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Vecchio 01-10-07, 02:08 PM   #1
francisdrake
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predefinito Secondo fasciame: tutto quello che avete sempre voluto sapere ma non avete mai osato chiedere

Saltando da un topo all’altro (non vi preoccupate, anche la stiva del mio galeone è piena di ratti...) ho visto che più o meno tutti avete una morbosa passione per il secondo fasciame. Questa simpatica tecnica viene per lo più interpretata come un sistema per coprire le tipiche malefatte del primo fasciame: stucco, listelli che vanno di qua e di là, toppe, buchi, macchie di sugo...in realtà, si può fare un bello scafo anche con un fasciame solo, una volta digerita la tecnica. Il secondo fasciame si presta invece per un’operazione che con una sola serie di listelli non si potrebbe fare: rivestire lo scafo con segmenti di listello che riproducano le vere tavole usate nei cantieri. Sulle navi in legno le tavole del fasciame erano lunghe 5 – 7 metri, non andavano da poppa a prua per intero, ovviamente. Erano disposte con uno shema ben preciso, che si può riprodurre, aumentando sensibilmente il realismo del modello. A mio parere non è necessario essere esperti più di tanto, penso che anche chi è alle prime armi può ottenere un buon risultato. La prima operazione consiste nel tagliare in scala i listelli. Ad esempio, se si lavora in scala 1:48, i listelli saranno lunghi 12 cm circa, in scala 1:60 intorno ai 9 cm e così via. Una volta tagliati, bisogna disporli secondo uno schema corretto, che ricorda un po’ quello dei mattoni per costruire un muro. Infatti, se tutte le estermità delle tavole finissero sulla stessa ordinata, si otterrebbe uno scafo debolissimo, pronto a spaccarsi in due alla prima onda. Allego un paio di immagini tratte da vecchie riviste, dalle quali si capisce meglio di cosa parlo. Quella del ponte è abbastanza chiara, per quanto riguarda quella del fasciame, provate ad interpretarla, presto proverò ad inviarne altre figure un po’ più chiare. Si vedono anche i chiodi, a proposito dei quali mi piacerebbe aprire un altro topo, se interessa. Per ora spero di aver acceso la vostra curiosità, in seguito cercherò di approfondire l’argomento. Buon lavoro,
Francis Drake
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