! In linea di principio direi che vai forte, come risultati, anche se non mi piace molto la stroppatura con refe chiaro sopra alla bigotta, sarebbe meglio farla con filo da cucito nero. Una volta finito l’insieme, sartia + bigotta + corridore, il tutto poi dovrebbe essere di colore nero: le sartie perchè erano impeciate, il corridore e la bigotta per il grasso che facilitava lo scorrimento dell’uno nell’altra e per la vernice nera che veniva data alle bigotte. In questo caso, visto che il Victory è ancora vivo e vegeto, basta controllare sulle foto dell'originale. Dopo aver pasticciato tonnellate di sartie, alla fine ho adottato un metodo che prevede una sequenza inversa rispetto a quella che segui tu: anzichè incappellare le sartie in testa d’albero e poi lavorare su bigotte e corridori, parto da questi ultimi. Questo per rendere più semplice il lavoro di allineamento orizzontale della fila di bigotte; per prima cosa, quindi, sistemo la bigotta e il corridore, con la relativa sartia stroppata ma non incappellata in testa d’albero. Faccio tutte le prove del caso, tirando bene la sartia in modo da simulare la tensione finale e quando sono soddisfatto dell’altezza della bigotta, blocco il corridore con l’attak. Poi sistemo l’incappellaggio in testa d’albero, senza pericolo di incorrere in problemi dovuti all’allungamento indesiderato del refe, che ho già stirato per bene mentre montavo il corridore. Inoltre infilare il corridore nelle due bigotte diventa molto più semplice, perchè non devo lavorare nello spazio ristretto a contatto con la murata, posso starmene ben lontano, non ho bisogno di strumenti particolari, bastano le dita. Poi sollevo la sartia, verifico posizione e tensione e incollo. Finita una sartia, passo alla successiva sul lato opposto. Dimmi che ne pensi, buon lavoro,
Francis Drake
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